sabato 27 dicembre 2008

Testamento biologico: io ho detto si

Alcuni giorni fa ho trovato sul blog di Barone Birra la possibilità di firmare un appello per il diritto alla libertà di cura.
Ovviamente, l'ho fatto immediatamente perchè credo che in materie come questa ognuno debba avere il diritto di poter scegliere secondo la propria coscienza.
In seguito ho ricevuto l'e-mail che segue:

"Carissima/o,
grazie per la tua adesione all'appello per il diritto alla libertà di cura sul sito www.appellotestamentobiologico.it, e grazie perché, anche con il tuo contributo, abbiamo già raggiunto oltre 27.000 firme!
Ho voluto promuovere questa iniziativa perché sono convinto che il paese su molte questioni sia più avanti del Parlamento. In questi anni ho girato l'Italia da Nord a Sud, e la maggior parte delle persone che incontravo mi ripeteva sempre lo stesso concetto: vogliamo essere liberi di scegliere. Per questo, mi sono impegnato con tutto me stesso per far approvare una legge sul testamento biologico, che garantisca il diritto costituzionale per tutti i cittadini alla libertà di cura.
Tuttavia esiste il rischio che il Parlamento voti una legge che impone determinati trattamenti terapeutici, ignorando il diritto alla libertà di scelta. Perciò ti chiedo un ulteriore sforzo per questa importantissima causa: ti chiedo di diffondere il più possibile l'appello, invitando tutti i tuoi contatti a sottoscriverlo. Se riusciremo a raccogliere centinaia di migliaia di adesioni, il Parlamento dovrà ascoltare la nostra opinione, che credo coincida con quella della maggioranza degli italiani. Il paese reale ha le idee chiare sulle questioni della fine della vita: tutti i cittadini ritengono che la decisione debba essere personale, che vogliano utilizzare ogni risorsa della medicina o che intendano accettare la fine naturale della vita.
Ti ringrazio infinitamente e conto su di te per far circolare il più possibile l'appello,

Ignazio Marino

Per firmare la petizione si può andare qui

19 commenti:

Alessandro Tauro ha detto...

Per diversi aspetti questo paese non si è ancora scrollato di dosso un sacco di retaggi medievali. Abbiamo vissuto l'illuminismo solo di sfuggita. E ora ci tocca percorrere a gran velocità un sacco di strada, se vogliamo arrivare a raggiungere quel livello di civiltà consono per l'epoca che stiamo vivendo.
Il testamento biologico è il primo grande passo in questo senso. Siamo un paese che vive in una strana dicotomia tra la difesa della vita a tutti i costi di chi è già praticamente morto, e la scarsa attenzione alla vita di chi è ancora vivo e vegeto.

Ognuno di noi credo abbia il diritto di decidere di cosa fare della propria vita. Il corpo, la mente, il respiro sono proprietà di ciascuno di noi. E dovrebbe spettare solo a noi la scelta di se, come e quando impiegarli...

Naturalmente, appello firmato! ;)

Silvia ha detto...

Dove posso firmare l'appello?? Così lo faccio subito!

;-)

Amunia ha detto...

firmato, ovviamente.
Trovo ingiusto che non si possa decidere della propria esistenza.
E anche chi crede in Dio dovrebbe firmare: non c'è forse stato dato il libero arbitrio?

Alzata con pugno ha detto...

ehm...Amunia è un mio "altro" account, sono io :)

Lara ha detto...

Firmo anch'io, grazie della segnalazione Franca.

Ciao.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Il paese è più avanti del parlamento ma quando vota a dire il vero proprio non mi sembra.

Anonimo ha detto...

già fatto da barone birra :-)

Silvia ha detto...

Grazie! Ho trovato il link e ho già firmato! Anzi, nell'altro mio blog, ho anche messo il link che punta l'attenzione sull'iniziativa, in modo da farla girare! Grazie ancora!

;-)

Unknown ha detto...

Secondo me prima di diffondere una petizione del genere bisognerebbe informare la gente che si accinge a scimmiottare quello che molti altri stanno facendo. Bisogna capire per bene cosa esattamente vuol dire testamento biologico e cosa vuol dire libertà di scelta per un malato terminale. Io nel dubbio non firmo per il momento voglio meditarci su sai a volte ho dei rigurgiti di coscienza che mi spingono ad essere prudente sulle scelte moralmente sensibili.

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Grazie della segnalazione, Franca. Ho detto sì pure io.

Luciano ha detto...

Sono d'accordo anch'io su questa iniziativa. Sono entrato qui tramite blogger amici mi piacerebbe avere un contributo su questo post http://otrantino.blogspot.com/2008/12/un-pensiero-personale-per-lanno-nuovo-o.html
Un saluto

Saretta ha detto...

anche ıo ho detto dı sı... trovo ıncredıbıle che ın un paese che sı defınısce "cıvıle" non sı una lıberta rıconoscıuta.
un saluto e un caro augurıo... =)

il Russo ha detto...

Firmare è quantomeno un dovere.

Pino Amoruso ha detto...

Ho letto, ho dato un occhiata, e andrò a dire si anch'io...
;)

Pellescura ha detto...

Firmo.
Un saluto

Franca ha detto...

@ Vincenzo:

Il tuo commento mi stupisce...

Proprio perchè è una scelta che coinvolge la coscienza dovrebbe essere libera e non condizionata da un divieto imposto per legge!
Oppure pensi che la tua coscienza debba condizionare la mia?
E non condivido neanche il tuo giudizio sulla gente che si beve tutto quello che viene propinato da altri e che sta lì solo a scimmiottare.
Ma chi siamo noi?
I migliori in assoluto?
Quelli che si mettono ad insegnare?
Io non ho questa pretesa...
Se credo in qualcosa, faccio quello che posso per portare avanti l'idea, anche postando il testo di una petizione...

Marco Dale ha detto...

Prima di tutto:FIRMATO!!
Secondo,voglio cogliere l'occasione per augurarti (in anticipo)un felice anno nuovo,sperando ci porti più lavoro e meno precarietà,mi accontento di poco!!!
Ciao Marco

Pierprandi ha detto...

Grazie mille per la segnalazione. Un saluto

Chit ha detto...

Grazie della segnalazioen. Chiaramente ho firmato e provvederò a diffondere la notizia.