lunedì 24 febbraio 2014

Renzi - Il potere e il tradimento

di Barbara Spinelli

È fatale: una volta che hai scelto Tony Blair come modello, per forza approdi al tradimento. Tradimento della sinistra e dell’Europa che pretendi risuscitare, tradimento di promesse fatte nelle primarie o nei congressi.
Non dimentichiamo il nomignolo che fu dato al leader laburista, negli anni della guerra in Iraq: lo chiamarono il «poodle di Bush jr», il barboncino-lacchè sempre scodinzolante davanti alla finte vittorie annunciate dal boss d’oltre Atlantico.
Non dimentichiamo, noi che ci siamo imbarcati nel bastimento della Lista Tsipras, come Blair lavorò, di lena, per distruggere il poco di unione europea che esisteva e il poco che si voleva cambiare.
Fu lui a non volere che i Trattato di Lisbona divenisse una vera Costituzione, di quelle che cominciano, come la Carta degli Stati Uniti, con le parole: «Noi, il popolo....».
Fu lui che si oppose a ogni piano di maggiore solidarietà dell’Unione, e rifiutò ogni progetto di un’Europa politica, che controbilanciasse il potere solo economico esercitato dai mercati e in modo speciale dalla city.
Renzi è consapevole di queste cose, o parla di Blair tanto per parlare?
E il ministro degli Esteri Mogherini in che cosa è meglio di Emma Bonino, che al federalismo europeo ha dedicato una vita e possiede una vera competenza? Federica Mogherini ha concentrato i suoi interessi sulla Nato innanzitutto, e poi sull’Europa. Chissà se è consapevole della degradazione dell’Alleanza atlantica, nei catastrofici dodici anni di guerra antiterrorista.
Ma ancor più inquietante è la rinuncia, in extremis, a Nicola Gratteri ministro della Giustizia. Questo sì sarebbe stato un segnale di svolta. La sua battaglia contro il malcostume politico e le mafie è la risposta più seria che l’Italia possa dare ai rapporti dell’Unione che ci definiscono il paese più corrotto d’Europa.
Non è ancora chiaro chi abbia lavorato contro la nomina di Gratteri. Forse il Quirinale, per fedeltà alle Larghe intese; di certo le destre di Alfano e Berlusconi, con il quale Renzi vuol negoziare le riforme della Costituzione.
È stato detto che non è bene che un pm diventi guardasigilli. Anche qui, la rimozione e l’oblio regnano indisturbati: nel 2011, il Quirinale firmò la nomina del magistrato di Forza Italia Nitto Palma, vicino al Premier Berlusconi e Cosentino. Evidentemente quel che valeva per Nitto Palma è tabù per Gratteri.
Il veto al suo nome è ad personam, e accoglie la richiesta della destra di avere un ministro «garantista» (garantista degli imputati di corruzione, di voto di scambio, di frode fiscale, ecc).
Al suo posto è stato scelto un uomo di apparato, Andrea Orlando, che solo da poco tempo si occupa di giustizia, che ha fatto la sua scalata prima nel Pci, poi nel Pds, poi nei Ds, poi nel Pd. Nel governo Letta era ministro dell’Ambiente. Auspica – in profonda sintonia con Berlusconi – la fine dell’obbligatorietà dell’azione penale e la separazione delle carriere dei magistrati.
Infine il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan. Recentemente ha preconizzato l’allentamento delle politiche di austerità, che aveva difeso per anni. Non ha neppure escluso l’utilità di una patrimoniale. Ma di questi tempi tutti, a parole, sono contro l’austerità. Vedremo cosa Padoan proporrà in Europa: come passerà - se passerà - dalle parole agli atti. Al momento non vedo discontinuità tra lui e Fabrizio Saccomanni.
Naturalmente può darsi che Renzi farà qualcosa di utile per l’Italia: prima di tutto su lavoro e fisco.
Non mi aspetto niente di speciale sull’Europa, per i motivi che ho citato prima.
Non credo nemmeno che creda in quel che è andato dicendo per mesi: «Niente più Larghe Intese!», o «Mai a Palazzo Chigi senza un passaggio elettorale».
Altrimenti non avrebbe guastato tante parole nel giro di poche ore, giusto per andare a Palazzo Chigi e presentarsi - terzo Premier nominato - in un Parlamento di nominati.

venerdì 21 febbraio 2014

Consiglio comunale del 28/01/2014


Sala del Consiglio piena.



Tra le comunicazioni il Sindaco ha reso noto che la Protezione civile ha presentato una relazione sull’attività svolta. Sull’approvazione dei verbali ci siamo astenuti in quanto sono stati fatti approvare insieme quelli delle ultime due sedute, in una delle quali eravamo assenti.

Il punto due ha riguardato la discussione, se così si può definire, in merito all’attività della Società “Agugliano Servizi S.r.l.”. Per quasi due ore ci siamo sentiti sciorinare, prima dal Sindaco poi dall’Amministratore della Società, le meraviglie operate da questa società. Per dirla con le parole di un celebre film “cose che voi umani non potreste neanche immaginare”.
Quando è toccato all’opposizione parlare, è stato messo in atto un atteggiamento vessatorio e provocatorio: tentativi di interruzione, richiami al tempo consentito di intervento, commenti fuori microfono e così via. Le relazioni non hanno fugato alcuno dei nostri dubbi e anche il Revisore, chiamato a intervenire dall’Assessore Berardi, non ha né confermato né smentito nulla, limitandosi a rinviare il suo giudizio al 26 maggio (data delle elezioni amministrative ?!?!)
Saremo più precisi non appena il verbale sarà pubblicato.

C’è poi stata la comunicazione di un prelievo dal fondo di riserva pari ad euro 33.550 destinato in larghissima parte alla manutenzione delle strade (è iniziata la campagna elettorale?)

Il quarto punto, sul quale abbiamo votato contro, ha riguardato la convalida da parte del Consiglio comunale della delibera di Giunta n. 214 del 12/12/2013 concernente la proroga della sospensione della delibera di recesso unilaterale dall’Unione dei Comuni, adottata dalla Giunta con difetto di attrizione.

E’ seguita poi la revoca definitiva della delibera di recesso unilaterale dall’Unione dei Comuni e che ha posto fine (almeno lo speriamo) a questo tormentone infinito.

Il sesto punto ha riguardato la risoluzione della convenzione di Segreteria con i Comuni di Camerata Picena e San Marcello e l’approvazione di una nuova convenzione per la gestione associata dell’Ufficio di Segreteria con i Comuni di Offagna, Polverigi e Camerata Picena.
Abbiamo fatto notare che lo schema di convenzione era sbagliato in numerosi articoli in quanto prevedeva l’adesione di due Comuni e non quattro come realmente è.
Ci sorge un dubbio: ma qualcuno legge i documenti che devono andare in Consiglio?

Col settimo punto si sono nominati i tre Consiglieri (due di maggioranza: Braconi . e Freddi e uno di minoranza: Bassani) che andranno a far parte della nuova Unione dei Comuni.

Il punto otto ha riguardato delle piccole modifiche al regolamento per la disciplina della “Fiera di Primavera” (la data è stata spostata dalla terza alla seconda domenica di aprile e sono stati variati alcuni posteggi).

Il nono ed ultimo punto è stata una rettifica dello schema di convenzione per la costituzione della centrale unica di committenza per i Comuni di Agugliano, Camerata Picena e Polverigi.
Le modifiche sono state volute dal Comune di Polverigi che le ha introdotte durante l’approvazione fatta nel suo Consiglio. Questo ha comportato un nuovo passaggio in Consiglio comunale anche da noi.

Evidentemente solo da noi i testi che pervengono in Consiglio sono considerati immodificabili…