Spettatori presenti: quattro.
Su richiesta del Sindaco l’ordine del giorno è stato modificato (perché non ci ha pensato prima dato che l’OdG lo fa lui?) e quindi come primo punto è stata trattata l’adozione di una variante parziale al P.R.G. interessante i centri abitati di Agugliano e Castel d’Emilio e la viabilità.
Su questo punto, ci sarebbero moltissime cose da dire, ma cercherò di mettere in evidenza quelle più rilevanti.
La prima cosa che salta all’occhio è che questa variante da solo risposte puntuali ad esigenze legittime, ma particolari, in alcuni casi particolarissime, adottando una filosofia molto lontana dalla nostra.
A noi hanno insegnato che uno strumento urbanistico serve a dare risposte alla collettività e a tutelare il bene comune. Ma tant’è.
Riporto parte dell’intervento che ho fatto in Consiglio all’apertura di discussione, con qualche piccolo chiarimento per chi legge.
“Prendiamo atto che la relazione illustrativa di questa variante parte dal presupposto della validità del P.R.G. vigente, sostenendo che individua, cito testualmente, “soluzioni che non si discostano da quelle a suo tempo proposte, ma le articola diversamente, integrando le possibili azioni per ricercare nuove sinergie tra pubblico privato”.
In particolare, cercando di seguire lo schema della relazione, esponiamo le nostre osservazioni:
- Non condividiamo la revisione dell’apparato normativo che sostituisce praticamente ovunque, tranne rarissime eccezioni, l’attuazione indiretta con quella diretta, eludendo in questo modo la possibilità del Consiglio comunale di esercitare il suo ruolo di indirizzo e controllo. Possibilità che viene tolta anche ai cittadini che in questo modo non hanno più la possibilità di presentare eventuali osservazioni.
- La relazione individua come criticità la situazione del settore scolastico; propone la delocalizzazione della scuola materna e asserisce che anche la scuola elementare non soddisfa gli standard minimi richiesti, ma per quest’ultima non fornisce altra indicazione che una generica collocazione nell’IP11, peraltro non certa visto che la lottizzazione è già convenzionata con un assetto diverso. A questo proposito ci corre l’obbligo di ricordare che per questa struttura la precedente Amministrazione aveva individuato una possibile soluzione che prevedeva l’ampliamento dell’edificio esistente, soluzione che è stata abbandonata dall’attuale Amministrazione per destinare i locali al nuovo centro socio-sanitario, evidentemente ritenuto più importante della scuola elementare. Ci sorprende molto che la relazione invece non dice nulla della scuola media che è l’edificio che mostra i maggiori segni di sofferenza, anche per la vetustà della sua costruzione che soddisfaceva criteri e standard sicuramente non più attuali.
- La relazione individua il polo di riferimento del paese nel centro storico e abbandona il tentativo fatto dal P.R.G. di creare nuove polarità significative in altri quartieri, ad esempio Montevarino, il cui destino di abbandono sembra così segnato.
- Il nuovo assetto previsto per l’IP11, l’ultima grande zona ad uso residenziale rimasta, contrasta con gli ambiti di tutela paesaggistica, precisamente quella del crinale e quella del punto panoramico. Ci spiace che la previsione del bosco urbano viene abbandonata per le difficoltà di gestione del verde pubblico da parte dell’Amministrazione comunale.
- Appaiono, invece, condivisibili, anche se non le riteniamo non facilmente attuabili, la previsione di un allargamento del Parco del Vallone e quella di una zona da destinare alla costruzione di una casa di riposo per anziani, anche se parte di quest’ultima ricade nell’ambito PAI F-12-0125 a rischio frana e pericolosità rispettivamente R2/P3 per cui si dovrà tenerne conto nell’edificazione e sistemazione dell’area.
- Non si condivide la scelta di una nuova lottizzazione lungo Via San Bernardino che provocherà ulteriore criticità ad una strada sottoposta ad un traffico che già adesso si mostra superiore a quello che potrebbe sopportare.
- Riteniamo condivisibile la scelta delle due rotatorie lungo Via De Gasperi, sia la conferma di quella all’incrocio della strada per Castel d’Emilio che quella nuova che interessa la variante di Via Quercettino.
- Per quando riguarda i tracciati delle nuove strade proposte, registriamo che si tratta di semplici indicazioni di cui non è stata verificata la sostenibilità né tecnica né economica. (Nota: In particolare quello su Via Montevarino interessa il Comune di Ancona e dovrà prevedere un viadotto!!!).
- Per quanto riguarda i parcheggi non concordiamo con la previsione del parcheggio previsto nell’IP6, cioè nella zona del Parco Belvedere, che s’inserisce, citiamo testualmente, “nell’intervento di costruzione del basamento murato del centro storico”. Siamo scettici con la sua possibile realizzazione a gradoni, almeno secondo quanto spiegato in Commissione, perché il suo raccordo con la sede stradale potrebbe avvenire solo tramite rampe di impatto consistente".
Non si può sottacere il clima che si è venuto a creare e il contrasto acceso tra un Consigliere della Margherita e il Capogruppo di maggioranza. Sono volati insulti e minacce, tanto che il Consigliere ha abbandonato l’aula non essendoci più le condizioni per portare avanti il dibattito. E’ stato seguito dal Capogruppo di maggioranza e, a ruota, da due Assessori e dal Capogruppo della Margherita probabilmente per timore di tafferugli (viste le minacce).
Il Consiglio è proseguito in un clima tesissimo.
Ad un altro Consigliere del nostro Gruppo prima è stata data la parola poi, visto che il Sindaco non ha gradito il contenuto dell’intervento, gli è stata tolta invocando il regolamento del Consiglio che viene applicato a seconda dei bisogni.
Inutile dire che il nostro voto su questa variante è stato contrario.
Il secondo punto è stata l’adozione di una variante al piano di lottizzazione dell’IP4 (Quercettino). Addirittura si tratta di una variante ad una variante.
Infatti l’area era già stata oggetto di variante; con questo atto è stata revocata la prima e ne è stata approvata una nuova (!!!). Su questo punto ci siamo astenuti perché in Commissione avevamo chiesto di verificare se il nuovo assetto della zona contrastasse con dei vincoli paesaggistici, ma non abbiamo ottenuto risposta in tempo utile.
Il terzo punto è stata la correzione ad una delibera già approvata perché nella vendita di un lotto nella zona P.I.P. artigianale era stata sbagliata l’indicazione del prezzo e il lotto era stato valutato 1.000 euro di meno (!!!).
Il quarto ed ultimo punto riguardava l’adesione ad un progetto di video sorveglianza denominato “A9.Città sicura” che prevede l’installazione di telecamere e di sensori in vari punti del Comune (per il momento sconosciuti).
Pur non essendo in linea di massima contrari a questo progetto, abbiamo rilevato l’assenza di qualsiasi indicazione, sia nel progetto sia nella convenzione, su come e da chi saranno trattati i dati registrati. Inoltre, abbiamo chiesto se su questo progetto ci fosse stata l’espressione del Garante della privacy; dalla risposta avuta sembrerebbe di no. La mancanza di queste assicurazioni ci ha fatto decidere per l’astensione.
6 commenti:
Cara Franca, grazie per il tuo commento al quale ho risposto. Ci tengo che lo leggi, anche se non lascerai tracce. So che lo farai. Duccio PS non riesco a capire come si fa a lasciare i commenti qui con il link al mio blog, ho provato a registrarmi su google/blogger ma niente, son sempre 'anonimo'!. Un saluto, duccio
http://ducciop.blog.kataweb.it/
Lo leggerò con calma più tardi.Un saluto
Irlanda
Credo che si debba seriamente cominciare a pensare di togliere alcune competenze ai Comuni così come oggi strutturati. L'urbanistica, in particolar modo, è tra queste.
Ciao
alessandro
Franca for sindaco! :>
Un saluto ed un grazie per le tue parole sul mio oramai penultimo post :-)))
PS: grazie per fare il tuo lavoro in quel di Agugliano in modo serio e competente dando l'esempio di come si deve fare politica a prescindere dalle proprie convinzioni.
Grazie
Daniele
Ha ragione oby...
quanto ha ragione oby!
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