domenica 18 dicembre 2011

ICI e Chiesa

“Immorale malcostume da delinquenti” 
di Don Aldo Antonelli

Una cara corrispondente mi chiede cosa ne penso dell'ICI sugli immobili commerciali del Vaticano.
Le ho inviato questa risposta:

«Se parliamo di Vaticano, non mi interessa. E' uno stato estero come il Principato di Monaco o la Repubblica di San Marino. Non mi appartiene e non gli appartengo! Se parliamo di Chiesa non la si può non condannare. Cosa ha a che fare questa Chiesa più preoccupata a difendere i propri privilegi che ad assolvere ai propri doveri, con quel Dio che in questi giorni ricordiamo aver scelto di farsi uomo per amore, rinunciando al privilegio, tutto suo, della divinità?
Un chiesa imbavagliata dall'interesse ed un Dio liberato dall'amore non possono convivere in nessun matrimonio».

Siamo di fronte ad una improntitudine immorale e, ancor prima, ad un malcostume da delinquenti.
L'Italia è piena di Istituti Religiosi che non solo non pagano l'ICI, ma non pagano nemmeno l'IRPEG e l'IVA su attività alberghiere mai denunciate al fisco. Ospitano gruppi o singole persone in camere con servizi a mezza pensione o a pensione intera, facendo concorrenza scorretta agli alberghi e ai ristoranti.

I vari Governi, naturalmente, se ne guardano bene dell'intervenire: lo scambio di reciproche convenienze ottunde ogni senso di giustizia, riciclando come normale prassi ciò che è furto reiterato.
Politici e Monsignori sono ormai gemelli siamesi, figli illegittimi di convivenze illegali tra sacro e profano, tra benedizioni e genuflessioni, tra solenni Pontificali e cene luculliane. Non si sa, tra di loro, chi sia più miscredente: il politico che si inginocchia e adula o il monsignore che benedice e intasca.
Se i primi li chiamano "atei devoti", i secondi come li dobbiamo chiamare? "Devoti atei"?

mercoledì 7 dicembre 2011

Quello che non c'è

Quello che non c’è

di Alessandro Gilioli, da piovonorane

Quello che non c’è, prima di tutto, è una patrimoniale. Per carità, i patrimoni non si toccano, in questo paese dove il cinquanta per cento della ricchezza è in mano al dieci per cento dei cittadini.

Quello che non c’è è un’imposta sulle attività finanziarie: e suona patetico gabellare per tale (come ha fatto Grilli) l’aumentino del bollo di Stato sul conto titoli.

Quello che non c’è è un taglio alle spese militari: continuiamo a comprare armi come se stessimo preparandoci a un’invasione aliena.

Quello che non c’è è un passo qualsiasi per abolire i privilegi della Chiesa, dall’Ici in giù: e ci mancherebbe, con l’asse cattolico che ha portato Monti a Palazzo Chigi.

Quello che non c’è è un taglio vero ai privilegi e alle spese della politica: unico punto pervenuto, il dimagrimento delle province, per il resto ciccia.

Quello che non c’è è un passo deciso verso la banda larga e la green economy: solo belle parole e vaghi propositi.

Quello che non c’è è il coraggio di aumentare l’Irpef almeno a chi prende più di 100 mila euro l’anno, e che se pure ne scuce un paio alla comunità in crisi non si suicida di certo.

Quello che non c’è è una severa legge penale tributaria, davvero curioso per un governo i cui membri hanno tutti studiato o lavorato negli Usa, dove le pene per gli evasori fiscali arrivano a 15 anni.

Quello che non c’è insomma è il coraggio di cambiare passo, di mostrare una nuova visione, una cultura diversa, un’ipotesi alternativa di futuro.

E quello che non c’è mi sembra, purtroppo, più importante e brutto di quello che invece c’è.

martedì 29 novembre 2011

Consiglio comunale del 28/11/2011


Da sottolineare ancora una volta la scarsa presenza di pubblico.
Peccato! I consigli comunali sono molto istruttivi…


Nelle comunicazioni il Sindaco ha lamentato l'atteggiamento, a suo dire, "disdicevole" dei Consiglieri di minoranza nei confronti dei colleghi di maggioranza e del Segretario comunale. Peccato che il Sindaco non ritenga altrettanto "disdicevole" certi attacchi del tutto gratuiti fatti ad alcuni Consiglieri di minoranza anche dalle pagine del periodico comunale che, essendo un organo di informazione pagato da TUTTI i cittadini, non dovrebbe fare polemica politica. Evidentemente l'atteggiamento diventa "disdicevole" a seconda di chi lo esercita…
I verbali relativi alle sedute precedenti sono stati approvati allunanimità.

C'è poi stata la comunicazione al Consiglio del prelievo del fondo di riserva di cui alla deliberazione di Giunta comunale n. 151 del 03.11.2011 destinato all'aggiornamento del server comunale.

Abbiamo espresso un voto contrario sulla ratifica della variazione di bilancio relativa alla delibera di Giunta comunale n. 148 del 26.10.2011 in quanto ha variato la programmazione delle opere pubbliche inserendovi la previsione di realizzazione di una centrale di teleriscaldamento e trigenerazione per la lottizzazione IP5 e la realizzazione di un nuovo complesso scolastico nell'area ex Formace previa delocalizzazione  della scuola elementare di Castel d'Emilio. Nel corso della discussione è emerso che i fondi necessari all'intervento sono subordinati ad un finanziamento regionale e da un contributo di € 1.760.000 dalla Società Agugliano  Servizi. Inoltre, il Sindaco non ha ancora chiarito se la nuova scuola sarà alla Fornace o al confine con Polverigi …

Anche sull'assestamento generale del bilancio di previsione 2011 di cui all'art. 175, comma 8, D. Lgs. 267/2000 abbiamo votato contro, non condividendone tutte le voci.

E' stato poi presentato e votato all'unanimità l'ordine del giorno ad iniziativa dei Gruppi consiliari: A Sinistra per Agugliano, Vivere Agugliano, Partito Democratico n. 9961 di prot. del 12.10.2011 per la detrazione dalla dichiarazione dei redditi delle spese inerenti l'acquisto dei libri scolastici (primo firmatario il Consigliere Bassani) che riporteremo in calce.

La nomina dei membri del Consiglio tributario dell'Unione dei Comuni. Designazione di tre componenti di cui uno indicato dalla minoranza ha visto l'elezione di Claudio Rossetti per la minoranza e di Ivo Stimilli e Alessandra Fiorani per la maggioranza.

La nomina di componente della prima Commissione consiliare in sostituzione di membro dimissionario (Art. 10, comma 5 del regolamento del Consiglio comunale) ha visto l'elezione del Consigliere Fausta Giangiacomi al posto della dimissionaria Patrizia Pellegrini.

Il punto riguardante la convenzione con la Confartigianato imprese della Provincia di Ancona e l'Associazione Gelato Festival Artigianale di Agugliano per lo svolgimento del Gelato Festival di Agugliano è stato ritirato…

Sulla nomina del rappresentante del Consiglio comunale nel Consiglio Direttivo dell'Associazione "Libera università delle tre età: i cinque castelli" non abbiamo dato indicazione e non abbiamo partecipato al voto in quanto, come già spiegato la volta precedente, riteniamo indebita la presenza di politici all'interno delle associazioni.

ORDINE DEL GIORNO PER LA DETRAZIONE DALLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI DELLE SPESE INERENTI L'ACQUISTO DI LIBRI SCOLASTICI

IL CONSIGLIO COMUNALE DI AGUGLIANO
Premesso:
  • che, al di là degli ingiustificati rincari, la spesa a carico delle famiglie per l’acquisto dei testi scolastici incide pesantemente sulle tasche dei genitori;
Considerato:
  • che, se nella disponibilità economica delle famiglie benestanti questa spesa ha un’incidenza irrilevante nella gestione del loro budget familiare, far frequentare ai figli le scuole medie o superiori, per non parlare poi dell’università, se non è proprio roba da ricchi, di certo comporta sacrifici e rinunce per le famiglie di operai e impiegati
  • che unanimemente si ritiene la cultura un importante investimento e una risorsa per tutta la collettività
Ritenuto:
  • che, al di là dei vari contributi per il diritto allo studio per alleviare il problema del caro scuola, che colpisce i ceti economicamente più deboli e più esposti al rischio della dispersione scolastica, sarebbe auspicabile l’introduzione di misure di sostegno alle spese di istruzione, che possibilmente non siano bonus per la frequenza delle scuole private così come oggi, purtroppo, avviene in Regione Lombardia
I N V I T A
  1. La Camera dei Deputati ad inserire nell’ordinamento fiscale la detrazione totale delle spese d’acquisto dei libri scolastici ed universitari o quanto meno una detrazione almeno pari a quella già prevista per le spese di ristrutturazione dei fabbricati
  2. La Camera dei Deputati ad inserire nell’ordinamento fiscale anche la totale detraibilità delle tasse scolastiche ed universitarie che oggi sono ferme ad uno striminzito 19%, che penalizza, rispetto alla detrazione fiscale prevista per le ristrutturazioni dei fabbricati, anche in termini di percentuali di risparmio, la dignità dell’istruzione 
Il Consiglio comunale, infine, dispone l’invio del presente atto al Presidente della Camera dei Deputati perché lo inoltri a tutti i Presidenti dei Gruppi Parlamentari.

domenica 20 novembre 2011

Fra poco è Natale...

"Ci sono cose da non fare mai, né di giorno
nè di notte, nè per mare né per terra:
per esempio, la guerra"
"Ce l’ha detto Erodoto, nel V secolo avanti Cristo: nessuno è così pazzo da preferire la guerra alla pace.
Ce l’ha spiegato Albert Einstein: la guerra non si può umanizzare, si può solo abolire.
L’ha ripetuto Bertolt Brecht, dopo il secondo conflitto mondiale: guerra vuol dire che la povera gente fa la fame, fra i vincitori come fra i vinti.
Eppure, ancora oggi, i governi del mondo raccontano che la guerra è necessaria, che la guerra è una soluzione, che porterà democrazia, ricchezza, pace. 
Non è vero. I cittadini del mondo lo sanno, che non è vero. 
Anche Gianni Rodari, che aveva conosciuto tanti bambini e tanta guerra, diceva che ci sono cose da non fare mai, né per mare né per terra: per esempio, la guerra. Lo diceva in forma di filastrocca, ma dovrebbero leggersela i grandi, più che i bambini.
Ecco: cari governi del mondo che fate la guerra sulla pelle dei cittadini, leggete Gianni Rodari. Leggete Martin Luther King, leggete Don Milani. Leggete Albert Einstein, che non era proprio l’ultimo degli stupidi.
A volte, quando sembra che l’interlocutore non comprenda il nostro punto di vista, diciamo “Ma lo capisci o devo farti un disegno?”. Cari governi del mondo, abbiamo chiesto a dodici bravi illustratori di farvi un disegno. Chissà che venga più facile capire quello che capirebbe anche un bambino: se vuoi la pace, prepara la pace."

Cecilia Strada, Presidente di EMERGENCY 

Per Natale regala un calendario...

domenica 13 novembre 2011

In prima linea

Parla Sara, volontaria in Liguria con le brigate di Solidarietà. 

In Liguria abbiamo trovato l’inferno.
La situazione di Borghetto Vara e Cassana, le località a cui hanno destinato il nostro intervento, è indescrivibile e non si può capire se non ci si trova in loco.
Abbiamo cominciato a renderci conto della devastazione arrivando a Borghetto in autostrada; il casello era utilizzabile solo dai mezzi di soccorso: frane, ponti divelti, automobili distrutte trascinate dal fiume per centinaia di metri, case squarciate, montagne di fango.
Arrivati in centro ci sembrava impossibile credere ai nostri occhi, si riusciva a camminare a stento e di fronte al campanile della chiesa c’era già una catasta di oggetti, mobilio, tonnellate di detriti di ogni genere: intere vite andate perdute.
La prostrazione dei volontari si respirava nell’aria, avevano già trovato i cadaveri dei primi dispersi. Ma non abbiamo avuto molto tempo per guardarci intorno mentre cercavamo il resto della Brigata arrivata da altre zone d’Italia: appena il primo alpino incontrato per strada si è accorto che non eravamo ancora operativi ci ha subito destinato alla prima casa da sgomberare e ripulire…
La giornata cominciava alle 8:00 di mattina lasciando la macchina fuori dal paese e procedendo con la vestizione: saremmo stati ore e ore immersi nel fango e nel liquido delle fogne che erano saltate, al buio, dentro appartamenti e cantine o a liberare i fossati delle strade. Necessitavamo di stivali, pale, guanti da lavoro, mascherine anche se nulla ti proteggeva dalle infiltrazioni e si era sempre bagnati. ..
Il fiume è entrato nelle case con una violenza inaudita distruggendo tutto: mobili, oggetti, vestiti, giocattoli venivano portati fuori dalle case a forza di braccia, organizzando catene umane. Data la vergognosa mancanza di mezzi svuotavamo gli ambienti dal fango a secchiate, ci sembrava che il livello non calasse mai... “

Per LE DONAZIONI segnaliamo un conto corrente di cui garantiamo la serietà:
Federazione di La Spezia - IBAN: IT47 D031 2710 7000 0000 0100 049
Causale “Sostegno alla Brigata di Solidarietà Attiva per l’alluvione in Liguria”

giovedì 3 novembre 2011

Ecco i giovani di oggi...

Sono fiera di mia figlia...


E anche del mio partito quando riesce a fare queste cose...

lunedì 24 ottobre 2011

C'è un altro modo di fare la "guerra"

Ricorre in questi giorni il decimo anniversario dell’ennesima aggressione militare in Afganistan. Quella cui orgogliosamente partecipa anche il nostro paese.
La casta politica italiana dal 2002 a oggi ha sempre approvato in modo bipartisan le spese per la guerra in Afganistan - camuffata da “missione di pace”. Per tenervi una media di 3.000 soldati, ha speso fino a ora quasi 4 miliardi di euro.
Il danaro delle nostre tasse per la guerra, contro la nostra Costituzione, contro le nostre coscienze.
In dieci anni Emergency ha speso in Afganistan 55 milioni di euro. Con poco più dell’1 per cento di quello che i governi italiani hanno speso per la guerra, Emergency ha realizzato 3 Centri chirurgici, un Centro di maternità, una rete di 29 Posti di primo soccorso e Centri sanitari, curando oltre 3 milioni di persone di tutti i gruppi sociali, di tutte le parti politiche, di tutti i credo religiosi.
Il lavoro di Emergency, non i blindati, è il pezzo di Italia che gli afgani apprezzano. Le vittime non capiranno mai le motivazioni di chi porta lutti e miseria, le ragioni di chi semina terrore per combattere il terrorismo, di chi pratica la guerra per fare finire la guerra.
Che cosa avrebbe potuto fare l’Italia per gli sfortunati cittadini afgani, che sopravvivono in mezzo alla guerra da ormai trentacinque anni?
Come si traducono 4 miliardi di euro? In migliaia – non centinaia – di ospedali, cliniche, scuole.
Peccato che i soldi ci siano sempre per la guerra, mai per costruire la pace e i diritti.
Persino i soldi che i cittadini hanno deciso di destinare agli aiuti umanitari attraverso il 5 per mille non sono ancora stati erogati. I soldi sono lì, nelle loro banche, i cittadini li hanno versati nel 2009, ma il governo preferisce tenerseli il più a lungo possibile.
Questo sta creando a Emergency grandi difficoltà economiche, perché i nostri ospedali e le nostre cliniche non possono aspettare i tempi della politica, hanno bisogni urgenti, immediati, concreti.
Per questo vi rivolgiamo un appello a sostenere economicamente Emergency ora più che mai. Per poter continuare a lavorare, a curare persone, a portare umanità nella barbarie della guerra.
Grazie.

Gino Strada

venerdì 30 settembre 2011

Consiglio comunale del 29/09/2011

Le comunicazioni del Sindaco hanno riguardato la consegna del parere del Segretario sulla vicenda del compenso anticipato all'Amministratore della società "Agugliano Servizi S.r.l.", di una comunicazione della Corte dei Conti sul bilancio, la risposta scritta ad una nostra interrogazione sull'appalto dei rifiuti che era stata girata all'Unione dei Comuni (Che strano! La volta precedente era stata trattata dal Consiglio comunale…) e la comunicazione che dal 12 agosto non sono più previsti i permessi lavorativi nel giorno del Consiglio comunale. Ne deriva che i Consiglieri se si vogliono informare sugli argomenti da trattare in Consiglio dovranno chiederlo al datore di lavoro oppure andare al Consiglio al buio.
Non c'è dire, è proprio un bel modo di ridurre i costi della politica!
Ai Parlamentari, con la loro bella e cospicua indennità, non si tocca nessun privilegio, ai Consiglieri si toglie uno strumento essenziale per la loro attività…


Sull'approvazione dei verbali delle sedute precedenti, ci siamo astenuti in quanto sono sempre tanti gli omissis…

Ci siamo astenuti anche sulla ratifica della delibera di G.M. 25/08/2011 n. 112 ad oggetto: "Variazione urgente al bilancio di previsione 2011 e modifica al PEG 2011", in quanto si è trattato essenzialmente di spostamenti tecnici tra capitoli.

Sulla variazione al bilancio di previsione 2011 abbiamo invece votato contrario non condividendone alcune voci

Ci siamo astenuti sull'atto ricognitivo a salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all'art. 193 D.Lgs. n. 267/2000 essendo un fatto essenzialmente tecnico e sull'attivazione procedure per affidamento servizio di tesoreria.

Scarso il pubblico, come sempre. Peccato!

martedì 27 settembre 2011

Perugia-Assisi: noi c'eravamo!

L'Istituto Alcide Cervi il 25 settembre ha partecipato alla Marcia della Pace Perugia-Assisi 2011, onorato di essere stato scelto per aprire la marcia stessa con il proprio simbolo: il Trattore e il Mappamondo dei Cervi.
Un grande privilegio che dimostra, una volta di più, come i valori e gli ideali della Resistenza possano ancora incontrare il presente, interpretarlo e rappresentarlo.

Non si è trattato, insomma, di una partecipazione qualunque: il comitato promotore, nella persona di Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace, ha scelto proprio l'emblema di Casa Cervi come simbolo positivo ed efficace da mettere alla testa della marcia stessa.
Questa opportunità è maturata nell'ambito del progetto Radici nel Futuro, il gemellaggio tra cultura antifascista e cultura antimafia promosso da Cervi e Libera, inaugurato lo scorso 25 aprile a Casa Cervi, e resa possibile dall'intervento diretto dell'ANPI nazionale e di Reggio Emilia, che hanno creduto fin dal primo momento in questa possibilità.

L'occasione è uno dei risultati più proficui di “Radici nel Futuro”, il tentativo riuscito di far rivivere gli ideali di riscatto e libertà propri della Resistenza nel quotidiano esempio di chi combatte per la legalità oggi in Italia.

Ancora una volta, con i nostri 5 chilometri all'ora, noi c'eravamo...














martedì 9 agosto 2011

Consiglio comunale dell' 8/08/2011

Lunedì 8 agosto in una a sala consiliare finalmente piena il Consiglio comunale ha discusso il seguente ordine del giorno:


Le comunicazioni del Sindaco hanno ricordato l'obbligo dell'astensione quando si discute di interessi dei propri familiari e congiunti fino al quarto grado; data la "batteria" di varianti è stato opportuno…

Sull'approvazione dei verbali ci siamo astenuti in quanto fino al giorno stesso del Consiglio non erano ancora pubblicati sul sito che, da questo punto di vista, continua a non funzionare. Evidentemente la trasparenza non è una priorità di questa Amministrazione…

L'acquisto dell'immobile in via Indipendenza ha riguardato i locali della Parrocchia. Nonostante la richiesta non ci è stato possibile sapere quale ne sarà l'uso per cui ci siamo astenuti.

La ratifica della deliberazione n. 84 del 29/06/2011 (stranamente i documenti sono datati 30 giugno) ha riguardato la "Ricognizione ai fini dell'applicazione dei tagli di spesa di cui all'art. 6 D.L. n. 78 del 31.05.2010. Variazione urgente al bilancio di previsione 201. E' interessante notare che con questa delibera il fondo di riserva è stato aumentato di 5.129,18 euro. Aspettate di vedere quello che è successo al punto successivo…

La ratifica della variazione di bilancio adottata con deliberazione di Giunta comunale n. 88 del 7/7/2011 (notate la data: fatta appena sette giorni dopo la precedente) ha visto la riduzione del fondo di riserva (appena aumentato) di 6.200,00 euro. Lasciamo a voi ogni commento…

Sulla nomina del rappresentante del Consiglio comunale nel Consiglio direttivo dell'Associazione Gelato artigianale festival abbiamo deciso di non partecipare al voto.
Riteniamo infatti un'ingerenza indebita che una rappresentanza politica venga inserita all'interno dei Consigli Direttivi di una qualsivoglia associazione. L'aiuto, il sostegno e la vicinanza dell'Amministrazione hanno ben altre forme con cui manifestarsi.
A meno che anche questa associazione altro non sia che una lunga mano dell'Amministrazione con cui essa opera per avere più margine di libertà..

Sono poi seguite una serie di varianti e variantine sulla cui produzione questa Amministrazione non è davvero seconda a nessuno…
  • Variante parziale al P.R.G. relativa alle zone agricole – Territorio non insediativo. Adozione. Per farla breve, vengono rivisti tutti i vincoli a salvaguardia del territorio, persino quelli sui crinali… Inutile dire che abbiamo votato contrario
  • Variante al piano degli insediamenti produttivi in località Borgo Ruffini. Approvazione definitiva
  • Variante al piano di lottizzazione ambito IP 24 (via San Bernardino) del P.R.G. Adozione
  • Piano di lottizzazione ambito IP 11 – Comparto C (zona scuola materna) del P.R.G. Adozione
  • Piano di recupero IR 8 (C.da Montevarino) del P.R.G. Adozione
  • Variante piano di lottizzazione ambito IP 11 – Comparto A (ex Fornace). Adozione.

Questo punto è stato ritirato dal Sindaco su richiesta del Capogruppo di maggioranza con la motivazione che i Consiglieri volevano approfondirlo.
Ci compiaciamo di questa volontà di approfondimento dimostrata dai colleghi di maggioranza. Ci piacerebbe che lo facessero più spesso. Gli argomenti in passato non sono mancati e siamo certi che non mancheranno neanche in futuro…

La bozza di convenzione per la regolamentazione dei rapporti tra l'Unione dei Comuni e i Comuni di Agugliano, Camerata Picena, Polverigi, Offagna e Santa Maria Nuova per la gestione dello sportello unico per le attività produttive è stata approvata all'unanimità.

Siamo poi passati agli argomenti "clou" della seduta.

Sulla richiesta dei Capigruppo consiliari Giorgio Balercia, Franca Bassani, Thomas Braconi di istituzione di una commissione consiliare d'inchiesta riguardante le vicende che hanno coinvolto la società Agugliano Servizi tutti i Consiglieri di maggioranza presenti hanno votato contro (e su questo non avevamo dubbi).
Ci sarebbe piaciuto sentire cosa ne pensavano gli Assessori che non votano, ma a parte l'intervento del neo Vice-Sindaco per il resto il silenzio è stato assoluto.

Riportiamo il testo del nostro intervento:
Abbiamo ritenuto opportuno richiedere l’istituzione di una Commissione consiliare d’inchiesta per far luce sulle vicende che hanno interessato la Società “Agugliano Servizi S.r.l.”
Ricordiamo brevemente le vicende che ci hanno portato ad effettuare tale richiesta.

Nel settembre 2010 il Revisore dei Conti della società segnalava al Sindaco che in sede di verifica periodica del 2 settembre aveva rilevato che l’Amministratore Unico si era anticipato i propri compensi per un triennio (fino al marzo 2013) e che la somma erogata apparentemente eccedeva il compenso spettante e che per gli stessi andavano versati integralmente i contributi previdenziali e le ritenute fiscali, cosa che non era avvenuta.
Segnalava anche di aver riscontrato parcelle di professionisti i cui importi lo lasciavano perplesso (ad esempio 100 euro l’ora per partecipare ad una commissione) e con causale identica ad un’altra precedentemente pagata.
In seguito con diverse note il Revisore dei Conti della società confermava che a suo parere per l’anticipazione dei compensi erogati all’Amministratore Unico esisteva l’obbligo, non ottemperato, di versamento delle ritenute fiscali, dei contributi previdenziali e degli adempimenti previsti dalle norme in materia di redditi di lavoro dipendente ed assimilati e che la somma erogata eccedeva l’importo da riconoscere all’Amministratore Unico fino al termine del suo mandato.
Ribadiva inoltre di non essere mai stato messo a conoscenza dell’operazione in aperta contraddizione con quanto esposto dal Sindaco in risposta alla nostra interrogazione del 27 maggio 2011 nella quale il Sindaco ha invece sostenuto di avere preventivamente concordato la fattibilità dell’operazione con il Commercialista e con il Revisore dei Conti della Società.
Le diverse note dell’Amministratore Unico sostanzialmente non hanno confutato la versione del Revisore dei Conti né in merito alla natura della somma erogata (infatti l’Amministratore parla sempre di anticipazione del compenso) né in merito alla maggior somma erogata che l’Amministratore Unico attribuisce ad un fondo cassa a sua disposizione.
A tal proposito il Revisore sottolinea che tale somma – leggo testualmente – "è interamente entrata nelle disponibilità (leggasi conto corrente personale) dell’Amministratore e pertanto sottratta a qualsiasi controllo da parte dello scrivente".
Inoltre, proprio in virtù delle risposte dell’Amministratore Unico, il Revisore ha segnalato il mancato rispetto delle norme in materia di annotazioni sul Libro Unico del Lavoro.
Sulla vicenda ha richiesto chiarimenti anche l’ex Vice-Sindaco Matteucci; come è andata a finire lo sappiamo tutti…
Il Revisore dei Conti del Comune, interpellato sulla vicenda quasi un anno dopo, ha ritenuto ammissibile l’operazione interpretando la corresponsione della somma come un prestito, ma ha anche sottolineato il fatto che – cito testualmente – "sarebbe stato opportuno, per ragioni di trasparenza e chiarezza d’informazione, trattandosi di una società pubblica formalizzare il prestito attraverso una apposita delibera assembleare dei Soci" e ha consigliato – cito sempre testualmente - di "richiedere al beneficiario del prestito apposite garanzie volte ad assicurare la certezza della restituzione dello stesso, garanzie che all’atto di assenso del 20 maggio 2010 non si rilevano".
Per il resto, cioè sul prelevamento di somme superiori al dovuto da parte dell’Amministratore Unico ed eventuali mancati pagamenti di ritenute fiscali e previdenziali non si è espresso e ha rinviato ad ulteriori eventuali pareri sulla contabilità e sugli adempimenti fiscali dell’Agugliano Servizi S.r.l. ad opera dell’organo di revisione e del commercialista della stessa società, oltre che ad ulteriori chiarimenti che il Socio Unico voglia comunicare.
In data 11 giugno il Revisore dei Conti della Società in risposta ad una richiesta di chiarimenti da parte del Segretario comunale, ha ribadito tutto quanto in precedenza espresso sul versamento delle ritenute fiscali e previdenziali e ha rilevato – cito testualmente – "per quanto attiene la misura dei compensi se il socio ritiene che il prelievo della somma a titolo di “fondo cassa Amministratore”, attualmente nella disponibilità privata dello stesso, non sia stato autorizzato, di conseguenza si configura la fattispecie prevista dall’art. 646 c.p".
Sempre il Revisore dei Conti della società in data 15 giugno ha ribadito – cito testualmente – che "dai documenti contabili già acquisiti dalla società non risulta alcun “fondo cassa Amministratore" e che "la predetta somma si trova nella piena e completa disponibilità dell’Amministratore essendo la somma di bonifici dal conto della società al conto personale dell’amministratore e da prelievi diretti effettuati dal medesimo e quindi sottratta ai poteri di controllo del revisore".
Segnala infine che – cito sempre testualmente – "quanto sopra unitamente al segnalato mancato versamento di ritenute e contributi ed alla mancata regolare emissione dei cedolini nei termini (come scritto dallo stesso amministratore) configura gravi irregolarità nella gestione".
In data 15 giugno, ad un anno dalla vicenda, il Sindaco ha chiesto all’Amministratore Unico della Società di far acquisire un parere legale sui quesiti sottoposti dal Vice-Sindaco.
Il 17 giugno l’Amministratore Unico ha reso noto al Sindaco, dopo una sua specifica richiesta, l’ammontare del “fondo cassa Amministratore” e ha ammesso che – cito testualmente – "Al depositario delle scritture contabili… tale informativa è stata tardivamente comunicata solo in data 25 maggio 2011".
Il 21 giugno l’Avvocato Miranda, in merito all’erogazione della somma ha sostenuto la natura di prestito della stessa e che gli oneri previdenziali e contributivi devono essere assolti in relazione alle somme maturate trimestralmente a titolo di indennità.
Ha rilevato anche la tardiva trascrizione della decisione del socio unico, che vogliamo ricordarlo, stranamente non è stata neanche protocollata.
Non ha detto nulla sulle altre questioni sollevate.

Per tutti questi motivi, per la divergenza di pareri rispetto alla natura dell’operazione, per i dubbi sollevati dal Revisore dei Conti in merito al rispetto delle norme e a gravi irregolarità nella gestione della società, crediamo che l’istituzione di una Commissione consiliare d’inchiesta possa essere utile a fare chiarezza, quella chiarezza che è nell’interesse di tutti, cittadini, Amministratori e soprattutto degli attori principali della vicenda, cioè Sindaco ed Amministratore Unico.

Dichiariamo fin d’ora che, se tale Commissione d’inchiesta sarà istituita da questo Consiglio, ritireremo la mozione di sfiducia nei confronti dell’Amministratore Unico e ci asterremo fino alla conclusione dei lavori da qualsiasi segnalazione alle Autorità competenti.
Anche sulla mozione presentata dai Consiglieri comunali Giorgio Balercia, Franca Bassani, Thomas Braconi, Matteo Ciuffreda e Dante Tamburo riguardante la revoca dell'incarico all'Amministratore Unico della Società Agugliano Servizi c'è stato il voto contrario di tutti i Consiglieri di maggioranza.

La parola adesso passa alla Procura della Repubblica.

lunedì 11 luglio 2011

L'eclisse della democrazia

«Vittorio Agnoletto, all’epoca portavoce del Genoa social forum, e Lorenzo Guadagnucci, giornalista che si trovava nella scuola Diaz al momento del sanguinoso blitz, ripercorrono le giornate del luglio 2001 e portano alla luce, anche grazie al contributo di “voci” interne agli apparati dello stato, i tentativi di bloccare le inchieste, di condizionare i testimoni, di screditare gli inquirenti e indirizzare i processi.
Enrico Zucca, pm al processo sui fatti della Diaz, per la prima volta racconta i retroscena dell’inchiesta più delicata ed esplosiva.
Il bilancio del G8 di Genova, per la nostra democrazia, è impietoso: nel luglio 2001 vi è stata una caduta di legalità costituzionale, mai più sanata.
Un ragazzo di 23 anni, Carlo Giuliani, è stato ucciso in piazza Alimonda da un carabiniere.
Alla scuola Diaz una perquisizione si è manifestata con i segni della mattanza, con pestaggi sistematici e l’arresto di 93 persone sulla base di prove false.
Nella caserma di polizia di Bolzaneto si è praticata la tortura.
Le inchieste della magistratura hanno portato alla condanna in secondo grado di decine di agenti, funzionari e dirigenti delle forze dell’ordine, inclusi i massimi vertici della polizia di stato e dei servizi segreti.
Sono esiti giudiziari clamorosi, senza precedenti.
Eppure tutti i condannati, svergognati da ricostruzioni dei fatti rigorose, sono rimasti al loro posto, con l’avallo dell’intero arco politico parlamentare.
Il tragico luglio genovese del 2001 ha lasciato una pericolosa ferita aperta nella società italiana e nelle sue istituzioni.
In questo libro si racconta il volto autentico (finora nascosto) del G8 di Genova e la sua eredità: un tracollo dei valori democratici, ma anche una proposta culturale e politica che resta vitale.
Un racconto vero, non un romanzo. Il finale è ancora da scrivere, e riguarda tutti».

domenica 3 luglio 2011

Consiglio comunale del 29/06/2011


Alla luce degli ultimi avvenimenti, c'è stata una numerosa presenza di pubblico.

Le comunicazioni del Sindaco e l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti sono stati spostati all'ultimo punto in quanto il Sindaco ha ritenuto di presentarli a porte chiuse.

Sull'interrogazione n. 5254 di prot. del 25 maggio 2011 dei Consiglieri Thomas Braconi e Matteo Ciuffreda riguardante la gara di appalto dell’Unione dei Comuni per la gestione del servizio di igiene urbana il Sindaco ha fornito le sue spiegazioni, peraltro non troppo convincenti.
Sta di fatto che l'appalto è stato affidato ad una ditta che non ha presentato la migliore offerta economica. Infatti, AnconaAmbiente S.p.A. ha offerto un ribasso di 1.172.274,40 euro contro i 40.907,10 euro della ditta vincitrice.

L'individuazione degli organi collegiali indispensabili per l'anno 2011 ha riguardato la Commissione per la formazione dei giudici popolari, il Comitato per i gemellaggi e il Consiglio di biblioteca.

C'è stata poi la comunicazione al Consiglio del prelievo dal fondo di riserva avvenuta con deliberazione di giunta comunale n. 75 del 03/06/2011.

E' stata poi discussa una variazione al bilancio la cui voce più rilevante ha riguardato euro 27.000 da destinare alla manutenzione di fabbricati.

Alla fine il Sindaco ha comunicato le motivazioni per le quali ha revocato tutte le deleghe al Vice-Sindaco Matteucci, motivazioni che si possono così riassumere:

  • Durante una Giunta la Matteucci chiedeva insistentemente di discutere circa il compenso anticipato all'Amministratore unico dell'Agugliano Servizi e siccome il Sindaco non glielo ha permesso in quanto non era all'ordine del giorno (veramente singolare come motivazione) ha accusato il Sindaco di comportamento omertoso e ha manifestato dissenso nei confronti del comportamento del Sindaco stesso e del Capogruppo di maggioranza. Per questo è venuta meno la fiducia nei suoi confronti. Giudicate voi...
Nuovo Vice-Sindaco è stato nominato La Torre, mentre Patrizia Pellegrini è diventata Assessore.

Visto il tenore delle comunicazioni noi riteniamo che non sussistessero le condizioni per far uscire il pubblico, ma questo è...

Infine, sono stati portati in approvazione i tre verbali della seduta precedente che noi abbiamo contestato tutti:

  • il primo perchè riportava una comunicazione che il Sindaco non aveva dato e che, guarda caso, riguardava il Consigliere Bassani
  • il secondo perchè non era riportato a verbale che il Segretario ha ammesso, su segnalazione del Consigliere Bassani, che la volta prima nell'approvazione dei verbali era stato fatto un errore (era stato fatto approvare un verbale anzichè un altro)
  • il terzo perchè ad un intervento del Consigliere Bassani figurava che la risposta era stata data dall'Assessore Stacchiotti anzichè dal Segretario comunale...

lunedì 13 giugno 2011

Vittoria!

SI - SI - SI e ancora SI

E’ fatta!

Il quorum è stato raggiunto e abbondantemente superato in tutta Italia.

Il risultato di Agugliano, il 68,8%, è anche merito nostro e dobbiamo andarne giustamente fieri.
Il nostro lavoro, la nostra determinazione e la nostra tenacia sono stati premiati.

HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!

venerdì 10 giugno 2011

lunedì 6 giugno 2011

Tutti al voto!


Il 12 ed il 13 giugno si deciderà del futuro di ognuno di noi.
Non restiamo a casa lasciando ad altri la possibilità di scegliere per NOI.

La politica italiana si è allontanata dalla società come mai era successo in passato.
L’azione del Governo è sempre più segnata dagli interessi personali del Presidente del Consiglio, da derive autoritarie, da minacce alla Costituzione.
L’economia del paese non riesce a uscire dalla crisi iniziata tre anni fa e la politica non riconosce il fallimento di vent’anni di privatizzazioni, che hanno lasciato a poche grandi imprese – sempre più spesso straniere – decisioni chiave sul nostro futuro.

Tutto questo aggrava le minacce alla democrazia, il declino del paese e l’insostenibilità del nostro modello di sviluppo.
Contro questa deriva, negli ultimi anni milioni di uomini e donne – con movimenti, reti, associazioni, sindacati – hanno alzato la loro voce, manifestato e costruito alternative.
E’ stato fatto sui temi della democrazia, della partecipazione, della giustizia, dell’informazione.
E’ stato fatto sui temi del lavoro, dei diritti sindacali, dei contratti, del precariato dei giovani.
E’ stato fatto sui diritti delle donne e sulle disuguaglianze.
E’ stato fatto sui temi della scuola, dell’università, della ricerca, della cultura.
E’ stato fatto sulla tutela dell’ambiente e sulla sostenibilità dello sviluppo.
E’ stato fatto sui temi della legalità e della lotta alle mafie.
E’ stato fatto sui temi dei diritti, dell’antirazzismo, della solidarietà con profughi e immigrati.
E’ stato fatto sui temi della pace, del rifiuto delle guerre, della solidarietà con chi lotta per la democrazia in altri paesi.
La politica istituzionale – finora – non mai ha ascoltato. La distanza tra le decisioni del governo e il consenso nella società non è mai stata così grande.
Tutto questo può cambiare.
Abbiamo una possibilità nuova per imporre alla politica la volontà dei cittadini, per riprendere il potere di decidere che tipo di democrazia e di sviluppo vogliamo avere.
Per queste ragioni è importante – il 12-13 giugno – raggiungere il quorum di 25 milioni di votanti ai referendum e scegliere il SI a tutti i quesiti.
Un successo dei SI ai referendum costringerebbe la politica – sia del governo che dell’opposizione – a fare i conti con la volontà dei cittadini.
Dobbiamo impegnarci tutti per quest’obiettivo: mettere l’Italia sulla via di uno sviluppo più sostenibile e di una democrazia più partecipata.

giovedì 26 maggio 2011

Consiglio comunale del 24 maggio 2011


Spettatori presenti: uno


Al primo punto non ci sono state comunicazioni del Sindaco e i verbali delle sedute precedenti sono stati approvati all'unanimità.
Abbiamo chiesto perchè la volta scorsa non era stato approvato il verbale n. 22 (una mozione del PD), pur essendo depositato del fascicolo e già pubblicato sul sito del Comune, ed era stato invece approvato il verbale n. 23 che nel fascicolo non c'era.
Ci è stato risposto che è stato un errore della Segreteria.
Peccato che nessuno (a parte noi) se ne sia accorto: eppure lo avevamo già fatto notare nella seduta precedente...

Anche il punto due concernente la convenzione ai sensi dell’art. 30 del Decreto legislativo n. 267/2000 tra i Comuni di Agugliano, Camerata Picena, Offagna, Polverigi e Santa Maria Nuova per la gestione in forma associata del progetto “La terra dei castelli” è stato approvato all'unanimità.

Sul l terzo ed ultimo punto, cioè il piano di lottizzazione ambito IP5 sub 1: approvazione definitiva, ci siamo invece astenuti.

sabato 30 aprile 2011

Consiglio comunale del 28/04/2011


Spettatori presenti: due.


Al primo punto, oltre all'approvazione dei verbali relativi alle sedute precedenti, il Sindaco ha comunicato che il giorno 6 maggio alle ore 10,00 l'On. Lupi inaugurerà l'impianto fotovoltaico a terra.
Stranamente in Agugliano si trovano a transitare spesso diversi esponenti di destra (prima Baldassarri, adesso Lupi...)
Riguardo all'approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio precedente, sul quale come è nostra abitudine ci siamo astenuti, c'è da segnalare la presentazione di un emendamento tecnico richiesto dalla Corte dei Conti che ha chiesto la modifica di alcune voci del bilancio consuntivo.
Il terzo punto ha riguardato una variazione al bilancio di previsione 2011 (approvato appena un mese fa) con l'utilizzo di ben 286.834 euro dell'avanzo di amministrazione. Anche su questo punto ci siamo astenuti.
Il quarto ed ultimo punto, cioè il piano di lottizzazione Ambito IP5 Sub B1: approvazione definitiva è stato ritirato in quanto la documentazione non era ancora completa...

mercoledì 27 aprile 2011

Vittorio Arrigoni: un vincitore

Vittorio, quasi presagendo la sua prossima fine, in un intervista disse che se fosse morto avrebbe voluto essere ricordato con le parole di Nensol Mandela:
"Un vincitore è un uomo che non smette mai di sognare. Vittorio Arrigoni: un vincitore"
Ed è così che noi lo ricorderemo.




Domenica 24 aprile a Bulciago in un palazzetto dello sport gremito fino all'inverosimile (e con tanta gente che è dovuta rimanere all'esterno) si sono svolti i funerali di Vittorio per l'ultimo saluto da parte dei suoi innumerevoli amici.

Tanta gente che è venuta da tutta Italia e non solo.
Oltre ai suoi compagni dell'ISM, erano infatti presenti i rappresentanti dell'Autorità Palestinese, rappresentanti delle comunità arabe, l'Arcivescovo Emerito di Gerusalemme, Mons. Capucci, che ha concelebrato la cerimonia.
Le sue parole resteranno come scolpite nella pietra. Non le virgoletto perchè quelle che riporto non ne sono la riscrittura letterale, ma esse hanno suonato pressapoco così:
Io sono l'Arcivescovo Emerito di Gerusalenne cioè dei palestinesi, di tutti i palestinesi. Un vescovo non è un padrone, un vescovo è un servitore, un vescovo è un pastore che protegge il suo gregge. Anche Vittorio era un pastore che proteggeva il suo gregge e per proteggerlo come Cristo è morto sulla croce. Per noi Vittorio è un martire e un santo.


Dopo la cerimonia religiosa c'è stata la parte laica e sulla colonna sonora di "Bella Ciao" il saluto degli amici e di tanti che lo hanno conosciuto ed amato.
Le ultime parole sono state quelle di sua madre Egidia:
“Gaza è stato l'ultimo approdo di Vittorio, ma la Palestina lo aveva chiamato da molto tempo. A ogni ritorno cresceva l'indignazione ma anche la consapevolezza che la sua casa era là. Quando Israele gli impedì di rientrare da terra lui ci tornò via mare e ci rimase per essere la voce dei senza voce. Non è un eroe né un martire, è un ragazzo che credeva davvero che i diritti umani sono universali e che l'ingiustizia va raccontata perché nessuno di noi, persi nel mezzo delle nostre comode vite, un giorno possa dire io non c'ero, io non sapevo. La sua è una scelta radicale e non violenta che spinge tutti noi a diventare attivisti. Noi non immaginavamo, non sapevamo in quanti di voi lo amaste in tutte le latitudini. Siete stati l'inaspettato sollievo ai nostri cuori feriti. Vi abbraccio tutti, in particolare i figli della Palestina. Restiamo umani”.
Salam Aleikum.

Il giorno dopo, celebrando il 25 Aprile a Fornovo di Taro, sul palco delle commemorazioni, mia figlia Sara seguendo l'invito del Presidente provinciale dell'ANPI di Lecco ha voluto ricordare Vittorio, un nuovo partigiano.

"In questo giorno in cui siamo riuniti a celebrare la liberazione del popolo italiano dal nazifascismo voglio ricordare la morte di un partigiano. Ieri eravamo, commossi, a Bulciago alla sua cerimonia funebre che si è svolta, come lui avrebbe voluto, sulle note di "Bella ciao", canzone che insegnava ai ragazzi palestinesi che, come noi sessant'anni fa, lottano per la liberazione del loro popolo. Il rappresentante dell'ANPI, fra le lacrime, in occasione della cerimonia, ha voluto dedicare il 25 aprile di quest'anno a Vittorio Arrigoni promettendo alla sua famiglia che il suo esempio di lotta partigiana sarebbe stato ricordato in tutte le loro sedi. Vittorio, narratore dell'inenarrabile, ha combattuto la lotta di liberazione di un popolo oppresso con la sola forza dei suoi sogni, utilizzando come scudo a protezione di contadini e pescatori il suo solo corpo. Consapevole del rischio che stava correndo rimanendo sotto le bombe dell'operazione "piombo fuso" era, infatti, disposto anche a dare la vita per il popolo palestinese. Avrebbe voluto essere ricordato con le parole di Nelson Mandela: "un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare" Vittorio Arrigoni, un vincitore. Che il suo sacrificio non sia vano, auguriamo a tutti i popoli del mondo, compreso il nostro, 10, 100, 1000 nuove Resistenze".

domenica 17 aprile 2011

Restiamo umani

Dal blog di Simone Oggionni

Vittorio Arrigoni è stato ucciso, il suo corpo è stato ritrovato questa notte in una casa abbandonata di Gaza City da un commando delle Brigate Ezzedin al-Qassam che era entrato in azione per tentare di liberarlo.

Vittorio Arrigoni era un compagno, un uomo che aveva deciso di vivere lottando, impegnandosi, rifiutando e capovolgendo l’indifferenza colpevole della parte del mondo nella quale era nato.

Aveva scelto di vivere le sofferenze del popolo palestinese e l’ingiustizia dell’occupazione israeliana. Il raccontarle e denunciare sistematicamente era la logica conseguenza di questo amore per la verità e per la giustizia. Attraverso i suoi diari abbiamo saputo in questi anni ciò che l’informazione dominante tentava di nascondere. Come nel gennaio 2009, quando raccontò giorno per giorno l’operazione «Piombo fuso», l’aggressione israeliana a Gaza che costò la vita – secondo i dati diffusi dallo stesso esercito – a 1417 palestinesi.

Chi ha ucciso Vittorio Arrigoni è un nemico del popolo palestinese. Chi lo ha ucciso non vuole la pace e soprattutto non vuole una pace giusta, fondata sul diritto di Israele ad avere un proprio Stato e sul diritto del popolo palestinese ad averne, a sua volta, uno proprio, in cui crescere senza la paura quotidiana della segregazione e della morte.

Arrigoni sapeva bene che il conflitto tra Israele e Palestina non è un conflitto simmetrico, per il semplice motivo che il popolo israeliano il suo Stato lo ha già.

E sapeva bene che la convivenza si costruisce garantendo la dignità e il riconoscimento dell’altro e dei suoi diritti, in primo luogo il diritto alla vita.

Invece Vittorio è rimasto travolto dall’esatto opposto: da una spirale di odio e di violenza, proprio come Juliano Mer Khamis, intellettuale di madre israeliana e padre palestinese, ucciso a Jenin non più tardi di dieci giorni fa.

Caro Vittorio, per dirti addio senza che le nostre parole suonino vuote o retoriche dobbiamo fare due cose. La prima è studiare, informarci, riflettere a fondo e indagare per capire la verità e conoscere i nomi di chi ti ha ucciso, di chi ha armato i tuoi assassini e dell’ideologia e degli interessi in nome dei quali lo hanno fatto.

La seconda è lottare per una pace giusta, per la libertà del popolo palestinese. Ma non come abbiamo fatto fino ad ora. Con molta più forza e molta più intransigenza, nel ricordo di uomini giusti come te.

mercoledì 30 marzo 2011

Consiglio comunale del 29/03/2011


Spettatori presenti: sei


La seduta è iniziata con l'inno di Mameli in onore dei 150 anni dell'unità d'Italia.

Non vi sono state comunicazioni del Sindaco e i verbali relativi alla seduta precedente sono stati approvati all'unanimità.
Abbiamo chiesto dei chiarimenti su alcuni termini contenuti tra parentesi nel testo, ma non ci sono state spiegazioni.

La mozione sul ruolo delle associazioni di volontariato nel servizio di trasporto sanitario è stata approvata all'unanimità dopo un piccolo aggiustamento dovuto al mutare della situazione in Regione, che nel frattempo ha rivisto la sua posizione in merito garantendo una modifica alla legge 20/2010.

Anche il terzo punto "Copianificazione per la gestione del territorio provinciale. Tavolo tecnico Bassa Vallesina. Atto di indirizzo" è stato approvato all'unanimità in quanto ci si è limitati a sostenere l'applicazione del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia.

Unanimità anche sul quarto e quinto punto, rispettivamente "Regolamento per la gestione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni: modifica dell'art. 25", cioè sulle modalità di riscossione della tassa, e "Regolamento di Ambito per la gestione dei contributi socio-assistenziali a tutela della maternità ed infanzia".
Su questo punto abbiamo sottolineato le difficoltà che s'incontrano in questa Commissione, ad esempio il fatto che ci siano volute ben tre riunioni della Commissione perchè il Funzionario presente non ha fornito i chiarimenti richiesti dai Commissari.

Ci siamo invece astenuti su punti sei e sette cioè "Addizionale comunale IRPEF - Conferma aliquota per l'anno 2011" e "Imposta comunale sugli immobili - Conferma aliquote per l'anno 2011" perchè si tratta di conferme di aumenti (anche consistenti) operati negli anni precedenti. Inoltre, queste tasse non possono essere aumentate perchè la legge lo vieta.

Ci siamo astenuti anche sul punto otto relativo a "Aggiornamento del valore delle aree fabbricabili all'interno del terrirorio comunale per l'anno 2011". In pratica il valore delle aree P.I.P. (Borgo Ruffini) è stato aumentato del 2,3%.

Sul punto riguardante l'approvazione programma triennale 2011-2013 ed elenco annuale 2011 delle opere pubbliche abbiamo invece votato contro in quanto riteniamo che la procedura seguita non sia corretta.
Infatti, il piano presentato in Consiglio è completamente difforme da quello adottatto e pubblicato.

Voto contrario anche sul bilancio di previsione annuale 2011, del bilancio triennale 2011-2013 e della relazione previsionale e programmatica in quanto sono previsti aumenti (anche se non significativi) per tutti i servizi a domanda individuale (mense scolastiche, scuolabus, trasporto doposcuola, tumulazioni nei loculi).
Riteniamo che in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo si poteva e si doveva soprassedere.

Ci siamo astenuti anche sull'approvazione definitiva della variante puntuale al Piano Regolatore Generale Ambiti IP/11, IR/2, I/3, già adottata dal Consiglio comunale, mentre abbiamo votato a favore dell'approvazione definitiva piano attuativo di riqualificazione privata, Ambito TR/2 (zona autocross della Chiusa).


L'ultimo punto, cioè la mozione dei Consiglieri Braconi Thomas, Matteo Ciuffreda, Giorgio Balercia, Dante Tamburo sullo schema di decreto legislativo in attuazione della Direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio europeo sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, è stata approvata all'unanimità.

martedì 29 marzo 2011

Con Cuba: con il cuore e con la ragione

di Simone Oggionni

La politica estera, si sa, è materia importante e delicata. È spesso lo specchio della cultura politica e della identità di chi la attua o la propugna ed è rilevatrice, più in generale, della propria visione del mondo.

Basti pensare alla discussione di questi giorni sulla Libia. Una discussione certamente complessa e rispetto alla quale vanno evitati gli slogan e le posizioni semplicistiche. Il recente ordine del giorno approvato dalla Direzione nazionale del Prc è positivo ed equilibrato, al pari della nota firmata dalla Federazione Mondiale della Gioventù Democratica (tradotta su questo blog), nella quale si riconosce l’esistenza all’interno della Libia di un conflitto non omogeneo (e non paragonabile per questo alle rivolte di Egitto e Tunisia), si condannano la repressione e le violenze inaccettabili delle forze governative e ci si schiera nettamente contro qualsiasi ingerenza esterna e contro qualsiasi ipotesi di intervento militare, fosse esso promosso dalla Nato, dagli Stati Uniti d’America, dall’Unione Europea o da qualunque Stato ex colonialista.

Ma c’è stato un altro Paese che negli ultimi giorni ha, almeno a sinistra, attirato l’attenzione e suscitato un dibattito. Ci riferiamo a Cuba, oggetto di un passaggio dell’intervento che Nichi Vendola ha pronunciato lunedì a Roma nel corso dell’assemblea nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà. Vendola ha affermato che libertà e democrazia a Cuba non ci sono e ha indirizzato retoricamente a Cuba la domanda tanto cara ai movimenti («se non ora quando?»).

Nulla di nuovo, conoscendo non da oggi le posizioni di Nichi Vendola, simili a quelle espresse nel corso degli ultimi anni da Fausto Bertinotti e rispetto alle quali occorre ricordare – in spirito di onestà – che non vi fu in Rifondazione comunista negli anni passati la stessa reazione che oggi si è giustamente sollevata contro le parole di Vendola.

Ma torniamo al punto e al merito, perché la querelle che si è aperta ci consente più che di polemizzare, di parlare della realtà di Cuba.

Sin dal 1° gennaio 1959, quando il popolo cubano mise fine alla pagina tragica del colonialismo e delle dittature, Cuba combatte una vera e propria guerra contro l’imperialismo statunitense, che nel corso di tutti questi anni e indistintamente rispetto al colore politico della sue amministrazioni ha tentato di riprendere il controllo dell’isola sia con interventi economici di embargo (condannati ripetutamente ma senza esito dalle Nazioni Unite) sia con interventi diretti e indiretti di sabotaggio e di terrorismo che sono costati a Cuba più di 5000 vittime tra uccisi e feriti.

E pur tuttavia, in un contesto così drammatico e che avrebbe schiantato in pochi mesi qualsiasi altra esperienza di governo, Cuba resiste e resiste garantendo livelli di libertà, benessere e democrazia difficilmente eguagliabili nel contesto dell’America Latina.

Prendiamo il tema della libertà da due versanti solitamente utilizzati per screditare Cuba: la libertà della comunicazione e i diritti civili. Si deve sapere, allora, che il governo cubano ha recentemente varato, di concerto con il Venezuela di Chavez, un piano di sviluppo tecnologico che consentirà a tutti i cittadini cubani di essere raggiunti nei prossimi mesi dalla fibra ottica e cioè di entrare in comunicazione con il mondo attraverso Internet con una velocità di connessione 3000 volte superiore a quella attuale. Quanto ai diritti individuali, pochi anni fa è stata varata una legge che consente a chi abbia iniziato un percorso di cambiamento del proprio sesso di ottenere il nuovo documento d’identità ancora prima di effettuare l’operazione (al contrario di quel che avviene, come è noto, in Italia). E ciò, possiamo dirlo, se non è il simbolo di una grandissima attenzione ai diritti individuali, è certo un segnale molto incoraggiante.

Per non parlare della libertà dal bisogno, dalla miseria e dalla povertà a cui non solo i cittadini cubani erano condannati prima della Rivoluzione ma a cui sarebbero ancora condannati qualora lo Stato cubano avesse un governo simile a quelli che gli Stati Uniti d’America hanno imposto in questi decenni nel proprio «cortile di casa». Lo dimostrano i dati relativi alla mortalità infantile, alle aspettative di vita, alla disoccupazione, i tassi di povertà, di alfabetizzazione, il rapporto tra popolazione e medici, gli indici di sostenibilità ambientale. In breve, tutti quei dati statistici che registrano il grado di civiltà e di giustizia di un sistema sociale.

La democrazia, infine. Questo è il terreno più scivoloso, e su cui tante volte infatti siamo scivolati. Non è possibile contrapporre banalmente la democrazia borghese alla democrazia socialista. Questo perché i modelli più avanzati di «potere del popolo» (la democrazia consiliare, la democrazia progressiva) non hanno mai avuto applicazione integrale, come del resto l’idealtipo della democrazia liberale. Inoltre, il punto più alto di riflessione intorno alla democrazia nel nostro Paese ha coinciso con l’idea di coinvolgere le masse popolari in un processo di estensione delle garanzie democratiche, delle tutele e del pluralismo e non nella loro rozza rimozione. Tuttavia, analizzando non i modelli astratti ma i risultati concreti, possiamo dire che, al contrario di ciò che avviene nelle moderne democrazie liberali, a Cuba ogni cittadino ha il diritto di partecipare direttamente alla scelta (composizione delle liste) e al controllo dell’operato dei propri rappresentanti istituzionali. Non una delega passiva ai partiti (neppure al partito comunista cubano, che in quanto tale non partecipa alle elezioni) ma una forma di democrazia partecipata che coinvolge la società cubana sin nel più piccolo quartiere.

E ciò avviene senza che la politica possa essere né fonte di arricchimento economico (tutti gli eletti continuano a percepire lo stesso stipendio) né fonte di scalata sociale né forma di ulteriore dominio maschile sulla società né strumento di passivizzazione dell’elettorato. Al contrario di ciò che avviene in Italia, con stipendi elevatissimi, soprattutto per gli incarichi pubblici, una percentuale di partecipazione al voto sempre più bassa e una partecipazione delle donne alla politica semplicemente indecente.

Ci sono dei limiti a Cuba, delle contraddizioni? Ce ne sono, per esempio, sul terreno del funzionamento concreto della macchina democratica? Certo, come in tutte le esperienze politiche, come in tutte le cose umane.

Ma nessuno ci può impedire di guardare a Cuba con rispetto profondo e solidarietà.

Anche perché noi, donne e uomini di quest’Europa malata proprio di democrazia, di libertà e di benessere, faremmo davvero fatica a salire in cattedra, con il peso di una storia secolare di colonialismo, guerre e profondissime diseguaglianze sociali. Che, non a caso, vorrebbe rimanere coerente con se stessa anche nei confronti della Libia, aggredendo la sua sovranità e rapinando le sue risorse.

E allora, forse, dovremmo andare più a fondo e chiederci cos’è oggi la libertà e cos’è oggi la democrazia. E interrogarci su quale sia la libertà e la democrazia alle quali aspiriamo. Nella nostra parte del mondo, sicuramente una libertà e una democrazia diverse da quelle cubane. Ma senza dubbio distanti anni luce da questo sistema ingiusto e cattivo con i più deboli e servo e docile con i potenti. Forse è proprio questa la sfida: ricostruire, a partire dalle parole e dal loro significato, un nuovo orizzonte di senso, un nuovo immaginario, una prospettiva e una speranza.