sabato 5 ottobre 2013

Ius soli, l'evidenza negata

Da Il Manifesto - Erri De Luca

Stamattina ho letto con soddisfazione di cittadino italiano la piccola notizia che la Federazione di Hockey su Prato tessera come atleti italiani gli immigrati nati sul nostro suolo. Applicano così all'aria aperta e sull'erba il diritto naturale di essere cittadini del luogo in cui si nasce.
Da noi questa evidenza non si ammette e l’argomento si ammanta della nebbiosa formula latina: ius soli.
In questo caso non importiamo termini anglosassoni, i preferiti dal linguaggio degli economisti e dei pubblicitari. In questo caso non parliamo di birthright citizenship, cittadinanza per diritto di nascita.
Non lo facciamo perché in quella lingua è norma applicata automaticamente a chi nasce sul territorio, per esempio americano, navi e aerei compresi. Il latino allontana.
Intanto mezzo migliaio di profughi si rovesciano in mare davanti ai nostri scogli. Mezzo migliaio insaccato dentro un bastimento sta in piene acque italiane e nessuna vigilanza lo avvista: lo segnala una imbarcazione privata.
Da qualche parte ho scritto: «Li lasciamo annegare/per negare». Con unanimità di governi continuiamo a tenere in vigore la incivile legge Bossi-Fini (ambo destro), costola peggiorativa della Turco-Napolitano (ambo sinistro). Le nostre autorità hanno promosso gli illegali respingimenti in mare, i sequestri dei pescherecci che osavano salvare naufraghi, la infamia dei campi di concentramento, Cie, per viaggiatori colpevoli di viaggio. Per supplemento di viltà quei detenuti vengono detti «ospiti», perché non esiste la fattispecie di reato. Esiste l’ignominia di imprigionare innocenti. Intanto di mezzo migliaio di profughi rovesciati in mare ne mancano a terra la metà. E mentre scrivo i corpi di annegati sono più di cento.
Non ai lettori del manifesto, ben informati dell’andazzo, ma a chi si affacciasse per curiosità su questa pagina: vi presento la peggior Italia possibile. Sappiate che è continuamente smentita e riscattata da tutt'altra Italia
Dall'Italia civile degli abitanti di Lampedusa che è diventata avamposto di futuro e ombelico del Mediterraneo. Da un papa argentino di cognome italiano che ha svolto il suo primo viaggio pastorale a Lampedusa, rigorosamente senza codazzo di autorità nostrane. Dalla gioventù, dalle organizzazioni che si battono per la chiusura dei Cie, per il diritto di asilo.
Se alla peggiore Italia possibile disturba tanto il diritto di cittadinanza per nascita, l’accoglienza ai profughi, suggerisco di prendere esempio dalla Federazione di Hockey su Prato. Invece che profughi, immigrati, richiedenti asilo, siano dichiarati atleti. Perché lo sono: hanno superato di corsa ogni ostacolo, saltatori in lungo e in largo tra le macerie delle loro case, schivatori di proiettili, lanciatori di fagotti al volo su mezzi di fortuna, di figli da una casa in fiamme, maratoneti di deserti, tuffatori di naufragi, scalatori di gabbie di tonni, olimpionici della resistenza a tutte le intemperie, le nostre comprese.
Abbiamo amato Chaplin e Chisciotte, i viaggi di Enea, Sindbad, Ulisse, cosa ci trattiene dall'accogliere a riva con la fanfara e il pane i loro nipotini eroici e desolati?

mercoledì 2 ottobre 2013

Tutti gioiscono, ma questo Governo fa più schifo di prima

Da ControLaCrisi
Intervento di Giorgio Cremaschi

Questo governo fa ancora più schifo di quello che l'ha preceduto. I ministri sono gli stessi, i voti che riceve per la fiducia pure, ma è tutto ancora più sfacciato.
Prima il governo Letta dichiarava di esistere per stato di necessità, per costrizione parlamentare. Ora rinasce nella convinzione euforica del PD e dei transfughi del PDL, e anche nella frustrata e velenosa reazione di Silvio Berlusconi al destino giudiziario che lo attende.
Tutto il palazzo gioisce, Corriere e La Repubblica, Confindustria e CGIL CISL UIL , conferenza episcopale e Borsa hanno il governo vero che chiedevano.
Naturalmente contento è il governo tedesco dell'Europa, che ha spinto come non mai per questo sbocco, trovando nuovi statisti di riferimento nel ministro delle leggi per la precarietà Sacconi, nell'uomo della sanità lombarda Formigoni, nel ministro dell'Interno Alfano che porta gli alpini dall'Afghanistan alla Valle Susa, e in tanti altri democratici modello, tra cui il noto omofobo Giovanardi.
Questa è la nuova maggioranza che l'Europa vuole senza vergognarsene, anzi ben felice di una classe dirigente che tanto più sarà di questo spessore, tanto più sarà supina di fronte ai diktat della Troika. Che infatti Letta ha subito riverito: tranquilli, paghiamo tutto e di più.
Da più di due anni siamo commissariati e le classi dirigenti PD-PDL, come i ladri di Pisa, litigano di giorno e si accordano di notte per obbedire alle banche e alla finanza.
Da due anni ci dicono che vediamo la luce in fondo al tunnel del massacro sociale, mentre la maggioranza della popolazione precipita nel buio della distruzione del lavoro e dei redditi, dei diritti e del futuro.
Ma le larghe intese prosperano nonostante il degrado che producono, perché sono promosse e tutelate da un Presidente della Repubblica che sta accumulando responsabilità storiche per la degenerazione della nostra democrazia.
Adesso si vanteranno di non aver ceduto ai ricatti di Berlusconi, di cui evidentemente ignoravano tutto quando ci si son messi assieme al governo. E poi continueranno così, tutti chiacchiere e austerità, perché così vuole l'Europa, perché saranno anche diversamente berlusconiani, ma soprattutto veri democristiani.
Per cominciare davvero ad uscire da questo pantano paralizzante bisogna far sì che Berlusconi vada ai domiciliari e tutta questa classe dirigente a casa. Con buona pace dell'Europa dei Barroso e Quagliarella.