Luigi De Magistris, il giovane magistrato calabrese che da tre anni sta portando avanti una serie di delicate inchieste che coinvolgono anche la politica locale di Basilicata e Calabria, è stato oggetto di un’ispezione ministeriale al termine della quale il Ministro Mastella ha proposto al Consiglio Superiore della Magistratura il suo trasferimento.
Le accuse mosse al Pm riguardano le fughe di notizie sull'inchiesta lucana, alcune interviste che sono state giudicate "inopportune" e il non aver adoperato negli atti d'indagine metodi più"“cortesi" nei confronti di colleghi (compreso il suo stesso capo procuratore) e di altri personaggi eccellenti, come parlamentari e avvocati.
Contro la proposta di trasferimento fatta dal Ministro Mastella si è mossa una parte della politica, mentre sono rimasti a guardare i magistrati dell'Associazione Nazionale Magistrati, al contrario di quanto è accaduto con Tangentopoli in cui l'ANM si schierava sempre e di netto con i Pm oggetto di ispezione.
A schierarsi dalla parte di Luigi De Magistris sono in particolare gli esponenti della sinistra "radicale".
I senatori Anna Maria Palermi (Pdci) e Piero Di Siena (Sd) ela deputata Angela Lombardi (Prc) hanno presentato un'interrogazione con la quale hanno chiesto chiarimenti su un'iniziativa sicuramente non comune per l'operato del Guardasigilli.
"La proposta di Mastella al Csm di trasferire il pubblico ministero De Magistris sta suscitando reazioni negative nell'opinione pubblica di Calabria e Basilicata, regioni interessate dalle indagini condotte dal Pm. Tali reazioni sottendono la convinzione che l'azione del Ministro sia stata ispirata dalla volontà di ostacolare la svolgimento di indagini che, nelle due regioni meridionali, investono alcuni importanti esponenti della politica, delle istituzioni e della stessa magistratura. Se anche tale convinzione fosse infondata - hanno concluso Di Siena, Palermo e Lombardi - contribuirebbe, nel sud come nel resto del paese, a scavare un ulteriore fossato tra politica e cittadini".
I tre parlamentari hanno chiesto di conoscere "se le motivazioni alla base della decisione siano di una gravità tale da spingere il Ministro ad assumere l'iniziativa in questione" e "se non sia opportuno che una qualsiasi azione disciplinare o di incompatibilità per De Magistris venga presa dopo la chiusura delle indagini preliminari di cui è titolare".
Ad onor del vero anche nel partito di Mastella c'è qualcuno che non ha apprezzato l’operato del Ministro. Infatti, due Consiglieri comunali dell'Udeur di Locri hanno deciso di dimettersi per protestare contro la proposta del loro leader di partito.
Anche il segretario nazionale di Magistratura Democratica, Rita Sanlorenzo, ha criticato la decisione di Mastella, esprimendo un parere inequivocabile: "Ci pare che la brutalità e l'unicità dell'iniziativa assunta dal Ministro Mastella sia un segnale molto allarmante e preoccupante perchè, di fatto, il Pm De Magistris sta seguendo delle indagini, e la volontà di trasferirlo vuol dire togliere queste dalla sua facoltà di inquirente".
Grande indignazione è cresciuta tra la gente comune.
Oltre duecento persone si sono radunate per esprimere solidarietà al Pm sotto le finestre del palazzo di giustizia di Catanzaro con striscioni con scritto: "E adesso trasferiteci tutti!".
I promotori della manifestazione sono stati i "Ragazzi di Locri" che hanno iniziato una raccolta di firme da portare al Csm.
Anche in Basilicata c’è stata una manifestazione promossa dal Comitato "Cittadini Attivi" e Pietro Mancini, ex-sindaco di Cosenza, ha espresso al Pm "la solidarietà dei calabresi onesti"
Le accuse mosse al Pm riguardano le fughe di notizie sull'inchiesta lucana, alcune interviste che sono state giudicate "inopportune" e il non aver adoperato negli atti d'indagine metodi più"“cortesi" nei confronti di colleghi (compreso il suo stesso capo procuratore) e di altri personaggi eccellenti, come parlamentari e avvocati.
Contro la proposta di trasferimento fatta dal Ministro Mastella si è mossa una parte della politica, mentre sono rimasti a guardare i magistrati dell'Associazione Nazionale Magistrati, al contrario di quanto è accaduto con Tangentopoli in cui l'ANM si schierava sempre e di netto con i Pm oggetto di ispezione.
A schierarsi dalla parte di Luigi De Magistris sono in particolare gli esponenti della sinistra "radicale".
I senatori Anna Maria Palermi (Pdci) e Piero Di Siena (Sd) e
"La proposta di Mastella al Csm di trasferire il pubblico ministero De Magistris sta suscitando reazioni negative nell'opinione pubblica di Calabria e Basilicata, regioni interessate dalle indagini condotte dal Pm. Tali reazioni sottendono la convinzione che l'azione del Ministro sia stata ispirata dalla volontà di ostacolare la svolgimento di indagini che, nelle due regioni meridionali, investono alcuni importanti esponenti della politica, delle istituzioni e della stessa magistratura. Se anche tale convinzione fosse infondata - hanno concluso Di Siena, Palermo e Lombardi - contribuirebbe, nel sud come nel resto del paese, a scavare un ulteriore fossato tra politica e cittadini".
I tre parlamentari hanno chiesto di conoscere "se le motivazioni alla base della decisione siano di una gravità tale da spingere il Ministro ad assumere l'iniziativa in questione" e "se non sia opportuno che una qualsiasi azione disciplinare o di incompatibilità per De Magistris venga presa dopo la chiusura delle indagini preliminari di cui è titolare".
Ad onor del vero anche nel partito di Mastella c'è qualcuno che non ha apprezzato l’operato del Ministro. Infatti, due Consiglieri comunali dell'Udeur di Locri hanno deciso di dimettersi per protestare contro la proposta del loro leader di partito.
Anche il segretario nazionale di Magistratura Democratica, Rita Sanlorenzo, ha criticato la decisione di Mastella, esprimendo un parere inequivocabile: "Ci pare che la brutalità e l'unicità dell'iniziativa assunta dal Ministro Mastella sia un segnale molto allarmante e preoccupante perchè, di fatto, il Pm De Magistris sta seguendo delle indagini, e la volontà di trasferirlo vuol dire togliere queste dalla sua facoltà di inquirente".
Grande indignazione è cresciuta tra la gente comune.
Oltre duecento persone si sono radunate per esprimere solidarietà al Pm sotto le finestre del palazzo di giustizia di Catanzaro con striscioni con scritto: "E adesso trasferiteci tutti!".
I promotori della manifestazione sono stati i "Ragazzi di Locri" che hanno iniziato una raccolta di firme da portare al Csm.
Anche in Basilicata c’è stata una manifestazione promossa dal Comitato "Cittadini Attivi" e Pietro Mancini, ex-sindaco di Cosenza, ha espresso al Pm "la solidarietà dei calabresi onesti"
18 commenti:
Scandaloso ....
Ancora un tema interessante e quanto mai attuale, esposto in modo sobrio e circostanziato.
Desidero contribuire con un'ulteriore precisazione.
Da "addetto ai lavori" posso assicurati che accusare un P.M. di "fuga di notizie" è, il più delle volte, un utile appiglio legislativo per togliergli dalle mani un'inchiesta ritenuta "scomoda" dagli ormai celeberrimi "poteri forti".
Ciò in quanto gli atti che costituiscono il fascicolo del Pubblico Ministero non sono noti solo a lui, ma anche al suo assistente giudiziario e, in buona parte, alle varie autorità di polizia giudiziaria che ricevono dal P.M. le deleghe per lo svolgimento delle indagini.
Vero è che il P.M. ha la responsabilità della segretezza degli atti fino a conclusione delle indagini preliminari, cosa che lo rende, di fatto, un eccellente capro espiatorio, ma è altrettanto vero che quegli stessi atti possono essere benissimo copiati e fatti fuoriuscire da chiunque sia deputato, a qualsiasi titolo, al loro trattamento.
Per quanto sopra detto, se provvedimento serio dovrebbe esser preso, tutti coloro che hanno avuto ingerenza nell'ambito di una data indagine andrebbero sanzionati, previo un serio approfondimento sull'eventuale responsabilità soggettiva.
La morale del commento è talmente scontata che ritengo inutile sottolinearla ulteriormente.
Con sempre maggiore stima... Gianni.
In aggiunta al tuo post puntuale ed efficace come sempre, dico solo che di queste inchieste e di De Magistris si occupa molto anche il Segretario dei Radicali Lucani o Rosa nel Pugno Maurizio Bolognetti sul suo blog http://lucania.ilcannocchiale.it/
Anche Exit su LA7 Lunedì sera se ne ha parlato intervistando anche lo stesso PM.
Commenti.... che dire Gianni ha detto tutto, e condivido in pieno, aggiungerei che dal tuo stesso post, Franca.si evince cmq anche una forte politicizzazione dei giudici (e non mi interessa per chi parteggiano, loro non dovrebbero parteggiare) e osservo anche come oramai sempre più la classe politica nostrana non ha più ritegno.
Che avverta che la sua fine è vicina e tenti gli ultimi colpi di coda? Sarebbe fantastico se avessimo già un dopo bello e pronto e che non si chiami dittatura o Governo Grillo tra demagogia, populismo e anarchia.
il fatto che perfino castelli ha dato ragione a mastella la dice lunga...
"Elimato l'uomo, eliminato il problema". Un motto che si addice parecchio all'operato di Mastella. E il virgolettato di cui sopra era una dichiarazione di Stalin...
Io chiederei il trasferimento di Mastella in località da definirsi. Hai saputo il paladino della democrazia che altro ha fatto?
non posso certamente giudicare l'operato di un magistrato, ma alcune considerazioni le vorrei fare:
1) spero che questo sentimento non sia manovrato politicamente.
2) se non lo è, è bello vedere questa nuova passione politica e questa difesa nei confronti del magistrato.
3) che Mastella fa continuamente il gioco della destra.
W i ragazzi di Locri!
Mi allaccio a quanto riferito da Gianni: nel corso delle indagini, se è vero che il PM è titolare stesso delle indagini a tutti gli effetti, e che su di lui ricade il compito di mantenere segrete le indagini (questo non solo per evitare il vanificarsi dell'attività requirente, ma soprattutto per garantire all'imputato un giusto processo facendo sì che l'autorità giudicante non conosca in alcun modo in anticipo il contenuto del fascicolo del PM), è anche vero che il PM non può non servirsi della collaborazione della Polizia Giudiziaria per portare a termine le indagini. E ritengo, a questo proposito, che sia molto ma molto più facile che le notizie "fuggano" da qualche infedele servitore dello Stato più che dal PM per un semplice motivo: al PM conviene molto di più costruire un castello probatorio solido, completo e inattaccabile. Questo perchè il PM ne guadagnerebbe anzitutto sul piano morale, se si tratta di una persona al servizio del suo lavoro, e in secondo luogo ne guadagnerebbe in termini di prestigio (con tutto ciò che ne deriva sul piano professionale) e, qualora si tratti di un PM particolarmente "vanitoso", anche in termini di popolarità. L'ufficiale di PG al contrario, nell'ombra del suo mestiere, e nella ristrettezza della paga che gli è offerta (non che sia assolutamente una giustificazione, in quanto la stragrande maggioranza degli ufficiale di PG svolge con rettitudine e dedizione il proprio lavoro), potrebbe essere più tentato di arrotondare con la "vendita" (molteplici possono essere le possibili remunerazioni) delle informazioni acquisite nello svolgimento della propria attività.
I miei conTerronei si stanno finalmente svegliando!
Li ammiro.
un ammirazione inversamente proporzionale all'operato del Mastellone....ma non potevano mandarci lui all'Isola???
ho aderito col mio blog aggiungendo il banner che vi invito a scaricare (lo trovate nella sezione "iniziative").
Bella Giustizia quella del ministro...
Off topic: io ce l'avrei un menù per sabato sera :P
Ho vissuto sempre in una piccola cittadina del Sud. Piuttosto tranquilla e almeno apparentemente fuori dalle logiche mafiose e conflitti tra clan. Da qualche tempo a questa parte però sento che le cose stanno cambiando. Si sente parlare di "Pizzo" e si respira una maggiore tensione. Ora so cosa significa vivere la proprià città con apprensione, con paura. I magistrati che fanno bene il loro lavoro contro la criminalità sono degli EROI, l'ho sempre pensato ma oggi lo sento dagli strati più profondi dell'anima. Vergogna Mastella.
vediamo un po' cosa se ne dice da Santoro, stasera
Ho seguito la vicenda e a dir la verita ho la stessa impressione di Gianni. Personaggio altamente scomodo in una scomoda indagine. sono davvero curioso di vedere la fine
anche io ho postato sull'argomento ed è una vergogna.Mastella così risolve i problemi della giustizia
Spero che non solo gli abitanti delle due regioni si facciano un po' di domande...
Paola
Che un personaggio come Mastella risulti quantomeno improbabile come Ministro della Giustizia è pacifico.
Però non è assolutamente un fesso e a volte ho l'impressione che sia un comodo esecutore di volontà ben più ampie.
Questa vicenda, poi, mi lascia in bocca anche l'acre sapore di essere manipolato (come cittadino) da settori che spesso difendono solo gli amici degli amici.
Fraba ha appena pubblicato un post davvero illuminante su De Magistris.
http://fraba.splinder.com/post/14179937/LE+INTERVISTE+%28IM%29POSSIBILI.
Posta un commento