mercoledì 28 novembre 2007

Acqua pubblica: ci metto la faccia!

Dal sito di Rifondazione Comunista

APPELLO piattaforma per l'acqua pubblica

1 DICEMBRE 2007 - ROMA
con ritrovo ore 14.30
Piazza della Repubblica

MANIFESTAZIONE NAZIONALE



RIPUBBLICIZZARE L’ACQUA, DIFENDERE I BENI COMUNI!
MORATORIA SUBITO CONTRO TUTTE LE PRIVATIZZAZIONI!
IMMEDIATA APPROVAZIONE DELLA LEGGE D’INIZIATIVA POPOLARE!
UNA GRANDE OPERA PUBBLICA: RISTRUTTURARE LE RETI IDRICHE!
GESTIONE PUBBLICA E PARTECIPATA DAI LAVORATORI E DALLE COMUNITA’ LOCALI!

Siamo donne e uomini
appartenenti a comitati territoriali e associazioni, forze culturali e religiose, sindacali e politiche.
Insieme abbiamo costituito il Forum Italiano dei Movimenti per l’ Acqua.
Insieme abbiamo raccolto più di 400.000 firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell’acqua.
La nostra esperienza collettiva, plurale e partecipativa e’ il segno più evidente di una realtà vasta e diffusa, di un movimento vero e radicato nei territori, che vuole fermare i processi di privatizzazione portati avanti in questi anni dalle politiche liberiste, che reclama il riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritti umano universale da sottrarre alle logiche del mercato e del profitto, che lotta per ottenere la ripubblicizzazione del servizio idrico e la sua gestione democratica e partecipativa.

Chiamiamo tutte e tutti ad una manifestazione nazionale l’1 dicembre per rendere ancora più visibile questa volontà e per mettere al centro gli obiettivi che intendiamo sostenere in questa fase della nostra iniziativa.
Chiediamo a tutte le realtà impegnate nelle lotte e nei territori per la difesa dei beni comuni e dei diritti sociali di considerare l’appuntamento del 1 dicembre uno spazio aperto dentro il quale intrecciare le rispettive esperienze nel filo comune della costruzione dell’”altro mondo possibile”.

CHIEDIAMO CHE LA DISCUSSIONE SULLA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE PROCEDA SPEDITAMENTE FINO ALLA SUA DEFINITVA APPROVAZIONE

La discussione in Parlamento deve procedere senza indugi, essere aperta e partecipata dalle esperienze e dalle vertenze in corso e finalizzata ad approvare i punti di fondo della nostra proposta: tutela e pianificazione della risorsa idrica, ripubblicizzazione del servizio idrico e suo governo partecipato, intervento della fiscalità generale per garantire a tutti il quantitativo minimo vitale e per finanziare una parte degli investimenti, provvedimenti di solidarietà internazionale.

CHIEDIAMO UN PROVVEDIMENTO URGENTE DI MORATORIA SUGLI AFFIDAMENTI AI PRIVATI E CHE LA LEGGE FINANZIARIA CONTENGA PROVVEDIMENTI PER IL RISPARMIO IDRICO E LA RISTRUTTURAZIONE DELLE RETI

Nei mesi scorsi abbiamo ottenuto l’approvazione della moratoria alla Camera dei Deputati, ma l’analogo provvedimento è ora impantanato al Senato.
Vi è ormai la certezza che esso non venga approvato entro la fine dell’anno, con la prevedibile conseguenza di un’ulteriore accelerazione degli affidamenti del servizio con il ricorso alle gare.
Per questo la legge Finanziaria deve intervenire in modo inequivocabile, approvando subito la moratoria.
La medesima legge Finanziaria deve inoltre intervenire con provvedimenti che pongano al centro l’acqua come bene comune e siano finalizzati al risparmio della risorsa attraverso:
a) l’incentivazione del risparmio idrico in agricoltura (passaggio a sistemi di irrigazione a minor consumo di acqua) nell’industria e negli usi domestici (obbligatorietà di reti duali e sistemi di recupero dell’acqua piovana);
b) l’istituzione di un Fondo nazionale per la ristrutturazione delle reti idriche, dotato di adeguate risorse, in grado di intervenire sulla situazione non più sopportabile delle perdite e degli sprechi.

LOTTARE PER L’ACQUA PUBBLICA SIGNIFICA ANCHE BATTERSI PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI E CONTRO LA LORO MERCIFICAZIONE

Siamo impegnati per ottenere che l’acqua sia considerata bene comune e sottratta alle logiche del mercato.
Vogliamo nello stesso tempo affermare con forza che la nostra battaglia per l’acqua è anche battaglia per tutti i beni comuni - dall’energia ai rifiuti, dal territorio all’abitare, dalla salute all’istruzione, dalla conoscenza alla sicurezza sociale - e parla e sostiene tutte le lotte che in questi anni si sono sviluppate in loro difesa.
La nostra manifestazione vive e vuole dare forza a tutte quelle vertenze territoriali che si sono battute per sottrarre i beni comuni naturali e sociali al predominio della logica del mercato e per affermare un nuovo protagonismo e volontà di contare da parte delle comunità locali.

FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
www.acquabenecomune.org

giovedì 22 novembre 2007

A presto!




Ci sentiamo lunedì

mercoledì 21 novembre 2007

Consiglio comunale del 19 novembre 2007

Quest’ultimo Consiglio comunale, con i suoi 12 punti all’ordine del giorno, è stato sufficientemente corposo.
Spettatori, come da copione, non ce ne sono stati.


Le comunicazioni del Sindaco hanno riguardato due aspetti: l’adozione da parte della Giunta di una deliberazione con cui è stato utilizzato il fondo di riserva per integrare alcuni capitoli di spesa e la presentazione del documento programmatico della società “Agugliano Servizi S.r.l.”, la società a capitale pubblico cui è stato conferito il patrimonio dell’Ente.
Su quest’ultimo punto spendiamo due parole per mettere in evidenza gli aspetti più salienti del documento.
  1. La società ha stipulato un finanziamento in forma di conto ipotecario per l’importo di 1,5 milioni di euro.
  2. Il Comune affiderà in house alla società la gestione dei servizi di assistenza domiciliare per anziani e disabili e persone a rischio d’emarginazione, dei servizi socio-educativi scolastico e domiciliare ai portatori di handicap, ai minori a rischio di emarginazione e del servizio scolastico di somministrazione dei pasti, accompagnamento, ecc... Inoltre, è in corso uno studio per verificare l’opportunità dell’affidamento della gestione e manutenzione del verde pubblico.
  3. La Società dovrà dotarsi di una struttura operativa che le consenta la gestione delle attività in programma.
Staremo a vedere quali saranno i criteri e gli strumenti con i quali la Società affiderà, a sua volta, la gestione dei servizi e sceglierà il personale della struttura operativa.
L’approvazione dei verbali della seduta precedente non ha avuto bisogno di correzioni.
Sull’assestamento generale di bilancio, pari a 281.888,61 euro di minori entrate e, di conseguenza, di minori uscite, ci siamo astenuti.
L’elenco dei capitoli modificati è lungo; le voci più rilevanti hanno riguardato alcuni lavori pubblici che sono stati differiti agli anni successivi.
Alcune particolarità: c’è un aumento di spesa di 9.000,00 euro di cui abbiamo chiesto conto, ma il Sindaco ci ha risposto che non c’è una destinazione precisa (e siamo alla fine dell'anno!), e un aumento di 7.000,00 euro per spese per liti, arbitraggi e risarcimenti.
Il quarto punto in discussione è stato l’adeguamento del programma triennale ed elenco annuale delle opere pubbliche che ha visto lo scivolamento di alcuni lavori in anni successivi e alcuni aumenti di spesa che hanno determinato la programmazione delle opere per stralci.
Le schede che erano state consegnate alla Commissione erano errate e l’Ufficio Tecnico ha provveduto a correggerle su nostra segnalazione.
Ancora una volta abbiamo assistito alla modifica del piano delle opere pubbliche praticamente alla fine dell’anno.
Il nostro voto su questo punto è stato contrario in quando, secondo noi, a causa delle modifiche apportate, non si può parlare di adeguamento del piano esistente come prevede la normativa in materia, ma si dovrebbe parlare di un nuovo piano.

Si è poi passati all’approvazione definitiva alla variante alle norme tecniche d’attuazione e alla scheda d’ambito IR2 del vigente P.R.G. (Via Martiri della Resistenza) su cui abbiamo espresso un voto contrario.
Abbiamo, invece, giudicato condivisibile la modifica al regolamento edilizio con l’introduzione di una deroga riguardante i volumi dei muri e delle altezze massime se utilizzate per migliorare i livelli di coibentazione termica e acustica, e l’obbligo (previsto dalla legge) di installazione dei pannelli fotovoltaici sulle nuove costruzioni.
Ugualmente condivisibile abbiamo giudicato la modifica del regolamento per gli interventi edilizi minori che ha riguardato la possibilità di coprire gazebo e pergolati con pannelli fotovoltaici e ha stabilito norme per l’installazione di parabole satellitari, antenne e condizionatori.
Su questo argomento
abbiamo proposto di dare un’adeguata informazione alla cittadinanza.
Il punto n. 8 ha riguardato l’approvazione del regolamento di zonizzazione acustica del territorio comunale che è stato approvato all’unanimità.
Sul punto 9, riguardante il piano di lottizzazione della scheda d’ambito IP8 (Via Vico), l’Amministrazione comunale ha dovuto recepire alcune osservazioni della Provincia di Ancona.
In particolare, l’ubicazione di un parcheggio lungo la rampa di accesso al Parco delle Querce, con conseguente diminuzione degli standard di verde pubblico previsti dal Piano regolatore, non ha convinto la Provincia.
Questa osservazione l'avevamo fatta anche noi in Commissione senza essere ascoltati.
Il suo accoglimento ha fatto sì che il nostro voto potesse essere favorevole.

I punti 10 e 11 hanno riguardato l’individuazione di due sub-comparti all’interno dei comparti n. 6 (Via N. Sauro) e n. 3 (Via Oberban) del Piano particolareggiato del centro storico.
La procedura proposta dall’Amministrazione di effettuare un solo passaggio in Consiglio comunale (mentre invece le norme urbanistiche ne prevedono due – adozione prima ed approvazione poi) ci aveva lasciato molto perplessi anche perché avrebbe esposto l’Amministrazione stessa a possibili contenziosi.
In Commissione, pertanto, ci eravamo astenuti, ma visto che in Consiglio alla fine è stato deciso per il doppio passaggio, il nostro voto è stato favorevole.
Il 12° e ultimo punto ha riguardato la costituzione di un organo intercomunale per esercitare un controllo sulla società SIC1.
Su questo punto abbiamo preferito astenerci in quanto alcuni passaggi non ci sembravano sufficientemente chiari.
Un'ultima osservazione: stiamo stati noi Consiglieri di opposizione a permettere lo svolgimento del Consiglio comunale. Infatti, per la maggioranza erano presenti solo otto Consiglieri per cui non avrebbe avuto il numero legale.

Chiunque voglia avere maggiori informazioni ci troverà a disposizione.

domenica 18 novembre 2007

Quando la Polizia spara

Nei vari commenti fatti nei giorni precedenti sui tanti blog che hanno parlato dell’uccisione di Gabriele Sandri, Gabbo per gli amici, avevo espresso le mie perplessità riguardo al fatto che in certi settori i colpevoli paghino le loro colpe.
Nell’edizione del 15 novembre de “Il Manifesto” è stato pubblicato il seguente articolo che riporto integralmente, lasciando a voi ogni commento.

Agente colpevole e graziato

Nel 1997, a Rimini, Ivan Liggi, agente di polizia stradale, uccise con un colpo di pistola Giovanni Pascale, un automobilista che non si era fermato all'alt. Secondo la versione di Liggi il colpo era partito involontariamente durante l'inseguimento.
Dopo qualche anno viene riammesso in servizio, mentre ancora si svolge l'iter processuale. Il 16 ottobre 2004 la sua condanna, 9 anni e 5 mesi per omicidio volontario diviene definitiva.
Familiari e amici dell'agente si mobilitano. Nasce un movimento di opinione che si organizza con un proprio sito internet. Aderiscono semplici cittadini e interi consigli comunali. La richiesta della grazia è accompagnata da 13mila firme.
Il 5 dicembre 2006, a circa due anni dalla condanna, Ivan Liggi riceve la grazia dal Presidente Giorgio Napolitano.

mercoledì 14 novembre 2007

Finanziaria 2008: i risultati

La sinistra si era presentata compatta all'appuntamento con la finanziaria: Loredana De Petris (Verdi), Manuela Palermi (Pdci), Giovanni Russo Spena (Prc), Cesare Salvi (Sd) avevano presentato trentadue emendamenti unitari le cui le parole d’ordine erano state: lotta al precariato, riduzione dei costi della politica, clima e ambiente, riduzione delle spese militari.

In primis, era prevista la riduzione dei costi della politica sintetizzabile in quattro punti: tetto massimo agli stipendi di tutte le cariche elettive e dei manager pubblici, soppressione delle strutture inutili, a cominciare da Sviluppo Italia, Covip e Isvap, sfoltimento delle consulenze e riduzione delle auto blu fino al 50% , con l'obbligo della pubblicizzazione di chi ne usufruisce.
Prc, Sd, Pdci e Verdi avevano proposto misure per contrastare il caro-mutui (aumento da 3.600 a 5.000 euro della quota di interressi sulla prima casa detraibile dalle tasse) e tenere sotto controllo l'aumento dei prezzi sui beni alimentari; interventi riguardanti gli asili nido (aumentare i fondi attraverso la riduzione delle spese militari) e i congedi parentali (con indennità al 50%, anziché al 30% come oggi).
Tra le proposte anche una moratoria di 12 mesi della privatizzazione dell'acqua e nuovi fondi per le fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda il lavoro, gli emendamenti prevedevano la stabilizzazione in tre anni dei precari nella pubblica amministrazione e dei ricercatori, il rinnovo del contratto del pubblico impiego e interventi a favore dei lavoratori esposti all'amianto.
Inoltre era prevista la reintroduzione del credito d'imposta al Sud (400 euro per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato).

Alcune di queste proposte sono state recepite dalla Commissione Bilancio del Senato ed hanno avuto il via libera migliorando il testo della finanziaria 2008 uscito dal Consiglio dei Ministri, nonostante alcune manovre dei centristi.
Vediamo alcuni dei risultati ottenuti.

I costi della politica
E’ passata, in gran parte, la proposta fatta, centrata su quattro emendamenti: riduzione dei membri del Governo (a partire dal prossimo Governo), soppressione di enti inutili, drastica riduzione delle consulenze e fissazione di un tetto agli stipendi dei manager pubblici, parametrato al primo Presidente di Corte di Cassazione (270.000 euro), con deroghe solo per un massimo di 25 posizioni, definite dalla Presidenza del Consiglio e pubblicizzate su internet per affermare un principio di trasparenza.
E’ stato inoltre scongiurato il taglio di 22.000 consiglieri comunali che avrebbe ridotto la rappresentanza democratica dei livelli più bassi, quelli più vicini ai cittadini.
Il lavoro
Alla lotta al precariato e alla riduzione della pressione fiscale dei lavoratori dipendenti è stato destinato tutto l'extragettito previsto per il 2008. La questione salariale del mondo del lavoro (i salari italiani sono più bassi del 40% rispetto alla media europea) è entrata così nelle priorità del governo.
E’ stato reintrodotto il credito d'imposta (abolito da Berlusconi) per nuove assunzioni a tempo indeterminato nel Mezzogiorno, che prevede per ogni nuovo assunto un importo al mese di 333 euro per ogni lavoratore e di 416 euro per ogni lavoratrice.
Altri aspetti da non sottovalutare sono: la conferma dell'efficacia delle graduatorie dei docenti precari per il perseguimento del piano triennale di 150.000 assunzioni, l’abrogazione dell’ art. 5 della Legge Moratti sul reclutamento degli insegnanti (la chiamata diretta), l'istituzione del fondo per le vittime dell'amianto e per il risarcimento di tutti coloro che hanno contratto patologie a seguito dell'esposizione all'amianto e per i loro eredi (30 milioni per il 2008 e 2009 e 22 a decorrere dal 2010) e lo stanziamento di 10 milioni per ciascun anno del triennio 2008-2010 per l'indennizzo per danni causati dall'esposizione all'uranio impoverito.
La sanità
Sono state autorizzate spese sanitarie finalizzate a potenziare la qualità delle strutture pubbliche, un programma per l'ammodernamento tecnologico, il potenziamento di unità di terapia intensiva neonatale e di risveglio dai comi e sono stati abrogati definitivamente i ticket sulla diagnostica, già azzerati a metà del 2007 con un emendamento del PRC, a tutela del diritto alla salute e dei livelli essenziali di assistenza.
L’ambiente
In ambito ambientale e per l'applicazione del protocollo di Kyoto per il clima sono stati previsti incentivi per la produzione elettrica da fonti rinnovabili, anche con il riordino della normativa sui certificati verdi e prevedendo un impegno di 40 milioni nel triennio per un piano per l'ammodernamento e la rimotorizzazione delle vecchie locomotive diesel, al fine di abbattere le emissioni inquinanti.
Altri aspetti
Da non sottovalutare l’aumento di 100 milioni del fondo per le non autosufficienze, la proroga della detrazione del 19% per le spese sostenute per il pagamento delle rette negli asili nido.

L'iniziativa della Sinistra per migliorare la Finanziaria va vista ovviamente assieme ai risultati già ottenuti sul decreto collegato: misure come il bonus per gli incapienti, la detrazione dell'Irpef per l'affitto della prima casa, l'abbattimento dell'ICI per la prima casa fino a 200 euro per le case non di lusso, la detrazione fino a quasi 1000 euro per i giovani tra i 20 e 30 anni che affittano una casa per motivi di studio o di lavoro, una detrazione del 19% per un importo fino a 250 euro per l'acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, la detrazione d'imposta per le spese di autoaggiornamento e formazione sostenute dai docenti di ruolo e non di ruolo con incarichi annuali per un massimo di 93 euro; il piano decennale per l'edilizia residenziale pubblica su cui sono stati stanziati 550 milioni e che dovrebbe permettere la messa a disposizione, a partire dal 2008, di circa 8000 appartamenti all'anno a canone sociale o concordato.

Insomma, dopo la grande manifestazione del 20 ottobre, si può dire che qualcosa si muove anche se serve un'ulteriore svolta sul terreno salariale e sociale.

domenica 11 novembre 2007

I costi della politica: la proposta del PRC

Rifondazione comunista ha presentato la sua proposta per ridurre i costi della politica.
Il PRC ritiene che la questione della riforma della politica non possa essere separata dalla condizione generale del Paese che ha assistito alla crescita di disuguaglianze e di privilegi da parte di una precisa classe formata dal mondo degli imprenditori, dei grandi manager pubblici e privati, degli esponenti dell’alta finanza, del grande giornalismo, degli appartenenti allo spettacolo e allo sport professionistico.
Un mondo che non solo ha visto crescere in maniera esponenziale i propri profitti e i propri introiti ma gode, per la gran parte, di un regime fiscale di assoluto privilegio.
Rifondazione Comunista ritiene, inoltre, che il tema dei costi della politica non possa neanche essere separato da quello del rapporto perverso tra affari e politica che rappresenta sia un costo economico sia un fattore di arretratezza del Paese (i dati dell’ultimo rapporto internazionale sulla corruzione nel mondo ci dicono che l’Italia è al 41° posto nel mondo per la corruzione nel settore pubblico).
La proposta del PRC prevede retribuzioni e pensioni massime non superiori a 10 volte quelle minime nella pubblica amministrazione per quanto riguarda i manager pubblici.
Prevede la riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo perfetto e tagli dimensionali agli apparati esecutivi (ma non alle assemblee rappresentative).
Esprime parere favorevole anche alla riduzione del numero dei consiglieri regionali, ma contrario alla riduzione del 20% di quelli comunali e provinciali. E’ invece d’accordo alla riduzione degli assessori.
Esprime parere favorevole anche e soprattutto alla riduzione drastica degli enti di secondo grado non elettivi (ato, consorzi di bacino, comunità montane, ecc.).
Infine, da pieno sostegno al codice etico proposto dalla Commissione antimafia.

mercoledì 7 novembre 2007

Fioroni e la scuola privata

Il bilancio della scuola privata dopo un anno e mezzo di centro-sinistra e di ministero Fioroni può dirsi sicuramente positivo.
A ricordarlo, in una lettera datata 9 settembre 2007 e indirizzata agli istituti parificati, è proprio il Ministro.
"Colgo l'occasione del nuovo anno scolastico per aggiungere agli auguri, un primo consuntivo degli interventi realizzati nel 2007 per le scuole private.
Come sapete assumendo le funzioni di questo ministero ho dovuto prendere atto di alcune misure restrittive assunte nella finanziaria 2006 nelle scuole non statali e cercare di porvi rimedio".
In parole povere: l’attuale Ministro ha provveduto a sanare i tagli fatti dal governo Berlusconi.
"La legge finanziaria 2007 ha recuperato una prima tranche di 100 milioni di euro", mentre con il Consiglio dei Ministri del 28 giugno 2007 sono stati aggiunti altri "51.306 milioni di euro in sede di assestamento di bilancio".
Riassumendo, 151.306.000 euro sono stati reperiti dal centro-sinistra, per far meglio del centro-destra.
Ciò che Berlusconi ha tolto alle scuole private, il governo Prodi ha restituito.
La circolare poi continua: "Il 5 settembre il Consiglio dei ministri ha approvato il provvedimento legislativo che introduce in ordinamento innovazioni di vostro sicuro interesse"…"Sarà mia cura sostenere in parlamento l'interpretazione già data sull'applicazione all'intero sistema dell'istruzione", tra cui "la direttiva che fissa criteri per l'attribuzione di risorse aggiuntive alle scuole del sistema nazionale d'istruzione".
Una direttiva, cioè, che permetterà di dare nuovi contributi alle scuole private.
Fioroni ricorda che, grazie alla finanziaria dell'anno scorso, adesso sarà personalmente il Ministro con un proprio decreto a ripartire annualmente i fondi destinati alle paritarie; in questo modo vengono bypassate le Commissioni parlamentari competenti, come invece era stato stabilito dal Governo Berlusconi.
La Finanziaria 2007 ha previsto che i fondi destinati alle private vengano concessi con priorità a quelle senza fine di lucro, che generalmente vengono gestite da congregazioni religiose.
Il numero degli istituti che possono accedere ai fondi statali è stato ampliato dallo stesso Fioroni con un decreto ministeriale di maggio in cui si fissa la lista delle scuole paritarie che beneficeranno di finanziamenti statali: scuole paritarie senza fini di lucro, ovvero, associazioni, fondazioni, enti ecclesiastici di confessioni religiose con cui lo stato ha stipulato patti, imprese sociali, enti pubblici, cooperative e cooperative sociali.
Si favoriscono cioè le associazioni che stanno entrando con prepotenza nel mercato della scuola privata, perseguendo un preciso disegno culturale, come Comunione e Liberazione (vale la pena di ricordare la partecipazione del Ministro all’ultimo Meeting).
In un solo colpo Fioroni supera se stesso e Berlusconi.

venerdì 2 novembre 2007

Un amore di gioventù

"Amo ferocemente, disperatamente la vita. 
E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine.
Amo il sole, l’erba, la gioventù. 
L’amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina.
Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile.
Come finirà tutto ciò? Lo ignoro".



Nato a Bologna il 5 marzo 1922, Pier Paolo Pasolini fu ucciso a Ostia il 2 novembre 1975 da uno dei suoi "ragazzi di vita".

"Che cos'è questo golpe?" dal "Corriere della sera" del 14 novembre 1974

Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere). Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969. Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974. Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di golpes, sia i neofascisti autori materiali delle prime stragi, sia, infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti. Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969), e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974). Io so i nomi del gruppo di potenti che, con l'aiuto della Cia (e in second'ordine dei colonnelli greci e della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il 1968, e, in seguito, sempre con l'aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del referendum. Io so i nomi di coloro che, tra una messa e l'altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l'organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neofascisti, anzi neonazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine ai criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista). Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi bruciavano), o a dei personaggi grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli. Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killers e sicari. Io so tutti questi nomi e so tutti questi fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli. Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero. Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il "progetto di romanzo" sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il 1968 non è poi così difficile...
Pier Paolo Pasolini