Quello della trasformazione della scuola pubblica in ‘fondazioni’ – che di fatto accelera un processo di privatizzazione della stessa – è solo uno dei tanti segnali a testimonianza di come questo governo abbia deciso di non fare prigionieri sulla strada della restaurazione neoliberista. Siamo di fronte al più spinto attacco al sistema democratico così come lo avevamo conosciuto nella seconda metà del Novecento, in modo particolare così come lo avevamo conosciuto attraverso la Costituzione repubblicana e antifascista.
Il "riformismo elettorale" che si è andato affermando in questo Paese a partire dalla prima metà degli anni ’90 rappresentava in realtà solo la testa di ariete di un più generale e complessivo orizzonte di restaurazione, teso innanzitutto a frustrare quei momenti di democrazia assembleare che avrebbero potuto rappresentare un ostacolo sulla strada della normalizzazione. Su questa strada si è preparato il terreno a quella controriforma – varata da un governo di centrosinistra – che oggi vede la sinistra alternativa fuori dal Parlamento Italiano… e sulla medesima strada si sta preparando un rincaro della dose in vista delle prossime elezioni europee.
Nel frattempo, eliminata nel Paese qualsiasi reale opposizione parlamentare, si procede con il blocco delle politiche regressive: desertificazione sociale (sia sul piano dei diritti che su quello dei salari); guerra ai più deboli (attraverso la creazione di un antagonismo tra poveri); smembramento istituzionale (federalismo fiscale e controriforma della giustizia); restaurazione culturale (scomparsa della categoria dell’antifascismo).
Di fronte ad un simile scenario le comuniste e i comunisti non possono e non devono rimanere silenti. La complessa dinamica che ci ha posto fuori dal Parlamento non deve trasformarsi in una deriva ancora più grave, come quella della percezione di una fuoriuscita dalla società e dall’intero quadro politico.
In questo quadro importante ed opportuna è stata l’indizione da parte del Prc di un presidio davanti a Palazzo Chigi, alla ripresa dei lavori dell’esecutivo. E ancora più importante ed opportuno è stato rilanciare la campagna d’autunno attraverso la convocazione di una grande manifestazione nazionale che abbia il compito di lanciare contemporaneamente l’opposizione politica e sociale al governo in carica.
La scoppola elettorale subita dalle sinistre ha, tra le sue cause, certamente fenomeni “esterni” quali la citata controriforma elettorale. Ma ad essa si accompagnano tutta una serie di questioni che andranno indagate, prima fra esse quella della interruzione della “connessione sentimentale” con quelle fette di società che negli anni – sia che abbia governato il centro destra, sia che abbia governato il centro sinistra – hanno conosciuto un processo di impoverimento e di peggioramento delle proprie condizioni materiali di vita. È da lì che bisogna ripartire per risalire la china.
È da questo autunno e da quello che sapremo mettere in campo che dipende la ripresa ed il rilancio nel Paese di una opposizione di sinistra che veda i comunisti tra i suoi protagonisti.
(Tratto da "Essere comunisti")
Voi cosa ne pensate?
Nel frattempo, eliminata nel Paese qualsiasi reale opposizione parlamentare, si procede con il blocco delle politiche regressive: desertificazione sociale (sia sul piano dei diritti che su quello dei salari); guerra ai più deboli (attraverso la creazione di un antagonismo tra poveri); smembramento istituzionale (federalismo fiscale e controriforma della giustizia); restaurazione culturale (scomparsa della categoria dell’antifascismo).
Di fronte ad un simile scenario le comuniste e i comunisti non possono e non devono rimanere silenti. La complessa dinamica che ci ha posto fuori dal Parlamento non deve trasformarsi in una deriva ancora più grave, come quella della percezione di una fuoriuscita dalla società e dall’intero quadro politico.
In questo quadro importante ed opportuna è stata l’indizione da parte del Prc di un presidio davanti a Palazzo Chigi, alla ripresa dei lavori dell’esecutivo. E ancora più importante ed opportuno è stato rilanciare la campagna d’autunno attraverso la convocazione di una grande manifestazione nazionale che abbia il compito di lanciare contemporaneamente l’opposizione politica e sociale al governo in carica.
La scoppola elettorale subita dalle sinistre ha, tra le sue cause, certamente fenomeni “esterni” quali la citata controriforma elettorale. Ma ad essa si accompagnano tutta una serie di questioni che andranno indagate, prima fra esse quella della interruzione della “connessione sentimentale” con quelle fette di società che negli anni – sia che abbia governato il centro destra, sia che abbia governato il centro sinistra – hanno conosciuto un processo di impoverimento e di peggioramento delle proprie condizioni materiali di vita. È da lì che bisogna ripartire per risalire la china.
È da questo autunno e da quello che sapremo mettere in campo che dipende la ripresa ed il rilancio nel Paese di una opposizione di sinistra che veda i comunisti tra i suoi protagonisti.
(Tratto da "Essere comunisti")
Voi cosa ne pensate?
17 commenti:
Penso che la sinistra debba smettere di guardare agli altri e guardare più a sé stessa. Non dire "siamo rimasti fuori per la legge" ma capire cosa ha portato a alla perdita di centinaia di migliaia di voti. In Italia si sta perdendo il reale valore del comunismo a tutto favore di un ritorno del fascismo vecchia maniera. La nascita di circoli neo fascisti (Cuore Nero a Milano) ne sono un esempio.
Penso che in Italia c'è troppo silenzio. Io non sono Comunista e penso che la democrazia è in serio pericolo. Mi fa specie che questi "signori" possono prendere qualsiasi decisione nel silenzio di tutti (media, sindacati, cittadini).
;(
la destra ha il vento in poppa e fa quello che vuole e la sinistra...boh...
La Gelmini, ahimè, non è stupida, ma scaltra. Ha dichiarato che si potrebbero spostare gli gli esuberi dall'istruzione al turismo, 87mila cattedre, 87mila insegnanti. Una deportazione in massa! A me del grembiule non importa, a parte il fatto che costringe le famiglie disagiate ad altre spese... La cosa grave è che cerca di mettere le famiglie contro gli insegnanti, dicendo loro che devono stare tranquille poichè nel pomeriggio ci saranno insegnanti, soprattutto di lingue, per il tempo pieno. E qui si svela il disegno sopraffino. Precedentemente la ministra aveva detto che ci sono troppi bambini stranieri che rallentano la didattica e per loro farà corsi nel pomeriggio. Al TG1, quei corsi nel pomeriggio fatti da insegnanti di lingue diventano per magia orari pieni per tutti.
A nulla valgono le analisi internazionali che pongono la nostra scuola al 6 posto nel mondo!
Prodi voleva assumere 75mila precari all'anno, la Gelmini ne caccia 87mila in un colpo solo. Intanto ci sono 10.000 edifici scolastici non sicuri, il governo pensa di finanziarli con il risparmio sugli stipendi degli insegnanti. E noi, voi, continueremo a comprare fogli, forbici, colla, nastri adesivi, penne e pennarelli di tasca nostra!
;-) duccio
PS Tremonti al TG1 ieri ha detto "Il problema non è la luna di miele, ma l'obiettivo delle nozze d'argento". Stupenda metafora, ma non ho capito cosa centrava con le politiche di risanamento.
pur da un punto di vista diverso mi sento di condividere ilcommento di pino amoruso.
Penso che la partita sulla scuola sia determinante.
Perderla significherebbe rischiare di vedere indottrinate le prossime generazioni e quindi perdere quasi ogni speranza di vedere un Paese libero.
la sinistra dovrebbe risvegliarsi, e in fretta!
Ciao franca. Ti abbiamo linkato! Fai lo stesso con noi. Ti aspettiamo sul blog, quando lo vorrai
A presto
Penso che siamo messi male, malissimo, e se non ci diamo una mossa in fretta temo abbia ragione Daniele.
Penso anche che, poiché i TG passano solo le notizie che fanno comodo a chi ci governa e nel modo che aggrada loro, non possiamo proprio limitarci a farci sentire con manifestazioni (peraltro giuste) ma dobbiamo agire direttamente sui territori. Pomeriggi alternativi al tempo pieno che secondo me non ci sarà, ad esempio... i cervellini dei nostri figli sono troppo importanti per lasciarli in mano a costoro!
Ciao Franca, suerte a tutti.
Penso che l'opposizione debba sempre essere presente in Parlamento, ne va della democrazia. Attualmente non esiste alcuna opposizione, Veltroni non lo è di certo!
In questo momento sono troppo sfiduciata e temo che la sinistra non riesca a trasformarsi per sopravvivere nel nuovo contesto politico/sociale.
basta guardare
bisogna lottare
mi verrebbe da urlare
svegliaaaaaaa
Ecco, io concordo pienamente con l'appello, però una cosa mi chiedo a costo di passare per grillo parlante e passare per il rompicazzo di turno: ma c'é ancora qualcuno che verrà a dirmi che Gentiloni era uguale alla Gelmini. Perchè se sì, col cazzo che io scendo in piazza...
E' stato lasciato "passare" molto, speriamo che almeno su questo si comincino a tirare fuori gli attributi, magari non troppo pacatamente ...
Scusami Franca ma qui ci vuole:
»Istruitevi perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.«
Non possiamo restare ad assistere in silenzio alla morte della nostra democrazia.
Un saluto
Quello che sta succendo alla scuola ora è solo l'inizio...
L'opposizione non esiste...
E poi non aggiungo altro perchè ho visto Tremonti a Ballarò e mi vengono solo improperi...
A mio parere, un'opposizione di sinistra è più che mai necessaria perché si sta rischiando il Pensiero Unico, e ciò è un male. Penso anche, però, che la sinistra debba imparare da alcuni errori commessi in passato per risultare più "credibile", stando anche attenta alle strategie di comunicazione, che sono molto importanti. Il Cavaliere è abilissimo a far credere ciò che vuole. E' vero che possiede un impero nel campo dell'informazione, ma proprio per questo occorre, da parte di chi non possiede altrettanto, pensare bene a cosa si dice e a come può essere recepito.
Temi concreti, se posso permettermi: lavoro e istruzione su tutti, dove credo che la sinistra, se vuole, può offrire importanti contributi, a patto di non cadere nell'eccesso di astrattismo.
Trasformare le scuole pubbliche in fondazioni private è, a mio parere, una follia che deve essere combattuta in maniera intelligente e portando argomenti concreti all'attenzione del pubblico, senza troppi ideologismi. Secondo me, se vuole la sinistra può farlo.
Questo è almeno il mio modesto parere.
Comunque, in sintesi, la sinistra deve cominciare ad agire.
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