giovedì 22 febbraio 2018

Per te

Venti mesi...
Oggi ti ricordo con il tuo diploma di dottorato per il quale hai tanto lavorato e sofferto e raggiunto proprio in questo giorno.


Il 20 giugno 2015 scrivevi:
"Ho sofferto tanto, lavorato di più, dormito pochissimo, mi sono sentita inadeguata e impreparata, ma ho fatto del mio meglio, ho adorato la mia ricerca, gli studenti, i colleghi ora dottori e quelli ancora dottorandi, l'odore degli archivi, i sorrisi dei registi dimenticati di cui vorrei che fosse apprezzato il lavoro, i volti e le mani di vecchi contadini, la vocazione squisitamente etica degli antropologi e dei colleghi storici.
Ho imparato a non cedere alle difficoltà, ho rivisto i miei irremovibili rigidi principi, ho cercato di spingermi un po' più in là. Tutto quello che ho dato mi è stato restituito nelle due ore più intense della mia vita.
Pur fra grandi conflitti ho avuto Maestri, anche e soprattutto quelli che pretendono di non esserlo.
Non avrei mai creduto di farcela, ma adesso sono dottoressa di ricerca.
Con ogni probabilità non sarò mai una ricercatrice, ma dicono che ieri è stato sancito che ho imparato a fare quello che più avrei amato fare in assoluto nella vita (piccolo, immenso privilegio)".


Ciao Sara. Un bacio ovunque tu sia...

Nessun commento: