mercoledì 27 agosto 2008

La meglio gioventu'

... era un fatto noto che per gli italiani e sopratutto i giovani essere comunisti significa farsi le canne, portare i capelli lunghi arruffati, barba incolta e pizzetto lungo, giacca di velluto e blu jeans intonati con scarpina scamosciata marroncino, ascoltare Bob Marley e cose del genere..."

Questo è una parte del commento (che mi ha molto colpito) che Vincenzo ha lasciato sul mio post precedente "Tira una brutta aria...", un articolo di Giovanna Casadio sulla vicenda del giovane di Catania tolto alla madre su segnalazione dei Servizi Sociali perchè iscritto ai Giovani Comunisti.

Ma qual'è in Italia la realtà giovanile?
Io ripongo nei giovani molta fiducia e credo nelle loro enormi potenzialità che però vanno coltivate, prima di tutto con l'esempio.
I giovani sono il nostro "prodotto" e se il "prodotto" viene difettoso, la colpa non è loro, perlomeno non tutta, ma di chi ha messo in piedi la "catena di montaggio"...


Di seguito un articolo di Enrico Miele

"La gioventù italiana, quanto a coscienza civile e impegno politico, è una delle migliori d'Europa".
La frase non è un commento ironico sulla vicenda di Catania, bensì rappresenta il giudizio del ministro Giorgia Meloni su un'indagine commissionata dall'agenzia nazionale per i giovani. L'inchiesta tratteggia le nuove generazioni come "bamboccione" e pessimiste ma più impegnate sul fronte sociale e politico rispetto alla media europea.
Sarà paradossale, ma i risultati di quest'inchiesta arrivano poche ore prima che il giudice della prima sezione civile del tribunale di Catania, Massimo Esher, affidi al padre l'affidamento del figlio di 16 anni, perché, tra le altre cose, sarebbe iscritto ai giovani comunisti.
Per fortuna il ragazzo non è solo. Dalle oltre mille interviste, realizzate a luglio dalla Gallup, emerge che i giovani italiani iscritti a un partito politico sono più del doppio della media europea (11% contro il 5). L'interesse per la politica, alcuni direbbero per la democrazia, è da noi "considerevole", se è vero che uno su tre segue la politica nazionale e uno su cinque le cronache cittadine. Tre su quattro (76%) hanno votato negli ultimi tre anni alle elezioni, sia politiche che amministrative, percentuale che nella Ue scende a 62%. Diffuse le manifestazioni, pratica nella quale i giovani italiani primeggiano al fianco dei coetanei spagnoli e francesi. Come dire, l'impegno politico è importante, basta che per un giudice non si traduca in gesti concreti. O peggio, nell'avere una tessera di partito."

29 commenti:

Giangidoe ha detto...

Questa è decisamente una bella notizia!
Peccato però che essendo uno dei paesi con più anziani e meno giovani, il senso -si presume- democratico così spiccato nella nostra gioventù non riesca a mitigare maggioranze politiche capaci di scegliere governi come quello attuale...

Chit ha detto...

Quando si parla di politica occorrerebbe andarci cauti. Questa storia, ammetto, l'ho seguita poco ma fonti mi dicono essere vecchia di un anno quindi mi chiedo, come mai solo ora?
Ciò premesso concordo, i giovani sono comunque prodotto di un qualcosa, purtroppo in questi anni più dei media che dei genitori. I risultati si vedono ed è fin superfluo commentarli ancora. La cosa che più mi spaventa però e che questo lo vedo un processo molto molto difficile da interrompere e vedo loro sempre più alla mercè di gente senza scrupoli.
Occorre aiutarli si, ma occorre anche che loro prendano coscienza di questo altrimenti ogni tentativo "correttivo" sarà sempre e solo preso come una prevaricazione.

Anonimo ha detto...

Tante volte penso che i giornalisti si divertano a diffondere notizie sui giovani che definisco "terroriste"... Intanto non condivido le generalizzazioni mai... Comunque quando si vuole generalizzare partendo da quelli che hanno più problemi e magari delinquono pure mi sembra troppo... Se poi si considera unragazzo che frequenta un partito politico di sinistra uno mal-educato qui davvero c'è da preocciparsi. Ciao, Giulia

Alzata con pugno ha detto...

Al contrario di giangidoe sono convinta che buona parte, se non la maggioranza, dei giovani abbia votato l'attuale governo.
Anche i dati riportati da Franca sono interpretabili in maniera diversa. Partendo dalla mia esperienza personale, posso dire di essere sempre stata molto attenta alla politica, ma di aver fatto solo una tessera di partito, DS, per tentare di arginare la deriva centrista, tessera che non ho rinnovato. D'altro canto so per certo di gente che si iscrive a un determinato partito perchè convinta di averne dei vantaggi in termini di favori e appoggi nella ricerca di lavoro. Così dei giovani si ritrovano iscritti ad un partito a caso, e a rientrare quindi in quelle statistiche, senza avere un sincero, nè blando, interesse all'argomento.
Sono d'altro canto totalmente d'accordo con l'opinione che se "i giovani" sono come sono, è anche a causa degli insegnamenti che gli sono stati dati: come mai tanti sessantottini si ritrovano dei neo-fascistelli per figli? Non può essere solo conflitto generazionale. Io credo che non abbiano saputo trasmettergli i loro ideali, e qui la generazione dei miei genitori, che è anche la tua, Franca, ha fallito, in parte.
Poi c'è Guccia e quelli come lei, come me, prodotti di una catena di montaggio che avesse davvero un senso. Sto dilagando. Stop.

il Russo ha detto...

Che i ragazzi italiani siano fra i migliori d'Europa mi fa pensare una sola cosa: o qualcuno ci racconta balle oppure in Europa sono messi proprio male...
Ne vedo sul lavoro, nel tempo libero, in altri contesti, essere ottimisti é veramente dura.
Un ex giovane.

Pellescura ha detto...

"...come mai tanti sessantottini si ritrovano dei neo-fascistelli per figli?"
alzata con pugno, a me 'sta cosa non risulta molto.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

La cosa lascia un po' perplesso anche me, speriamo che l'articolo trovi reale riscontro nella realtà. Nel mio piccolo, cerco in tutti i modi di creare coscienza civica e sociale.
Ciao Franca. Grazie mille per il link.

DS ha detto...

ciao franca!
sono tornato dalle ferie e piano piano sto cercando di rimettermi sotto con la quotidianità, tra cui il blog. Non è esattamente facile come pensavo!
a presto,
tommi.

Crocco1830 ha detto...

Non vorrei si facesse confusione tra iscrizione ad un partito politico ed impegno politico. Spesso nei partiti si vive ingabbiati nelle decisioni dei dirigenti (ne sono un esempio abbastanza recente). A farne le spese è l'analisi politica e l'elaborazione di quell'analisi, e di conseguenza la capacità di intervento politico.
Senza analisi e partecipazione, si assiste solo ad un coinvolgimento sterile e perciò inutile, finalizzato solo ad incrementare il consenso da misurare durante le elezioni.

isline ha detto...

La politica torna spesso ad infiammare i discorsi, ma poi subito dopo tutto si sgonfia e si viene avvolti da un pessimismo e un disfattismo generale.
(parlo anche per esperienza personale)

Anonimo ha detto...

Vero. e attendo anche i bambini di oggi, quelli che crescono con a fianco un cinese, un musulmano, il bambino di due mamma.

guccia ha detto...

Un grosso problema sociale può essere - in effetti - riflesso sulle nuove generazioni. Da qui a dire che esistono "generazioni malate" la differenza è bella lunga (imputando, poi, la conseguenza di un fatto peraltro discutibilissimo senza cercarne le cause). Ed è questo il discorso che sento fare per evitare di riflettere sul fatto che questo nuovo assetto sociale ha gravissimi squilibri.
Anch'io conosco moltissimi giovani impegnati e acculturati e ci tengo a difenderli. Ho frequentato per molti anni le sedi di rifondazione e ho constatato che c'è un'umanità vastissima, come è giusto che sia, e una preparazione intellettuale in media molto alta. Resta il fatto che portare capelli incolti, pizzetto, farsi le canne e ascoltare Bob Marley (che nel modo più assoluto non identifica un bel niente) non è che sia necessariamente peggio di girare in giacca e cravatta o con le borchie.
Politica in Italia, fra poco, non ce ne sarà più. Gravissimo quello che è successo.

Alzata non credo di aver capito del tutto quello che intendi.
Comunque, visto che ci hai tirate in ballo, ne approfitto per dirti che ti stimo e apprezzo infinitamente la tua personale Resistenza.

Anonimo ha detto...

C'è però una gran parte di giovani comunisti che è come è stata descritta dal commentatore.
Quelli de "viva la falce, viva il martello, viva l'amore, vivere è bello". Ecco, io mi sono sempre aspettata un po' più di serietà nella politica, ma ero un'illusa.

Per inciso, io non ho votato nell'ultima elezione ma questo non credo proprio sia stato disinteresse politico.
Anzi.

Romina ha detto...

Non c'è alcun bisogno d'iscriversi a Rifondazione per fumare spinelli. E' pieno di persone che si professano di destra e che non solo si spinellano, ma fanno di peggio.

Io sono decisamente contraria all'uso di qualsiasi droga, leggera o meno, e non so neppure come sia fatto uno spinello; ma non sopporto l'ipocrisia di chi si riempie la bocca atteggiandosi a proibizionista duro e puro, e poi magari abusa di cocaina per fare lo "splendido" e sentirsi sempre al top, come si suol dire al giorno d'oggi.

Comunque è vero che non si possono mettere in croce i giovani dimenticando che vengono cresciuti ed educati dagli adulti. Ma spesso è comodo accusare genericamente i giovani di essere privi di valori, perché così facendo si eludono le proprie responsabilità.

Alzata con pugno ha detto...

pellescura, probabilmente abbiamo esperienze con persone ben diverse, non posso che essere felice del fatto che altrove sia diverso.

guccia, lo so, certe volte mi spiego male. vi ho tirate in ballo perchè trovo che tua madre sia riuscita a trasmetterti quell'interesse verso le cose e quel modo di vedere la vita che ti ha fatta diventare una persona da stimare. avrei potuto citare altre coppie genitore-figlio, ma qui...cadevate a fagiolo :)

Vale ha detto...

Cosa c'è di più bello di un giovane impegnato, che fa politica?

Luca Viscje Brasil ha detto...

Franca Franca, il libro di Saviano solo adesso!? :)
Bon, meglio tardi che mai!

Un libro che è un'esperienza.

In gamba. Ciao.
Luca

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Sono molto perplesso dal resoconto di quell'articolo. Credo che ci sia anche a livello giovanile una profonda spaccatura tra quelli che vogliono fare politica (non necessariamente con e dentro i partiti forse...) e quelli che non gliene importa nulla.

Sono meno ottimista io di te Franca, solo perchè alla lunga il martellamento mediatico sulle menti più giovani che hanno meno memoria storica può sortire effetti pericolosi.

Oby ha detto...

Mi colpisce leggere che i nostri giovani sono impegnati sul fronte politico e sono attivisti, non é assolutamente l'immagine che ho io. Io pensando all'immagine dell'italiano giovane (ma anche no) medio focalizzo l'operaio o l'impiegato che alle 17.30 esce dal lavoro e beve l'aperitivo al bar e alle 19 cena e alle 21 va al cinema e alle 23 va al pub e di seguito a letto e nuova giornata in arrivo. Di tutti quelli che conosco non uno che abbia idea di che differenza ci sia tra, per esempio, calderoli e mastella. Spero veramente che la situazione sia o possa presto essere come citi tu, ma credo anche all'idea che molti giovani facciano "politica" perché fa trendy.

Franca ha detto...

@ Luca viscje Brasil:

Perchè c'è una scadenza per leggere un libro?
Io non seguo mai la moda del periodo. Nel frattempo ne ho letti altri...

Anonimo ha detto...

E' una informazione rassicurante ma, chissà perché, non mi rassicura. Ho la sensazione che in molti, oggi, l'impegno politico sia visto come opportunità per far carriera. Certo non per tutti ma...

pansy ha detto...

Buon weekend!

Anonimo ha detto...

Cara Franca, che lavori stai facendo nel tuo blog?
Meglio di così non potrebbe essere!
Cristiana
felice di ritrovarti

marina ha detto...

Quando dicono "i giovani" i giornali fanno disinformazione. Ci sono gioventù diverse in Italia, giovano così diversi che sono irriducibili gli uni agli altri. Io ne ho incontrati di straordinari questa estate. Vanno in giro per le case, si caricano sulle spalle vecchie biciclette, le aggiustano e poi le mandano in Zambia. Non hanno una lira, nessuno li aiuta. Certo sono comunisti: per quel giudice sarebbe grave immagino...
marina

Pino Amoruso ha detto...

Ciao Franca ho ripreso da poco la vita da blogger e mi fa molto piacere vederti attenta al mio blog. Mi devo complimentare per il post che offre lo spunto a tante riflessioni. Personalmente sottoscrivo il primo commento fatto da alzata con pugno, ma mi rendo conto anche che attualmente non e facile, con i politici ed i partiti che ci ritroviamo, far avvicinare i giovani alla politica. Purtroppo temo che le ideologie piu che l-appartenenza a questo ed a quel partito stiano scomparendo...

Mi scuso per gli errori di punteggiatura, la tastiera del mio computer stasera fa i capricci...

A presto

DS ha detto...

qui da noi hanno aperto un circolo di giovani comunisti quest'anno e ci stavo facendo un pensierino anche solo per questioni di attività da organizzare vista l'assenza totale di attività per giovani sul territorio. ma il primo concerto organizzato ieri era deserto. forse siamo davvero finiti ed essere comunisti è diventato una malattia.

Mamma Simona ha detto...

Ma Berlusconi non diceva che i giudici sono tutti comunisti?
Questa storia è raccapricciante...

Unknown ha detto...

Ciao Franca è bello sentirsi al centro dell’attenzione in un blog così tanto frequentato. Come ti accennai nel post precedente la mia era una dura provocazione. Ovviamente quello descritto da me è l’opinione che molti hanno sui giovani che hanno la tessera del partito del PRC in tasca sia di destra che di sinistra. Sarà perché non ho mai fatto la tessera per nessun partito politico, sarà perché nel mio misero paese quelli iscritti a rifondazione mi danno l’impressione di scolaretti “descolarizzati”, una specie di rivoluzionari senza voglia di rivoluzionare un bel niente. Sarà perché tutte le volte sono entrato nella sede dei DS quando qualcuno voleva dire qualcosa di serio mi veniva voglia di scuoterlo come una canna di bambù per il vuoto culturale che ne usciva fuori dalle stupide ed inutili frasi fatte copiate integralmente dal politico di turno. Sarà per questi motivi che continuo a diffidare di chi si ritiene politicante e poi si rivela per quello che è: un borghese più borghese della sua famiglia, un’elite aristocratica della trasgressione apparente e della “nullafacenza” intellettuale. Non faccio di tutta un’erba un fascio non me ne vogliate ma a volte sento un gran bisogno di scuotere questi falsi “rifondaroli” proprio come canne di bambù!

Tisbe ha detto...

è che vogliono sradicare quel poco di buono che è rimasto nelle coscienze giovanili