Faccio una breve premessa.
I Gruppi consiliari di opposizione del Comune di Agugliano (P.R.C. - D.S. - Margherita) ogni tanto mandano in giro un foglio per spiegare ai cittadini il loro punto di vista sull'operato dell'Amministrazione comunale. Per fare questo  si avvalgono della collaborazione  di tanti amici  ognuno dei quali si occupa della distribuzione  in una via del paese.
Nei giorni scorsi ho ricevuto l'e-mail di uno di questi che mi avvisava di non sentirsela più a causa della disillusione che provava nei confronti della sinistra. Quella che segue è la mia risposta.
 
 
 
"Ho  letto con dispiacere la tua e-mail e ho pensato di scriverti queste poche  righe. Credimi, non lo faccio per convincerti a continuare a  distribuire il nostro “giornale”, sarebbe meschino, ma per confrontarmi con  te.
Capisco  e comprendo la disillusione nei confronti della sinistra. Anzi, di più, la  condivido, perché anch’io stento a ritrovarmi nelle posizioni di un partito  troppo appiattito sulle scelte di questo governo che si è rivelato molto diverso  (peggiore?) di quanto in molti avevano sperato potesse  essere.
Onestamente però, devo dire che in fondo io me lo  aspettavo. Non a caso faccio parte di quella corrente (Essere Comunisti) del  partito che aveva proposto l’accordo con l’Ulivo solo in seguito a “paletti” ben  precisi. Purtroppo la maggioranza ha scelto una strada diversa che, oggi  possiamo dirlo, ha fallito.
Ma  poter dire “l’avevamo detto” certo non mitiga la delusione di vedere quanti dei  nostri militanti oggi non si riconoscono più in un partito che è stato il  portatore di ideali che però io ancora sogno possano  realizzarsi. Nonostante tutto, almeno per il momento, io ho deciso di  restare dentro.
Dentro  la contraddizione, certo, dentro la delusione, dentro la difficoltà, con fatica,  con ostinazione, con la convinzione che da dentro qualcosa si possa ancora fare,  mentre da fuori si può solo stare a guardare ciò che ci passa accanto e  sopra.
Un’altra cosa poi mi spinge ad andare avanti, ed è la  convinzione che in ogni caso è diverso parlare a livello politico generale e  operare a livello locale.
Anche e  soprattutto per il nostro paese, anche oggi, anche nell’attuale situazione, io  scelgo di restare dentro.
Perché  la politica deve partire dal basso, deve partire da ognuno di noi. Ad  essere diversi, a batterci per quello in cui crediamo, dobbiamo per primi essere  noi cittadini, cittadini di Agugliano prima che  d’Italia.
Io non  posso pensare di arrendermi e lasciare il nostro paese, questo con la “p”  minuscola, in mano a chi oggi ci amministra.
In nome  di questa convinzione, oggi mi sento di farti questo invito: guarda se puoi  passare sopra (se ce la fai) alle contraddizioni che viviamo a livello nazionale  per impegnarti a livello locale.
Io  credo possa essere possibile. A te la scelta. Con  amicizia.    FRANCA"