domenica 26 agosto 2007

Dimenticato!

Era nato nel 1948 a Città di Castello.
"Un uomo di pace" lo definivano i suoi figli nei giorni del sequestro, ma era anche un uomo che la voglia di raccontare aveva spinto nei punti più caldi del pianeta.
Aveva il dono della simpatia.
Chi l'ha conosciuto lo descrive come un idealista, un sognatore, una persona generosa, cordiale e altruista, carica d'umanità.
Prima che la passione del reportage lo coinvolgesse, era uno dei più creativi pubblicitari d'Italia.
Tra le sue campagne televisive più note si ricordano quella del rasoio per uomini sensibili, in grado anche di "fare la barba" a un palloncino senza farlo scoppiare e la rondine dell'acqua minerale San Benedetto.

E’ morto in Iraq il 26 agosto di tre anni fa. Non siamo ancora riusciti (o non abbiamo voluto) a riportare in patria le sue spoglie.
Dimenticato.

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25 commenti:

Anonimo ha detto...

La dimenticanza è uno dei difetti orrendi di cui siamo abbondamente proprietari.
A me facevano ridere i funerali di stato dei militari caduti nelle "missioni di pace" (!!!).
La gente piangeva, chi non aggiornava il blog. Ma dio mio, per favore! Questa gente FIRMA e sa a cosa va incontro. Se muore, sinceramente, che importanza ha? Forse ne ha di più della morte di un muratore, durante le ore di lavoro? non direi.
Questa è una morte molto più significativa. Ma la gente è troppo occupata a far finta di piangere per rendersi conto delle gravità vere della vita.E dela guerra.

Gianfranco ha detto...

Mamma mia, già tre anni...

alicesu: a me i funerali non fanno ridere, mai. E non credo si possa discriminare tra la morte di un muratore, un giornalista, un soldato o un eroinomane...

Unknown ha detto...

Avevo letto qualche giorno fa un bell'articolo qui

http://www.macchianera.net/2007/08/24/enzo-baldoni-libero-ma-libero-veramente.html

Franca ha detto...

@ Gianfranco:
E' vero i funerali non fanno ridere mai e non è giusto discriminare alcune categorie.
Però a un muratore morto sul lavoro il funerale di Stato non lo fanno, ad un soldato sì...

Unknown ha detto...

siamo sempre con una memoria cortissima

giudaballerino ha detto...

Diceva Totò nella "Livella" che una volta morti siamo tutti uguali. Non nel ricordo però. Purtroppo, non paghi di discriminare in vita, si discrimina anche in morte. E si concedono funerali di stato e ampi riconoscimenti ai militari morti, mentre a persone libere come Enzo si concedono poche briciole.

Anonimo ha detto...

Ciao Franca. Ricordo anche io questo giornalista con la "G" maiuscola
Ot: non ci sono simboli nel tuo blog, perciç non avevo capito che fosse di rif ;-)
Tis

Anonimo ha detto...

E' vero Franca è vero... qui in Italia (ma direi in tutto il mondo) si dimentica troppo facilmente tutto.
Ciò è anche testimoniato dal fatto che le Istituzioni si impegnano sempre più a promuovere campagne del tipo "non dimentichiamo"... cos'è si ha paura che la massa scordi le cose importanti e viva nell'insulso??
E' così.
Un saluto.

Anna ha detto...

Ciao Franca,
eccomi nel tuo blog.Ho decisamente bisogno di tempo per approfondirne la lettura. Vedo che tratti molti argomenti interessantissimi per me.
Un saluto affettuoso.
Anna

Anonimo ha detto...

Dimenticare è facile, basta non ricordare...Ma grazie a persone come te ê più difficile dimenticare
Un caro saluto

Alzata con pugno ha detto...

Io no, io non l'ho dimenticato. La sua vicenda mi ha fatto rabbia, e mi continua a fare rabbia ogi volta che ci penso. Non dimentico i suoi figli, pacati. Con le espressioni buone.
Purtroppo però non ne parliamo quasi più, non parliamo quasi più di tanti morti, di tante ingiustizie. Non cerchiamo di capire, perchè non ci fanno capire, e ci stanchiamo di sbattere sempre su tutti questi muri di gomma.

elena ha detto...

Grazie Franca per aver ricordato ed averci fatto ricordare.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

E' strano come tutti lo abbiano dimenticato anche chi ne fece un simbolo di una guerra assurda. come era ed è ancora adesso in realtà; ora tutti questi soggetti (politici per lo più) sembrano curiosamente sprovvisti anche solo di una semplice agenda per segnarsi la...ricorrenza.

Anonimo ha detto...

Dimenticato davvero! Non se ne è sentito o letto più una parola.
Chissà se siamo "assefuatti" alle notizie di ogni genere comprese quelle tragiche, o troppo distratti, o peggio ancora indifferenti. Quello che è certo che dimentichiamo troppo in fretta.
Un caro saluto.

Chit ha detto...

Vero, dimenticato o forse, peggio ancora, MAI CONSIDERATO!

Comunque è stato ucciso due volte e la seconda era sicuramente evitabile.
Brava a ricordare

guccia ha detto...

Per lui si è fatto davvero troppo poco. Da vivo e da morto.

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Pure io ho letto il post su Macchianera che indica SB...cavolo sono già passati tre anni..un altro mistero che si aggiunge agli altri.

Oby ha detto...

Dimenticato come tanti, il mondo va sempre troppo di fretta, e purtroppo sempre su cose futili, per ricordare.

Anonimo ha detto...

Troppe cose dimentichiamo! Baldoni è tra questi! Mi sa che è più comodo agire così, scrollarsi dei sensi di colpa a volte è utile..... per chi non vuol cambiare nulla!

Anonimo ha detto...

Purtroppo non poteva essere altrimenti nell'impero del consumismo e delle veline, qui contano solo gli amici di Briatore e i festini di coca...

Anonimo ha detto...

no, tu non lo hai dimenticato.

e grazie a te nemmeno noi.

Mimmo ha detto...

sono sempre dell'idea che gli italiani hanno, e avranno sempre, la memoria corta...cortissima!

se così non fosse non ci ritroveremmo, ad esempio, con ALCUNI elementi politici al Governo! Basta che passino un pò di anni, ci si dimentica di soprusi, guai con la giustizia e varie....e l'italiano medio è pronto a riaccogliere a braccia aperte chicchesia!

questi "eroi piccoli piccoli" non andrebbero MAI scordati!

Barbara Tampieri ha detto...

L'ennesima vergogna italiana.

Anonimo ha detto...

Ho riconosciuto immediatamente la foto ma non pensavo che fossero già trascorsi tre anni...
L'articolo che ci hai segnalato è veramente bello... "Un cancro che ti mangia dentro" è una definizione davvero azzeccata per il negativo che cerchiamo sempre di vedere in tutto...
Grazie Franca della segnalazione...

Paola

Finazio ha detto...

Grazie per averlo ricordato. Non sapevo della rondine di quella certa acqua, è una bella immagine di pace per fissarlo ancora di più nella nostra memoria. Un motivo di più per ricordarlo con estremo rimpianto.