Una cannonata «per errore» contro una casa abitata:
ma i generali non si scusano, «sono cose che capitano».
L'articolo è di Michele Giorgio pubblicato su “Il manifesto” del 29 aprile.
Il ministro della difesa israeliano Ehud Barak assolve con formula piena il suo esercito da ogni responsabilità nella strage avvenuta ieri a Beit Hanun di una famiglia palestinese - una madre, i suoi quattro figli piccoli e uno studente di 15 anni - ripetendo la ben nota tesi del fuoco che i combattenti palestinesi farebbero dai centri abitati di Gaza provocando le reazioni israeliane.
Nemmeno una parola per Musaab di un anno, Salah di 4, Hana di 5, Rudeina di 6 e la loro mamma, uccisi da una cannonata sparata da un carro armato «per errore» contro la loro casa mentre facevano colazione.
Nessun ripensamento sulle incursioni di terra e aeree contro Gaza che pure non fermano i lanci di razzi artigianali palestinesi.
Nessuna ulteriore valutazione della tregua offerta da Hamas - che le fazioni palestinesi continuano a discutere in Egitto - respinta seccamente dal governo Olmert nei giorni scorsi.
La guerra di attrito continua e a pagarne le conseguenze sono i civili delle due parti, soprattutto quelli palestinesi sottoposti al fuoco dell'esercito più potente del Medio Oriente.
La strage di Beit Hanun - dove due anni fa un'altra famiglia palestinese venne sterminata dalle cannonate (i morti allora furono una ventina) - insieme alla pressione militare e all'isolamento economico praticato da Israele, continuano peraltro a fornire nuovi argomenti alla propaganda di Hamas e Jihad che si rafforzano a dimostrazione del fallimento della linea del pugno di ferro seguita da Israele con il sostegno degli Stati uniti.
Sono cadute nel vuoto le considerazioni fatte, proprio ieri, sul New York Times dall'ex presidente americano Jimmy Carter dopo incontri con i massimi leader di Hamas.
«Tramite consultazioni più ufficiali con questi leader, sarebbe possibile rilanciare i colloqui di pace fra Israele e i suoi vicini», ha insistito Carter, ribadendo di aver ricevuto rassicurazioni che Hamas accetterebbe un eventuale accordo negoziato fra il presidente palestinese Abu Mazen e il primo ministro israeliano Ehud Olmert.
L'ex presidente ha definito «controproducente»
«E' stata una nuova carneficina contro bimbi e lattanti e il silenzio mondiale autorizza (Israele) a proseguire nell'olocausto dei palestinesi», ha scritto in un comunicato il Jihad islami, che «assicura» una sua «risposta ai crimini dell'occupazione».
Anche Hamas ha annunciato una rappresaglia - ieri con altre fazioni armate ha lanciato una dozzina di razzi verso il sud di Israele - mentre, schiacciato tra la forza militare di Israele e il crescente potere di Hamas, Abu Mazen è riuscito solo a balbettare qualche frase di condanna e niente più.
E ora Ismail Haniyeh, il premier di Hamas deposto lo scorso anno dopo la presa di Gaza da parte del movimento islamico, si prepara ad allargare il suo governo, per affermare la legittimità che gli nega l'Anp da Ramallah e porsi in aperto confronto con l'esecutivo di Salam Fayyad in Cisgiordania che pure è finanziato e sostenuto da Usa e Ue.
A denunciare l'uccisione di bambini a Gaza è stata ieri anche Save the Children Italia, che ha sottolineato come la violenza abbia ripercussioni drammatiche in primo luogo sui minori. «Siamo turbati e fortemente preoccupati dai continui attacchi su Gaza, le cui vittime sono per lo più civili e tra essi, purtroppo, anche minori», ha affermato Valerio Neri, il direttore generale dell'organizzazione a difesa dei più piccoli.
I bambini, ha sottolineato, sono costretti a vivere in una quotidianità di estrema insicurezza che va aggravandosi di giorno in giorno.
Recenti dati, ha aggiunto, rivelano un aumento notevole a Gaza di malattie croniche e malnutrizione tra i bambini sotto i cinque anni.
L'unica notizia positiva della giornata è venuta dall'Unrwa. L'agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi riprenderà da oggi la distribuzione degli aiuti umanitari, essendo riuscita a recuperare 55mila litri di carburante, pressoché introvabile a Gaza.
Per chi ne avesse il coraggio, qui trova altre foto...
40 commenti:
Lo avevo letto, purtroppo, cara Franca, la storia si ripete e quello che fa rabbia è l'oblio dell'occidente. Grazie per le tue preziose ed affettuose tracce,
;-) duccio
L'esercito si autoassolve sempre dalle proprie responsabilità... non ho parole Franca, solo disgusto :(
Purtroppo la non vedo vie d'uscita dalla guerra israelo-palestinese.
Che la violenza generi violenza è un dato di fatto, ma anche che i missili artigianali lanciati dai palestinesi quasi mai fanno vittime, mentre le armi industriali degli israeliani vanno a colpo sicuro è un dato di fatto.
La vita dei civili palestinesi non ha alcun valore, nè per i guerriglieri nè per i soldati. E una trattativa di pace non è nemmeno all'orizzonte (ricordo Bill Clinton quasi sicuro di esserci riuscito, e ai suoi fianchi aveva Arafat e Rabin).
Constato solo l'impotenza di tutti.
Soprusi, violenze, uccisioni, paura quotidiane, di cui l'occidente non parla ... perchè sarebbe costretto ad una dichiarazione di colpevolezza.
Purtroppo questo tipo di violenze vanno avanti da anni. Il Medio Oriente è un bagno di sangue in cui nella stragrande maggioranza dei casi a pagare sono stati quasi sempre i civili. Queste sono immagini terribili, ma che purtroppo vanno denunciate affinchè un giorno, su queste terre, si arrivi finalmente ad un intervento internazionale che decida per l'esistenza di due popoli e due stati.
la foto non si riesce a guardare, spezzare la vita di un bambino innocente è terrificante, le guerre fanno schifo.
Tutti a condannare il terrorismo palestinese..Ma del terrorismo DI STATO israeliano nessuno dice nulla. Davide contro Golia. Ma siamo sicuri che si siano attribuiti i ruoli correttamente?
E' un conflitto che difficilmente vedra' fine. Spero sempre che le vittime, lameno tra i civili vedano un netto calo.
Loro li giustificano come "danni collaterali" e questo a volte penso li uccida una seconda volta.
Orribile.
Sono cose che capitano, eh?
Lo farei capitare a casa loro...
Ma tanto, a pagare, sarebbero sempre persone innocenti...
Poveri bimbi, stroncati da una guerra senza fine che ha già creato vittime a non finire.
E neanche il coraggio di assumersene la responsabilità.
Letto, purtroppo. Quando finirà?
Io ho perso ogni speranza. Troppo odio stratificato.
E l'impunità da anni ed anni. E l'inutilità dell'ONU e delle sue risoluzioni. Israele le ignora bellamente.
sono schifata e quella foto è una coltellata al cuore per ogni essere davvero umano.Il loro Dio li ha accecati
non capiscono che di là prevarranno le voci più violente?
Barak fa schifo.
scusa
marina
boh... io mi sento talmente impotente! e ho solo 17 anni! dovrei pensare di poter cambiare il mondo e fare la rivoluzione poi quando sento e VEDO queste cose.... sono proprio frustrata....
..."la storia infinita"...purtroppo!!!
:(
quando ho saputo della notizia ho sentito una rabbia profonda. in questi casi non puoi tentare la strada diplomatica. solo l'istinto ha la meglio.
incredibile il silenzio della comunità internazionale. odioso.
Sono cose che stringono il cuore e chiudono lo stomaco e fanno roteare vorticosamente le balle.
@Alicesu: a casa loro a volte capita: saltano in aria le discoteche, per dire.
Ma non è questo il momento di polemizzare: quello che è successo è orribile e lo condanno senza riserve quotando articolo21.
sai che concordo in toto, anche sulla durezza della foto. I professionisti della guerra vivono di queste cose, e la pace tende ad arruolare dilettanti.
un buon fine settimana
E' una cosa che fa veramente male al cuore. E' incredibile come non si riesca ancora a trovare una via d'uscita a questo assurdo conflitto.
ed: devo dire che questa cosa della discoteca non l'ho capita...
da madre, mi mancano le parole nel vedere lo strazio di quella foto, ma possibile che siamo sempre tutti carne da macello per eserciti e governi? Che la vita non sia un valore assoluto ma relativo?
Purtroppo non credo che quest'orrore inguardabile avrà fine, anche perché ho l'impressione che a qualcuno convenga così.
A rimetterci sono sempre e solo le popolazioni inermi. Disgusto totale.
Non so, ogni volta che vedo foto del genere sono combattuto: è giusto farle vedere, é cronaca, tutti devono sapere per carità.
Però non capisco più dove finisce la cronaca ed inizi la spettacolarizzazione, una foto del genere é devastante, punto e basta.
Parla della fine dell'essere umano, non di un conflitto bellico, non ho bisogno di vedere il corpo schiacciato da un carrarmato di Rachel per rendermi conto della barbarie contro una pacifista disarmata, forse qualcuno sì per carità, io no.
Resta il fatto che se messo con le spalle al muro e dipendesse da me la scelta fra il pubblicare o no certe foto opterei per il si, ma con la morte nel cuore.
Che altro aggiungere? Quoto carlotta e alzata. Parliamo di più della guerra in Palestina.
credo che il grande equivoco sulla questione israelo palestinese nasca dalla famosa affermazione secondo cui non c'è situazione più difficile da risolvere di quando due parti in conflitto hanno entrambe ragione.
Il punto è che secondo me qui la ragione sta solo da una parte, quella palestinese.
Lo stato di Israele fu creato come omaggio alla popolazione ebraica a seguito dell'olocausto ma si commise un terrbile errore di valutazione.
Per compensare un popolo si fece un torto terribile a un altro che non c'entrava nulla creando attriti in una terra nella quale, sino ad allora gli arabi avevano sempre convissuto in pace con le precedenti comunità ebraiche.
Come a dire che se io faccessi un torto a qualcuno potrei compensarlo regalandogli una stanza... della casa di un amico estraneo alla vicenda.
Una violenza inaccettabile e orrenda, soprattutto quando colpisce i bambini.
Un saluto.
Cara Franca noto con piacere che anche tu sei particolarmente sensibile alla questione palestinese e come hai potuto notare la verità non viene mai detta dai canali ufficiali perchè Israele vuol dire USA-Europa e quindi potenza mondiale e come tale ha sempre ragione. Sembra assurdo che la popolazione palestinese subisca uno stillicidio di tale portata da decenni all'oscuro di tutti e tutto, tranne loro ovviamente , i diretti interessati, le associazioni di volontariato che operano in favore di questa gente e noi che nel nostro piccolo facciamo queste denunce. E' una vergogna insopportabile e adesso pensa te con la morte della sinistra, queste cose saranno solo stronzate inventate per andare contro Israele...che schifo!
Io non sono contro Israele ma sono contro la violenza e tutte le ingiustizie che subisce la Palestina...il che è diverso!
La guerra è una cosa brutta e spesso mostra il peggio dell'essere umano ...
Paralizzato dalla rabbia e dal dolore. Per niente sorpreso dall'autoassoluzione di questi esseri purtroppo....
A leggere certe cose mi monta la rabbia... come essere umano e come mamma. Mi verrebbe voglia di dire "ma perché non mettono la questione in mano alle donne, magari a quelle palestinesi ed israeliane che cercano disperatamente (perlopiù inascoltate) la pace?" poi mi viene in mente che sono donne anche Condoleeza Rice, la Moratti e la Mussolini... come dire che non c'è speranza...
Ma l'umanità, la fratellanza e la giustizia??? La libertà? Che fine hanno fatto? Ecco perché, secondo me, il comunismo non può morire... la strada è in salita, ma non possiamo permetterci di mollare.
ma come può essere un errore una cannonata?????
allibisco di fronte al silenzio...
Terribile...I bambini muoiono e vivono in questo clima di terrore... Davvero il loro grido raggiunge poche orecchie, Giulia
No, a me il coraggio manca. Tremendo.
Immagini terribili.
Faccio molta molta fatica a sorriderre, come mio solito.
:-(
perchè ci sono uomini che uccidono con tanta facilità altri uomini? e soprattutto dei bambini?
Mi sento sperduto, in questi momenti.
:-(
sì, è una guerra. e personalmente non so più che pensare.
Imperdonabile la politica di Israele,dai muri ai razzi.Imperdonabile la politica USA,dettata dalle lobbies ebraiche.Penso che l'invito di Fo e di Ovadia fosse una buona idea per un incontro culturale fra palestinesi e israeliani.Assurdo buttare sempre benzina sul fuoco.
Cristiana
Già, i famosi effetti collaterali.
Questa è la guerra. Il problema non è tanto Israele o Palestina, il problema è la guerra.
Alla base di tutto ciò c'è che per gli israeliani i palestinesi non sono persone, ma solo nemici.
C'è chi è responsabile di tutte le vittime e chi di nessuna ;-)
errare è umano,ma perseverare (perché di questo si tratta), è molto molto diabolico...
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