mercoledì 9 luglio 2008

Voglio un partito così

Scusate l'assenza dai vostri blog, ma sono un delegato al Congresso di Federazione del P.R.C. e membro della Commissione Elettorale per cui fino a domenica sera sarò impegnata per questo motivo.


Vi lascio un saluto e un articolo tratto da "Essere Comunisti".


"Voglio un partito così" di Elena Ulivieri


Qualche settimana fa sono uscita a cena con la compagna Martina. Avevamo deciso di recarci assieme al Gas, (gruppo di acquisto solidale, quello con le verdurine fresche biologiche, i formaggi e il latte, la ricotta e lo yoghurt prodotti da agricoltori locali; quello della “spesa a chilometri zero” e dell'agricoltura omeodinamica) che si riunisce ogni mercoledì presso la sede di un centro sociale in periferia vicino al periferico paese dove abitiamo. Abbiamo scelto una pizzeria molto popolare e altrettanto economica, a metà strada tra casa e Gas. In quell'occasione ho proposto a Martina di prendere la tessera di Rifondazione Comunista. Mi immaginavo che mi avrebbe detto di no, così, quando lei mi ha detto di no, ho amaramente precisato che per me era importante chiederglielo, più che ottenere una risposta positiva.

Voglio un partito per cui poter insistere.


Voglio un partito che conosca la storia. E che la sappia raccontare. Che organizzi seminari nazionali, dove i partecipanti ascoltino del fascismo, della Resistenza, delle guerre sanguinose, fredde e di (non) pace. Che dia gli strumenti per scovare il revisionismo – dilagante, sui media e, ormai, anche nelle parole di chi ci è vicino.


Voglio un partito che conosca l'economia. Che spieghi la crisi dei mutui subprime e i punti di pil che passano dal lavoro salariato alle imprese. Che indichi i testi da leggere e smascheri quotidianamente il capitalismo e i suoi bravi, come un instancabile D'Artagnan.


Voglio un partito che sappia portare i compagni e le compagne alla convivenza produttiva. Non voglio solo le regoline per le femminucce. Non voglio fare l'uomo per sentirmi una donna ascoltata (vedi alla voce “lei è una con le palle”).


Voglio un partito che non sprechi risorse. Ricordo che a Carrara una compagna del Lazio si era indebitata personalmente per le spese del circolo. Quel circolo deve diventare ricchissimo. Non voglio più sentir parlare di progetti mastodontici, capricciosi e irrealizzabili (magari mai portati a termine), ma soprattutto costosissimi e incomprensibili ai più, decisi nel chiuso di una stanza da pochi sprovveduti e maldestri dirigenti, sole od ombra che siano.


Voglio un partito dove l'identità è importante. E non viene trascurata. Perché se si trascura l'identità poi si dice che siamo “vecchi” o “nostalgici”. Voglio un partito che non tenti di nascondere i propri simboli. Voglio un partito che non segua le mode lanciate da chi ci è lontano e ha da farsi la propaganda. Voglio vedere le falci e martello sui manifesti del mio partito.


Voglio un partito amico di Cuba, della Palestina e del Venezuela (e che abbia un giornale che non faccia il verso a “Libero” quando ne parla). Che conosca la storia e il presente dei paesi. Che si confronti con gli altri partiti fratelli nel mondo e che sappia collocarsi in un contesto europeo ed extraeuropeo senza l'imbarazzo di nessuno.


Voglio un partito che conosca se stesso, la cui classe dirigente non sia soltanto autoreferenziale. Sì, perché ogni tanto l'autoreferenzialità può scappare. E – diciamocelo – a volte è divertente litigare. Ma poi si deve fare pace ed iniziare a litigare per davvero, per arrivare alla preziosa e necessaria sintesi collettiva (e la collettività è formata anche dai compagni della base, per chi se n'è dimenticato).

Voglio un partito che conosca il vocabolario. Che non si permetta di parlare col linguaggio del potere, che sappia evitare gli aggettivi, i sostantivi, le espressioni e i latinorum televisivi, e che curi attentamente anche le virgole e gli accenti. Senza scivolare in metafore lontane dalla realtà.


Voglio un partito con Linux o, al limite, con Open Office. E con un sito internet che fornisca le informazioni utili agli iscritti e alle iscritte. Gli ordini del giorno, i comunicati stampa, i manifesti, il simbolo (non soltanto il contrassegno elettorale), le fotografie, gli approfondimenti, le lettere e le risposte.

Voglio un partito senza nomi e senza facce. Appartenere ad un partito non deve significare “essere di” qualcuno, né il partito stesso dev'essere “di qualcuno”. Nostro, dei compagni e delle compagne, dev'essere.

Voglio un partito che renda la voce degli sfruttati più forte, e che non si allontani più da chi vuol rappresentare. Voglio un partito che rilegga Antonio Gramsci, che io non conosco bene, ma che forse alcuni compagni che conosco citerebbero opportunamente, spiegando qualcosa su come si organizzano dirigenti, intellettuali, militanti e simpatizzanti.


Voglio un partito per la pace.


Voglio un partito così.


Per questo appartengo al partito della Rifondazione Comunista. Perché è il luogo che più si avvicina a quello che serve. E per questo voterò e farò votare la mozione Acerbo Ferrero Grassi Mantovani, che poi è la uno, perché non fa un sognante discorso sulla precarietà della vita, del mondo, della terra e del cielo, ma che prova a ritrovare quel filo che un po' di volte ci è scivolato dalle mani.


Abbiamo dimostrato il nostro coraggio e la nostra determinazione in molte circostanze, per cose piccole e per cose grandi. Facciamolo ancora, ché questa, adesso, è la più grande di tutte.


E magari Martina s'iscrive.


E' per un partito così che io mi sto impegnando in questo congresso...

Un saluto a tutti. Franca

47 commenti:

Pellescura ha detto...

In bocca al lupo, compagna :-)

il Russo ha detto...

Iniziavo a preoccuparmi per l'assenza dei tuoi intelligenti ed arguti commenti, letta la giustifica (faccio il giovane) sei più che esonerata!
Per parlare così si deve fare, lottare per un partito della sinistra che rappresenti più persone possibili che portano in sè certi valori indispensabili per una vita con un minimo di senso: ti aspetto al ritorno.

Matteo ha detto...

Anche io mi ero preoccupato, ma se "mi" dici così sei più che giustificata. Anche io vorrei un partito così. A presto! :)

Anonimo ha detto...

penso che ogni persona intelligente vorrebbe un partito del genere...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Stai provando a fare qualcosa di importante ed in cui credi.

Provaci Franca!

PS: noi ti attendiamo con piacere!!!!

Daniele

Damiano Aliprandi ha detto...

Questa è la cosa che ci distingue dagli altri partiti : la voglia di una vera alternativa a questo stato di cose.

Per me non sono tutti uguali, questo partito sperato non lo è!

Speriamo che il congresso vada bene, e che la finiscano con tutti questi attriti!

articolo21 ha detto...

Provaci Franca, anhe se pare che il vento della storia stia tirando verso altri luoghi e posizioni...

ArabaFenice ha detto...

in bocca al lupo!

BC. Bruno Carioli ha detto...

Sono socuro che tu ci credi e che ci proverai con tutte le tue forze.
Se la tua utopia riuscirà farà bene anche a quelli che non si iscrivono.
Ma un partito che insiste è già una buona cosa.
Auguri di cuore.
Bruno.

zefirina ha detto...

il tuo impegno è ammirevole, invidio benevolmente la tua fede

marina ha detto...

Buon lavoro Franca. Invidio la tua forza: quello cui stiamo assistendo secondo me dice che di partiti ce ne saranno due, entrambi mutilati.
Forse è bene che la compagna Martina abbia detto di no ad Elena Ulivieri. Qualcuno avrebbe potuto dichiarare sospetta la sua adesione al partito in prossimità del congresso. (Frase priva di ironia.)
Non so come ti senti tu, Franca, ma io sono davvero amareggiata. Non riesco a considerare "nemico" nessuno e così sono diventata nemica di tutti.
Il partito per il quale ti impegni sembra uno splendido partito.
Posso aggiungere qualche mio desiderio?
Voglio un partito che non sia settario, che includa e non escluda, che cerchi le vicinanze e non esalti le lontananze, che riconosca la dignità di chi aspira alle stesse cose e cerca strade diverse.
Forse perché sono stata sempre una extra-partito, per me questo è molto importante.
buona fortuna a Rifondazione e a te
ti abbraccio, marina

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Lo vorrei anch'io, così. Mi associo all'incitamento del rockpoeta.

Chit ha detto...

Non posso che farti il mio personale in bocca al lupo, frutto non solo di questo post ma dell'impegno costante che hai avuto in questi anni. Lo aspetto a braccia aperte un partito in cui credere di nuovo solo che stavolta voglio vedere fatti e non sentire inutili e sterili parole!
(vale logicamente per tutti i partiti dell'opposizione)

Tienici informati Franca, per ora posso solo incrociare le dita e darti tutto il mio appoggio per una battaglia impegnativa!

Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Anch'io vorrei un partito così, ma ho l'impressione che, nonostante l'impegno di alcuni, tra i quali tu, non lo riavremo tanto presto.
Un saluto.

Pike ha detto...

Voglio un partito, i cui iscritti sono veri operai e non architetti o avvocati post sessantottini radical chic snob .
Voglio un partito che si liberi della resistenza, cui non frega più nulla a nessuno.
Voglio un partito che non sia un caravanserraglio delle minoranze con un candidato rom, un candidato transegender un candidato nano un candidato pellerossa apache.

Ma siccome vivo in un paese anormale, mi terrò l'unico partito nostalgico d'Europa.

Alzata con pugno ha detto...

Io vorrei un partito che non badasse alle differenze tra comunisti e socialisti, per fare una vera sinistra.

Franca ha detto...

@ Pike:

Della Resistenza non fregherà più niente a te, viste le tue idee...

ORA E SEMPRE RESISTENZA!

Saretta ha detto...

anche io voglio un partito così!

Pike ha detto...

Resistenza?
Vede Signora, mi sto facendo un cultura al riguardo.
Io se fossi in voi, starei moooooolto attento a sovraesporre la resistenza.
Vede, mi sto documentando e sto trovando numerosi episodi di conflitto armato tra le due anime della resistenza,segnatamente tra partigiani di GL , spesso assassinati da "garibaldini"
Non episodi sporadici ma fatti numeosi e documentabili.
Quindi comincio a chiedermi, se la resistenza non sia un artefatto storico o meglio, la fase preparatoria dell'instaurazione di un regime comunista.
Ora che Pansa ha spalancato la porta, non la richiuderete più.

Damiano Aliprandi ha detto...

e qui che ti sbagli caro Pike, documentati bene e scoprirai che i partigiani sono stati fermati dai dirigenti comunisti(per ordine dell'unione sovietica) apposta per non fare la rivoluzione.

Documentati e ti consiglio di studiare la vicenda della guerra civile Spagnola, la quale è un esempio lampante. Un buon libro, per iniziare, è omaggio alla Catalogna di Orwell. Se proprio non ce la fai, vedi il film "terra e libertà di Ken Loach...

E se ti va, vieni a leggere il mio post e senti l'intervista di un grande partigiano, un grande patriota, e un grande amico di Ernesto Che Guevara...


Pansa non ha aperto un bel niente, ha solo servito i nostalgici come te che non vedevano l'ora di gettare fango alla resistenza. Avete voluto la rivincita, e ci state quasi riuscendo. Quasi però..

Pike ha detto...

"Terra e Libertà" l'ho visto e m'è anche piaciuto.
Idem dicasi per omaggio alla Catalogna.
In Spagna i filorussi, sparavano allegramente agli anarco-socialisti del POUM.
o LI AGGREGAVANO o gli sparavano.
Esattamente quanto accadeva in Italia alle formazioni partigiane autonome.
E non mi riferisco solo al Porzus.
Vedi, i mei nonni, c'erano.
M'hanno raccontato.
Fonti storiche interessanti, riferiscono di approcci verso il marzo 1945, tra la X Mas e alcuni reparti della GNR e gli angloamericani e le formazioni " autonome".
Insomma, fosse servito a contrastare un insorgenza " rossa" la X e i reparti meno "politici" della RSI sarebbero venuti utili.

Il tuo post lo leggo ben volentieri. Io non sono un dogmatico.

Sul blog caffenero, non è mai stato cacnellato nessun commento, neppure d' insulti.

Damiano Aliprandi ha detto...

Bene e quindi se hai letto le considerazioni di Orwell avrai capito che i ragazzi che combattevano, sia del POUm e sia dei comunisti non sapevano che alla fine fossero nemici, ma poi c'erano i grandi manovratori.
E allora concorderai che i partigiani hanno solo cacciato via i nazifascisti e non hanno mirato alla rivoluzione. Così poi saprai che negli anni della strategia della tensione, le stragi di stato e i terrorismi vari erano ostacolati da un accordo comune tra gli USA e gli URSSS.

Troppo difficile spiegarti il concetto in poche parole.

Ma comunque tutto questo dimostra che il tuo amico Pansa non ha scoperto un bel niente e la resistenza rimane e rimarrà nella memoria come una grande cosa!

E io la difenderò proprio in memoria dei nostri nonni o genitori( a secondo l'età)che non hanno combattuto invano. Poi se dietro c'erano altre forze oscure non mi interessa, a me interessa la buona volontà di queste persone che credevano in grandi ideali. E vedo che non sono i tuoi, ma non importa!

Damiano Aliprandi ha detto...

ehm non volevo dire che le stragi di Stao erano ostacolati...volevo dire che erano VOLUTI. Quando scrivo di fretta sono proprio una frana!

Pike ha detto...

Ho come la sensazione che parti dall'idea di avere una superiorità intellettuale, nei miei riguardi, che in realtà non hai affatto.

Allora : i miei nonni erano fascisti. Non aderirono alla RSI perchè erano monarchici. Non furono squadristi. Non si macchiarono di violenze nel ventennio.

Dopo il 25 aprile gli venne estorto denaro e cose. galline e uova. Chi non pagò venne ucciso.

Mi disse mia nonna, che alcuni dei " partigiani" erano o malviventi comuni oppure ex fascisti imboscati.

Mi fido molto di più delle testimonianze oculari ( non solo di mia nonna, chiaramente ) che della agiografia resistenziale.

Insomma certe cose, non c'era bisogno che le scrivesse Pansa.Le so per storia familiare.

Il merito di quest'ultimo è stato di aver fatto arrivare al grande pubblico notizie già note in cerchie ristrette.

Poi ti cito :

"E allora concorderai che i partigiani hanno solo cacciato via i nazifascisti "

La pace tra Karl Wolff e Allen Dulles, tra tedeschi e angloaericani era stata già sigliata, con gli auspici del Cardinale Schuster.

Il 25 aprile a Milano c'erano pochi reparti tedeschi, chiusi nelle caserme aspettando gli americani , qualche reparto ( poca cosa 9 della X Mas , in attesda degli americani ( tregua "privata" tra angolamericani e X Mas)

Non solo : 70.000 partigiani ,disuniti e male armati, con finalità di lotta diverse e strategie diverse, non potevano neppure pensare di contrastare la Whermacht. Un esercito che, con i russi a Berlino, riusciva ancora a farsi valere.

A VOI SERVIVA IL FATTO D'ARME. insomma avete liberato una città già libera.

Il 25 aprile del 1945, le grandi aziende di Milano aprirono regolarmente.Controlla pure.

Attenzione a gonfiarli i palloncini. A gonfiarli troppo, poi scoppiano.

Pike ha detto...

..ma anche a imporre una memoria non condivisa, ai 4/5 del paese. prima o poi vuoi che i 4/5 scettici o negativi o neutri sulla " liberazione " non si ribelleranno ?!ma è' matematico, no?

Ma non l'avete capito che, riabilitando il 2 giugno, il Presidente Ciampi ( partigiano azionista si noti ) ha "rottamato" il 25 aprile?

Se l'ha rottamato, ci sarà un perchè, no? non è più, e forse non lo è mai stata, una festa condivisa.

Come invece può essre il 2 giugno.

Franca ha detto...

@ Pike:

Ci risiamo...
Tu sai sempre tutto e gli altri sono tutti ignoranti!

riccardo gavioso ha detto...

in bocca al lupo: è molto che stiamo aspettando un partito così, e siamo disposti a lavorare perchè possa venire alla luce.

un buon fine settimana

Damiano Aliprandi ha detto...

AH ma vedo che Pike fa copia incolla dei suoi commenti e inonda tutti i blog. Ma è un ossessione.

Anonimo ha detto...

Vorrei anche un partito che guardi al futuro, che sappia sentire il nuovo del mondo e lo sappia interpretare, indirizzare, guidare.

Voglio un partito che abbia l'ambizione di testimoniare la sua idea, non se ne vergogni ma sia disposto a contamionarsi anche nelle idee degli altri, quando sono buone e giuste.

Ma già come lo scrivi, mi piacerebbe assai.

Un sorriso confuso a sinistra
Mister X di Comicomix

Anonimo ha detto...

capisci bene che a parole un articolo così potrebbe esser sottoscritto da quasi chiunque.

Tanuccio ha detto...

In bocca al lupo e speriamo che almeno la metà di questi voglio vadano in porto... (sarebbe già un passo in avanti)

Anonimo ha detto...

Sarebbe il massimo,ma con i dirigenti di oggi,penso sia impossibile.

Speriamo...
Cristiana

Finazio ha detto...

Speriamo di averlo presto, un GRANDE partito così. Buon lavoro, Franca.

Pino Amoruso ha detto...

In bocca la lupo Franca...

A presto :)

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Ciao Franca sei tornata? Che esperienze porti dal congresso? Buon inizio settimana da Tiziano.

DS ha detto...

Ecco, c'era un motivo :) in ogni caso non sentirti tenuta a giustificare nulla.
Complimenti per il tuo attivismo!

Vale ha detto...

Esiste ancora un partito così?

Alessandro Tauro ha detto...

Cara Franca, credo di darti una notizia che ti farà piacere.
Nessun TG o quotidiano nazionale ha ancora riportato la notizia. Aspettiamo pazientemente...
Comunque, è una notizia che ha dell'incredibile!!
Sai chi è stato a presentare i documenti che pare abbiano messo contro un muro il Presidente della regione Abruzzo Del Turco? Il segretario di un partito della maggioranza che lo appoggiava: Marco Gelmini, di Rifondazione Comunista!!
E' stata rifondazione a presentare interrogazioni a Del Turco e, quindi, a presentare esposti alle 4 procure abruzzesi contro Del Turco sulla gestione dell'affare "sanità pubblica"!

Ci sono ancora esponenti politici che a quanto pare credono ancora nella politica nel senso nobile del termine! E che antepongono le ragioni di giustizia ai propri tornaconti politici.
Dio benedica le persone così!

Tisbe ha detto...

Ah, allora in bocca al lupo... mi ero abituata ai tuoi commenti sempre puntuali

Crocco1830 ha detto...

In bocca al lupo, Franca. Mi auguro che da questo congresso, che seguo con interesse dall'esterno e da ex tesserato, possa venire fuori un partito migliore di quello che ho conosciuto.
Ritengo sia importante e necessario un partito della Rifondazione Comunista, che sappia ripartire dalla base, evitando leaderismi legittimati da inutili e deleteri plebisciti.

Damiano Aliprandi ha detto...

Intanto Rifondazione Comunista è stato l'unico partito a denunciare da tempo la corruzione nella regione Abruzzo!

Non sono tutti uguali i politici! E questo lo dimostra !

Vegard ha detto...

Bel canto del cigno...

dawoR*** ha detto...

Ammirevole il tuo impegno : è così che dovrebbe essere far politica
:) dawoR***

Franca ha detto...

@ Dawor

Grazie Dawor.
Nonostante quello che sembra, siamo ancora in tanti a pensarla così...

Anonimo ha detto...

Tanti ma non sufficienti.

guccia ha detto...

Se si impegnassero tutti quelli che lo fanno col tuo spirito lo sarebbe già. Lo era.

Anonimo ha detto...

VOGLIO UN PARTITO CHE TUTELI IL MIO LAVORO, LA MIA FAMIGLIA!
Grazie pre la dritta!!!
Sono andata sul sito che mi avete detto (http://statali.blogspot.com)
è ho trovato ....il mio stesso pensiero, le mie stesse motivazioni, i miei stessi
problemi!
Ci vuole qualcuno che vada in Parlamento con la nostra stessa "fame" perchè questi politici, questi sindacalisti, hanno la pancia troppo piena!!!