venerdì 26 settembre 2008

Quanta strada ancora da fare...

E-mail che fanno male.

Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago


Mi chiamo Barbara e sono la mamma orgogliosa di un bambino autistico di quattro anni.

Nel Vostro sito, leggo della Vostra missione e soprattutto del Vostro impegno nel sociale.
La nostra capacità di integrarci con il territorio in cui siamo presenti, di comunicare con le istituzioni locali e di sostenere progetti sociali e associazioni umanitarie si riscontra attraverso azioni concrete:

• Finanziamento della ricerca contro alcune malattie del XXI secolo
• Sostegno alla giornata nazionale indetta dal Banco Alimentare per la raccolta di generi alimentari

• Sostegno di iniziative umanitarie di vario tipo”


Lasciatemi dire che oggi nel punto vendita di Assago avete sfiorato la discriminazione punibile per legge.

Era previsto un evento che mio figlio aspettava con ansia: il tour delle auto a grandezza reale del film Cars.

Vestito di tutto punto con la sua maglietta di Cars, comprata DA VOI, oggi l’ho portato, emozionatissimo, ad Assago. Vista la posizione di Saetta, ci siamo avvicinati per fare una foto. Click, click, click, bimbo sorridente a lato della macchina. Avevate previsto un fotografo, sui sessant’anni, sembrava un rassicurante nonno con una digitale da 2000 euro, collegata a un pc dove un quarantacinquenne calvo digitalizzava un volantino carinissimo con le foto dei bimbi di fronte a Saetta, stampate all’interno della griglia di un finto giornale d’auto. Una copertina, insomma, che i bimbi chiedevano a gran voce e avrebbero poi incorniciato in una delle costose cornici in vendita nel Vostro reparto bricolage. Chiaramente, il mio biondino, che purtroppo per la sua malattia non parla (ancora), mi ha fatto capire a gesti che gli sarebbe piaciuto. Per quale ragione non farlo? Semplice, lo avrei capito dopo poco.

Attendo il turno di mio figlio, con estrema pazienza, e senza disturbare nessuno. Ci saranno stati una ventina di bambini, non di più. Non cento, una ventina.

Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta il tempo di ben DUE SECONDI girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Mi abbasso, senza dar fastidio alcuno, scivolo sotto la corda e da davanti, chiedo a mio figlio di girarsi. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te” Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia lo stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!” Un bambino a lato urla “Oh, mi sa che quello è scemo” e il vostro Omino del Computer, ridendo “Eh, si! Vattene biondino, non puoi star qui a vita!” Mio figlio, che non è SCEMO, non parla ma capisce tutto, sentendosi urlare dal fotografo, da quello che digitalizzava le immagini e dalla claque che questi due individui hanno sollevato ed aizzato, si mette a piangere, deriso ancora dal fotografo che lo fa scendere dal piedistallo di fortuna che avete improvvisato davanti alla macchina, facendolo pure inciampare. A nulla valgono le imbarazzate scuse della guardia giurata,che poco prima aveva tranquillamente familiarizzato con mio figlio. L’umiliazione che è stata data dai Vostri incaricati, che avrebbero dovuto lavorare con i bambini, a un piccolo di quattro anni che ha la sfortuna di avere una sindrome che poco gli fa avere contatto visivo con il resto del mondo e non lo fa parlare, è stata una cosa lacerante. In lacrime, con il torace scosso dai singhiozzi, umiliato, deriso, leso nella propria dignità di bambino non neurotipico. Una signorina, con la Vostra tshirt, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.

Son stata talmente male da non riuscire a reagire, ho dovuto uscire all’aria aperta, con il bambino piangente, per prendere fiato dopo tanta umiliazione.

Ho pianto. Dal dolore.

Questo è l’articolo 2 comma 4 della legge 67 del 1 Marzo 2006, a tutela dei soggetti portatori di handicap:

Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti.-

Vorrei sapere come intendete agire, se con una scrollata di spalle come i Vostri dipendenti, di fronte a un trauma che avete fatto subire ad un bambino che già dalla vita è messo ogni giorno a dura prova.

Manderò questa mail in copia alla segreteria dell’onorevole Carfagna, e alla redazione di Striscia la Notizia, oltre a pubblicarla sul mio sito personale.

Tacere non ha senso, e ancora minor senso hanno le umiliazione che io e mio figlio abbiamo subito oggi.


Lettera firmata


Se ne avete voglia e tempo, guardate anche il video...


32 commenti:

Giangidoe ha detto...

Mi permetto un'esplicitezza che finora, almeno da blogger, non avevo mai avuto:
ma come si riesce ad essere così smaccatamente STRONZI?
Non solo per l'impazienza e la maleducazione in generale, ma DOPPIAMENTE perchè si è coinvolti in eventi per bambini (dove la solarità e le buone maniere DEVONO contribuire all'effetto fiabesco) e -rilancio- TRIPLAMENTE perchè non si riesce a riconoscere un bambino che ha bisogno di attenzioni e tempi leggermente diversi per scattare una foto.
Chi ha davvero "problemi", in tutta questa vicenda?

articolo21 ha detto...

Quando vengono coinvolti i bambini in queste storie... è veramente una cosa ingnobile. Sempre.

il Russo ha detto...

Avevo letto sul giornale di tutto ciò e ne ero rimasto disgustato, questa è l'italia delle merdette che fanno i forti coi più deboli e poi leccano il culo al signorotto di turno.

DS ha detto...

sì, c'è proprio tanta strada da fare...

Chit ha detto...

Purtroppo conosco bene il problema di essere accettati e capiti e non solo bollati come "diversi". Quante lotte ho fatto per mio fratello o mio cognato ed è triste constatare che ventanni dopo non è cambiato proprio nulla!!

Notizia terribile a parte... buon weekend.

Anonimo ha detto...

So che ora Il Direttore però si sta attivando per una raccolta fondi per i bambini con questa malattia.

Resta l'episodio, che poi di episodi così ce ne son tanti purtroppo, che è stato gravissimo.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Cara Franca, la strada da fare è tanta. Certo, che persone di m...a ce ne sono troppe.

Romina ha detto...

Conoscevo la notizia, che ovviamente fa sorgere l'istintivo desiderio di prendere a bastonate qualcuno.
Mi ha colpita in maniera particolare, anche perché mia cugina ha un figlio di 7 anni autistico. Fortunatamente non gli è mai capitato nulla del genere, ed è anche molto ben inserito a scuola. Non tutte le persone sono così insensibili o grette. Purtroppo però c'è ancora tanta strada da fare, e la madre dei cretini è sempre incinta.

Pellescura ha detto...

Una roba scandalosa, segno dei tempi.

Pino Amoruso ha detto...

Ero passato solo per invitarti a passare dal mio blog per una sorpresa (un gioco tra noi blogger, anche così si fa rete). Leggendo il post mi sono rattristito molto...

Buon fine settimana ;)

Andrea De Luca ha detto...

troppa strada da fare...
buon weekend franca

Anonimo ha detto...

Mi vergogno io per loro. Tanto da starci male.

Alessandro Tauro ha detto...

Come c***o si fa a passare una vita intera circondate da questo genere di personaggi?
Gente di m***a, non c'è che dire!
Bisogna tirare avanti, cercando di incassare e rispondere alle spallate...

Unknown ha detto...

Se mio figlio avesse ricevuto un simile trattamento di sicuro i signori INCIVILI che lo hanno maltrattato li avrei denunciati uno ad uno. Dal più stronzo al più bastardo….

Anonimo ha detto...

Pensa che proprio in quel centro commerciale bazzico abbastanza spesso.Una storia vergognosa ma,purtroppo,di "normale amministrazione".La cosa più squallida,vedendo anche l'intervista del video,è pensare alla reazione delle altre madri che non vedevano l'ora che il bambino si togliesse dai piedi per far spazio ai loro.

Anonimo ha detto...

Mi ha lasciata scioccata questa notizia e il video, che se non ti dispiace riporterò nel mio blog di splinder con video compreso per diffondere e sensibilizzare. Il cosidetto "diverso" non è accettato dagli adulti che insegnano questa sottocultura anche ai loro figli "vedi la parola scemo del bambino al fotografo".Se non ci educhiamo noi adulti ad accettare chiunque non è "normale" come facciamo a pretenderlo dai figli?.Io nel mio piccolo affronto nel mio blog questo genere di problemi ma il popolo del blog e una piccola parte anche se dà comunque fastidio(visto che ogni tanto si inventano un ulteriore tassa da farci pagare per chi possiede un blog che poi all'improvviso viene smentita).Bisognerebbe che divulgassero anche i giornalisti e la tv. Scusa se mi sono dilungata ,tutta la mia solidarietà a questa mamma e al bambino.

marina ha detto...

Mi sono sentita male per lei e per lui e per tutti noi che viviamo in un paese sempre più degradato.
come battersi contro tanta cecità? Capisco che la signora non abbia trovato la forza di protestare. Ci si sente sopraffatti dalla crudeltà.
vorrei poter abbracciare madre e figlio
marina

Anonimo ha detto...

“Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.
Leggere queste parole assurde, crudeli, disumane, mi fa inorridire.
Siamo ben lontani dall'essere civili!

Damiano Aliprandi ha detto...

Fa veramente male leggere questa e mail, tremendi i bambini che lo hanno insultato, ma sono molto più tremendi e disgustosi questi uomini. Questo mondo è tutto da cambiare.

Anonimo ha detto...

Quante umiliazioni di questo tipo si subiscono quando uno non ha un figlio come gli altri. Ne so qualcosa. Qui abbaimo tutti un ruolo, perchè si affianchino queste famiglie e non le si lasci sole a rivendicare i loro diritti. In questo non si fa quasi più nulla e si sta tronando indietro anni luce... Giulia

maurob ha detto...

Si purtroppo ce ancora molta strada da fare ed i certo non è in discesa...

Anonimo ha detto...

Al Sindaco di Roma
On. Gianni Alemanno

Onorevole Sindaco,
purtroppo per la gloriosa storia antifascista della nostra città, medaglia d’Oro alla Resistenza, apprendiamo da manifesti appesi per le strade di Roma che anche quest’anno l’organizzazione fascista Forza nuova svolgerà il suo “Campo d’Azione”, momento di aggregazione per i giovani di estrema destra che da 5 anni imperversano nella nostra regione, fino ad arrivare sul suolo della nostra città. La Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani di Roma reputa inconcepibile e vergognoso che sia dato anche solo uno spazio a idee che richiamano il momento più buio e drammatico della storia della nostra nazione e che, a maggior ragione, vengano tollerate iniziative che sono uno smacco alla democrazia che lo stesso Presidente della Camera, facente capo al suo stesso partito e quindi di certo lontano anni luce dalle nostre posizioni, ha tenuto a sottolineare.
Già da due anni la FGCI di Roma e del Lazio chiedono che questi “Campi d’odio e di violenza culturale” siano annullati in qualunque luogo della nostra regione essi vengano organizzati, senza alcuna risposta in merito. Vorremmo rivendicare la nostra Carta Costituzionale come unico baluardo contro la disgregazione degli ideali democratici e antifascisti che si perdono per la carenza informativa e per l’assopimento politico che vuole far credere che “gli estremi sono uguali” e che noi riteniamo frase inaccettabile, perché se noi e lei possiamo discutere politicamente di una questione come questa è grazie alla lotta partigiana che ha liberato l’Italia dal nazifascismo e non di certo grazie a chi ha governato l’Italia per 20 anni tappando la bocca alla libertà di parola, di stampa, di pensiero.
Quindi, Onorevole Sindaco, pur nella battaglia che noi politicamente continueremo a farle contro un programma che non condividiamo in nessun punto e che sta dimostrando giorno dopo giorno tutte le sue lacune, oggi Le chiediamo da amministratore democraticamente eletto dai cittadini di questa città di non permettere lo svolgimento del “Campo d’Azione” di Forza Nuova del 3-4-5 ottobre presso Casa Montag, luogo all’interno del quale si respira quotidianamente un clima d’odio, di violenza, di xenofobia e di revisione completa e orrenda della nostra storia Repubblicana.
Distinti saluti,


La Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani
Coordinamento romano

Anonimo ha detto...

Cara Franca,
avevo raccontato la vicenda dicendo che da essa abbiamo tutti da imparare. Mi fa piacere che hai ripreso la storia di Barbara, della quale per correttezza e completezza ho segnalato il suo link
http://blackcat.bloggy.biz/
per consentire di indirizzare a lei la solidarietà, ma anche quello dell'autore dell'intervista da lui segnalatami.
Inoltre ricordo che il vertice della Carefour ha riconosciuto a modo suo l'errore, l'approssimazione, la scarsezza di sensibilità e la poca professionalità dei collaboratori protagonisti della vicenda, promettendo di attivare una raccolta fondi a favore della ricerca sull'autismo.
Scusa per la precisazione, ma è dovuta.
;-) duccio

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Io penso che episodi del genere non devono accadere in uno stato civile , quel centro commerciale farebbe bene oltre che porre le sue scuse a risarcire un danno morale causato e regalare buoni a vita al bimbo.

isline ha detto...

Avevo letto di questo episodio su un altro blog e ne sono rimasta scandalizzata. Del resto perlando con una mia collega, che ha una sorella con la sindrome di down, ho scoperto che c'è in giro una diffusissima indifferenza e insofferenza verso le persone svantaggiate: io nella mia ingenuità sono rimasta basita.

Anonimo ha detto...

Ho saputo, vedo che rilanci anche tu insieme a molti altri blogger che si sono fatti sentire riguardo questa vicenda squallida, è proprio vero siamo circondati da gente troppo meschina...

Pike ha detto...

Carrefour? bene.
Non ci spenderò più neppure un euro.

pansy ha detto...

concordo con articolo 21 !!

Oby ha detto...

Concordo con chi ha ipotizzato che il termine "avere problemi" aderisce decisamente meglio agli incaricati del dipartimento Carrefour in questione.

Anonimo ha detto...

Cara Lucia, tu sei una mamma fantastica e tuo figlio lo è ancora di più. Di belle persone come voi il mondo ne è pieno, mi spiace tu non ne abbia incontrate in quella circostanza. Perciò, anche se tardivo, do a te ed a tuo figlio il più grande ed affettuoso abbraccio. Pensa solo che, se in quel momento ci fossi stata io e tutte le persone che ti stanno scrivendo, la vostra esperienza sarebbe stata completamente all'opposto. Pensa a tutte le persone che vi rispettano e vi amano.
Con tutto il mio affetto,
Elenia

Anonimo ha detto...

Scusami Barbara, ho fatto confusione con i nomi dei blog... Non cara Lucia, ma cara Barbara... Scusa ancora...
Elenia

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny