sabato 19 aprile 2008

Le ragioni della sconfitta

I risultati elettorali lasciano sgomenti.
Si tratta di una catastrofe annunciata, anche se nessuno poteva prevedere che sarebbe stata di queste dimensioni. Persi più di due milioni di voti, i quattro partiti assieme ridotti al 3%.

Come promesso faccio la mia personalissima analisi della sconfitta elettorale subita dalla sinistra, ma prima faccio una doverosa premessa.



L’analisi è la mia, solo ed unicamente quella di Franca, con tutti i limiti che questo comporta.
Non mi avvarrò, per scelta, delle analisi né della “corrente” cui appartengo né di alcuna altra valutazione. Quindi ogni errore o omissione sarà solo per mia colpa, mia grandissima colpa.

Liberi di commentare, possibilmente argomentando…

Alcune delle cause:

1. La partecipazione al Governo Prodi “senza se e senza ma” voluta da Bertinotti al Congresso di Venezia e la grande disillusione creata da questa partecipazione in quella parte di elettorato che tradizionalmente si riconosceva nella sinistra

2. L’atteggiamento “schizofrenico” dei dirigenti del Partito con la chiamata a raccolta in alcune grandi manifestazioni (vedi Vicenza e soprattutto Roma) per dire NO a provvedimenti poi tranquillamente votati solo pochi giorni dopo

3. La sottovalutazione del campanello d’allarme suonato con il risultato delle elezioni provinciali del 2007 che aveva già visto dimezzarsi i nostri voti e la persistenza a tenere in piedi un Governo insensibile alle ragioni dei lavoratori e dei soggetti sociali deboli con un atteggiamento per larghi tratti a-conflittuale e subalterno

4. L’imposizione di liste unitarie volute solo dai vertici e mai discusse con la base tanto da rinviare un congresso già convocato (forse per paura di una sonora bocciatura?)

5. L’abbandono del simbolo, anche questo imposto dal vertice e mai discusso con la base, solo per venire incontro ad Occhetto e Mussi, i liquidatori del PCI

6. Le candidature calate dall’alto, che non sono state espressione dei territori ed in alcuni casi invise agli stessi elettori del partito di provenienza

7. La sirena del voto utile dalla quale anche alcuni militanti sono stati attratti.

Questo lo scenario che adesso si presenta.
L’Italia è stata riconsegnata alle destre dopo meno di due anni.
Forza Italia e AN aumentano i consensi, la Lega Nord ottiene un grande consenso popolare in regioni importanti, il risultato della destra sociale è preoccupante.
Tanti di quelli che fino a ieri guardavano ad un partito come Rifondazione Comunista hanno scelto l’astensione o addirittura formazioni di destra.
Le forze di sinistra per la prima volta della storia della Repubblica non saranno presenti in Parlamento.

Che fare?
Come ha scritto Ramon Mantovani nel suo blog: “Rilanciare Rifondazione Comunista riprendendo il cammino del nostro progetto, mortificato e contraddetto dall’esperienza di governo, e produrre unità nei movimenti ed anche fra le forze politiche fondandola sui contenuti, sulle cose, e non più sulle illusioni salottiere”.

A partire dall’unità dei comunisti…


Vi propongo un paio di articoli interessanti:
questo pubblicato su La Repubblica.it e questo su Essere Comunisti

48 commenti:

Chit ha detto...

Ogni analisi ed opinione, sopratutto quando proviene da persone equilibrate, obiettive e di buon senso come te, va rispettata. In buona parte la condivido anche se (forse sarò "bacato") ma continuo a considerare che il cammino intrapreso nell'ultima legislatura non fosse sbagliato. A volte contradditorio ma NON sbagliato e, sopratutto, fedele! Sbagliato è stato forse NON COMUNICARE, non tenere aggiornato il Paese di quello che succedeva realmente lasciando campo libero a coloro che denigravano e seminavano zizzania in un terreno fin troppo fertile.
Credo che ci sia spazio e tempo per ricompattarsi e verificare quali valori ed ideologie portare avanti non dimenticandoci che siamo nel 2008 e forse, opinione personalissima ma abbastanza diffusa, sarebbe meglio rivedere un po' discorsi come quello del rapporto lavoratori-padroni che forse ha perso un po' di valenza difronte a problemi più urgenti ma che al contrario ho percepito essere invece punto base del programma elettorale.
Spero sia possibile e spero presto una sinistra nuova e più moderna possa esser nuovamente presente e far sentire la sua voce in parlamento anche se ci andrà, inevitabilmente, del tempo.

DS ha detto...

vedrai che ci sarà una nuova rifondazione, io ci spero!

il Russo ha detto...

Ciao Franca, trovo le tue argomentazioni fondate e apprezzabili (soprattutto le ferite di Venezia sono state pagate a carissimo prezzo, parlo anche nella mia realtà cittadina)però essendo io cittadino del nord vorrei invitare te e tutti i frequentatori di questo forum a focalizzare la propria attenzione sull'articolo da te linkato di Repubblica, la chiave per capire l'attuale situazione settentrionale sta lì.
Se poi invece vuoi fare un'analisi a più ampio respiro allora é il caso di parlare di una cultura di sinistra che é sempre più aliena agli under 30 e questo non è un problema da poco, ma non so sviscerando questo punto, per quanto secondo me fondamentale sia, dove si vada poi a parare...
Ciao.

articolo21 ha detto...

Rifondazione, se vuole rilanciarsi, deve... rifondarsi... non solo rilanciarsi. Scusa il gioco di parole.

Anonimo ha detto...

non sono molto d'accordo con la tua analisi. per me la sinistra comunista ha perso perchè invece di presentare idee innovative e conrete si è ammuffita per l'ennesima volta su slogan, proposte irrealizzabili ragionevolmente e spauracchio berlusconiano. il mondo è cambiato, bisogna cercare di seguirlo, non di frenarlo

Associazione ImperiaParla! ha detto...

@Sono in parte d'accordo, ma quoto Raser. Se ancora non lo hai letto, ti consiglio Il Mostro mite. Qualche buon spunto di riflessione c'è.
Ciao.

Pino Amoruso ha detto...

Condivido in parte la tua analisi In parte perchè non credo che il voto utile abbia fatto perdere consensi alla Sinistra Arcobaleno (vedi IDV, Lega, UDC ); non credo sia una buona idea una Rifondazione Comunista... quello che manca in Italia oggi è un grande partito di sinistra moderna, non il Partito Comunista (ovviamente è la mia idea)... E' indubbiamente un momento difficile dove prendere decisioni sbagliate potrebbe significare la fine. Io non sono Comunista e non sono Socialista; però mi dispiace non vedere in Parlamento le due correnti politiche storiche.....Si è venuta a creare una situazione pericolosa... il potere nelle mani di pochi che possono contare in una grande maggioranza in Parlamento...
Speriamo bene per il bene del paese!!!

Anonimo ha detto...

Tra le cause asggiungerei anche chi - con dolo, magari? - ha abbattuto molti elettori di sinistra. Grillo, per esempio, ha una grande responsabilità. Ma anche Stella con il suo "La Casta", che ha avuto il suo trionfo editoriale, per altro, proprio durante il Governo Prodi (un libro oltretutto scritto malissimo e chiaramente di fretta).
Hai fatto caso, Franca, a quanti blogger (penso a Daniele, a Santa, per esempio e molti altri che non sto a citare perché forse non conosci) che da elettori di sinistra hanno optato per quella contestazione (che io reputavo #&%£* e illegale oltre che dannosa) del "Nessuno mi rappresenta... mettetelo a verbale". Contestazione che non arriva da Grillo in persona - non è sul suo blog - ma ha la sua chiara impronta. Sua o di qualche suo adepto.

Franca ha detto...

@ Raser:

"il mondo è cambiato, bisogna cercare di seguirlo, non di frenarlo"

Bisogna vedere quale modello di cambiamento si vuole seguire.
Io non sono per quello berlusconiano o della Lega.
Se tutti proponessimo lo stesso modello, non ci sarebbe bisogno di altri partiti, basterebbero loro.
Gli originali sono sempre migliori delle copie che stanno avanzando...

guccia ha detto...

Sono perfettamente d'accordo, tranne forse l'idea di una nuova rifondazione comunista, che ormai non riesce più a convincermi. La colpa sta nella nostra dirigenza e nell'atteggiamento di Veltroni.
Pino Amoruso Lega e IDV possono tranquillamente considerarsi parte del voto utile visto che sono in coalizione e l'UDC non è altro che il piccolo terzo polo centrista. Anche se i moderati che leggono questo blog non lo ammetteranno mai Veltroni (ma anche Prodi) ha un'enorme responsabilità in questa morte della sinistra e l'ha appositamente cercata, non gli è capitata. A partire dalla caccia al lavavetri. Veltroni ha solo cavalcato l'onda di questa nuova società che è il trionfo dell'interesse personale e la morte totale della solidarietà. Mi facevano pena i toscani della sede del PD con il poster di Berlinguer appeso al muro, mi fanno pena i partigiani che credono che in questo progetto ci sia ancora un briciolo di sinistra.
Una nuova sinistra moderata non serve, non serve una sinistra preoccupata alla propria sopravvivenza contro questi due nuovi mostri democristiani e la deriva a destra che altro non è che la vittoria del giornalismo (che è riuscito a convincerci che ci sia un problema di insicurezza collegato alla risorsa economica e culturale extracomunitari). Il conflitto sociale si inasprirà, serve una sinistra di chiara impronta comunista. Serve una sinistra che creda ancora che un altro mondo, un'altra società è possibile, servono sogni e speranze in un paese completamente disilluso e preda di facili strumentalizzazioni.

Franca ha detto...

@ Il russo:

Dell'articolo che ho citato anche l'ultima parte è interessante.
Degli under 30 discutiamo pure: secondo te son finiti tutti nel Pd?

Lara ha detto...

Ciao Franca, guarda, proprio in questi giorni pensavo che anche Grillo ha subito una sconfitta (facendocela subire) e mi rifaccio al post di Sam, con il quale sono d'accordo.

Poi c'è l'esasperazione di tanti: e precari e lavoratori che non arrivano a fine mese e l'Euro che ha raddoppiato il caro-vita.
L'esasperazione porta a reazioni ... strane.
Secondo me "falce e martello" non rappresenta chi è stanco di pagare, pagare e nient'altro. Ecco allora la Lega e il suo successo.
Patetico e tremendo per noi che stiamo assistendo.

ArabaFenice ha detto...

Hai letto e commentato il post di Romina che attribuisce il fallimento elettorale della sinistra ad una serie di fattori che denotano una mancanza di concretezza e con il quale mi sono detta completamente d'accordo.
Trovo i motivi che tu hai elencato tutte plausibili cause del fallimento ma secondo me, essi rappresentano proprio le conseguenze di quell'assenza di concretezza di cui accennavo che resta a mio parere la principale causa della sconfitta. E' proprio un problema di approccio e non di singole scelte, approccio da cui discendono poi delle azioni e strategie sbagliate. In questo senso, non posso non condividere il commento di Raser.Come ho ribadito in altre sedi, non sono di sinistra (come sai) e trovo, in tutta onestà, irritanti alcuni atteggiamenti di alcune "tifoserie"(e sottolineo ALCUNE); tuttavia, spero che la sinistra riesca a ripartire su basi più solide perchè é indispensabile alle dinamiche democratiche del Paese. Una sinistra meno arrogante e più vicina ai problemi concreti della gente sarei felice di votarla, vista la rilevanza che le politiche sociali hanno nella mia preferenza.
Servirebbe un grande partito - a mio modestissimo parere meno estremo della SA e meno all'acqua di rose di Veltroni - più moderno e progressista, intelligentemente laico e meno autoreferenziale. in grado di mettersi in gioco.

Unknown ha detto...

Ciao Franca capisco la tua profonda amarezza per la sorte che è toccata alla sinistra nel nostro paese e comprendo appieno le ragioni della tua volontà di cercare in qualche modo una motivazione che possa far rinascere il Partito di Rifondazione Comunista cui tu appartieni per scelta ed ideologia. Penso che il cammino per la rinascita di quella sinistra uccisa dalla tendenza liberista e bipolarista della politica italiana, sia lungo e tortuoso. Era nell'unione di tutti i partiti “comunisti” e di quella che veniva considerata sinistra radicale che la tua corrente ideologica doveva stravincere e trabordare di consensi da ogni parte, in modo particolare dalla classe operaia, dal ceto medio-basso che non riesce ad arrivare a fine mese e da tutta quella parte della popolazione che con presunzione e grossolani errori di valutazione avrebbe dovuto porre la fiducia nella mani del nostalgico vento rosso, in quella che anch'io considero una corrente portatrice di valori sani e in cui ho creduto e continuerò a credere indipendentemente dal peso nello scenario della politica del nostro paese.
L'Italia è un paese molto strano e la politica non può ridursi a pochi grandi partiti perchè ha bisogno della dialettica oppositrice della frange estreme, che hanno radicato i loro principi nei quali credono con profonda convinzione. Il consenso della popolazione certo si è ridotto notevolmente e penso che le motivazioni siano da ricercare nei due anni scorsi di governo Prodi, da cui sono emerse come ben sai profonde ferite e disillusioni. Nei prossimi 5 anni c'è molto lavoro da fare per il nostra amata “bandiera rossa” e mi auguro vivamente che quel vento portatore di valori sani riprenda a soffiare con forza.
P.S. Per quanto riguarda la mia idea di lanciare il B-Day come Buffone Day naturalmente non vuol essere un'imitazione della corrente grilliana. Non ho mai pensato di sostenere cause altrui anche se ho firmato con orgoglio e grande senso di responsabilità lo scorso V-Day e se avrò modo il prossimo 25 aprile lo rifarò molto volentieri. Penso sia importante ricordare all'Italia e al mondo che un Presidente del Consiglio sia sfuggito con l'abilità di un'anguilla a tutti i processi giudiziari a suo carico e che sia stato assolto da quasi tutte le sue condanne. Sulla sua scia ne hanno tratto profitto i suoi “seguaci” tramite l'uso arbitrario dell'insindacabilità parlamentare. Ma per gli italiani evidentemente questo scempio di etica e moralità non costituisce alcun problema perchè all'italiano fa comodo la vicinanza con il potente, il Don Rodrigo di turno e non hanno alcuna intenzione di stare a sinistra perchè non si “guadagna” nulla dalle nostre idee.
Condivido le battaglie di Grillo ma anche per me ci sarebbero delle critiche sul suo modo di imporsi alla società, sopratutto giovanile...ad esempio l'incitamento a non andare a votare secondo me non è stato un messaggio educativo...e tu invece cosa non condividi di Grillo?
Scusami se mi sono dilungato tanto.....ciao e buona domenica.

Vincenzo Caldarola

Simone ha detto...

"il risultato della destra sociale è preoccupante"

mah, insomma... sarà preoccupante per la destra sociale stessa perché il risultato che tu giudichi elevato a me sembra miserabile ;-)

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Credo che ci debba essere una Sinistra nuova e non legata a Falce e Martello.

Una Sinistra che dovrebbe guardare a problemi concreti come calmierare i prezzi di pane, latte, pasta luce, gas, benzina, affitti...

Mettere mano alla legge 30 per cambiarla radicalmente

Difendere e non solo a parole la laicità dello Stato.

Io ho preferito parlare di futuro in questo commento.

PS: grazie per il tuo commento sul mio meme!
Daniele

Romina ha detto...

Franca@ "Tanti di quelli che fino a ieri guardavano ad un partito come Rifondazione Comunista hanno scelto l’astensione o addirittura formazioni di destra".

Questo è profondamente vero, e a mio modesto parere dovrebbe essere preso in considerazione da chi milita nella sinistra, proprio per capire meglio cosa è successo.
Ovvio che la sinistra debba rinascere, è necessaria. Ma a mio modesto avviso dovrebbe ricostituirsi su basi nuove, senza vecchie ideologie. Non è facile, ma il tempo per farlo c'è. Del resto non è necessario stare in Parlamento per fare politica.

Diliberto ha sostenuto, a "Matrix", che mai avrebbe neppure lontanamente immaginato una simile disfatta. Mi permetto di dire che è molto grave perché i dirigenti di un partito, a quel livello, dovrebbero invece capire che aria sta tirando. Oso immaginare che siano stati proprio i massimi dirigenti a non aver nemmeno pensato a una sconfitta così clamorosa. Questo è un segno lampante della profonda distanza che si era creata fra il partito e il Paese reale.
Se si comprende questo, si può ricominciare. Si faccia politica porta a porta, alla vecchia maniera, in mezzo al popolo, come fa la Lega.
E lo scrive una che leghista non è.

Saluti :)

Anonimo ha detto...

"Gli originali sono sempre migliori delle copie che stanno avanzando"

ma bisogna anche saper trovare qualcosa di originale e innovativo, senza rifugiarsi sempre in idee passate. la sinistra non ha saputo proporre niente di veramente nuovo e alternativo alla società consumistica e mercatista

Alzata con pugno ha detto...

Sono in molti ad avere delle serie responsabilità per la scomparsa della sinistra parlamentare, da Veltroni, a Bertinotti, a Grillo, alla selezione delle notizie dei telegiornali.
Il dato di fatto è che alla difesa dei propri ideali una parte della sinistra ha preferito fare un unico partito con i centristi, un'altra parte ha votato la sinistra l'arcobaleno anche se non l'avrebbe mai fatto (come me, che non ho mai votato rifondazione nè comunisti italiani ma vedevo impossibile l'8% in senato per il partito socialista), ma tutti quelli che si professano veri comunisti...davvero hanno ceduto all'ammaliante idea del lavarsene le mani? E' da questi elettori che dovremmo ripartire per formare una sinistra "vera"? O cercare di trascinare gli under30 senza ideali (se non quello del denaro) a sinistra? E con quale esito nel lungo periodo? E' gente che vota qui o lì a prescindere dall'umore. Da cosa dovremmo ripartire?

Anonimo ha detto...

Le ragioni che indichi sono tutte più o meno valide, secondo me, anche se la disfatta è tale che i motivi alla radice di ciò sono evidentemente più sociali e culturali che non gli aspetti meramente legati alle scelte del prc ed alla genesi della sin.arc.

Il punto è che in tutti, tutti i commenti che leggo si fa appello comunque a "categorie" , "etichette" ideologiche secondo me in grossa crisi e di per sè non sufficienti e, in ultima istanza, di natura elettoralistica.
"l'unità dei comunisti" per come la vedo richiesta credo che pprterà nella migliore delle ipotesi a qualcosa di un po' più salubre del PCF francese, che come si sa è diventato oggetta di tutela dell'unescu poichè oggetto di antiquariato.
Di società e soggetti sociali, di territori e potere costituente, bisogna parlare.

Anonimo ha detto...

Secondo me è mancato anche il radicamento sul territorio che è stato invece motivo della vittoria della Lega che oggi addirittura difende i sindacati da Montezemolo. Comunque credo che ci sia ancora molto da pensare e da discutere anche se condivido molte delle cose che hai detto... Giulia

Anonimo ha detto...

ciao Franca io mi sono detta che non commenterò fino dopo il secondo turno per il Sindaco di Roma. Cioè fra una settimana. (Scaramanzia, qui a Roma tira una bruttissima aria di revanscismo, con spedizioni punitive al Circolo Mieli e saluti fascisti in strada.)
Mi riprometto di confrontare la mia, pure questa sarà personalissima, con la tua.
intanto ti abbraccio, marina

Shardana ha detto...

La tua analisi mi pare più che giusta. Buona serata

riccardo gavioso ha detto...

anch'io, come Daniele, auspico una nuova sinistra, che nasca da un ampio dibattito sulle cose da fare piuttosto che sul bagaglio ideologico da recuperare. Le cause della sconfitta sono quelle da te elencate, anche se personalmente vedo preponderante le colpe dei vertici, ormai molto distanti dalla base.

una buona settimana

Franca ha detto...

@ Vincenzo:

Di Grillo non condivido la generalizzazione che sfocia nel qualunquismo: "Tutti i politici sono uguali, tutti rubano alla stessa maniera". Non è così: io (e non lo dico per me) ho amministrato il mio Comune e non ho rubato neanche uno spillo, non ho fatto favori a nessuno e non ho svantaggiato nessuno per partito preso.
Non condivido il suo protagonismo messianico: "Le liste senza politici certificate dal suo bollino". Ma chi si crede di essere!
Venga a vedere come si fatica ogni giorno nei piccoli Comuni per andare avanti, altro che casta...

il Russo ha detto...

Ciao Franca scusa se ti rispondo solo oggi, cito (presuntuosamente):
"una cultura di sinistra che é sempre più aliena agli under 30"
Capisco che tu possa giudicare il PD non affine alla cultura di sinistra, esso comunque discende da una parte dal comunismo italiano, dall'altra dal socialismo democristiano, cosa stia diventando non lo so, comunque come area in teoria possiamo ancora ascriverla più vicina alla cultura socialista che a quella conservatrice.
Chiarito questo, quando definisco la cultura di sinistra sempre più aliena agli under 30 includo nel calderone tutto l'arco che appunto va dagli autoreferenziali ferrandiani ai clerico-rutellini, tanto che in qualunque sondaggio tu vada a parare scoprirai che l'andamento dei voti in quella fascia d'età va sempre più o verso il qualunquismo forzitaliota o nella militanza leghista qua al nord se non addirittura nel mutuo sociale di estrema destra.
Vai in un qualunque centro d'aggregazione giovanile (pub, stadio, palazzetto dello sport addirittura scuole e università ecc.) e troverai sempre più spesso giovani militanti di sinistra nella stessa percentuale di negozi aperti il 15 di agosto in città.
E così dei giovani entusiasti aderenti forzitalioti e leghisti del '96 molti li troviamo oggi a fare politica sul territorio, alcuni di quelli che negli stadi (in poche decine alcuni anni fa) che urlavano cose pazzesche e filonaziste invece hanno oggi portato un partito xenofobo sopra il 3 percento (la stessa percentuale delle sinistre alle ultime elezioni)che é destinato a crescere ancora, fidati....
Il problema c'è, non si é trasformato quel grosso seguito ottenuto nei primi anni 2000 di protesta in un movimento di proposta, in cosa si è sbagliato: si era promesso l'irraggiungibile senza costruire qualcosa di stabile o era un movimento d'opinione fine a se stesso (solo di protesta per l'appunto)?
Se, senza fare processi (che sono ahimè già iniziati, Ferrero e i delegati del nord hanno voluto dopo la testa di Bertinotti quella di Giordano e l'hanno avuta)e magari seguendo la strada suggerita da Vendola si comincia, si sarebbe già tutti a buon punto.

Anonimo ha detto...

La tua riflessione è interessante, e ne condivido diversi punti. Io penso che anche una rilettura della società italiana, che ha subito profonde trasformazioni negli ultimi venti anni sulle quali la sinistra stenta a fare fino in fondo i conti, sarebbe molto utile.

Un sorriso al volo
Mister X di Comicomix

Franca ha detto...

@ Il russo:

Che in qualcosa si sia sbagliato è indubbio, altrimenti non saremmo dove siamo.
Io credo che lo sbaglio sia stato non avere più proposto il perseguimento degli ideali che ci avevano mosso, la speranza in una società diversa, ma questa è solo la mia opinione.
Per come la vedo io PdL e Pd sono le due facce della stessa moneta.
Entrambi propongono la stessa minestra, più o meno riscaldata. Non fa per me.
Il commento di Guccia (ha 25 anni ed è mia figlia), anche se, ovviamente, non può rispecchiare tutti, dice cosa si sarebbero aspettati da noi i giovani.
Non siamo stati capaci di darglielo: la partecipazione tanto subalterna al Governo ha spezzato le loro speranze e le loro illusioni.
E la soluzione non poteva essere la prosecuzione della perdita dell'identità.
Chi ha perseguito questo obiettivo, secondo me, è giusto che paghi.
Ne andrebbe la nostra sopravvivenza...

Oby ha detto...

Franca, l'unica immagine che posso darti io é quella della Bergamasca storica nella quale da 25 anni a questa parte la destra leghista l'ha sempre fatta da padrona. Ora, con il macello del precedente governo berlusconi alcuni so per certo che hanno contribuito all'elezioni di prodi, ma oggi, quei pochi sono tornati compatti a destra e fieri di urlare "lega lega". Le motivazioni le lascio in mano tua poiché nel post sembrano giá ben analizzate.

il Russo ha detto...

Guarda Franca, ho riletto con più attenzione il post di guccia ed ho ritrovato le motivazioni che ti spingono a 25 anni a fare scelte radicali e gli errori che si fanno a quell'età (a me "pena" i partigiani o i militanti del pd con foto di Berlinguer, vuoi anche perchè certe cose le hanno vissute sulla loro pelle, proprio non riescono a fare).
Convengo però con lei che certe dichiarazioni a livello nazionale (Rutelli che si mette ad accusare la destra di aver fatto entrare i rom avallando quindi lo stereotipo rom=pericolo sociale) e locale (Cioni a Firenze e Cofferati a Bologna per fare esempi) mal si sposano con i valori di sinistra, ma cercando di dare risposte a certi problemi finiscono per fare poco nella risoluzione dei problemi e troppo per la sopportazione dell'elettorato medio di sinistra.
Non sono altresì d'accordo che tutta la colpa stia nei mezzi di informazione, quelli ne sono uno strumento terribile e continuerò a ripeterlo fino alla nausea, ma in certe aree del nord ti posso garantire che l'aria nei rapporti cittadino-microcriminalità si è fatta veramente irrespirabile, quindi rispondere alle paure (anche gonfiate dai mass-media, mica lo nego) che lo straniero é una "risorsa", già di per sè cosa poco umana, è insufficiente.
Tornando alle nostre beghe di sinistra capisco però la tua presa di posizione: hai fame di sinistra e ne hai ben donde, nei 18 mesi dei governo Prodi (dopo cinque anni di carestia da Berlusconi/Bossi/Fini) non ti hanno dato manco le briciole, e sei giustamente incazzata.
Non tramutiamo però questo scoramento in autodistruzione, essere presenti sul territorio ma non in parlamento sarà già di per sè un prezzo altissimo da pagare alla visibilità ed al proselitismo (perchè questo toccherà tornare a fare).
Ciao e grazie per lo spazio concessomi.

Saretta ha detto...

penso, nella più beata delle ignoranza, che tu abbia davvero, davvero ragione.... ora c'è solo da rimboccarsi le maniche e fare la vera sinistra...
un saluto

maxpaglino ha detto...

tutto giusto, infatti il problema è che le concause sono moltissime, ed è per questo che non c'era scampo.
Per lo meno l'elettore tipo di sinistra ha le palle anche per punire elettoralmente il proprio partito, mentre l'elettore pro-Berlusconi ha i paraocchi e lo vota incondizionatamente nonostante tutte le vergognose porcate che ha fatto e che ha detto, procedimenti penali compresi, ed è qui la differenza tra il pensiero di sinistra e di destra, secondo me.
I dirigenti di sinistra non si devono più permettere, una volta arrivati al Governo, di posarsi sulle loro poltrone come melma dimenticandosi del mandato che abbiamo loro dato.

Crocco1830 ha detto...

Si Franca, la tua analisi mi pare esatta e credo che la sequenza data ai vari elemetni, siano praticamente in ordine di priorità.

Pike ha detto...

Sulle motivazioni della sconfitta della sa, c'era un aneddoto divertente riporato sul Corriere della sera di sabato scorso, di un comizio di Diliberto in una cittadina dell'appennino modenese.

Il militante gli disse, a Diliberto, che la moglie aveva paura al parcheggio del Carrefuor locale, infestato da rom ladruncoli.

Diliberto gli rispose parlando di mondialismo ,terzomondismo..

Ricevendo in cambio un sonoro -vaffa-

acbangher ha detto...

gent Franca, sono capitato qui "per caso" - ma nulla accade per caso. Sono uscito da PRC nel '98 senza peraltro aderire a null'altro - e ora mi trovo a metabolizzare a fatica una disfatta mediatica prima che politica, ma anche piena di concretezza di senso: fuori dal Parlamento! sembra impossibile soltanto pensarlo, e pare che resti soltanto la montagna! e mi trovo in alcuni blog della Brianza a sostenere non solo la necessità, ma anche l'urgenza e la possibilità di ricominciare.
Purtroppo le iniziative sono pochine, tutte o quasi riservati agli addetti ai lavori, mentre c'è bisogno di azioni piccole, magari, ma diffuse: per consentire alle persone di parlarsi e di vedersi - per marcare la differenza tra il televisivo e il vivente. Che ne faremo delle feste di Liberazione? che ne sarà delle serate tiepide, dei grilli canterini, del profumo di griglia che si stempera man mano? Occorrono soldi e strumenti per comunicare. Le finezze le lascerei ai manzoniani, noi qui (io) vorremmo condensarci in:
"la casa a chi la abita, la terra a chi la lavora".

valentina orsucci ha detto...

mi piace la tua lettura.
un po' morbida, forse.

Anonimo ha detto...

Ciao Franca,
per non dilungarmi troppo commento un solo punto: il voto utile.
A quanto pare molti (circa la metà di quelli che non hanno più votato a sinistra) sono stati attratti dal voto utile. Molto è dovuto alla campagna del PD che prima ha chiuso i ponti a sinistra e poi "a tradimento" ha chiesto il voto utile illudendo l'elettorato di una impossibile vittoria.

Tuttavia penso che non tutto sia dovuto alla campagna martellante dei media.

Invece penso che ciò sia dovuto
allo stravolgimento materiale della Costituzione e delle istituzioni. Questi 15 anni di "seconda repubblica" e di maggioritario hanno svuotato il Parlamento delle sue prerogative tanto che Esso è diventato un ratificatore di leggi e non più il vero detentore del potere legislativo. Le elezioni, da qualche anno a questa parte, sono diventate nei fatti presidenziali, sebbene la legge dica diversamente. Allora un elettore, un cittadino si chiede perchè dovrebbe votare un parlamentare che si candida esplicitamente a stare all'opposizione in Parlamento, se in Parlamento non si discute e non si decide di nulla? Se 20 o 30 anni fa aveva un senso portare in Parlamento una persona che rappresentasse le proprie istanze indipendentemente dalla sua collocazione rispetto al governo con il contributo nel dibattito parlamentare, che avrebbe contribuito a legiferare meglio, oggi questa dimensione è del tutto preclusa.

Anonimo ha detto...

Vorrei lasciare un commento sulla disfatta elettorale.
Sono docente di sociologia. Ho l'età di chi ha fatto il sessantotto. Lo dico per intenderci.
Ci ho riflettuto e, da sociologa prima che da "pasionaria", dico: la spinta di fondo che ha giocato in queste elezioni è la PAURA. Una paura di destra, che ha premiato la Lega. E una paura di sinistra, che ha premiato Di Pietro. Sono state premiate quelle immagini mediatiche che infondono sicurezza, protezione, senso di stabilità. Di Pietro viene percepito come uno "sbirro", quello onesto alla Al Pacino o tipo MOntalbano. Chi non voterebbe Montalbano oggi? La Lega è il suo corrispettivo nel profondo nord, quello delle nebbie, del Po e della padania.
Tra Berlusconi e Veltroni ha giocato, ancora, la paura. Veltroni è stato percepito come troppo giovane (il PD è nato pochi mesi fa) etroppo implicato col govenro precedente. E poi la sinistra dà l'idea di essere sempre un po' più effimera, un po' più ballerina. Sostanzialmente inaffidabile in tempi di crisi. In tempi di crisi, ci vuole un Padrino. E un Padrino è stato votato. Sospetto mafioso? Chissenefrega. In fondo la mafia è stabile. E' l'unica cosa stabile che c'è in Italia. La PAURA, ragazzi. soltanto la PAURA.
E noi? E noi speriamo che ce la caviamo. Auguri a tutti!
Enrica Tedeschi
Roma

rudyguevara ha detto...

franca tutte giuste le ragioni che esponi,ma secondo me c'è di più:è la gente che è cambiata.che vuole le cose facili.che nn è più disposta a lottare.che nn conosce più solidarietà.ci si scanna tra poveri.si cede al canto delle sirene.scusa il mio pessimismo.

francesca ha detto...

tutto vero e per me l’abbandono del simbolo è una cosa tristissima... triste come la scomparsa del dolce Enrico, per me insostituibile...

Anonimo ha detto...

@francesca
e vabè, il problema sta sicuramente nel simbolo...;)

Finazio ha detto...

Credo che per la maggior parte tu abbia ragione. Tutte ragioni che secondo me, anche se un pò semplicisticamente, lo ammetto, possono essere tradotte in una critica globale a dei vertici che non hanno brillato certo più di quelli dell'alitalia, vertici sempre più distanti dalla base che di fatto hanno svenduto sessant'anni di storia comunista democratica in nome di un pastrocchio velleitario. Ci siamo lasciati fottere la difesa delle masse da una masnada come è la Lega. Assurdo. Davvero assurdo.

Tanuccio ha detto...

Ho notato (forse sbagliando), che la sinistra si affosata sempre sulla lotta di classe degli operai... Ma quanti operai votano veramente a sinistra?? Io ne ho conosciuti parecchi che votano a destra...
Gli sfruttati in questi ultimi anni sono i precari, siano essi operai, impiegati, commessi etc...
Vedo una totale assenza della sinistra in nuove categorie professionali. La vedo troppo lontana dalla gente comune che non ce la fa ad arrivare a fine mese e troppo idealista, intellettuale e chic su altri versi...

Anonimo ha detto...

Mi sembra che la tua analisi sia sintetica e precisa, l'abbandono del simbolo, le scelte di Bertinotti verso Prodi, le liste unitarie.. insomma è stato inevitabile a quanto pare, addirittura sembrerebbe perfino "premeditato", è solo una mia impressione ma sembra quasi che la vittoria a Berlusconi sia stata servita su un piatto d'argento!

Unknown ha detto...

come già sai solo parzialmente mi trovo d'accordo con la tua analisi. Grande è stato il disatro del governo Prodi. Io personalmente sono convinto che se si avesse avuto un po' più di coraggio nel governare senza tante polemiche sarebbe andata molto meglio per tutti. Naturalmente le colpe si dividono equamente. Ora mi sa che sarà dura ma sono convinto si debba ricominciare a costruire una sinistra in Italia sulle cose concrete ma come sai la sinistra a cui penso è una sisistra di governo .

acbangher ha detto...

bene. bravi.
Adesso che - senza neppure organizzare i camion - i fascisti hanno realizzato la marcia su roma, che cosa ci viene in mente?
Un seminario sulla Resistenza o un corso semi-serio sul potere dello zucchero...?
E poi non volevo, ma visto il risultato oso "osare combattere - osare vincere"
http://lavoropolitico.blogspot.com/

acbangher ha detto...

compagne e compagni, vi faccio un elenco "a naso":
militari nelle 30 città;
militari nei siti delle discariche - che non ci sono ancora.
progetti "grandi opere".
abolizione delle comunità montane - e prossimamente anche delle province, chissà se metteranno i podestà!
razionalizzazione alitalia = meno 1800:
razionalizzazione wind = meno 750
(nel lecchese la riello, la MisterDay, la Gasfire e la Acque minerali Gajum fanno già meno 880)

Allora, invece di chiacchierare mq quanto sei bravo, ma quanto parli forbito, se cominciassimo a OPPORCI!!!???

acbangher ha detto...

uh uh, Francamente - che ne faremo ora di tutti quei proclami? sì, ne faremo: perchè i proletari di tutto il mondo sono uniti, quindi mi sento coinvolto anch'io.
Tra poco, il capodanno celtico scandirà i sei mesi dall'ultimo post che posso leggere.
Dove siamo finiti, tutti quanti? Alitalia, Gelmini, Brunetta, le banche... possibile che nessuno abbia a dire nulla? Le decretazioni d'urgenza per blindare finanziarie omicide e liberticide! possibile che non si trovi, ultimi basilischi, un motivo e un modo per fare aggregazione "in rete"?