domenica 11 novembre 2007

I costi della politica: la proposta del PRC

Rifondazione comunista ha presentato la sua proposta per ridurre i costi della politica.
Il PRC ritiene che la questione della riforma della politica non possa essere separata dalla condizione generale del Paese che ha assistito alla crescita di disuguaglianze e di privilegi da parte di una precisa classe formata dal mondo degli imprenditori, dei grandi manager pubblici e privati, degli esponenti dell’alta finanza, del grande giornalismo, degli appartenenti allo spettacolo e allo sport professionistico.
Un mondo che non solo ha visto crescere in maniera esponenziale i propri profitti e i propri introiti ma gode, per la gran parte, di un regime fiscale di assoluto privilegio.
Rifondazione Comunista ritiene, inoltre, che il tema dei costi della politica non possa neanche essere separato da quello del rapporto perverso tra affari e politica che rappresenta sia un costo economico sia un fattore di arretratezza del Paese (i dati dell’ultimo rapporto internazionale sulla corruzione nel mondo ci dicono che l’Italia è al 41° posto nel mondo per la corruzione nel settore pubblico).
La proposta del PRC prevede retribuzioni e pensioni massime non superiori a 10 volte quelle minime nella pubblica amministrazione per quanto riguarda i manager pubblici.
Prevede la riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo perfetto e tagli dimensionali agli apparati esecutivi (ma non alle assemblee rappresentative).
Esprime parere favorevole anche alla riduzione del numero dei consiglieri regionali, ma contrario alla riduzione del 20% di quelli comunali e provinciali. E’ invece d’accordo alla riduzione degli assessori.
Esprime parere favorevole anche e soprattutto alla riduzione drastica degli enti di secondo grado non elettivi (ato, consorzi di bacino, comunità montane, ecc.).
Infine, da pieno sostegno al codice etico proposto dalla Commissione antimafia.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo & approvo. Soprattutto per quanto riguarda compensi e pensioni dei manager pubblici, settore dove io interverrei con la mannaia, anche perchè sono da esempio negativo e trainante del malaffare e delle cattive gestioni. Inoltre penso che non è vera la scusa che si dice in merito alla loro professionalità, il tempo che dedicano ai vertici è spesso poco e continuano a fare avvocati, manager di aziende, ingegneri, finanzieri e via dicendo. Per non parlare degli enti inutili, che stanno in piedi, magari commissariati, solo per mantenere poltrone per i dirigenti a vita silurati dallo spoil system. Lavoro nella pubblica amministrazione. Conosco tanti bravi dirigenti, ma conosco anche dirigenti inventati, che per effetto di una legge bypartisan se riescono a mantenere la poltrona per 3 anni e un giorno rimangono nel ruolo dirigenti a vita, senza concorso, magari senza esperienze significative. Entrano così in una delle lobbye più esclusive d'Italia della quale si parla poco ma i cui costi ricado su tutti noi. Mi inc...o solo a scriverlo, con quello che guadagnano ci camperebbero 4 famiglie di 4 persone. PS, ma mi stai 'facendo le pulci' al blog? Anche io ti leggo indietro. Allora ti propongo una storia di immigrazione, la trovi qui sotto cliccando sul mio nome, e se ti incuriosisce puoi leggerle tutte nella categoria Storie di donne immigrate.

Web ha detto...

Salve, voglio invitare te e i tuoi lettori a leggere il mio articolo di oggi, parla dell'uccisione di oltre 22mila delfini ogni anno nella baia di Taiji. E' fondamentale che si sappiano queste cose!!
Buona Domenica a tutti.
www.civitaweb.blogspot.com

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Ok tagli ai consiglieri regionali ma anche a quelli provinciali; non vedo tanto l'utilità della provincia in realtà.

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente d'accordo con Rifondazione e sono altrettanto assolutamente certa che non se ne farà di niente, o quasi.
Un saluto.

guccia ha detto...

Proposte condivisibili e fattibili. Se vogliamo che lo stato continui a tutelare certe categorie fondamentali e non proficue per il mercato, lo stato deve funzionare e non ammettere sprechi di risorse. E' la base dello sviluppo (soprattutto sociale e culturale).

emily.for ha detto...

L'Italia...il Paese delle belle idee. Che grande Italia sarebbe se riuscisse a realizzarle!
Ciao Franca e complimenti per i tuoi articoli.
a presto
emily

Anonimo ha detto...

Ciao Fra, per le pulci, era solo una battuta, mi fa piacere se persone che scrivono cose interessanti si interessano ai miei post. Un caro saluto e buona settimana. Duccio

maurob ha detto...

Sarebbe ora di ridurre qualche spesa.

Mamma Simona ha detto...

Spero che qualcosa in questo senso si muova davvero (e anche qualcosina in più).

ArabaFenice ha detto...

Finalmente una buona notizia!
Fa piacere questa presa di coscienza da parte del PRC che fa parte di una compagine di Governo che ha dato via un'organizzazione di sottosegretari e funzionari mastodontica, senza precedenti.

Anonimo ha detto...

Mi sembra un'ottima proposta, in particolare per la riduzione degli enti che nascono come funghi!

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Le comunità montane in riva al mare sono il massimo della presa in giro. Per non parlare delle circoscrizioni che in una città come la mia hanno valore molto vicino allo zero.Vediamo se la proposta avrà un seguito.

Oby ha detto...

Secondo me uno dei piu grossi problemi dell'Italia é proprio che il potere (e quindi i soldi) sono ampiamente distribuiti tra molte, troppe persone. Ed ampiamente non vuol dire equamente, ma proprio ampiamente per loro e niente per noi.
Di conseguenza mentre loro si ammazzano su cose che dubito gli interessino veramente, concordano tutti sui loro stipendi stratosferici. Ora, ben vengano queste proposte, ma chi le seguirá?

Maurizio Maestri ha detto...

La sperequazione di reddito è un bene se deriva dai meriti personali e professionali, un difetto se deriva dal privilegio e dal clientelismo. La forma meritocratica del reddito è uno dei più grossi incentivi alla progressione economica. Diverso il discorso per il pubblico troppe volte colluso coi delfini tirapiedi di trame politiche cristallizate. La riduzione del numero dei parlamentari non introduce nulla di nuovo sotto il sole, una bella boccata d'aria fresca sarebbero la riduzione delle commissioni, degli enti inutili, delle provincie fittizie, dello stipendio a 3.000 euro (onorevoli deve essere un "onore" gestire la cosa pubblica... potreste farlo anche gratis... magari sareste più disinteressati... ah, la Magna Grecia... quale concentrato di saggezza...), le auto blu, le spese di rappresentanza, andare a mangiare in mensa a 10 euro a pasto come il 90% dei lavoratori... cose così, tanto per metterci la buona volontà....

isline ha detto...

Bella la proposta, ma credo che come al solito non se ne far� nulla. I luoghi comuni in quest'ambito per sfortuna si sprecano...la politica e i giochi di potere sono quanto di pi� lontano possibile dalla realt� quotidiana. Concordo in toto con Daniele Verzetti per l'abolizione delle provincie, nonostante la mia citt� stia per diventarlo. Bisognerebbe in qualche maniera frenare tutti questi sprechi. Bisognerebbe smetterla con le belle parole...tra il dire e il fare...

Finazio ha detto...

Sono proposte etiche e sensate. Spero vadano in porto.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con queste proposte, era ora che quelcuno le facesse. Giulia

Anonimo ha detto...

Dovrebbero cominciare di lì, invece fare tagli alla scuola, per fare un esempio. costanza

Anonimo ha detto...

Buone proposte.

zefirina ha detto...

io da dentro.. ne vedo una marea di sprechi, (hei non vi ho detto niente) dai pc rinnovati ogni tre/quattro anni e quelli vecchi abbandonati in capannoni fuori roma, alla quantità di stampati che finiscono in macerie....
e nessuno di voi si ricorda il referendum per abrogare alcuni ministeri che poi sono rinati con altri sigle??? una buffonata
siamo inascoltati
voci nel deserto

Franca ha detto...

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Anonimo ha detto...

Le proposte concrete sono sempre apprezzabili.