Kiev è uno dei principali punti di osservazione delle conseguenze del disastro di Cernobyl.
«In questo 2007 i casi di bambini piccoli ricoverati per tumori vari e in particolare per leucemie sono bruscamente aumentati. Un piccolo aumento l'avevamo visto già nel 2006 ma quest'anno non si può più parlare di una coincidenza o di un caso: il legame generazionale con la catastrofe di ventun anni fa salta agli occhi».
Queste sono parole di Natalia Aleksandrovna, direttrice del reparto onco-ematologico pediatrico dell'Ospedale regionale di Kiev.
Quello che dice non proviene da statistiche formali, ma da quello che ogni giorno vive “sul campo”.
I numerosi bambini malati sono i «nipoti di Cernobyl», cioè i figli di chi il 26 aprile 1986 stava per nascere o era nato da poco. Il loro patrimonio genetico è stato danneggiato dall'esposizione alle radiazioni più gravemente di quello degli adulti (oggi si sa che l'esposizione sufficiente a provocare danni nel materiale genetico dei bambini è molto più bassa di quel che si pensava dieci o vent'anni fa), anche quello di coloro che non hanno manifestato patologie di qualche genere.
Quello che sta accadendo non è certo una sorpresa: infatti, i genetisti sanno perfettamente che le possibilità di mutazioni genetiche e di sviluppo tumorale conseguenti all'esposizione ai radionuclidi si possono manifestare anche a distanza, nelle generazioni successive a quelle che l’hanno subita direttamente .
Ma adesso la tragedia di Cernobyl ha ricominciato a fare vittime.
In realtà non ha mai smesso, ma un osservatore non troppo attento poteva aver avuto l'impressione che il peggio fosse passato e finalmente si potesse mettere tutto alle spalle, dimenticare e, magari, riprendere a fare centrali nucleari a tutto spiano.
Come si sta cominciando a pensare anche in Italia…
«In questo 2007 i casi di bambini piccoli ricoverati per tumori vari e in particolare per leucemie sono bruscamente aumentati. Un piccolo aumento l'avevamo visto già nel 2006 ma quest'anno non si può più parlare di una coincidenza o di un caso: il legame generazionale con la catastrofe di ventun anni fa salta agli occhi».
Queste sono parole di Natalia Aleksandrovna, direttrice del reparto onco-ematologico pediatrico dell'Ospedale regionale di Kiev.
Quello che dice non proviene da statistiche formali, ma da quello che ogni giorno vive “sul campo”.
I numerosi bambini malati sono i «nipoti di Cernobyl», cioè i figli di chi il 26 aprile 1986 stava per nascere o era nato da poco. Il loro patrimonio genetico è stato danneggiato dall'esposizione alle radiazioni più gravemente di quello degli adulti (oggi si sa che l'esposizione sufficiente a provocare danni nel materiale genetico dei bambini è molto più bassa di quel che si pensava dieci o vent'anni fa), anche quello di coloro che non hanno manifestato patologie di qualche genere.
Quello che sta accadendo non è certo una sorpresa: infatti, i genetisti sanno perfettamente che le possibilità di mutazioni genetiche e di sviluppo tumorale conseguenti all'esposizione ai radionuclidi si possono manifestare anche a distanza, nelle generazioni successive a quelle che l’hanno subita direttamente .
Ma adesso la tragedia di Cernobyl ha ricominciato a fare vittime.
In realtà non ha mai smesso, ma un osservatore non troppo attento poteva aver avuto l'impressione che il peggio fosse passato e finalmente si potesse mettere tutto alle spalle, dimenticare e, magari, riprendere a fare centrali nucleari a tutto spiano.
Come si sta cominciando a pensare anche in Italia…
33 commenti:
Terribile notizia e ancora più terribile il fatto che se né parla sempre meno. Spero che almeno nelle scuole venga affrontato l'argomento...
no, mi spiace moltissimo ma purtroppo, da studentessa, nella mia scuola sono costretta a dirvi che non c'è neanche la minima traccia di informazione....
il caos e la superficialità regnano sovrani.....
io odio chi riparla di nucleare
soprattutto i politici
non si rendono neppure conto della pericolosità
e tutti noi dimentichiamo e non facciamo nulla x impedire il risorgere di certe idee assurde!!!
ciao erica
COME VOI,ANCH'IO RIBADISCO IL MIO NO,SEMPRE PIU' FERMO,AL NUCLEARE.TROPPO ALTO IL RISCHIO,E POI C'E' SEMPRE IL PROBLEMA DEL TRATTAMENTO DELLE SCORIE,VE LO IMMAGINATE?ABBIAMO PROBLEMI PERSINO A GESTIRE LA SPAZZATURA,FIGURIAMOCI CHE MAFIA CI SAREBBE DIETRO LO SMALTIMENTO DELLE SCORIE NUCLEARI!
Hai fatto bene a portare all'attenzione questa importante informazione.
Tuttavia mi chiedo a cosa serva rifiutare con tanta tenacia il nucleare se poi abbiamo centrali di altri paesi lungo i nostri confini. Le eventuali radiazioni non hanno bisogno del passaporto.
Un abbraccio.
Si però se oltre alle centrali francesi addossate sulle Alpi, ci mettiamo delle centrali anche in casa nostra, con la mentalità italiana del fare le cose, dopo qualche anno ci ritroveremmo tutti malati di tumori, visto che o le centrali verranno fatte a cane, o lo smaltimento sarà gestito come quello dei rifiuti.
Quando si tratta di temi come questo sai che con me sfondi una porta aperta.
Il nucleare NO.
me lo ricordo bene, facevo le superiori, vedevo i camion pieni di insalata portata al macero perchè dicevano che le verdure a foglia larga assumessero di più le sostanze radioattive, si viveva in una strana atmosfera da "fine del mondo imminente", e come dici tu chissà quante notizie arrivate alla massa siano state preventivamente filtrate a dovere per far sembrare tutto a posto.
E' vero, a scuola tutti zitti.
Grazie Franca per avercelo ricordato. Pensavo di aspettare aprile, la ricorrenza "giusta", ma hai ragione: meglio farlo una volta di più. Soprattutto ora, che in barba al risultato del referendum apposito qualcuno ripropone il nucleare... intanto Rubbia sta in Spagna.
Ma come siamo furbi!!!
Per altro..il no al nucleare è più che fondato anche a prescindere dalla sicurezza delle centrali.
Se anche fossimo certi della loro sicurezza...restano tanti e validi motivi per dire No.
Uno su tutti...anzi, solo due.
Non è che le centrali vadano a fonti rinnovabili..e non è che poi non producano scorie da infilare d aqualche parte..
sai che dicono che anche qui le leucemie sono aumentate, me lo ribadirono quando Tonino morì proprio di questa malattia, perchè poi siamo sicuri che la nube non sia arrivata fino a noi???
Non so se perchè ho avuto una collaboratrice domestica ucraina, sono molto attenta a queste notizie, so anche di organizzazione che si occupano di far venire questi bambini in italia in vacanza, una piccol agoccia nel grande mare, ma sempre meglio di niente
Io sono assolutamente contrario al nucleare. Oltre al discorso della sicurezza, che può comunque essere superato, ormai ci sono immensi costi di start-up, c'è il problema delle scorie che non è ancora giunto a soluzione definitiva e, come leggevo qualche tempo fa in un dossier del Sole24Ore, pare che il fabbisogno energetico che riuscirebbe a soddisfare qua in Italia sarebbe comunque limitato in relazione alle risorse che bisognerebbe investire...
figurati io sono nata nell'anno di questa disgrazia ed abito vicino ad una centrale nucleare,quella di trino vercellese,che adesso però è chiusa...aiuto!
NO al nucleare! Ma anche dici giustamente, Franca, diffonderle queste tremende notizie.
Non lo faranno i mass-media, ma la scuola - come ha scritto Pino Amoruso - è chiamata in causa.
Il guaio è che la scuola non lo fa (eccetto qualche prof. illuminato).
franca ho bisogno del tuo a taranto c’è pericolo per il latte alla diossina,potresti aiutarmi a pubblicizzare il problema?nn mi importa essere linkata,solo fare opera di sensibilizzazione e avvertimento!
Siamo allegramente avviati versol'autodistruzione... e vabbè, dai, almeno avremo lampadine lucentissime!!
...
Con l'ultima riga mi hai rubato le parole di bocca. Quel c0gl10n4zz0 di Pecoraro Scania (un camion praticamente) durante la permanenza a scaldar la sedia al governo non ha mosso un dito per cacciare indietro la corrente atomica che vibra da una parte all'altra del parlamento. Credo che tornare al nucleare sia un passo indietro di 5000 anni quando cioè gli egiziani con l'aiuto degli extraterrestri costruivano le piramidi. (dose sarcastica dovuta...)
Mi fa molta paura la nonchalance con cui in Italia si vuol tornare a parlare di nucleare come soluzione di tutti i mali, per come la vedo io non è affatto una fonte di energia di cui l'uomo è in grado di fare un uso corretto, mi daranno addosso tutti quelli che al contrario credono nella validità del nucleare come salvezza nella nostra crisi energetica, quelli che continuano a portare come esempio Paesi come la Francia da cui acquistiamo l'energia necessaria al nostro fabbisogno e che fa uso del nucleare.
Beh, per me al contrario bisognerebbe diminuirle le centrali non aumentarle, spero che il nostro rimanga un Paese denuclearizzato, ci siamo già espressi in un referendum e non vedo per quale motivo adesso non dovrebbe più essere valido...
Se dovessero pensare di riaprire l'ex centrale di Montalto non potrei mai starmene tranquilla a casa ma andrei lì a protestare come fecero anni fa i nostri genitori.
E le scorie poi, dove le mettiamo? Non siamo in grado di smaltire rifiuti di quotidiana amministrazione, figuriamoci scorie radioattive.
ps: Franca, non vedo l'immagine del post! Ciao:)
Puurtroppo è facile rimpersi la bocca di stronzate sul nucleare SENZA conoscere i rischi che potrebbe portare. Cernobyl è un esempio VIVENTE e lampante.
Questo c'insegna che le tragedie non finiscono mai e che non ci è concesso di abbassare la guardia.
Ricordo quanta preoccupazione per quella nuvola che arrivò anche in Italia, per settimane non si poteva mangiare insalata, ed anche i latte mi sembra fosse messo al bando. Questa vicenda è uno degli altri misteri, questa volta però non solo italiano. La comunità scientifica istituzionale internazionale non ha mai rivelato l'entità dei possibili danni futuri, ma oggi ce ne accorgiamo da soli.
FRANCA, in genere non lo faccio, ma sono "INCAZZATO ROSSO" per cui ti segnalo il mio ultimo post.
Duccio
se anche non sono da noi, ci sono centrali comunque vicino al confine. una volta ho visto in tv che ce n'è una nella Repubblica ceca completamente fatiscente che l'Austria voleva pagare per farla chiudere...ma non ci era riuscita. Però, permettetemi una provocazione impopolare: data l'oggettiva scarsità di fonti energetiche, quanti di voi sarebbero disposti a modificare le proprie abitudini di vita, condizionatore compreso? Perché tra tutte le soluzioni, credo che questo sia una delle cose più importanti?
speriamo che il nucleare non arrivi in italia, sarebbe un disastro...
hai fatto bene a divulgare..
buon fine settimana
Io sono invece favorevole al nucleare in Italia: ha molti vantaggi. Dire di no come partito preso al nucleare perché c'è stato Cernobyl è come non far più volare aerei perché c'è stato l'11 settembre!
Vero: quando poi si tratta di "fare sacrifici" o comunque di impegnarci personalmente per cambiare le cose - quantomeno non peggiorarle... - le cose diventano più difficili.
Resta però un fatto: perché nessuno parla delle possibili alternative al nucleare? Ci sono, ci sono... un paio le ho scovate pure io, che non sono una scienziata... :) Non mi piace farmi pubblicità, ma ho notato che spesso quando riporto i link nei commenti non si riesce ad aprirli (almeno questo capita a me), quindi se vi interessa fate un giro nel mio blog (riportare tutti i testi richiederebbe troppo spazio).
Suerte...
di certe tragedie si conosce la data d'inizio, mai si conoscerà quella della fine. Quanto al nucleare in Italia, quoto rudyguevara.
una buona domenica
Anche se si riuscisse a rendere sicuro il nucleare, non sarebbe importabile in Italia, a causa della nostra mentalità del fare le cose; per cui il nucleare in Italia è rischiosissimo, perché con le varie mafie che controllano appalti e gestioni di strutture di rilevante importanza civile, non solo rischieremmo una nuova Cernobyl, ma rischieremmo un avvelenamento costante da radiazioni, a causa della malagestione tipica italiana, dovuta a fini lucrosi disinteressati.
E provare a scrivere qualcosa anche sulle foibe?
@ Fabio:
Hai lasciato il tuo ultimo commento mentre stavo appunto scrivendo sulle foibe...
Realtà che si è voluto dimenticare, per poter continuare su strade pericolose e sbagliate... E' terribile, la storia non insegna più nulla a certa gente, Giulia
secondo me l'energia nucleare é una cosa, e la bomba nucleare é un'altra. come tutte le grandi scoperte dell'uomo, come ogni nuova forma di energia, ha moltissime applicazioni tra cui quella per devastare la stessa specie. E' cosí dalla scoperta del fuoco.
Guardavo un po' di tempo fa un servizio con mia moglie in cui uno studioso affermava che i danni delle contaminazioni nucleari non sono chiare nè come durata, nè come ciclicità generazionale. L'unica cosa certa (e non lo dice lui ma lo dicono le cifre) è che c'è!
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