sabato 1 settembre 2007

Fioroni apre alla scuola privata

Il Ministro dell'Istruzione Fioroni, ospite del meeting di Rimini, ha aperto alla richiesta avanzata dal popolo di Comunione e Liberazione di attuare la parità scolastica tra istituti pubblici e privati.
“Abbiamo avviato un percorso che prevede la libertà nella e della scuola” - “È stato rafforzato dalla legge sulla parità scolastica e dal nuovo metodo di ripartizione delle risorse approvato dal Parlamento” ha detto Fioroni.
Non solo vengono messe a disposizione consistenti risorse per le scuole private, ma il finanziamento si estende per la prima volta anche alla scuola superiore. Invece, per le scuole statali non vengono recuperati i pesanti tagli economici effettuati dal precedente governo. Via libera, dunque, alle scuole private, mentre la scuola pubblica sembra destinata a vivere in una situazione drammatica.
Ma se l'articolo 33 della Costituzione italiana dice: “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”, come può allora un Ministro dello Stato affermare che i fondi alle scuole private possono arrivare sulla base della loro semplice esistenza?
Qualcuno potrebbe sostenere che le affermazioni del Ministro siano motivate dall'idea che la scuola italiana abbia bisogno di una buona dose di concorrenza per superare le tante inefficienze che presenta.

Forse più che di concorrenza, la scuola italiana avrebbe semplicemente bisogno di una maggiore attenzione ai suoi problemi strutturali.
Basterebbe poco: una seria selezione degli insegnanti, con incentivi e disincentivi, e dotazioni rilevanti e moderne.
Invece cosa arriva dal Governo? L'ennesimo provvedimento di sinistra...

22 commenti:

GG ha detto...

A proposito di "oneri"...mettici anche che le scuole delle suore non pagano l'ICI....

Continuiamo così, facciamoci del male.

Isabel Green ha detto...

io rispetto chi decide di mandare i proprio figli in una scuola privata ma visto che di soldi ne ricevono abbastanza non vedo proprio cosa ancora posso volere dallo stato...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Franca aiuto lol non capisco!:-))) !!!

Ma chi c'è al Governo? Il Centrosinistra o la vecchia inossidabile DC dei bei (si fa per dire) tempi andati?

Queste affermazioni increibili di Fioroni sono una ulteriori prova di come il Partito Democratico si appresti ad essere un ibrido di dubbio successo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

ERRATA CORRIGE:

Queste affermazioni incredibili di Fioroni sono una ulteriori prova, a mio avviso, di come ANCHE il Partito Democratico si appresti ad essere un ibrido di dubbio successo.

Anonimo ha detto...

eh, la DC è ovunque, di quà e di là...

Chit ha detto...

Confesso che orami fatico non poco a capire l'indirizzo perso da questa scuola nel corso delle ultime legislature. Forse non si tratta tanto di indirizzo quanto di...
semplice deriva! :-S

Unknown ha detto...

Io resto sempre convinto che la scuola dovrebbe rimanere pubblica e non condivido minimamente le posizioni del Ministro.
Non bastava il nostro Governatore Formigoni ora arriva anche il ministro, povera scuola.
Ritorneremo presto alla scuola cattolica e chi sa forse come l'islam alla scuola religiosa.
E poi vogliono fare le battaglie per la laicità dello stato.

Anonimo ha detto...

Sentendo certe parole da parte di un ministro del governo di centro(sinistra), da prossima precaria della scuola, mi vengono i brividi. Uniamole ai continui ricatti di Mastella e al fatto che dei provvedimenti "di sinistra" che il governo doveva attuare (PACS, superamento dello scalone, revisione della legge Biagi...) non si vede nemmeno l'ombra, e la depressione avanza. A volte mi chiedo che senso abbia per la sinistra stare al governo per starci in questo modo e attuare una politica che di riformatore ha ben poco.

Anonimo ha detto...

Grazie della visita sul mio blog, ciao!

Alzata con pugno ha detto...

Sono una sovversiva se voglio che sia abolito il concordato e con esso tutti i benefici che il nostro Stato "laico" elargisce alle chiese e a quella cattolica in particolare?

giudaballerino ha detto...

Cose da pazzi! E l'ipotetico discorso della concorrenza non regge proprio. A parte il fatto che, volendo, la concorrenza potrebbe esserci comunque (anche senza gli incentivi economici dati dallo stato ai privati) ma poi, se di concorrenza si dovesse parlare che si fa? Si aiuta economicamente il concorrente? E come se la coca-cola elargisse grosse somme alla pepsi per farsi fare concorrenza, mah... non ne capisco granchè di economia, però tale manovra non mi sembra affatto che aiuti la scuola pubblica. E condivido in pieno il dubbio di chiara: che senso ha per la sinistra stare al governo per starci in questo modo? Di nuovo mah...

valentina orsucci ha detto...

Se non fosse così grave, sembrerebbe un bellissimo scherzo.

Franca ha detto...

@ Chiara:
Che vuoi che ti dica...
Dell'annacquato programma dell'Unione non viene rispettato niente e poi si lamentano se si scende in piazza

Anonimo ha detto...

Sì, anche il balletto sulla manifestazione mi sgomenta. :(

Anonimo ha detto...

Umh... paragonerei questo governo ad un bicchiere di buon vino rosso, rovinato da un incauto oste che ci ha aggiunto tanta ma tanta acqua.

Che dire...

Sempre meglio dell'alternativa: olio di ricino ;-)

Anonimo ha detto...

Non so più cosa dire...mhgur

guccia ha detto...

...scuole private che poi vendono le lauree o abbonano più della metà degli esami... questa è l'Italia oggi e nessuno se ne preoccupa.
E le scuole pubbliche, per sopravvivere, ormai sono arrivate a doversi fare concorrenza. Si respira aria cattiva negli atenei e noi studenti la respiriamo quotidianamente. Corsi disorganizzati a causa della nuova riforma, tasse alle stelle, dottorati a 800 € al mese. L'università è allo sfascio.

Anonimo ha detto...

Sono decenni che la situazione della scuola pubblica non fa altro che peggiorare, il dramma è che oltretutto è la scuola dell'obbligo.
Fra un po' per garantire un'istruzione decente ai figli oltre a sborsare fior di quattrini per i libri le famiglie saranno costrette a spedirli in scuole private, sta diventando davvero un lusso il non essere ignoranti.

Mimmo ha detto...

....no comment.
sò solo che la scuola avrebbe bisogno di CAMBIAMENTI radicali....si gira sempre intorno al problema.
Chissà dove prenderebbero i soldi...visto che le casse piangono!!!

maurob ha detto...

chissa come mai quando vanno al meeting di rimini i politici sono tanto socievoli con le leggi proposte dai vescovi e compagni ..

elena ha detto...

Ormai quando sento definire questo come "governo di centrosinistra" mi viene il magone... ma se fosse di centrodestra, che farebbe di diverso???
Tremo per mia figlia, che si affaccia ora alle superiori. Non tanto per quello che imparerà (professori buoni ce n'è ancora, per fortuna, anche se è tutto soggetto al revisionismo ed al mercato) quanto perché non sono così sicura di riuscire a farla arrivare in fondo.
Diritto all'istruzione, eh? Non capisco perché quando Berlusconi e la Moratti parlavano di diverse opportunità per i figli degli operai rispetto ai figli dei "dottori" tanti si siano messi a schiamazzare, se poi proprio loro di fatto appoggiano una selezione subdola come quella di privilegiare (pardon, parificare!) le scuole private...
E va bene: il 20 ottobre in piazza anche per la scuola!
Suerte.

ArabaFenice ha detto...

Non sono per nulla d'accordo con il finanziamento delle scuole private. Non mi piace il messaggio che passa, sembra che non si voglia più investire su quella pubblica, sembra che la vogliano lasciare affondare nel fango in cui oggi si trova (e io che ho fatto delle docenze potrei raccontarvene di storie allucinanti...). Sembra come se ci fosse un alluvione che spazza ogni sapere, ogni pretesa di educazione nel mondo della scuola e la scuola privata sia una sorta di arca di Noè dove i prediletti possono studiare, imparare e investire sul loro futuro. E allora invece di costruire delle dighe per frenare questo alluvione si fanno degli investimenti per allargare l'arca di Noè o per renderla più comoda o per fare guadagnare di più Noè senza tenere conto che ci sono poveracci che su quell'arca non potranno mai salire anche se si abbassa un pò il prezzo del biglietto.
Questa è una delle tante contraddizioni di questo governo.