martedì 24 dicembre 2013

AUGURI !


AUGURI A TUTTI I VIAGGIATORI CHE 
PASSANO DI QUI!

giovedì 28 novembre 2013

Consiglio comunale del 28/11/2013

Giovedì 28 novembre 2013 si è tenuta una seduta del Consiglio comunale alla quale non abbiamo potuto partecipare in quanto impegnati in altra sede. Riportiamo brevemente alcune considerazioni desunte dai verbali dei punti all'ordine del giorno pubblicati solo in questi giorni.
Non ci sono state comunicazioni del Sindaco e non è stata effettuata l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti.
L'assestamento generale al bilancio di previsione 2013 ha visto alcune variazioni; le più rilevanti sono state l'applicazione al bilancio di € 157.000,00 dell'avanzo di amministrazione, l'aumento da 15.000 a 35.000 dello stanziamento per liti, arbitraggi e risarcimenti e il contributo di 30.000 euro in conto capitale alla società "Agugliano Servizi S.r.l." 
E' seguita la terza votazione per l'approvazione del nuovo statuto dell'Unione dei Comuni di Agugliano, Camerata Picena e Polverigi dovuta al mancato raggiungimento della maggioranza qualificata dei due terzi dei Consiglieri assegnati al Comune.
Il quarto punto riguardante la L.R. 36/2005 Art. 20 Ter Comma 2. Decreto dirigenziale n. 51/EDI del 16/07/2013. Revoca contributo. Riconoscimento di debito fuori bilancio. Rateizzazione. Provvedimenti conseguenti, è stato ritirato per la seconda volta.
Il regolamento comunale per la realizzazione di interventi edilizi minori (RIEM) è stato approvato con il recepimento delle nostre osservazionu riguardanti il calcolo della superficie dei gazebo e la diminuzione della superficie massima delle casette per ricovero attrezzi.
​L'approvazione della modifica all'art. 13 del regolamento edilizio comunale ha riguardato le caratteristiche e le superfici dei sopplachi
Il settimo punto era relativo ala riproposizione dell''adozione della  variante al P.R.G. comunale relativa all'integrazione della rete stradale provinciale per la realizzazione di una nuova strada che integri la rete stradale provinciale (SP n.4), escludendo l’attraversamento dell’area urbana e mettendo in diretto collegamento il tratto della SP n.4 che da Torrette di Ancona raggiunge Agugliano con il tratto della stessa strada provinciale che esce da Agugliano verso Polverigi e Osimo. Siamo molto perplessi sul tracciato che è previsto a fianco dell'area dove dovrebbe sorgere la nuova scuola materna.
L'ultimo punto ha riguardato l'accordo tra Società Multiservizi S.p.A. ed ESTRA S.p.A. per la costituzione di una newco operante nei settori della distribuzione e vendita del gas naturale. Atto di indirizzo con fissazione dei prioncipi base dell'operazione: determinazioni riguardo all'affidamento in corso del servizio di distribuzione del gas naturale.

martedì 26 novembre 2013

Consiglio comunale del 25/11/2013



Presente un solo spettatore.


Non ci sono state comunicazioni del Sindaco

Si è poi passati alla votazione, senza discussione, del nuovo statuto dell'Unione dei Comuni di Agugliano, Camerata Picena e Polverigi. 

Al termine della seduta, dato che non è stato possibile farlo nel punto relativo alle comunicazioni, ho voluto lasciare una testimonianza sulla ricorrenza della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. 
Questo l'intervento.

Nel 1999 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite scelse di dedicare la data del 25 novembre alla Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, invitando governi, organizzazioni internazionali, ONG ed enti a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della violenza di genere, fenomeno endemico e gravissimo.

La baronessa Catherine Ashton, alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea, ha recentemente definito  la violenza sulle donne come “la più diffusa violazione dei diritti umani del nostro tempo”.

ll fenomeno della violenza di genere non colpisce più un determinato target di persone, cioè le donne accomunate da una estrema vulnerabilità sia economica che psicologica, come le immigrate, le rifugiate, le disabili, le prostitute, le vittime della tratta, ecc. ma è un’emergenza che coinvolge tutte: mogli, madri, compagne, amanti e figlie.

In Italia, quasi ogni due giorni, secondo i dati dell’AMI e di Telefono Rosa, una donna viene uccisa, nell’80% dei casi dal convivente, dall’ex partner o da una persona della famiglia.
Anche l’Onu conferma che l’80% dei casi di violenze contro le donne si consuma tra le mura domestiche per mano di ex partner, mariti, compagni, padri, fratelli o persone conosciute.

“Se non sei mia non sarai di nessun altro” è il mantra che sta alla base del concetto di amore = possesso di troppi rapporti sentimentali.
Questo concetto è stato egregiamente espresso Dacia Maraini quando ha scritto che “L’amore-possesso, quando è posto in discussione dal pensiero autonomo dell’amata, mette in crisi l’identità stessa dell’amante che, per paura, si trasforma in mostro. Mi rimane la domanda: perché la coscienza sociale, le nostre coscienze, non sono turbate quanto dovrebbero?

Evidentemente c’è un’insufficienza culturale, etica e morale da colmare. 
Se si considera che oltre il 90% delle violenze non viene denunciato, ci si rende conto di quanto la lotta alla violenza contro le donne sia innanzitutto una sfida culturale, da affrontare fin dall’età della formazione.
Per questo la scuola deve diventare il luogo dove si affrontino temi come l'uguaglianza di genere, per avviare un radicale cambiamento culturale nella nostra società e per estirpare i pregiudizi fondati sulla cosiddetta inferiorità delle donne o sui ruoli stereotipati attribuiti a donne e uomini.

Ben vengano iniziative, manifestazioni, conferenze e dibattiti, ma la vera sfida è questa: costruire oggi gli uomini di domani.

sabato 9 novembre 2013

Consiglio comunale del 07/11/2013


Spettatori presenti: quattro



Le comunicazioni del Sindaco hanno riguardato la ricorrenza del 4 novembre e la presentazione di un libro.

I verbali delle sedute precedenti sono stati approvati senza emendamenti.

Il secondo punto riguardava l'approvazione del nuovo statuto dell'Unione dei Comuni ridotta a Agugliano, Camerata Picena e Polverigi, in quanto Offagna e Santa Maria Nuova entro il 31 dicembre usciranno da quella attuale per diversi motivi.
La discussione è stata lunga ed incentrata su un unico argomento: la possibilità di effettuare i referendum. Questa richiesta era già stata presentata nella Commissione consiliare dal Gruppo consiliare "A Sinistra per Agugliano" dato che il testo del nuovo statuto non lo prevedeva. La richiesta in Commissione era stata bocciata con la tesi che non i referendum non erano possibili in quanto lesivi dell'autonomia dei singoli Comuni. Allora abbiamo fatto un lavoro di ricerca ed abbiamo appurato che la quasi totalità degli statuti delle Unioni italiane prevede espressamente questo strumento di partecipazione e quindi abbiamo deciso di ripresentare l'emendamento anche in Consiglio comunale.
Inutile dire che è stato nuovamente respinto...
Siccome il Sindaco nella sua risposta ha stravolto l'intervento fatto per la presentazione dell'emendamento, riteniamo utile riportarlo integralmente, così ognuno potrà farsi una propria idea. Non appena il verbale sarà disponibile, riporteremo anche i passaggi salienti del Sindaco Lombardi.
Una delle più importanti sfide che deve raccogliere chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica è quella di ricucire lo strappo esistente tra i cittadini ed i loro amministratori, riconquistare la fiducia degli elettori, non attraverso l’inevitabile propaganda all’atto delle elezioni, ma attraverso un rinnovato rapporto basato con continuità sulla trasparenza, la vicinanza alle reali esigenze della città e la condivisione diretta delle scelte.
lo strumento più adatto per agevolare la ricostruzione di un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni va ricercato nel coinvolgimento di questi con la costruzione di percorsi partecipativi che accompagnino le scelte di governo. Nella creazione, cioè, di una conoscenza e consapevolezza diffusa attraverso politiche che agevolino e promuovano la partecipazione attorno alle scelte di governo più impattanti sulla vita dei cittadini. 
Siamo convinti che la partecipazione dei cittadini migliori le politiche pubbliche e ne potenzi positivamente l'impatto con la vita della comunità. Pertanto, riteniamo necessario porre in essere processi partecipativi che coinvolgano i singoli cittadini, le imprese, il terzo settore per ogni decisione di rilievo che li riguardi, con particolare riferimento al campo ambientale, economico, urbanistico, sociale, sanitario, dei servizi pubblici. 
Il nuovo Statuto dell’Unione che stasera siamo chiamati ad approvare contiene una carenza macroscopica: la mancanza del referendum, quel particolare strumento democratico grazie al quale gli elettori sono invitati a dare il loro parere su determinati temi di rilievo.
Nella Commissione consiliare abbiamo proposto un emendamento che sanasse questa carenza: ci è stato risposto che non è possibile perché in questo modo si lederebbe l’autonomia dei singoli Comuni.
Questo atteggiamento, secondo noi, è emblematico di come viene vissuta l’Unione, cioè come semplice sommatoria degli interessi dei singoli Comuni che la compongono. A nostro avviso è una visione perdente: in questo modo anche la nuova Unione è già morta in partenza.
In ogni caso, abbiamo fatto una ricerca. La quasi totalità degli Statuti delle Unioni prevede espressamente il referendum tra gli istituti di partecipazione; possiamo presentarli anche stasera. Possibile che solo per noi questo sia impossibile?
Pertanto, proponiamo nuovamente al Consiglio l’emendamento presentato in Commissione, e precisamente di aggiungere al termine del comma 2 dell’art. 39 il seguente periodo:
“nonché referendum per conoscere, tramite l’espressione di un voto, la volontà dei cittadini nei confronti degli indirizzi politico-amministrativi dell’Unione stessa”.
Questo punto ha visto il voto contrario di tutta la minoranza per cui siamo stati accusati di voler boicottare l'Unione.
Facciamo presente che la seconda seduta della Commissione consiliare, cioè quella che doveva licenziare il testo finale è stata fatta dopo che gli altri Comuni avevano già votato un testo nei rispettivi Consigli comunali per cui, in pratica, non era più possibile modificare nulla, neanche gli errori formali e si è si è dovuta adottare la formula: "La Commissione raccomanda al Consiglio dell'Unione... di procedere alla correzione...."
Alla faccia del coinvolgimento delle minoranze!

Il punto tre, L.R. 36/2005 Art. 20 ter Comma 2. Decreto dirigenziale n. 51/EDI del 16/07/2013. Revoca contributo: Riconoscimento di debito fuori bilancio. Rateizzazione. Provvedimenti conseguenti è stato ritirato in quanto necessità di ulteriori approfondimenti.

Il punto quattro, riguardante l'approvazione di alcune modifiche al Regolamento comunale per la realizzazione di interventi edilizi minori è stato ritirato dopo una lunga discussione perchè non si veniva a capo dell'interpretazione riguardante superfici e sporgenze dei gazebo.

Sul punto cinque, Approvazione definitiva della variante puntuale al P.R.G. in località Molino - La Chiusa, ci siamo astenuti perchè ha recepito alcune osservazioni che riguardavano zone diverse dall'oggetto della variante.

Ci siamo astenuti anche sul punto sei, Alienazione frustolo di terreno in Via S. Chiara degli Scifi. Si tratta della vendita di un pezzettino di area a verde (poco più di 300 metri quadrati) già oggetto di un precedente tentativo di vendita andato fallito, per cui il bene è stato svalutato del 20% e si procede ad un nuovo tentativo. 
Da segnalare che all'interno della maggioranza non tutti hanno concordato con le possibilità di utilizzo.

Il settimo punto, cioè la decadenza della convenzione urbanistica per l'attuazione delle previsioni dell'ambito di lottizzazione IP 8 (il complesso di case sopra l'accesso al Parco delle Querce da Via Baleani) è stato votato all'unanimità. Il provvedimento si è reso necessario in quanto la ditta lottizzante non ha ottemperato agli obblighi previsti dalla convenzione e non ha terminato le opere di urbanizzazione previste nel piano di lottizzazione per cui dovrà supplire il Comune utilizzando la fidejussione stipulata.  

Ci siamo astenuti anche sull'ultimo punto, proroga temporanea fino al 31/12/2013 della sospensione temporanea del recesso dall'Unione dei Comuni deliberato con D.C. n. 12 dell'8/04/2013.
Il tormentone continua...

sabato 5 ottobre 2013

Ius soli, l'evidenza negata

Da Il Manifesto - Erri De Luca

Stamattina ho letto con soddisfazione di cittadino italiano la piccola notizia che la Federazione di Hockey su Prato tessera come atleti italiani gli immigrati nati sul nostro suolo. Applicano così all'aria aperta e sull'erba il diritto naturale di essere cittadini del luogo in cui si nasce.
Da noi questa evidenza non si ammette e l’argomento si ammanta della nebbiosa formula latina: ius soli.
In questo caso non importiamo termini anglosassoni, i preferiti dal linguaggio degli economisti e dei pubblicitari. In questo caso non parliamo di birthright citizenship, cittadinanza per diritto di nascita.
Non lo facciamo perché in quella lingua è norma applicata automaticamente a chi nasce sul territorio, per esempio americano, navi e aerei compresi. Il latino allontana.
Intanto mezzo migliaio di profughi si rovesciano in mare davanti ai nostri scogli. Mezzo migliaio insaccato dentro un bastimento sta in piene acque italiane e nessuna vigilanza lo avvista: lo segnala una imbarcazione privata.
Da qualche parte ho scritto: «Li lasciamo annegare/per negare». Con unanimità di governi continuiamo a tenere in vigore la incivile legge Bossi-Fini (ambo destro), costola peggiorativa della Turco-Napolitano (ambo sinistro). Le nostre autorità hanno promosso gli illegali respingimenti in mare, i sequestri dei pescherecci che osavano salvare naufraghi, la infamia dei campi di concentramento, Cie, per viaggiatori colpevoli di viaggio. Per supplemento di viltà quei detenuti vengono detti «ospiti», perché non esiste la fattispecie di reato. Esiste l’ignominia di imprigionare innocenti. Intanto di mezzo migliaio di profughi rovesciati in mare ne mancano a terra la metà. E mentre scrivo i corpi di annegati sono più di cento.
Non ai lettori del manifesto, ben informati dell’andazzo, ma a chi si affacciasse per curiosità su questa pagina: vi presento la peggior Italia possibile. Sappiate che è continuamente smentita e riscattata da tutt'altra Italia
Dall'Italia civile degli abitanti di Lampedusa che è diventata avamposto di futuro e ombelico del Mediterraneo. Da un papa argentino di cognome italiano che ha svolto il suo primo viaggio pastorale a Lampedusa, rigorosamente senza codazzo di autorità nostrane. Dalla gioventù, dalle organizzazioni che si battono per la chiusura dei Cie, per il diritto di asilo.
Se alla peggiore Italia possibile disturba tanto il diritto di cittadinanza per nascita, l’accoglienza ai profughi, suggerisco di prendere esempio dalla Federazione di Hockey su Prato. Invece che profughi, immigrati, richiedenti asilo, siano dichiarati atleti. Perché lo sono: hanno superato di corsa ogni ostacolo, saltatori in lungo e in largo tra le macerie delle loro case, schivatori di proiettili, lanciatori di fagotti al volo su mezzi di fortuna, di figli da una casa in fiamme, maratoneti di deserti, tuffatori di naufragi, scalatori di gabbie di tonni, olimpionici della resistenza a tutte le intemperie, le nostre comprese.
Abbiamo amato Chaplin e Chisciotte, i viaggi di Enea, Sindbad, Ulisse, cosa ci trattiene dall'accogliere a riva con la fanfara e il pane i loro nipotini eroici e desolati?

mercoledì 2 ottobre 2013

Tutti gioiscono, ma questo Governo fa più schifo di prima

Da ControLaCrisi
Intervento di Giorgio Cremaschi

Questo governo fa ancora più schifo di quello che l'ha preceduto. I ministri sono gli stessi, i voti che riceve per la fiducia pure, ma è tutto ancora più sfacciato.
Prima il governo Letta dichiarava di esistere per stato di necessità, per costrizione parlamentare. Ora rinasce nella convinzione euforica del PD e dei transfughi del PDL, e anche nella frustrata e velenosa reazione di Silvio Berlusconi al destino giudiziario che lo attende.
Tutto il palazzo gioisce, Corriere e La Repubblica, Confindustria e CGIL CISL UIL , conferenza episcopale e Borsa hanno il governo vero che chiedevano.
Naturalmente contento è il governo tedesco dell'Europa, che ha spinto come non mai per questo sbocco, trovando nuovi statisti di riferimento nel ministro delle leggi per la precarietà Sacconi, nell'uomo della sanità lombarda Formigoni, nel ministro dell'Interno Alfano che porta gli alpini dall'Afghanistan alla Valle Susa, e in tanti altri democratici modello, tra cui il noto omofobo Giovanardi.
Questa è la nuova maggioranza che l'Europa vuole senza vergognarsene, anzi ben felice di una classe dirigente che tanto più sarà di questo spessore, tanto più sarà supina di fronte ai diktat della Troika. Che infatti Letta ha subito riverito: tranquilli, paghiamo tutto e di più.
Da più di due anni siamo commissariati e le classi dirigenti PD-PDL, come i ladri di Pisa, litigano di giorno e si accordano di notte per obbedire alle banche e alla finanza.
Da due anni ci dicono che vediamo la luce in fondo al tunnel del massacro sociale, mentre la maggioranza della popolazione precipita nel buio della distruzione del lavoro e dei redditi, dei diritti e del futuro.
Ma le larghe intese prosperano nonostante il degrado che producono, perché sono promosse e tutelate da un Presidente della Repubblica che sta accumulando responsabilità storiche per la degenerazione della nostra democrazia.
Adesso si vanteranno di non aver ceduto ai ricatti di Berlusconi, di cui evidentemente ignoravano tutto quando ci si son messi assieme al governo. E poi continueranno così, tutti chiacchiere e austerità, perché così vuole l'Europa, perché saranno anche diversamente berlusconiani, ma soprattutto veri democristiani.
Per cominciare davvero ad uscire da questo pantano paralizzante bisogna far sì che Berlusconi vada ai domiciliari e tutta questa classe dirigente a casa. Con buona pace dell'Europa dei Barroso e Quagliarella.

sabato 28 settembre 2013

Consiglio comunale del 26/09/2013


Spettatori presenti: quattro



La maggioranza era presente con soli otto Consiglieri, quindi non è stata in grado di garantire il numero legale per lo svolgimento del Consiglio comunale il cui ordine del giorno prevedeva la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e la verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio che è un adempimento obbligatorio. 
Solo il senso di responsabilità dei Consiglieri di minoranza ha garantito lo svolgimento del Consiglio comunale.

Non ci sono state comunicazioni del Sindaco e i verbali della seduta del 01 agosto 2013 sono stati approvati all'unanimità.

Il punto due ha riguardato la comunicazione al Consiglio comunale del prelievo sul fondo di riserva effettuato con delibera di Giunta municipale n. 120 del 13/08/2013.

Ci siamo astenuti sulla ratifica della delibera di Giunta municipale n. 128 del 05/09/2013 che riguardava una variazione di bilancio.
Da sottolineare l'aumento del capitolo relativo alle spese legali...

Il quarto punto riguardante la lettera di patronage non impegnativa a favore della Multiservizi S.p.A. per la modica del contratto di finanziamento del 24/03/2013 è stato ritirato per la seconda volta.

Sulla ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e la verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio per l'esercizio finanziario 2013 (Art. 193 D.Lgs. n. 267/2000) ci siamo astenuti in quanto lo riteniamo un atto di gestione di cui la maggioranza deve assumersi la responsabilità e comunque non ha evidenziato particolari problematicità.

I punti numero 5 - Revoca della deliberazione consiliare n. 12 del 08/04/2013 "Recesso unilaterale dall'Unione dei Comuni bdi Agugliano, Camerata Picena, Offagna, Polverigi e Santa Maria Nuova" - e numero 6 - Approvazione del nuovo statuto dell'Unione dei Comuni di Agugliano, Camerata Picena e Polverigi (ancora non si capisce se è nuova o la forma ridotta della precedente) sono stati ritirati.
In particolare il punto 6 non ha avuto il necessario parere della Commissione consiliare e il testo, che non è stato ancora approvato ha già bisogno di alcune modifiche.

Sono stati approvati all'unanimità i punti numero 8 - Approvazione definitiva della variante non essenziale alla scheda d'ambito IP 11 (ex Fornace) - e numero 9 - Approvazione definitiva dell'individuazione zona di recupero ai sensi della legge n. 457/1978 nell'area di proprietà del Sig. Glorio Giuseppe e variante per la classificazione area di pertinenza ai sensi dell'art. 33 bis delle N.T.A. del P.R.G. - entrambi già esaminati dal Consiglio comunale in precedenti sedute.

L'ultimo punto, cioè la variante puntuale al P.R.G. in località Molino-La Chiusa è stato ritirato in quanto non è ancora pervenuto il parere della Provincia di Ancona.

giovedì 12 settembre 2013

La Cassazione "A Bolzaneto sospeso lo Stato di diritto"

Detenuti senza mangiare e bere e con il divieto di andare in bagno, picchiati e umiliati in continuazione, costretti a inneggiare al fascismo. 
Se non è tortura questa, come altro definirla? In Italia però non si può dire, solo perché nei nostri vocabolari penali la parola non è contemplata, e allora la Corte di Cassazione, nel motivare la sentenza di condanna di sette agenti di polizia per le violenze nella caserma di Bolzaneto dopo il G8 del 2001, ha dovuto prodigarsi in sinonimi e dettagli. 
A dirla tutta, la procura di Genova ci aveva provato a far contestare un reato di tortura che nel nostro ordinamento non esiste, anche per evitare alcune prescrizioni che sono puntualmente arrivate, ma i magistrati della Suprema Corte avevano bocciato la richiesta, in punta di diritto. Se il mancato riconoscimento del reato ha consentito di salvare le apparenze, permettendo a chi vuole di continuare ad affermare che in Italia la tortura non esiste, e ha sortito l’effetto materiale di rendere più lievi le pene per i colpevoli, cionondimeno la sostanza della sentenza è durissima: nella caserma di Bolzaneto, nei giorni immediatamente seguenti il G8 di Genova, nel luglio 2001, è stato «accantonato lo Stato di diritto», le vessazioni sono state «continue e diffuse in tutta la struttura» e non si possono derubricare a singoli ed estemporanei «momenti di violenza». La caserma di polizia genovese, in quei giorni, si trasformò in un «carcere provvisorio» in cui lo Stato di diritto fu neutralizzato da un «clima di soverchiante ostilità». Un’atmosfera non dissimile da quella che si era respirata in piazza e nelle strade di Genova nei giorni precedenti, e poi durante il blitz notturno nella scuola Diaz. È grazie a questo clima, secondo i magistrati della Suprema Corte, che divennero possibili comportamenti altrimenti inammissibili, come in un Garage Olimpo all'italiana: il divieto di andare in bagno che costrinse alcuni ragazzi a farsela addosso, la negazione del cibo e dell’acqua, le continue violenze fisiche e psicologiche («non c’erano celle dove non volassero calci e pugni e schiaffi»). E non si trattò di «momenti di violenza che si alternavano a periodi di tranquillità, ma dell’esatto contrario». 
Le motivazioni della sentenza sono prodighe di episodi di quel reato che non si può nominare: c’è ad esempio il caso di una ragazza condotta al bagno, costretta a mantenere il «capo chino all'altezza delle ginocchia» con la «torsione delle braccia dietro la schiena», mentre al suo passaggio «poliziotti ai lati» continuavano con «percosse e insulti». L’agente (donna) che accompagnava la detenuta non fece desistere i colleghi, ma invitò la ragazza a «stare attenta a non cadere quando un agente le aveva fatto lo sgambetto».
La Corte aveva confermato, in buona sostanza, la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Genova il 5 marzo 2010, riducendo l’entità dei risarcimenti (cancellati o rinviati al giudizio civile). Dei 44 imputati al processo, erano stati condannati solo in sette: l’assistente capo della polizia Luigi Pigozzi (a 3 anni e due mesi), che aveva divaricato le dita della mano di un detenuto fino a strapparne la carne, gli agenti di polizia penitenziaria Marcello Mulas e Michele Colucci Sabia (a un anno), il medico Sonia Sciandra (che è stata assolta dal reato di minaccia e pertanto la pena le è stata diminuita), gli ispettori di polizia Matilde Arecco, Mario Turco e Paolo Ubaldi (a un anno, tutti e tre avevano rinunciato alla prescrizione). Erano state confermate anche le assoluzioni, quattro in totale, mentre tutti gli altri (33 in totale) erano stati sollevati dal giudizio in quanto i reati erano caduti in prescrizione. Ma i magistrati – questa è l’impressione – parlando di violenze «continue e diffuse» e del «completo accantonamento dei principi-cardine dello Stato di diritto» hanno voluto in ogni caso rimarcare come le responsabilità non possano restringersi solo sui sette condannati e hanno puntato il dito anche sulla catena di comando: «Non è da dubitarsi – scrivono – che ciascuno dei comandanti dei sottogruppi, avendo preso conoscenza di quanto accadeva, fosse soggetto all'obbligo di impedire l’ulteriore protrarsi delle consumazioni dei reati». Cosa che nessuno fece, e infatti non accadde. Così come lo Stato non ha mai chiesto scusa alle vittime di una delle pagine più nere della storia italiana dal dopoguerra a oggi. A oggi, non risultano neppure sospensioni o rimozioni dagli incarichi degli agenti condannati. 

Fonte: Il Manifesto - Autore: Angelo Mastrandrea

domenica 1 settembre 2013

Consiglio comunale del 27/08/2013


Spettatori presenti: cinque/sei


Non ci sono state comunicazioni del Sindaco.
Nella Commissione per la nomina dei Giudici popolari è stato nominato, in rappresentanza della minoranza, il Consigliere Marco Fabbietti in sostituzione del Consigliere Dante Tamburo dimessosi diciannove mesi fa.
In sostanza è stato convocato un Consiglio apposito in agosto per un adempimento che poteva (e doveva) essere tranquillamente fatto in uno dei tanti Consigli che sono stati fatti in questi diciannove mesi!
Alla faccia della riduzione delle spese inutili!
Tralasciamo ogni commento sulle modalità della votazione che ha fatto partecipare al voto anche i Consiglieri di maggioranza che col loro voto avrebbero potuto determinare l’esito della votazione, cioè fare in modo che il rappresentante della minoranza fosse scelto dalla maggioranza.
Siano alla follia!

venerdì 2 agosto 2013

Consiglio comunale del 01/08/2013



Spettatori presenti: tre



Non ci sono state comunicazioni del Sindaco e i verbali delle sedute precedenti sono stati approvati senza emendamenti.

Per quanto riguarda l'unico punto in discussione, cioè la sospensione temporanea dell'esecuzione della deliberazione consiliare n. 12 del 08.04.2013 recante ad oggetto: "Recesso unilaterale dall'unione dei Comuni di Agugliano, Camerata Picena, Offagna, Polverigi e Santa Maria Nuova", la motivazione adotta a supporto consiste nel fatto che i Comuni di Offagna e Santa Maria Nuova hanno avviato le procedure di uscita dall'Unione per cui si tenta di mantenerla in piedi solo con i Comuni di Agugliano, Camerata Picena e Santa Maria Nuova.

sabato 20 luglio 2013

F-35

Dalla New Letter di Emergency

Martedì 16 luglio il Senato ha approvato con 202 voti favorevoli, 55 contrari e 15 astenuti la mozione di maggioranza che prevede di avviare un'inchiesta su efficacia e costi del Programma Joint Strike Fighter, che porterà all'acquisto di 90 F-35 per una spesa iniziale compresa tra i 13 e i 17 miliardi di euro.
Nello stesso momento il Senato ha respinto la mozione di minoranza che chiedeva al governo italiano di non partecipare al Programma.

Contro il Programma degli F-35, negli ultimi mesi c'è stata una grande mobilitazione popolare, che poco ha potuto sulle decisioni della classe politica se non suscitare qualche dichiarazione pre-elettorale e molti richiami alla responsabilità nei confronti “della nostra industria e degli impegni internazionali”.

Il Parlamento ha scelto consapevolmente di non esercitare nessuna responsabilità, invece, nei confronti di chi in Italia soffre le conseguenze di una pesante crisi economica.
Questa settimana l'Istat dichiarava che i poveri in Italia sono oltre 9 milioni e mezzo: quanto si potrebbe fare per ridare futuro e dignità a queste persone e a tutta l'Italia facendo quello stesso investimento in scuola, politiche per il lavoro, sanità?

Nessuna responsabilità è stata esercitata nei confronti della nostra Costituzione, che all'articolo 11 continua a recitare "L'Italia ripudia la guerra".

E nessuna responsabilità si è voluta esercitare nei confronti delle vittime di guerra, che Emergency continua a curare nei suoi ospedali: 9 su 10 civili, 1 su 3 bambini.

domenica 7 luglio 2013

Consiglio comunale del 24/06/2013



Spettatori presenti: più o meno cinque


Lunedì 24 giugno si è tenuto il Consiglio comunale che ha discusso gli argomenti trattati di seguito.

Il Sindaco ha dato comunicazione dell'avvenuta nomina dei Vicari delle Commissioni consiliari: Franca Bassani per la 1^ Commissione e Thomas Braconi per la 2^ Commissione.
I verbali delle sedute precedenti sono stati approvati all'unanimità.

Sono stati individuati gli organi collegiali indispensabili per l'anno 2013 che sono il Comitato per il gemellaggio, il Consiglio di biblioteca e la Commissione per la nomina dei giudici popolari.

Ci siamo astenuti sull'approvazione del regolamento per la istituzione e l'applicazione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi.

Il nostro gruppo si è astenuto anche sull'approvazione del piano finanziario per la determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e per la determinazione delle tariffe TARES (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) per l'anno 2013.
Nella discussione avvenuta nella Commissione consiliare abbiamo appreso che questo servizio con il passaggio al "porta a porta" costerà 50.000 euro in meno, con un calo dei costi pari all' 8%.
E pensare che per anni ci è stato raccontato che questa modalità di gestione dei rifiuti sarebbe costata molto di più della raccolta tradizionale...

Abbiamo invece votato contrario sull'approvazione delle tariffe per l'applicazione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) per l'anno 2013 e sulla determinazione delle aliquote dell'imposta municipale propria (IMU) da applicare per l'anno 2013 fissata nel 4,8 e 8,0 per mille in quanto crediamo che sarebbero stati possibili scaglioni diversi per agevolare le categorie sociali in crisi.

Ci siamo astenuti sull'aggiornamento del valore delle aree fabbricabili all'interno del territorio comunale per l'anno 2013 che ha subito l'adeguamento all'indice ISTAT dell' 1,011%.

Abbiamo espresso la nostra contrarietà alla conferma dell'aliquota per l'anno 2013 dell'addizionale comunale IRFEF che viene confermata al massimo previsto dello 0,80% senza nessuna agevolazione per le categorie in crisi.

Ci siamo astenuti sull'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari ai sensi dell'art. 58 del D.L. 25/06/2008 n. 112 convertito in legge 06/0(/2008 n. 133 che prevede la vendita di tre frustoli di terreno considerati non necessari per l'Ente.

Abbiamo votato contro il programma triennale 2013 - 2015 delle opere pubbliche ed elenco annuale 2013 che per quest'anno prevede solo l'intervento irrealizzabile del nuovo complesso scolastico. 
Vi ricordate da quanti anni se ne parla?

Abbiamo votato contro anche all'approvazione del bilancio di previsione annuale 2013, del bilancio pluriennale 2013 - 2015 e della relazione previsionale e programmatica sui quali abbiamo fatto notare alcune incongruenze.

Abbiamo invece votato a favore di una piccola modifica al regolamento edilizio comunale che ha previsto l'introduzione di un deposito cauzionale presso la tesoreria comunale a garanzia di eventuali danni causati al suolo pubblico da lavori di ampliamento o nuova costruzione da realizzarsi in aree o immobili. 

venerdì 28 giugno 2013

Israele stato democratico

Militari israeliani violentano bambini palestinesi

di Massimo Lauria

La cosa era nota da tempo, ma adesso ad inchiodare pubblicamente lo Stato di Israele è un dossier dell’Onu. Sono bambini dai 9 ai 15 anni, con l’unica colpa di aver resistito all’artiglieria dei militari e poliziotti israeliani lanciando sassi contro i blindati dell’esercito. 7mila di loro, tra il 2002 e il 2013 sono stati torturati, subendo abusi sessuali, picchiati e minacciati di morte nelle democratiche galere israeliane. Ma Israele non vede e non sente. È questo l’agghiacciante bilancio pubblicato dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, che ha formalmente accusato il governo di Benjamin Netanyahu di ripetute violenze contro i piccolissimi prigionieri.
Quasi tutti loro sono stati arrestati durante incursioni notturne, venivano bendati e caricati sui mezzi dell’esercito. Il più delle volte, poi, trasferiti senza preavviso in altre carceri e senza comunicarlo alla famiglia, che perdeva le loro tracce. Veri e propri metodi da Cile di Pinochet, per esercitare sui giovanissimi violenze psicologiche, al fine di estorcere una confessione. malmenati in cella, violentati e spinti alla confessione con la minaccia di fare del male ai loro familiari. Spesso lasciati senza cibo, né acqua e senza la possibilità di andare in bagno. A confermare le accuse delle Nazioni unite, ci sono anche le confessioni di molti soldati israeliani, che hanno ammesso le violenze.
«Profonda preoccupazione circa i maltrattamenti e le torture ai bambini palestinesi arrestati, processati e detenuti da parte della polizia e dei militari israeliani», scrive il gruppo di lavoro dell’Onu, nel dossier pubblicato di recente. «Metodi – scrive ancora l’Onu – perpetrati dal momento stesso dell’arresto, passando per la fase del trasferimento e gli interrogatori. Lo scopo è quello di ottenere una confessione, anche in maniera del tutto arbitraria. Ad ammetterlo sono stati diversi soldati israeliani». Secondo le leggi di Israele, i minori palestinesi possono essere arrestati e condannati fino a 20 anni di reclusione, con l’accusa di aver lanciato sassi contro i blindati dei militari.

sabato 1 giugno 2013

Israele, l'orrore del lager per minorenni palestinesi.


Le testimonianze dal "The Guardian" 
Fonte: The Free Samer Issawi Campaign 

All’interno del carcere Al Jalame, in profondità a tre piani sotto la superficie è localizzata la cella per bambini piccoli, buchi neri, dove i bambini palestinesi, anche a soli 12 anni sono tenuti in isolamento, alcuni per 65 giorni.
In un’intervista del Guardian due bambini hanno descritto la cella 36:
“la cella è lunga 2m e larga 1m, grande come un materasso. Si mette giù il materasso e nella parte anteriore c’è un WC… Non non c’è nessuna finestra… manca l’aria, si soffoca”.
La stanza è appena più ampia rispetto al materasso sporco sottile che copre il pavimento. Il materasso è molto sottile, solo 5cm di spessore. Una luce gialla è tenuta accesa 24 ore al giorno per impedire di dormire, mentre le pareti presentano sporgenze taglienti impedendo al bambino di stare appoggiato.
La consegna del cibo avviene attraverso uno sportello ancorato alla porta, è l’unico modo per contare i giorni, dividendo il giorno dalla notte. La colazione è servita alle 4 del mattino attraverso lo sportello della porta situato a 30cm dal pavimento. Se il vassoio della colazione non è preso in tempo il cibo si rovescia sul pavimento, il bambino è punito se non riesce a mangiare tutto.
Dove finisce il materasso c’è un basso muro di cemento dietro c’è la toilette: un buco nel pavimento.
La puzza dal gabinetto invade la stanza senza finestre.
Per i bambini l’unica via di fuga da questa gabbia è la stanza degli interrogatori, dove, incatenati mani e piedi, sono maltrattati dalla polizia segreta israeliana per oltre 6 ore alla volta, fino a confessare, solitamente lanciare una pietra corrisponde ad una pena fino a 20 anni.
I bambini descrivono le le sei ore di interrogatorio: “sul terreno c’è un anello di ferro, dove sono agganciate le manette che bloccano entrambi le mani . le caviglie sono bloccate alle gambe della sedia… Non è possibile spostarsi… come una statua. Minacciano che potrebbero arrestare mio padre e mia madre e portarli qui se non confesso”.
I carcerieri ci dicono “Tu ci costringi a portarli qui, cerca di capire che noi abbiamo lo stato di Israele dietro di noi, dietro di te c’è il nulla”
I bambini hanno testimoniato di essere sessualmente abusati dagli interroganti e minacciati di sodomia con un oggetto al fine di costringerli ad una confessione, la prigione di Ofer è gestita da G4S. (G4S è una multinazionale security services fondata in Danimarca “per soddisfare le esigenze nel tempo della sicurezza globale” http://www.g4s.com/)
Durante l’interrogatorio in fase di arresto prima di entrare nella struttura, bambini hanno testimoniato che soldati israeliani utilizzano anche cani.
Un ragazzo ha raccontato come, dopo essere stato incatenato così da non potersi muovere, hanno versato sulla sua testa cibo per cani, il cane si è a scatenato per mangiargli la testa, ha descritto la paura, la saliva dei cani che colava sul suo viso.
Hanno poi messo cibo per cani vicino ai genitali dei ragazzi…

sabato 4 maggio 2013

Consiglio comunale del 30/04/2013

Spettatori presenti: una decina.
Il Consiglio è iniziato con la presenza di soli sei Consiglieri di maggioranza non sufficienti a garantire il numero legale della seduta. Solo più tardi se ne sono aggiunti altri tre.

Non ci sono state comunicazioni del Sindaco e l'approvazione dei verbali è stata ritirata in quanto i verbali non erano pronti.

Il regolamento per la gestione del centro del riuso è stato approvato all'unanimità in quanto riteniamo che queste strutture devono e possono perseguire diverse finalità: contrastare e superare la cultura dello spreco delle risorse e dell’ “usa e getta”; promuovere la diffusione di una cultura del riuso dei beni basata su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale; promuovere il reimpiego ed il riutilizzo dei beni usati ancora riutilizzabili, prolungandone il ciclo di vita oltre le necessità del primo  utilizzatore per ridurre la quantità di rifiuti da avviare a trattamento/smaltimento; realizzare una struttura di supporto a fasce sensibili di utenti, consentendo una possibilità di acquisizione, a titolo gratuito, di beni di consumo usati ancora funzionanti ed in condizioni di essere efficacemente utilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie dei beni stessi.

L'unanimità è stata espressa anche sulla modifica del regolamento per la ripartizione dei compensi previsti dall'art. 92 del D. Lgs. 163/2006 tra i dipendenti aventi titolo, in quanto le modifiche discendono dal recepimento di norme nazionali.

Ci siamo astenuti sull'approvazione del rendiconto consuntivo della gestione dell'esercizio finanziario 2012 in quanto consideriamo il bilancio un atto di gestione al quale non siamo mai stati chiamati a concorrere.

Ci siamo anche astenuti sull'adozione della variante puntuale al P.R.G. in località Molino La Chiusa.
Abbiamo anche contestato l'esame delle osservazioni pervenute in quanto tre delle quattro osservazioni su cui il Consiglio era chiamato ad esprimersi non riguardano la variante in discussione.
Alcune di esse avevano anche l’aggravante di essere state presentate fuori dei termini previsti dalla normativa.
Per questo motivo abbiamo espresso il nostro parere solo sull’osservazione pertinente, una diversa distribuzione dei volumi nella zona dell'autocross, e ci siamo astenuti sulle altre.
Abbiamo poi fatto notare che nel caso dell’osservazione riguardante l’ex scuola elementare di Castel d’Emilio ancora una volta l'Amministrazione ha cambiato idea sulla destinazione dell’edificio, passando da recupero ad edificio scolastico del 2006, ad alloggi a canone sostenibile e spazi per attività comuni per i residenti della frazione del 2009 all’attuale possibilità come struttura ricettiva.
Riteniamo opportuno che l’Amministrazione, anziché navigare a vista alla ricerca di dubbi contributi,  decidesse una volta per sempre la destinazione da dare all’edificio e concentrasse gli sforzi per raggiungere un obiettivo definito e certo.

Ci siamo espressi a favore sul sesto punto all'ordine del giorno che ha riguardato il recesso unilaterale dalla società partecipata SIC1 S.r.l. in quanto non sussiste più l'interesse dell'Ente a farne parte e sembra che la stessa non versi in condizioni ideali.

Abbiamo votato a favore anche all'adozione della variante non essesnziale alla scheda d'ambito IP11 (ex Fornace) consistente nella trasformazione da verde pubblico a verde privato di una striscia di terreno. Infatti, tale area è di difficile accesso ed utilizzo e ricade all'interno di un'area classificata dal P.A.I. come "area di versante a pericolosità elevata". Rimangono comunque inalterate le quantità di standars previste dalla scheda normativa.

Ci siamo espressi a favore anche sull'ultimo punto, cioè l'individuazione di una zona di recupero ai sensi dell'art. 27 della L. n. 457/78 nell'area di proprietà del Sig. Glorio Giuseppe che consente la realizzazione di un nuovo edificio da destinare a residenza previa demolizione dei manufatti esistenti non più utilizzati per l'agricoltura. 

mercoledì 1 maggio 2013

Il governo Letta un successo di Napolitano. Congratulazioni da Tutankamon e Annibale


di Alessandro Robecchi







Agli esami di maturità gli studenti dovranno tradurre il lungo telegramma di Cicerone a Napolitano. In dirittura d’arrivo il governo Letta: voci su Ruby Rubacuori alle pari opportunità. Il Pd: “Chi non vota la fiducia è fuori dal partito, ma chi la vota è fuori di testa”

Com’è noto, il trasloco è la seconda causa di stress dopo il parto. Due traslochi in pochi giorni da parte di un soggetto vicino ai novant’anni sono dunque un notevole fattore di agitazione e disagio. “Se aggiungiamo – dice il primario di gerontolgia del Gemelli – che Napolitano ha dovuto vedere Alfano più volte in pochi giorni, più che un Presidente abbiamo una pentola a pressione”. Dal Quirinale minimizzano, ma l’allarme c’è: vedere Napolitano fiero e commosso alle cerimonie del 25 aprile mentre si accinge a varare un governo sostenuto da Gasparri e dalla Mussolini non ha certo allentato la tensione. Eppure – fanno sapere ambienti del Colle – il Presidente segue passo passo il tentativo di quel giovanotto di formare il nuovo esecutivo e lo ha spronato in tutti i modi: “Coraggio, quando avevo la tua età non è stato facile mettere d’accordo Etruschi e Romani, ma poi le larghe intese si fecero con un governo a guida etrusca”. E le analogie tra etruschi e Pd non si fermano qui, vista la rapida estinzione degli etruschi. “Tutte illazioni” dicono i più stretti consiglieri: “Napolitano è lucidissimo, molto tranquillo. Pensate che ieri ha fatto 12 al totoministri e ha pagato da bere a tutti”.

alessandrorobecchi.it

mercoledì 20 febbraio 2013

La truffa del voto utile



Contro la campagna mediatica del “voto utile”, che nei fatti ha l’obiettivo di delegittimare e screditare le liste veramente alternative della prossima competizione elettorale, anche attraverso colpi bassi e squallidi, conviene riportare la discussione sui contenuti e sui punti programmatici.

Alcuni di questi punti, che stanno già circolando particolarmente sulle reti telematiche, occorre davvero farli diventare patrimonio comune. In primo luogo perché rappresentano la motivazione principale attraverso la quale le lavoratrici e i lavoratori, i precari e tutti i soggetti deboli colpiti dalla crisi e dalle politiche liberiste degli ultimi anni – sostenute in maniera “bipartisan” -  possono dare un sostegno alle vere liste di alternativa.

Ad esempio, i seguenti punti programmatici si possono trovare solo a chi veramente s’ispira ai principi della sinistra: 
  • tassa patrimoniale per far pagare ai ricchi i costi della crisi
  • rifiuto della Tav e delle grandi opere
  • ritiro dei militari italiani dalle zone di guerra 
  • abolizione del fiscal compact
  • ripristino totale dell’articolo 18 
  • abrogazione delle controriforme che hanno cancellato i diritti del lavoro
  • diminuzione delle spese militari
  • introduzione del salario minimo garantito
Questi stessi punti non si trovano né nella coalizione guidata dal Pd, né in altre liste o coalizioni.



domenica 3 febbraio 2013

Consiglio comunale del 31/01/2013



Spettatori presenti: cinque


Tra le comunicazioni il Sindaco ha reso noto di aver nominato Assessore Paolo Ristei in sostituzione del dimissionario Graziano Stacchiotti. 
I verbali delle sedute precedenti sono stati approvati senza osservazioni.

Il secondo punto ha riguardato l'approvazione del regolamento del sistema dei controlli interni, introdotto dall'art. 3, lettera d) del D.L. n. 174/2012 e convertito con modificazioni dalla legge n. 213/2012, che ha modificato alcuni articoli del Testo unico sull'ordinamento degli Enti Locali.
In pratica si tratta di un regolamento che disciplina i controlli interni da farsi sugli atti dell'Amministrazione.
Abbiamo votato a favore perché si tratta di una disposizione normativa, ma abbiamo chiesto la corretta applicazione della lettera d) dell'articolo 8 che prevede di "promuovere il miglioramento dei servizi resi ai cittadini misurando, attraverso indicatori, le variazioni qualitative dei servizi erogati, ed assicurando la tutela degli utenti anche attraverso la loro partecipazione alle procedure di valutazione e di definizione degli standard qualitativi".

Il terzo punto è stato il recesso unilaterale dall'Unione dei Comuni di Agugliano, Camerata Picena, Offagna, Polverigi e Santa Maria Nuova e i provvedimenti conseguenti. 
A questo proposito, ricordiamo che nel Consiglio comunale del 17 dicembre scorso, sono stati deliberati il trasferimento immediato all'Unione dei Comuni delle funzioni attinenti il catasto e la protezione civile e un atto di indirizzo che prevedeva il trasferimento entro il 31 dicembre 2013 delle rimanenti funzioni fondamentali del Comune.
Analoghe deliberazioni sono state adottate dai Comuni di Camerata Picena e di Polverigi, mentre il Comune di Offagna non ha approvato l'atto di indirizzo per il trasferimento delle funzioni e quello di Santa Maria Nuova si è limitato al trasferimento della gestione dei rifiuti e la riscossione dei relativi tributi e della polizia locale e amministrativa.
Il Sindaco ha motivato il recesso in quanto con la situazione che si creerebbe, cioè diversa quantità di funzioni trasferite da parte dei Comuni, ma stesso numero di Consiglieri nel Consiglio unionale, non si sentirebbe sufficientemente tutelato.
Abbiamo fatto notare che fin dall'inizio del processo di costruzione dell'Unione avevamo esposto perplessità nei confronti di realtà troppo diverse da noi, con le quali non avevamo alcuna affinità nè di territorio, nè di consuetudini, nè precedenti collaborazioni, ma non eravamo stati minimamente ascoltati.
Abbiamo anche ricordato che in più di un'occasione abbiamo espresso la nostra sensazione che l'Unione stesse scricchiolando, ma finora ci è stato sempre assicurato che essa  godeva di ottima salute. Alla faccia!
Abbiamo anche espresso il nostro timore per la tenuta dei servizi attualmente gestiti dall'Unione, in particolare per quello di raccolta dei rifiuti "porta a porta" partito solo pochi mesi fa, e abbiamo chiesto come si pensa di gestirli in futuro. Ci è stato risposto che il passaggio non creerà problemi e che ancora non si è deciso come gestirli in futuro. 
Che possiamo dire: staremo a vedere!

Abbiamo votato a favore della convenzione con il Ministero delle infrastrutture e trasporti - Provveditorato interregionale per le opere pubbliche Emilia Romagna-Marche - per l'affidamento delle funzioni di stazione appaltante ai sensi dell'art. 33, comma 3, D.Lgs. n. 207/2012 perché crediamo che possa essere utile al Comune per più di un aspetto.

C'è poi stata la comunicazione del prelievo dal fondo riserva (D.G.M. n. 207/2012) con cui sono stati integrati alcuni capitoli di spesa. Sottolineiamo l'aumento di ulteriori € 5.000,00 per liti, arbitraggi e risarcimenti.  
Non ci stupisce visto che siamo in causa anche per il taglio dei servizi ai disabili!

C'è stata infine la nomina di Graziano Stacchiotti quale componente della 2^ Commissione consiliare permanente "Programmatoria del territorio e delle Opere pubbliche" in sostituzione del dimissionario Paolo Ristei, che a sua volta ha sostituito Graziano Stacchiotti come Assessore.
Come dire, uno scambio alla pari...

domenica 27 gennaio 2013

Per non dimenticare

Senza altre parole...

Da Lavori in corso a Sinistra


La Giornata della Memoria è un giorno importante, tempo dedicato alla riflessione, al ricordo, allo studio di ciò che è stato. La Storia è tutto, la “vera scienza”, luogo dove ciò che accade ha un senso, causa e conseguenza di altri eventi. Per questo il “mai più” retoricamente reiterato ha un valore: perché lo studio e la comprensione del passato possono trasformarsi in moniti perenni che incidono sul presente e determinano il futuro.
La Giornata della Memoria obbliga a fare i conti con il peggiore abominio della Storia dell’umanità. Non soltanto per l’estensione obiettiva dei numeri, che impressionano e rendono impossibile qualsiasi raffronto, qualsiasi comparazione. Ma soprattutto perché avvenuto in coincidenza del punto più alto dello sviluppo imperioso del capitalismo europeo. Perché avvenuto nel cuore della modernità, della supposta civiltà, nel cuore storico e geografico del Grande Novecento.
La Giornata della Memoria ha un valore immenso, però, a patto che si ricordi tutto.
Che si ricordi la Shoah, lo sterminio di 6 milioni di ebrei in nome del progetto criminale di purificazione della razza, attuato dalla Germania nazista e dai suoi alleati (in primo luogo la nostra cara Patria di “italiani brava gente”) attraverso legislazioni “razziali”, rastrellamenti nei ghetti, deportazioni, eccidi, stragi. Che si ricordi lo sterminio dei rom, dei sinti, degli omosessuali, dei disabili fisici e mentali (i programmi di eugenetica sui bambini con varie disabilità sono lo specchio dell’abisso di barbarie). Che si ricordi il martirio degli antifascisti deportati nei campi di concentramento e in particolare dei comunisti, morti perché più strenui oppositori del disegno nazifascista e massicciamente impegnati nelle lotte di Resistenza e di Liberazione.
E che si ricordino – lo diciamo in tono volutamente polemico e riferendoci a quella cultura della memoria mainistreaming ad uso e consumo del passivizzato pubblico televisivo – i nomi e le bandiere degli assassini e i nomi e le bandiere degli eroi liberatori. Perché il Novecento non è la notte nella quale tutte le vacche sono nere. Ci sono boia e uomini giusti, carnefici e vittime, stelle luminosissime che rischiarano il cielo della Storia: gli uomini e le donne protagonisti della Rivolta del Ghetto di Varsavia del 1943, i soldati che aprirono i cancelli di Auschwitz il 27 gennaio 1945, i più di venti milioni di sovietici che ci consentirono di chiudere i conti con il nazifascismo e sperare in un futuro di pace e democrazia.
Anche per loro, per tutti loro, vale la pena ricordare e non smettere mai di lottare.

sabato 26 gennaio 2013

Consiglio comunale del 17/12/2012



Lunedì 17 dicembre 2012 si è tenuto il Consiglio comunale che ha trattato l'ordine del giorno sottoriportato.


Siccome ero malata, non ho potuto partecipare ai lavori del Consiglio, per cui ho tratto le informazioni seguenti dai verbali delle deliberazioni pubblicate.

Non ho trovato il verbale relativo alle comunicazioni del Sindaco ed approvazione dei verbali relativi alle sedute precedenti, per cui, probabilmente, il punto è stato ritirato.

L'atto di indirizzo per la gestione associata delle funzioni fondamentali ha previsto che il Comune di Agugliano "reputa di esercitare – ai sensi dell’art. 14, comma 28, del decreto legge n. 78/2010 citato – in forma associata, attraverso l’istituto dell’Unione dei Comuni, le seguenti funzioni fondamentali, così come individuate dall’art. 14, comma 27, del decreto legge n. 78/2010 e smi:
a)  organizzazione generale dell'amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo, ferma restando l’autonomia di bilancio sia in parte spesa che in parte entrata di ogni Comune;
b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale,  ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale, ferma restando la autonomia decisionale in capo ad ogni comune in relazione alla politica tariffaria, alle modalità di gestione ed agli standard qualitativi degli stessi; 
c) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato  dalla normativa vigente;
d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale, ferma restando l’autonomia decisionale e pianificatoria di ogni Comune;
e) attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi;
f) l'organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani  e  la  riscossione dei relativi tributi, ferma restando l’autonomia impositiva e di determinazione tariffaria in capo ad ogni ente partecipante;
g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall'articolo 118, quarto comma, della Costituzione, ferma restando la competenza e le attribuzioni degli ambiti sociali;
h) edilizia scolastica per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e  gestione dei servizi scolastici;
i) polizia municipale e polizia amministrativa locale"
Siccome non tutti i Comuni dell'Unione sono d'accordo con questa linea, in particolare Offagna e Santa Maria Nuova, bisognerà vedere cosa succederà a questo Ente...

L'approvazione della convenzione per la gestione in forma associata delle funzioni comunali fondamentali tra i Comuni dell’Unione firmatari dell’atto di indirizzo ha previsto di gestire temporaneamente, in forma associata, mediante convenzione ai sensi dell’art. 30 del d. lgs 267/2000, le funzioni di:
- attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi
- catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato  dalla normativa vigente.

La variante parziale al Piano regolatore generale relativa alle zone agricole – territorio non insediativo è stata approvata definitivamente.