sabato 21 giugno 2008

Senza commento

Copio e incollo dal blog "Solleviamoci"

Gruppo EveryOne: “Episodio di gravità inaudita. Necessaria condanna unanime di Istituzioni Nazionali ed Europee e seri provvedimenti contro la deriva razzista e xenofoba in Italia”

E´accaduto ieri mattina, 17 giugno, alle 8 a Milano.
La famiglia Covaciu, romena di etnia Rom, già oggetto di continue peregrinazioni per l’Italia a seguito di vessazioni, minacce e sgomberi, stava uscendo dalla tenda in cui da diversi giorni si era stabilita, in un microinsediamento nella zona di Giambellino, quando è stata brutalmente aggredita da due italiani di età compresa fra i 35 e i 40 anni.
Rebecca, 12 anni, nota per essersi aggiudicata in Italia il Premio Unicef-Caffè Shakerato 2008 per le sue doti artistiche applicate all’intercultura, e il fratellino Ioni, 14 anni, sono stati prima spintonati e poi picchiati.
I genitori, uno dei quali è Stelian Covaciu, pastore della Chiesa Pentecostale, che assieme al fratello maggiore di Rebecca erano accorsi per difendere i figli, sono stati ricoperti di insulti razzisti, minacciati, indotti a lasciare immediatamente l’Italia e subito dopo percossi. I Covaciu a quel punto sono fuggiti verso la stazione di San Cristoforo, in piazza Tirana, e accorgendosi di essere ancora seguiti hanno chiesto aiuto ai passanti. Nessuno è intervenuto.
Mentre la famiglia si stava avviando verso il parco antistante la stazione, la signora Covaciu, cardiopatica, è stata colta da un malore. Stellian Covaciu ha a quel punto contattato telefonicamente Roberto Malini del Gruppo EveryOne, che ha dato l’allarme facendo inviare sul posto una volante della Squadra Mobile di Milano e un’ambulanza. All’arrivo della Polizia, gli aggressori si sono dileguati.
Prima ancora dell’aggressione, l´Unicef aveva manifestato indignazione per la vicenda della piccola Rebecca, simbolo di un’infanzia senza diritti.
Il Gruppo EveryOne
era in procinto di organizzare il ritorno della famiglia in Romania per sottrarla all’ostilità che colpisce i Rom a Milano.
“Questa nuova violenza contro le famiglie Rom è spaventosa
e deve sollevare la protesta della società civile” commentano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau. “Quello che è avvenuto a Rebecca e alla sua famiglia è sintomatico del clima, ormai fuori controllo nel nostro Paese, di odio e intolleranza nei confronti del popolo Rom. Purtroppo non si tratta affatto di un caso isolato, ma dell’ennesimo gravissimo episodio di violenza, ai danni di una famiglia innocente, che rimarrà impunito e annuncia tempi davvero oscuri per l´Italia.”
Il Gruppo EveryOne ha recentemente denunciato l’aggressione a Rimini, avvenuta nell’indifferenza generale, di una ragazzina Rom incinta, presa a calci da un italiano mentre chiedeva l’elemosina. A Pesaro, qualche giorno fa, Thoma, il membro più anziano della locale comunità Rom, sofferente di un handicap a una gamba e cardiopatico, è stato colpito al capo e umiliato in pieno centro storico. Nella stessa città, i parroci hanno recentemente vietato ai Rom di chiedere l’elemosina davanti alle chiese. Nei giorni precedenti all’aggressione della famiglia Covaciu, EveryOne ha ricevuto segnalazioni di numerosi episodi di violenza da parte di italiani nei confronti di persone di etnia Rom, soprattutto dei più deboli: bambini e donne.
“L’attuale clima di discriminazione generale e l’atteggiamento ostile delle autorità,” continuano Malini, Pegoraro e Picciau “fanno sì che le persone aggredite non trovino più il coraggio di denunciare i loro aggressori. Inoltre, dichiarazioni come quelle del ministro dell´Interno Roberto Maroni, che predica la tolleranza zero contro i Rom, la loro schedatura con foto segnaletiche e addirittura il prelievo del DNA, lo sgombero indiscriminato e senza alternative di campi di fortuna e insediamenti regolari, la sottrazione dei bambini Rom alle famiglie senza mezzi di sostentamento - proclami che sconcerterebbero qualunque esponente democratico di un Paese civile - finiscono per fomentare violenze e soprusi ai danni dei più indifesi”.
Insieme a EveryOne, anche Santino Spinelli,
dell’Associazione Thèm Romano onlus, e il gruppo “Caffè Shakerato” di Genova, organizzazione per l’intercultura e il rispetto dei diritti dei bambini, esprimono la più viva preoccupazione per l’episodio, effetto ancora una volta dell’odio razziale che imperversa in Italia.
“E´necessaria una condanna unanime
del mondo politico italiano e delle Istituzioni europee” concludono i leader del Gruppo “e sono ormai indispensabili provvedimenti seri contro chi viola i diritti umani e si fa portatore di violenze e discriminazioni di matrice xenofoba e razzista”.

Per ulteriori informazioni:

Gruppo EveryOne
Tel: (+ 39) 334-8429527 - (+ 39) 331-3585406
www.everyonegroup.com info@everyonegroup.com

Per saperne di più su Rebecca cliccate qui

30 commenti:

Anonimo ha detto...

Da me c'è un premio per te.
Cristiana

il Russo ha detto...

Leggendo queste righe c'è di che vomitare... A che livelli terrificanti siamo arrivati?

Alzata con pugno ha detto...

E poi parliamo dei tedeschi ai tempi del nazismo, della cittadinanza che chiudeva gli occhi. Lo fanno già i nostri concittadini, chiudono gli occhi di fronte a persone che vengono picchiate e perseguitato, girano lo sguardo da un'altra parte per non vedere, sempre se non hanno problemi, in fondo, a guardare.
Perchè c'è chi agisce e chi non ha il fegato di agire, ma appoggia. Fegato poi. Prendersela con dei bambini, prendersela con delle persone indifese. Prendersela senza un motivo. Prendersela, per cosa poi? Non so più a chi fare appello. Ai razzisti non c'è motivo, ma agli indifferenti...siete lo stesso coinvolti.

Anonimo ha detto...

Presto metteranno anche i cartelli fuori dai locali: i rom non possono entrare.
Tanto sono tutti d'accordo.

Poi osano dire, questi italiani beceri, che i tedeschi sono tutti nazisti.
Dio mio, non ne posso più di questa spocchia tipicamente italiana.

Pino Amoruso ha detto...

..."accorgendosi di essere ancora seguiti hanno chiesto aiuto ai passanti. Nessuno è intervenuto".
Che tristezza :(

Anonimo ha detto...

Davvero senza parole... che schifo.
Avevo già letto la notizia su everyone e infatti l'avevo linkata sul blog...
Quello che più mi fa rabbia, però, è che 'ste notizie non passano in televisione... argh.

Anonimo ha detto...

"Nella stessa città, i parroci hanno recentemente vietato ai Rom di chiedere l’elemosina davanti alle chiese"

OHHH, che grande esempio di pietà e carità cristiana di cui si vanno riempiendo il grasso ventre e la bocca!
Piuttosto che sgombrare i campi Rom e prendersela con questa povera gente perchè non sgombriamo 'sto schifo di clero che ci ammorba?!

articolo21 ha detto...

E' l'esempio di una cultura che si sta radicalizzando in tutta Italia.

riccardo gavioso ha detto...

picchiare in due una bambina di dodici anni... che eroismo!
Se semini intolleranza, non puoi che raccogliere tempesta, poi fai sparire la tempesta dai mezzi d'informazione, tanto la gente fa finta di non vedere certe cose anche se le ha sotto gli occhi, e il gioco è fatto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Sono minuti interi che sono paralizzato davanti ai tasti del mio computer.

Un linciaggio, una cacccia in piena regola.... questo è il risultato di una politica che non vuole risolvere nulla. Buonismo eccessivo e squadrismo fascista. Questo ci sanno dare le due parti politiche oggi.

La vera integrazione parte dall'eliminazione degli estremismi.

Questo fatto è davvero sconvolgente. E poi pure contro dei bambini...!

guccia ha detto...

Visto che le istituzioni religiose hanno sostituito la bandiera della pace col crocifisso ora aspetto solo le flagellazioni in strada col cappuccio nero per dichiarare che siamo entrati in un altro, più spaventoso, medioevo.

Romina ha detto...

Concordo con Daniele: "buonismo eccessivo e squadrismo fascista. Questo ci sanno dare le due parti politiche oggi".
E, a mio parere, sono entrambi atteggiamenti sbagliati.

Aggiungo che il dato gravissimo, oltre al fatto di accanirsi contro dei minori (bella forza e bel coraggio, avrei voluto vederli affrontare un rugbysta), è senz'altro l'indifferenza, che però non riguarda solo questi tristissimi casi, ma anche molti altri.
Su questo, come su tante altre cose, dovremmo riflettere.

marina ha detto...

E' una deriva, va sempre peggio. Che si può fare? Ormai è nell'aria ovunque il razzismo, il male è molto più contagioso del bene.
E la stampa? questa storia meritava la prima pagina dei giornali
marina

Anonimo ha detto...

A furia di seminatre intolleranza i frutti cominciano a raccogliersi.

Come il mio amico Riccardo, anch'io penso all'eroico gesto di picchiare in 2 una bimba di 12 anni. Mi piacerebbe incontrarli, per poetr dar loro la medaglia che credo si meritino

^_^

Mister X di COmicomix

Chit ha detto...

Il fatto che Rebecca abbia o meno capacità artistiche e quant'altro risulta superfluo di fronte ad un'altra violenza inutile, gratuita e figlia solo dell'ignoranza.
Davanti a notizie come queste mi fermo a riflettere e non posso che vergognarmi d'essere connazionale di persone che compiano atti simili!

Giangidoe ha detto...

Sarà il clima xenofobo, o sarà che la gente è completamente andata di cervello?

zefirina ha detto...

infatti non commento
rabbrividisco

Pellescura ha detto...

Speriamo che col caldo il cervello di molti non vada ancora più in pappa.

Anonimo ha detto...

Una violenza davvero inaudita!
A che livello di bassezza e ferocia siamo arrivati?

Tisbe ha detto...

davvero senza parole

Pike ha detto...

Dopo la vicenda del pigneto e numerosi altri falsi allarmi, presunte aggressioni nazi-fasciste poi rivelatesi bufale,starei mooooolto cauto e vorrei conoscere le premesse e capire bene tutto .
Mi pare che la sinistra radciale si stia ancorando alla lotta al razzismo e d alla xenofobia in m,ancanza di altre idee forti e quandi inventi, talvolta, episodi di razzismo magari mai esistiti.
Adesso, da quella grandissima democratica che è, cancelli il commento.
Saluti.

Anonimo ha detto...

Che vergogna

Anonimo ha detto...

Mi torna alla mente la frase che disse una donnetta veneta rispondendo,per strada,alla giornalista:"io non sono razzista,la colpa è sua che è nero!"
Aggiornata:non odio gli zingari,la colpa è loro che sono Rom!"
Cristiana

Franca ha detto...

@ Pike:

Senti, in tutta sincerità mi hai proprio stufato.
Come tu ben sai, anche se ti piace molto fare la parte della vittima , sei stato cancellato solo quando non ti sei attenuto alle regole scritte sopra il modulo dei commenti e quando del tutto gratuitamente ti sei permesso di offendere me o altri commentatori.
Da antidemocratica quale sono, continuerò a cancellarti ogni volta che lo riterrò opportuno.
Se questo spazio non ti piace, non sei costretto a venirci....

Damiano Aliprandi ha detto...

Mi era arrivata questa notizia via e mail dal gruppo di Santilli, volevo aspettare per pubblicarla perchè volevo trovare le parole giuste.
Sono contento che tu l'abbia pubblicata, viviamo in un periodo storico così squallido che non c'è mai stato dal dopoguerra fino ad oggi.

L'altro ieri a Roma un campo Rom ha organizzato una festa invitando tutti noi gegè, io non c'ero purtoppo. Da quando c'è stata la manifestazione, i rom stanno prendendo finalmente in mano le redini del loro destino.
E noi gente ragionevole e non accecati dall'ignoranza li sosterremo.

E non faremo come ragiona Pike e company, non siamo uno di quelli che dice che i campi di concentramento non sono mai esistiti.

Oby ha detto...

Invece di andare in avanti andiamo indietro, e mi sembra frutto di una macchinazione da parte di politici e media per distrarre gli italiani convincendoli che tutti i problemi dell'italia sono rappresentati dai rom.

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Ciao Franca è ignobile quello che stà accadento in Italia sotto gli occhi attenti dell'Europa. Buona giornata da Tiziano

isline ha detto...

Che anche la Chiesa si unisca alla discriminazione è scandaloso...ma del resto non è la prima volta...

Crocco1830 ha detto...

la paura è diventata la legge!

elena ha detto...

grazie Franca per aver ripreso la notizia... e grazie a voi tutti che ancora siete in grado di indignarvi.