domenica 8 giugno 2008

Campania: il film che non ci fanno vedere

Ho visto sul blog di "Cittadino Qualunque" questo video contenente un'intervista, che definirei illuminante, a Walter Ganapini, Assessore tecnico all'Ambiente della Regione Campania.

Vi consiglio di vederlo: saranno sei minuti spesi bene!



Inchiesta: "Ecco dove sono i rifiuti del nord" di Adriana Pollice
Articolo pubblicato su "Il Manifesto" del 6 giugno

Una stretta lingua di terra, chiusa tra il mare dei Campi Flegrei e la collina vulcanica che sale dalla costa, tutta curve. Tra rocce, poche spiagge, porticcioli turistici e ristorantini, i napoletani fuggono verso Pozzuoli e poi Baia e poi oltre, verso Miseno. La mole del Castello di Baia, a metà percorso, segnala la presenza della rada dove i romani ormeggiavano la flotta militare. Oggi i suoi bastioni di tufo segnalano una delle spiagge più tranquille dove prendere il sole. Alle sue spalle, la cava della Pozzolana Flegrea Srl, di proprietà dei Lubrano Lobianco, continua a custodire scorie e rifiuti tossici arrivati direttamente dalle imprese del nord, tramite la Nuova Esa di Marcon, provincia di Venezia. Il consiglio comunale di Baia il mese scorso ha deliberato di procedere alla bonifica dei suoli a carico dei proprietari che, con il loro piccolo traffico milionario, hanno contribuito a fare della cittadina sul mare uno dei comuni a più alta incidenza tumorale d'Europa.
«Basta leggere la relazione della commissione parlamentare sui rifiuti», le responsabilità delle imprese del nord nel disastro ambientale campano sono lì. Il presidente Napolitano replicava ieri ai leghisti invitandoli a consultare le carte, dove si racconta la storia di una magia, quella che trasformava le scorie tossiche delle imprese in materiale per l'edilizia, facendole sparire dal settentrione per farle riapparire nel meridione. Un metodo sicuro scoperto dall'inchiesta Houdini, dove il mago è la Nuova Esa, azienda specializzata, in collaborazione con la Servizi Costieri di Mestre, nel trattamento di rifiuti industriali smaltiti in giro per l'Italia, dal Veneto alla Puglia, dalla Sardegna al Lazio. Tra i suoi clienti ditte importanti come la Breda Sistemi Industriali, la Recordati, la Montefibre o la Centrale Enel di Fusina.
In Campania, la Nuova Esa aveva spedito ad Acerra, Giugliano e Villaricca carichi di idrocarburi, fanghi tossici, plastiche e scarti di demolizioni navali, rifiuti di fonderie di ghisa, polveri e limature di alluminio. Il tutto gettato senza alcuna messa in sicurezza di suolo, aria e falde acquifere. A Baia, in particolare, i carabinieri del Noe di Caserta varcarono i cancelli della cava nel 2003. Ad accoglierli un odore insostenibile d'ammoniaca, il giallo del tufo cancellato dalla presenza di rifiuti tossici altamente pericolosi come fanghi industriali, ceneri volatili, scaglie di alluminio e ferro, traversine ferroviarie impregnate di creosoto. Intono a loro nessun sistema per separare i rifiuti dal suolo sottostante, né di drenaggio e raccolta del percolato. Nulla che impedisse la dispersione delle ceneri tossiche nell'aria. Risultato: concentrazioni molto oltre il limite consentito di cloruri, cromo, cadmio e una massa di polveri derivate dallo smaltimento di limatura e trucioli di alluminio.
Polveri e schiumature di alluminio, poi, erano abbandonate senza precauzioni. Nessuno, della Nuova Esa, si era preso il disturbo di avvisare che si trattava di materiale da tenere all'asciutto, perché pioggia e umidità avrebbero provocato non solo l'emissione di ammoniaca ma anche il rischio di esplosioni. In una discarica con vista sul mare c'era una polveriera nociva, miscelata con terra e segatura per spacciarla come roccia e terra proveniente da scavi. Ad attestare il tutto certificati fasulli, mentre i camion erano già pronti a partire. I Lubrano, infatti, vagliavano, trituravano e trasformavano i rifiuti tossici in materiali da utilizzare in edilizia. Intorno un mucchio di big bag abbandonate, con su il logo della Nuova Esa. Così, l'inchiesta Houdini si incrocia con il processo in corso contro i Lubrano e la ditta Pellini presso il Tribunale di Napoli. In attesa che questo arrivi a sentenza, il sette febbraio scorso sono arrivate le condanne in primo grado presso il Tribunale di Venezia per quattro esponenti delle società venete: poco meno di 13 anni complessivi di carcere, pene maggiori di quelle richieste dal pm Giorgio Gava, e l'obbligo di risarcire le parti civili per circa mezzo milione di euro. La condanna più severa per Gianni Giommi, legale rappresentate della società di Marcon.
Quale fosse il sistema usato dalla Nuova Esa lo racconta Antonio Menga, comandante del Gruppo Roma tutela ambiente, durante un'audizioni presso la Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti: «Il contenuto di 50 camion di terra e rocce è stato contaminato dagli idrocarburi. Chiaramente, i camion sono andati a finire nel centro di stoccaggio e trattamento, che in realtà non trattava niente perché i rifiuti venivano miscelati con altre tipologie di rifiuti e, poi, andavano a finire nei ripristini ambientali. Infatti, la terra e le rocce contaminate dagli idrocarburi, classificate 170503, miracolosamente si trasformavano in terra e rocce non contaminate, classificate 170504».
Ancora sfogliando le carte del processo veneto, secondo il teste Ardone sono circa 200mila tonnellate i rifiuti trattati dalla Nuova Esa nel corso di un solo anno: «Se immaginiamo di mettere un camion attaccato all'altro, e mi sembra che il passante di Mestre siano più o meno 10 chilometri, riempiremo tutte e tre le corsie in andata e ritorno, con un camion attaccato all'altro». Un serpentone tossico che viaggia lungo lo stivale verso sud. La società di Giommi, per i suoi servizi, arrivava a incassare 300 delle vecchie lire al chilo dalle ditte del nord mentre ai titolari delle discariche ne pagava 7, raccogliendo profitti fino al 5mila per cento.

31 commenti:

Giangidoe ha detto...

E parlando di film introvabili, poco tempo fa è uscito al cinema "BIUTIFUL CAUNTRI", un ottimo documentario sull'argomento.
Dico ottimo perchè ricordo un'entusiastica recensione di FilmTv, ma il film (come quasi tutti quelli che avrebbero potuto essere interessati a vederlo) non sono riuscito a recuperarlo.
L'avranno fatto in 10 sale in tutta Italia.
Alla faccia del socialmente utile...
Spero solo che col successo di Gomorra, possa essere debitamente recuperata anche questa interessante meteora.

Anonimo ha detto...

Mi meraviglio ogni giorno del fatto che riusciamo ancora a sopravvivere con tutta 'sta schifezza tossica dispersa indebitamente nelle acque che beviamo, nell'aria che respiriamo... credo comunque che il limite di saturazione non sia molto lontano...
forse dobbiamo veramente raggiungere quel punto prima di fare dietrofront?

Anonimo ha detto...

Il video è illuminante. Sul serio. La storia della discarica inutilizzata è una verogna e, mi fa pensare, che tutto sia una semplice operazione politica per fare abissare ancora di più l'economia della campania: perché creare una situazione d'emergenza quando l'emergenza, di fatto, non c'è?

Pino Amoruso ha detto...

Grazie per aver riportato questo video interessantissimo...La mega-discarica inutilizzata, una vera vergogna!!!
Perché quell'essere, non so come definirlo, di Bassolino non dice niente di queste cose???
E leggendo il post dopo aver visto il video, mi sono chiesto nuovamente come hanno fatto i compagni a votare Lega in settentrione...
Che amarezza...

Antonio Nemo ha detto...

Sono di Pozzuoli, uno dei principali comuni dell'area flegrea, quindi sono "parteincausa", come capirai bene...
Non riesco come mai i miei concittadini stiano ancora con le mani in mano, e diano vita solo a proteste di bassa o media intensità. Non dico fare la rivoluzione, ma un pò di guerriglia urbana non guasterebbe. Scusate il mio sfogo.

Unknown ha detto...

Davvero incredibile ciò che è accaduto a Napoli! Praticamente il disastro sarebbe potuto essere evitato semplicemente applicando una “vecchia” legge europea inspiegabilmente mai applicata. Com'è strana la vita in Italia? Ha ragione Travaglio...le leggi vengono fatte per non essere applicata...

Anonimo ha detto...

Avevo già visto questo filmano,rimanendone allibita.Poi mi sono detta:"Embè cosa c'è di strano,siamo in Italia,l'unico Paese in Europa ad essere gestito,in gran parte,dalla malavita".

Cristiana

zefirina ha detto...

ho visto e commentatyo questo video non mi ricordare in quale girovagare,
non è l'unico spreco o come si dice non è l'unica cattedrale nel deserto

Pike ha detto...

o.k. , il nord sversava rifiuti tossici al sud.

Quindi le discariche non vanno aperte?

Anonimo ha detto...

L'avevo già visto anch'io ed è davvero illuminante... Giulia

Anonimo ha detto...

Queste cose sono successe sotto gli occhi di tutti, e nel silenzio pressochè geenrale.

E ancora oggi, se qualcuno le ricorda (tra l'altro anche qualcuno di autorevole) si risponde con una stizzosa indifferenza (vedi leghisti vs Napolitano)

Mah...

Un sorriso preoccupato
Mister X di COmicomix

il Russo ha detto...

Innanzitutto riprendo quello detto da giangidoe, io Biutiful Cauntri l'ho visto e l'ho trovato veramente genuino, un autentico grido di dolore: merita.
Sui rifiuti che arrivavano dal nord, mi si passi la battuta, era il segreto di pulcinella...

Anonimo ha detto...

Certo che fa veramente rabbia, e ciò che fa più rabbia ancora è che inchieste giornalistiche e indagini della magistratura erano state fatte in poassato, ma si vede che gli interessi politici ed economici hanno prevalso sul senno, sulla salute, sulla democrazia, sulla legalità, sull'ambiente, sulle coscenze di tutti noi.
Un caro saluto
;-) duccio

Anonimo ha detto...

Madò, mi fa una rabbia assurda sentire queste dichiarazioni... davvero vergognoso...

Non avevo poi letto l'articolo de Il Manifesto... grazie! ;)

Chit ha detto...

Grazie per il prezioso contributo! Ormai per argomenti come questoe quello delle morti bianche occorre andare con il lanternino a cercare le voci della verità!?!? :-(

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Avevo anche io già visto il video. Più gia meglio è peraltro.

stellastale ha detto...

spero che il clamore mediatico sull'inchiesta 'rompiballe' dove di storie assurde come quella della discarica inutilizzata pure ce ne sono - vedi funzionari di stato che parlano di come coprire i materiali in discarica per buittarne sopra altri- sia altrettanto forte anche durante la fase processuale e non solo in quela degli arresti. ma è una speranza vana. nota a margine: queste storie assurde sono venute a galla guardacaso con le intercettazioni, guarda caso con il lavoro di normali procure

Anonimo ha detto...

Quoto alicesu, con un poco di camorra in aggiunta.

Crocco1830 ha detto...

Con i rifiuti si possono trarre notevoli guadagni, anche agendo in perfetta armonia con le norme di tutela ambientale e della salute umana ... figuriamoci trattando i rifiuti in modo illegale.
In Italia (non solo in Campania), si è scelto di trarre molti di più profitti.

articolo21 ha detto...

Sulla rete c'è l'unica possibilità di scoprire elementi nuovi su questo caso. La gente inizia a sapere, ma purtroppo non cambia nulla.

Simone ha detto...

E' la dimostrazione di come l'italia sia sotto una dittatura! Vorrei spaccare il mondo!

Anonimo ha detto...

Mi era già stato segnalato... c'è di che rimanere allibiti!

maxpaglino ha detto...

Grande Franca, ciao e viva la vera informazione.

Simone ha detto...

Concordo pienamente il fatto che l'errore più grande lo abbia fatto il CSM, ma forse con una corretta informazione dei giornali e delle televisioni (almeno quelle statali) l'errore sarebbe stato identificato come tale, e non descritto come "una giusta decisione per far si che un magistrato si accanisse contro protagonisti politici".

Cmq volevo dirle che il suo blog è davvero interessante. Continui così!

Pellescura ha detto...

Essendo la televisione autoreferenziale e visto che in tv tutto è spazzatura speriamo che comincino a fare delle inchieste serie sulla monnezza.

Alessandro Tauro ha detto...

Faccio un salto su questo blog per la prima volta e devo farti i miei complimenti!!
Molto molto interessante..! :-)

Romina ha detto...

Quello che suscita enorme sconcerto, e che mi rende pessimista, è il fatto che in Italia accadono sempre queste cose e niente cambia mai.
Certe emergenze, poi, servono per speculare all'infinito. Come si può sperare, allora, che vengano affrontate seriamente in un Paese come il nostro?

ArabaFenice ha detto...

quoto romina.

marina ha detto...

Ogni volta grida di qua e di là e poi tutto torna esattamente come prima.
sopravviverà la Campania?
marina, scoraggiata

riccardo gavioso ha detto...

una sola grande emergenza in Italia: chi ci governa e, in buona parte chi sta all'opposizione. Se non riusciamo a smaltire loro tutto diventa inutile.

Finazio ha detto...

In Italia è più facile far circolare rifiuti tossici trasformati in materiale edile che opere dell'ingegno di pubblica utilità. Decisamente, come canta Battiato, la primavera tarda ad arrivare.