Ci alziamo la mattina dell'11 ottobre che è ancora buio. Ci mettiamo in viaggio e già fa capolino il sole; lo vediamo alzarsi all'orizzonte ma, soprattutto, ce lo sentiamo dentro. Siamo una famiglia dislocata geograficamente e la manifestazione è anche un'ottima scusa per rivederci. Sara e Gabriele partono da Parma in treno, perchè il pullman di Rifondazione parte troppo presto per un edicolante che deve consegnare i giornali. Franca, invece, da Ancona è già in marcia coi compagni del partito. Appuntamento fra di noi e con i tanti amici con cui abbiamo condiviso anni di impegno e di lotta in Piazza della Repubblica. Ad ogni traversina dei binari, ad ogni chilometro di strada, monta l'emozione. Nei nostri blog restano i segni, già vecchi, dello sforzo fatto per contrastare il silenzio colpevole dei media, i cellulari sono già scarichi nell'ultimo tentativo di convincere tutti della necessità di questa presenza.
Roma ci accoglie con una giornata quasi estiva, come volesse partecipare a rendere ancora più caldo questo evento. Ci fermiamo "in Piazza Esedra per il solito caffè" e cominciano i primi abbracci... siamo di nuovo tutti insieme! Il nostro piccolo nucleo familiare e quello più esteso di tutti coloro che (disoccupati, donne, studenti, giovani, lavoratori, pensionati, extracomunitari), come noi, credono davvero - e non si tratta solo di uno slogan - che un'Italia e un mondo diverso siano possibili.
Il corteo si muove poco prima delle due; tra i primi ci sono i compagni del Manifesto imbavagliati in segno di protesta per i tagli all'editoria, noi con lo striscione del comitato regionale, il segretario Ferrero finalmente sorridente: la sua ansia (e la nostra) si scioglie a vedere confluire un mare di bandiere rosse... ma quanti siamo?!
Ci sono davvero tutte le realtà della sinistra (c'è persino la banda di Testaccio!); c'è Véronique che, solidale, arriva da Parigi pronta a sostenere i compagni italiani e a scattare centinaia di fotografie; c'è Luigi, il nostro "friggitore di salcicce", con la bandiera della sezione di Montemarciano orlata a fili d'oro con i palloncini in cima all'asta; c'è tutta la nostra rappresentanza istituzionale al gran completo confusa fra gli altri; ci sono Andrea, Matteo, Simone, Schuma, tutti gli amici di sempre; c'è Marina meravigliosa e poetica "romanaccia autentica" con tanto di nipotino al seguito provvisto di kit da piccolo infermiere, pronto ad aiutare eventuali compagni infortunati. La nostra amicizia virtuale trova, in questa manifestazione che unisce, l'occasione di diventare reale (Marina, contiamo su di te per visitare le fosse ardeatine nel giro dedicato alla memoria che stiamo un po' alla volta percorrendo); c'è un compagno baffuto con un'immensa bandiera rossa che fatica a trascinare e che domina l'intero Circo Massimo. Proviamo un'indescrivibile emozione ad incontrare Haidi Giuliani con cui, noi reduci di Genova, per sempre condivideremo uno sterminato affetto, una giusta rabbia e un'esigenza di giustizia.
Arriviamo in piazza Bocca della Verità - mai così piena! - e ripercorriamo a ritroso tutto il corteo che continuerà a sfilare per più di cinque ore consecutive. Incontriamo Rinaldini coi compagni della FIOM, gli studenti compatti contro la Gelmini, tantissimi giovani (un'assicurazione per il futuro), il camion dei Giovani Comunisti/e che non smettono per un secondo di ballare. Siamo più di 300.000, dal palco azzardano un mezzo milione che non ci sembra poi così esagerato.
Sangue rosso scorre in ogni via (ogni vena), Roma è un cuore che pulsa.
Quando usciamo dalla metropolitana è già notte e il ritorno è l'occasione per tirare le prime conclusioni. E' evidente che la Sinistra c'è e ha ancora voglia di lottare. L'esigenza è quella di lasciarsi indietro le divisioni e gli sbagli politici: due anni di partecipazione al governo hanno lasciato il segno. La sconfitta elettorale è stata bruciante, ma anche per questo deve diventare la spinta per ripartire e ritrovare una logica di lavoro partecipato: la nostra gente ha dimostrato di esserci e di crederci ancora.
Ripartiamo da qui!
Intanto, semplicemente, ci acconteremmo di ripartire da Roma, ma all'appello i compagni non sono tutti: alcuni si sono persi in metropolitana! A metà strada siamo talmente stanchi che dobbiamo chiamare l'ambulanza perché un compagno è svenuto. Arriviamo a casa dopo le due e mezza (ma i compagni di Torino hanno fatto anche più tardi)... stremati, puzzolenti, ma felici!
Alcune nostre foto le trovate qui
Roma ci accoglie con una giornata quasi estiva, come volesse partecipare a rendere ancora più caldo questo evento. Ci fermiamo "in Piazza Esedra per il solito caffè" e cominciano i primi abbracci... siamo di nuovo tutti insieme! Il nostro piccolo nucleo familiare e quello più esteso di tutti coloro che (disoccupati, donne, studenti, giovani, lavoratori, pensionati, extracomunitari), come noi, credono davvero - e non si tratta solo di uno slogan - che un'Italia e un mondo diverso siano possibili.
Il corteo si muove poco prima delle due; tra i primi ci sono i compagni del Manifesto imbavagliati in segno di protesta per i tagli all'editoria, noi con lo striscione del comitato regionale, il segretario Ferrero finalmente sorridente: la sua ansia (e la nostra) si scioglie a vedere confluire un mare di bandiere rosse... ma quanti siamo?!
Ci sono davvero tutte le realtà della sinistra (c'è persino la banda di Testaccio!); c'è Véronique che, solidale, arriva da Parigi pronta a sostenere i compagni italiani e a scattare centinaia di fotografie; c'è Luigi, il nostro "friggitore di salcicce", con la bandiera della sezione di Montemarciano orlata a fili d'oro con i palloncini in cima all'asta; c'è tutta la nostra rappresentanza istituzionale al gran completo confusa fra gli altri; ci sono Andrea, Matteo, Simone, Schuma, tutti gli amici di sempre; c'è Marina meravigliosa e poetica "romanaccia autentica" con tanto di nipotino al seguito provvisto di kit da piccolo infermiere, pronto ad aiutare eventuali compagni infortunati. La nostra amicizia virtuale trova, in questa manifestazione che unisce, l'occasione di diventare reale (Marina, contiamo su di te per visitare le fosse ardeatine nel giro dedicato alla memoria che stiamo un po' alla volta percorrendo); c'è un compagno baffuto con un'immensa bandiera rossa che fatica a trascinare e che domina l'intero Circo Massimo. Proviamo un'indescrivibile emozione ad incontrare Haidi Giuliani con cui, noi reduci di Genova, per sempre condivideremo uno sterminato affetto, una giusta rabbia e un'esigenza di giustizia.
Arriviamo in piazza Bocca della Verità - mai così piena! - e ripercorriamo a ritroso tutto il corteo che continuerà a sfilare per più di cinque ore consecutive. Incontriamo Rinaldini coi compagni della FIOM, gli studenti compatti contro la Gelmini, tantissimi giovani (un'assicurazione per il futuro), il camion dei Giovani Comunisti/e che non smettono per un secondo di ballare. Siamo più di 300.000, dal palco azzardano un mezzo milione che non ci sembra poi così esagerato.
Sangue rosso scorre in ogni via (ogni vena), Roma è un cuore che pulsa.
Quando usciamo dalla metropolitana è già notte e il ritorno è l'occasione per tirare le prime conclusioni. E' evidente che la Sinistra c'è e ha ancora voglia di lottare. L'esigenza è quella di lasciarsi indietro le divisioni e gli sbagli politici: due anni di partecipazione al governo hanno lasciato il segno. La sconfitta elettorale è stata bruciante, ma anche per questo deve diventare la spinta per ripartire e ritrovare una logica di lavoro partecipato: la nostra gente ha dimostrato di esserci e di crederci ancora.
Ripartiamo da qui!
Intanto, semplicemente, ci acconteremmo di ripartire da Roma, ma all'appello i compagni non sono tutti: alcuni si sono persi in metropolitana! A metà strada siamo talmente stanchi che dobbiamo chiamare l'ambulanza perché un compagno è svenuto. Arriviamo a casa dopo le due e mezza (ma i compagni di Torino hanno fatto anche più tardi)... stremati, puzzolenti, ma felici!
37 commenti:
è bello vedere che i blogger che seguo abbiano partecipato a questa bella manifestazione, io non ho partecipato per il maledetto lavoro. Ma per fortuna ci siete voi che lo raccontate in una maniera così bella che sembra come se ci fossi stato.
Grazie.
Eppero' venite a Roma e ci potevate pensare che c'ero pure io nell'Urbe no?
Bella cronaca, mi fa ricordare di quando partecipavo più attivamente. Oggi la passione si è affievolita un po'.
Le manifestazioni sono dei momenti unici. UNICI.
Verrai alla manifestazione femminista a BOlogna, a fine ottobre? Potrebbe essere una scusa per vederci.
oh franca stavo così male che non sono riuscita a venire, avevo anche pensato di affacciarmi sulla stradina quando iniziava il corteo, ma non ce l'ho proprio fatta, però dalla finsetra aperta arrivavano i canti e gli slogan...ero lì con voi
bellissima cronaca di una bellissima giornata!
un abbraccio marina
pellescura: male!!
Ciao Franca.
Bellissima manifestazione, avrei voluto tanto prenderne parte ma il mio lavoro non mi permette di assentarmi (Brunetta docet, sarà lui il vero fannullone?).
Spero che serva a qualcosa, fido che si dissentirà in mille modi contro questo governo sfasci sta.
Ancora una volta voglio chiederti un favore, sul mio blog ho pubblicato una mail che mi è arrivata per cercare di bloccare il dl 137 sulla scuola. Se ti va di leggerla e pubblicarla, se condividi, sul tuo blog molto frequentato mi faresti un favore.
La parola d'ordine è PASSAPAROLA.
E' tempo di coalizzarci nel modo più incisivo possibile.
Grazie! Ciao!!!
era un pò che non si vedevano queste manifestazioni!
Complimenti per la cronaca.
ciao,
aria
era importante esserci e tu ne hai fatto un resoconto bellissimo. grazie
Complimenti per il resoconto, che si legge bene, è scorrevole e anche emozionante.
Franca@ Arriviamo a casa dopo le due e mezza (ma i compagni di Torino hanno fatto anche più tardi)... stremati, puzzolenti, ma felici!
Eheh! Carino il "puzzolenti"! :))
Bel post Franca, c'ero anch'io ed è stato bellissimo.
Un saluto.
speriamo di poter ridare linfa a questo nuovo slancio con le elezioni europee dell'anno prossimo.
però la tristezza nel vedere tanto razzismo e la paura di vedere tanta ingiustizia mi rende debole.
Bellissima manifestazione e bellissimo è stato il tuo post, in particolare le foto (ma già eri stata bravissima al 25 aprile), complimenti alle altre due mani!
Racconto emozionante. Sono giornate che credo ricarichino le batterie e diano nuovo entusiasmo.
E voglia di non arrendersi.
Che bella famiglia :)
Piazza "Bocca della Verità", mai nome fu più azzeccato!
Franca il tuo racconto mi ha procurato una forte emozione e anche un pò di nostalgia.
Tutta roba , se vuoi, prepolitica ma tanto sincera.
Davvero uno stupendo foto-racconto!
Semplice e di chiarissimo impatto. E' uno dei modi migliori per far rivivere la manifestazione anche a chi non c'era per giorni e giorni e giorni...
E' stata una gran bella manifestazione. Un bell'11 ottobre. Speriamo seguano dei bei 12, 13, 14 ... ottobre, novrembre ...
E guardala lì! Brava!
bellissima!!! e come se fossı stata lı anche ıo con voı!!! grazıe dı cuore!
Per fortuna che almeno in rete se ne parla, perchè sui media ne ho sentito parlare proprio poco..
Credo che indipendentemente dall'orientamento politico tutte le manifestazioni debbano essere cosí..sembra di vedere delle foto di famiglia!
Bella! Bellissimo tutto quel "rosso"!
Ci voleva proprio...
Mammaia,Franca,quanto ti ammiro e vi ammiro.Siete stati la bandiera di noi che non eravamo li' con voi fisicamente.
Cristiana
Ieri ho visto LA CLASSE e ti ho pensato.
Mi raccomando: vallo a vedere!
Un saluto
Quanto mi mancano le manifestazioni!senti di star facendo qualcosa, di essere al posto giusto. Bella sensazione
Capperi Franca, sai che ti ho pensato?! Io sono arrivato tardi al corteo, l'ho intercettato in testa e alle 16 -16,30 ero sotto al palco a firmare contro il lodo alfano, poi mi sono spostato sul prato all'ombra, accanto alle scale che davano sul lungotevere...
alla prossima
:@duccio
Bella cronaca che evidenzia la passione di chi conserva degli ideali. se poi è anche un momento di ricongiungimento familiare meglio ancora:-)
Una cronaca che fa sentire quanta voglia di lottare ci sia, di uscire, di vedersi e di trovare strade, percorsi con cui far valere valori e soprattutto diritti, Giulia
Anke kvi komunisten, ankora komunisten! Siamo circondaten!
.. e buon week end! ;)
grazie davvero per aver offerto la possibilità di "esserci" anche a chi non ha potuto esserci.
un buon fine settimana
bella manifestazione, speriamo solo che si ottenga qualche risultato concreto!
Gran bel resoconto, Franca, che unito a quello dei miei compagni di sezione mi ha fatto "rosicare" dall'invidia...
Finisce che, se non mi operano più che in fretta, davvero mi compro una poltroncina (sono un tipo comodo...) a rotelle e risolvo il problema! Ma a casa non ci posso più stare. Poi mi viene la sindrome dell'abbandono...
Alla prossima dunque... ma che bello sapere che non siamo solo virtuali! :)
Ragazzi ragazzi ma insomma! Svegliamoci e andiamo a buttare giù quel buffone di Berlusconi...non dobbiamo affievolirci mai forza!
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