lunedì 5 gennaio 2009

Ad Eluana

La ballata dell'angelo ferito

Urlate urlate urlate urlate.
Non voglio lacrime. Urlate.
Idolo e vittima di opachi riti
Nutrita a forza in corpo che giace
Io Eluana grido per non darvi pace
Diciassette di coma che m’impietra
Gli anni di stupro mio che non ha fine.
Una marea di sangue repentina
Angelica mi venne e fu menzogna
Resto attaccata alla loro vergogna
Ero troppo felice? Mi ha ghermita
Triste fato una notte e non finita.
Gloria a te Medicina che mi hai rinata
Da naso a stomaco una sonda ficcata
Priva di morte e orfana di vita
Ho bussato alla porta del Gran Prete
Benedetto: Santità fammi morire!
Il papa è immerso in teologica fumata
Mi ha detto da una finestra un Cardinale
Bevi il tuo calice finché sia secco
Ti saluta Sua Santità con tanto affetto
Ho bussato alla porta del Dalai Lama.
Tu il Riverito dai gioghi tibetani
Tu che il male conosci e l’oppressura
Accendimi Nirvana e i tubi oscura
Ma gli occhi abbassa muto il Dalai Lama
Ho bussato alla porta del Tribunale
E il Giudice mi ha detto sei prosciolta
La legge oggi ti libera ma tu domani
Andrai tra di altri giudici le mani.
Iniquità che predichi io gemo senza gola
Bandiera persa qui nel gelo sola
Ho bussato alla porta del Signore
Se tu ci sei e vedi non mi abbandonare
Chiamami in cielo o dove mai ti pare
Soffia questa candela d’innocente
Ma il Signore non dice e non fa niente
Ho bussato alla porta del padre mio
Lui sì risponde! Figlia ti so capire
Dolcissimo io vorrei darti morire
Ma c’è una bieca Italia di congiura
Che mi sentenzia che non è natura
E il mio papà piangeva da fontana
Me tra ganasce di sorte puttana.
Cittadini, di tanta inferta offesa
Venga alla vostra bocca il sale amaro.
Pensate a me Eluana Englaro
Guido Ceronetti

16 commenti:

pansy ha detto...

Da quanto va avanti?
Da troppo.

Lara ha detto...

La verità alle volte è terribile, si conficca dentro di noi come una spada lancinante.
Ed è allora che urliamo e dobbiamo urlare e urlare e urlare.

Anonimo ha detto...

Franca, ci risiamo, su Gaza stanno lanciando le bombe al fosforo, sciolgono ogni forma di vita nel loro raggio di azione, anche se si è protetti da un tetto. Orrore.
duccio

Anonimo ha detto...

Spero che sia davvero come dica questa intensa poesia e che sia liberata..

Alessandro Tauro ha detto...

La poesia fa accapponare la pelle. Quanto la reale ed interminabile storia quotidiana di Eluana.
Perché questa ostinazione a creare sofferenza? Perché? Perché tutto questo non-senso?

Anonimo ha detto...

speriamo Franca che ora possa andare.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Spero che presto finalmente la volontà di Eluana sia rispettata.

zefirina ha detto...

io proprio non riesco a capire come non si possa essere liberi di scegliere, ecco è questo che spesso mi imbarazza (per usare un eufemismo) di questo cattolicesimo, non so mi sembra che torniamo sempre più indietro

Oby ha detto...

In alcuni frangenti della mia vita mi sono ritrovato a valutare attentamente la mia definizione di libertá. Casi come quello di Eluana mi riportano alla mente la riflessione. Non so cosa dire, se non che giustizia, quella di Eluana peró, sia fatta.

articolo21 ha detto...

Rispetto per Eluana e la sua volontà.

Anonimo ha detto...

poesia da pelle d'oca... fa riflettere eccome

daniele.salpietro ha detto...

"Rispetto per Eluana e la sua volontà."

Si, certo, ma delle sue volontà quale vogliamo che sia rispettata? tutte? no, no, una sola...quella della morte: vero?

Vi ricordo che:


nella memoria delle persone con la quale passava intere giornate di studio, di svago, di riflessioni; delle persone quindi che la conoscevano, e l'amavano:

«era sempre presente a tutte le celebrazioni, anche religiose, come per esempio la festa in occasione di San Giovanni Bosco»

«Mai abbiamo sentito Eluana invocare la libertà di morire»

«Eluana era piena di vita e felice di vivere. Amava l’esistenza e non credo assolutamente che, se potesse decidere, sceglierebbe di morire. Non è possibile. Può darsi che, in qualche particolare frangente, si sia espressa in questi termini: ma chi, a vent’anni, non lo direbbe di fronte a coetanei in stato vegetativo? Sicuramente lo avrei detto anch’io, ma in nessun caso adesso vorrei morire».

Eluana ed il padre sono molto diversi fra loro: lo ripete papà Englaro, con un ritornello che suona ormai come un disco rotto: «Era un purosangue della libertà, a dieci anni mi disse "che cosa c’entri tu con la mia vita?"»

E' quasi-vita o quasi-morte? non lo so, ma di certo sarà la mano di suo padre che sfiorandola la spingerà da una parte o dall'altra: lei che lotta per vivire, lui che lotta per farla morire...nel modo più orrendo possibile: di fame e di sete.

E' poi quanti cristiani in questo blog:

"speriamo (..) che ora possa andare."

ma andare dove?

"che sia liberata" da cosa? dalla vita, per poi finire ....

Per un cristiano, dopo la vita, c'è il giudizio e poi la vita Eterna o le fiamme dell'inferno: ma per un ateo....dopo la vita cosa c'è? dove finirirà domani il corpo oggi vivo di Eluana? che fine farà domani....?

daniele@salpietro.it

Pellescura ha detto...

è un periodo in cui mi sorgono dubbi su tutto, in fondo alimentarla non è accanimento terapeutico...

Chit ha detto...

[ Bandiera persa qui nel gelo sola ]

ma non ancora libera...

daniele.salpietro ha detto...

Però, ecco rotto il silenzio: eccolo nuovamente davanti alle telecamere, ecco presentato il suo nuovo "romanzo", ops, la sua "storia", ops, la vita di Eluana, ops, la non-morte di Eluana...

Beppino Englaro, ripete come un disco rotto sempre le stesse frasi: sembra una parte recitata a memoria....nessun sentimento, nessuna lacrima, nessun espressione, niente di nuovo...

Continua a ripetere: Eluana è morta in quell'incidente il 18 gennaio 1992, parla di protocolli della rianimazione, parla un linguaggio innaturale per un padre, forse di un medico o di un avvocato o di un amico, ma dove sono le parole del padre? chiama inferno la vita... e liberazione la morte: ma è viva o è morta?
Lui risponde: la scienza ha fatto già tutto ciò che sapeva fare, la scienza non sa nulla su cosa sente Eluana, su cosa prova, eppure.....

che Eluana-sia sicuramente una persona è certo,
che Eluana-sia anche molto influente lo si vede,
che Eluana-sia oggi conosciuta da molti è un dato di fatto,
che Eluana-sia stata definita donna dell'anno 2008 lo dicono le copertine di riviste e giornali,
che Eluana-sia amata da tanti e in tanti modi diversi lo si sente: chi con la ragione, chi con il cuore, chi con la fede, chi con la paura verso chi è diverso
che Eluana-sia una meravigliosa fonte di energia capace di smuovere gli immobili: magistrati, ministri, casalinghe, operai, muratori, infermieri, medici, padri e madri, figli, papi..
che Eluana-sia capace di tanto da quel suo lettino immobile…lei vola: raggiungendo ogni giorno, ogni dove, senza limiti di spazio o di tempo,
che Eluana-sia come un stella nel cielo? che splende da quel suo letto immobile....

Ogni giorno è un giorno nuovo per noi ed anche per lei, un giorno in più della nostra vita donata...nella speranza di vedere ancora la notte con tutte le sue stelle...immobili e splendenti ma anche capaci di indicarci la via.

Eluana-si esiste, Eluana-si è persona, Eluana-si è viva, Eluana-si è Vita, Eluana-si è….

Ma che strano: Eluana-sia, Eulana-sia, Eutana-sia. Ma che strano, forse non è un “caso” ?