lunedì 26 gennaio 2009

Dolore muto


Dolore muto

di Dacia Maraini - Repubblica 12/01/2009

Tre, cinque giovani uomini camminano portando in braccio dei bambini avvolti in lenzuoli bianchi. Li tengono riparati come per difenderli dal freddo e dal vento, camminando in mezzo ai detriti. Ma da come cadono all'indietro le piccole teste sulle braccia dei giovani padri si capisce che quei bambini sono morti.
Due, tre donne se ne stanno sedute in quella che si indovina essere un'aula scolastica, con le pareti tappezzate di disegni infantili dai colori squillanti. Le donne stringono al petto dei fagotti avvolti in coperte colorate. Lì per lì potrebbero essere prese per delle madri che tengono in braccio i figli addormentati. Ma dal colore livido delle facce si capisce che sono bambini senza vita.
I giovani uomini camminano verso qualcosa che potrebbe essere una tomba, seguiti da altri uomini. Non gridano, non danno segno di dolore.
Le donne nell'aula scolastica anche loro se ne stanno composte, sedute immobili con la testa china, i volti seri coperti da fazzoletti a fiori bianchi e neri.
Sono due fotografie che prendono a pugni lo stomaco, uscite sui giornali più popolari. Cosa ci dicono queste fotografie?
Che il mondo sta uccidendo i suoi piccoli. Un segno che, quando appare nell'universo animale, è sintomo di una volontà di suicidio della specie. Uccidere bambini vuol dire sopprimere il futuro. E sopprimere il futuro vuol dire togliere di mezzo la speranza e la gioia di vivere.
Sappiamo quanto sia complicata e difficile questa guerra. Sappiamo che Israele è un Paese minacciato, non tanto dai palestinesi quanto da gran parte dei Paesi islamici, soprattutto dall'Iran che ha dichiarato piu volte di volerla distruggere. Certamente questo crea un irrigidimento della difesa ad oltranza. Ma sinceramente non crediamo che i bombardamenti ciechi che uccidono tanti civili, colpevoli solo di abitare in quella piccola striscia, sia un buon sistema per risolvere la questione.
Una prova di forza, lo capiamo. Ma quanto la forza militare riesce a risolvere le cose? Sono riuscite le bombe a pacificare un Paese come l'Iraq? Sono riuscite le bombe a liberare l'Afghanistan dai tirannici Talebani? La risposta abbastanza evidente è no. Possibile che queste esperienze recentissime non abbiano insegnato niente a un Paese civile come Israele?
Per fortuna molti israeliani in questi giorni stanno protestando contro questi bombardamenti. E non sono solo intellettuali, ma gente comune, di tutte le classi e tutte le età.
I bombardamenti oltre che micidiali sono inutili. Più che inutili, decisamente dannosi per il futuro del Paese.
Ognuno di questi bambini è un motivo di risentimento in più, un motivo di rabbia e uno sprone all'odio. Come non capire questo semplice meccanismo di causa ed effetto?
Qualcuno ha parlato di ingenuità. Sono ingenui i pacifisti, si dice.
Il mondo procede solo per rapporti di forza. Quindi è inutile fare i buonisti quando tutto è rapina, dominio, vendetta, voglia di distruzione. Si salva solo chi si mostra più forte.
Ammettiamo che sia così. Che il mondo sia regolato solo dai rapporti di forza. E allora io dico che Israele sottovaluta pericolosamente la forza di quei piccoli corpi morti che colpiscono l'immaginazione di chi guarda.
L'immaginazione ha una forza che non possiede nessuna bomba, nessun fucile, nessun razzo al mondo. L'immaginazione partorisce dolore. Il dolore partorisce giudizio. Il giudizio partorisce indignazione. La grande madre immaginazione, anche quando se ne sta nascosta e silenziosa, alla lunga non può che vincere sulla palese brutale forza degli esplosivi.

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi auguro che si avveri il finale..

Lara ha detto...

Splendido articolo sul dolore, che in molti casi, è muto, sulla inutilità della guerra, e sul suo effetto boomerang.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Io spero solo che entrambi i contendenti usino la testa e si fermino cercando un vero accordo. Altrimenti tutto continuerà allo stesso modo da entrambe le parti.

Damiano Aliprandi ha detto...

E grande la nostra Dacia Maraini, quanto è stata ed è ancora inutile la guerra, ha fatto bene a fare l'esempio dell'Iraq(dove Obama ritirerà l'esercito), dell'Afghanistan(dove Obama rafforzerà l'esercito), il Libano(dove Israele è intervenuto bombardandolo), e Gaza(dove Israele sta intervenendo tuttora).

Israele stya rafofrzando l'odio e con questo attacco "preventivo", non previene un bel niente, ma anticipa gli attentatati provocati dall'odio che subiranno altrettanti cittadini innocenti.

Anonimo ha detto...

non ci saranno nè rese nè pace in questa zona del mondo... Israele continuerà a sentirsi minacciato paventando una nuova shoah del popolo ebraico, l'Iran non farà marcia indietro nella sua jihad, e soprattutto gli interessi economici di tanti paesi dipendono dal mercato delle armi, Italia compresa.

E per gli USA è un modo 'comodo' per tenere lontani da casa propria i conflitti, sacrificando, a mo' di danni collaterali, decine di migliaia di suoi soldati...

Punzy ha detto...

ho i brividi, davvero

BC. Bruno Carioli ha detto...

Come si fa a commentare....

articolo21 ha detto...

Grande pezzo.

Alessandro Tauro ha detto...

Troppo bello per poterlo commentare.
L'unica cosa che mi sento di dire è che questo racconto potrebbe essere ambientato in tanti paesi di questo mondo.
Ma se i bambini che muoiono in Darfur, in Congo o in altri luoghi del mondo inteneriscono i cuori di tutti, quelli palestinesi alla mente di molti fa scattare subito l'allarme "il loro popolo lancia i missili contro Israele". E la solidarietà, la vicinanza, va letteralmente a puttane.

Mi chiedo se abbia un senso e quanto sia grave un razzismo latente come questo...

zefirina ha detto...

il mondo sta uccidendo i suoi piccoli: è desolante, in queste parole c'è racchiuso un mondo di dolore

Angela ha detto...

Ti linko cara Franca, con il tuo permesso

Tisbe ha detto...

""Ammettiamo che sia così. Che il mondo sia regolato solo dai rapporti di forza. E allora io dico che Israele sottovaluta pericolosamente la forza di quei piccoli corpi morti che colpiscono l'immaginazione di chi guarda".
Odio la logica della forza, ma questa volta spero che tu abbia ragione!

Chit ha detto...

Bel pezzo. Spero sia vero il finale e comunque a costo di quante vittime? Sempre troppe!!

francesca ha detto...

si sempre troppe vittime

isline ha detto...

Purtroppo questo pezzo potrebbe essere riferito a moltissime parti del mondo dove non c'è vita ne' infanzia...

Anonimo ha detto...

la forza del sogno e dell'immaginazione... è vero, è così.
anche se il gioco delle forze ci sveglia continuamente dal sogno, non potrà mai ucciderlo. per fortuna.

DS ha detto...

vedremo come evolverà questa fragile tregua e come reagirà il nuovo presidente. aspettiamo e speriamo.
per ora possiamo solo contare, ma non dimentichiamo le altre questioni irrisolte del mondo, su tutte lo zimbabwe che da agosto ha già perso più di 3000 anime...

marina ha detto...

Che cosa ha ottenuto il Governo israeliano? un ciufolo direbbe mia madre. e hamas? un altro ciufolo
Se l'opinione pubblica contraria in Israele si facesse sentire, se contagiasse un po' di gente, se si allargasse l'area della indignazione..
non c'è altra speranza. Confesso che su Obama io non mi faccio grandi illusioni, ma dirlo sembra una bestemmia
marina

Pellescura ha detto...

che tristezza....

Angela ha detto...

Franca, scrivimi sull'email privata macaltieri@gmail.com

Angela ha detto...

avrei un invito da farti...

Anonimo ha detto...

ma se immaginiamo troppo, ci danno degli antisemiti.
Cristiana

Giangidoe ha detto...

Mi viene solo da pensare che l'indignazione da sola, purtroppo, non basta.
E che le immagini di quei corpicini morti, ahimè, siano tutt'altro che effetti collaterali.

E' una guerra davvero terribile. E come in moltri altri posti del pianeta, sembra perennemente senza soluzione.

Vale ha detto...

La foto parla più di ogni parola.