"Ci sono cose da non fare mai, né di giorno
nè di notte, nè per mare né per terra:
per esempio, la guerra"
"Ce l’ha detto Erodoto, nel V secolo avanti Cristo: nessuno è così pazzo da preferire la guerra alla pace.
Ce l’ha spiegato Albert Einstein: la guerra non si può umanizzare, si può solo abolire.
L’ha ripetuto Bertolt Brecht, dopo il secondo conflitto mondiale: guerra vuol dire che la povera gente fa la fame, fra i vincitori come fra i vinti.
Eppure, ancora oggi, i governi del mondo raccontano che la guerra è necessaria, che la guerra è una soluzione, che porterà democrazia, ricchezza, pace.
Non è vero. I cittadini del mondo lo sanno, che non è vero.
Anche Gianni Rodari, che aveva conosciuto tanti bambini e tanta guerra, diceva che ci sono cose da non fare mai, né per mare né per terra: per esempio, la guerra. Lo diceva in forma di filastrocca, ma dovrebbero leggersela i grandi, più che i bambini.
Ecco: cari governi del mondo che fate la guerra sulla pelle dei cittadini, leggete Gianni Rodari. Leggete Martin Luther King, leggete Don Milani. Leggete Albert Einstein, che non era proprio l’ultimo degli stupidi.
A volte, quando sembra che l’interlocutore non comprenda il nostro punto di vista, diciamo “Ma lo capisci o devo farti un disegno?”. Cari governi del mondo, abbiamo chiesto a dodici bravi illustratori di farvi un disegno. Chissà che venga più facile capire quello che capirebbe anche un bambino: se vuoi la pace, prepara la pace."
Cecilia Strada, Presidente di EMERGENCY
Per Natale regala un calendario...
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5 commenti:
da tempo evitiamo i regali di natale, solo a lorenzo si fanno ma lui è un bambino, i soldi vanno in beneficenza, all'inizio la famiglia ha storto la bocca ma ora hanno capito e collaborano, per famiglia intendo tutta la mia grande famiglia allargata
bello, Franca... parole semplici e dirette, comprensibili da chiunque abbia almeno un briciolo di buona volontà. Condivido, grazie.
bello, Franca: parole chiare e semplici, che nessuno può non capire, se appena ha un briciolo di buona volontà. Speriamo... io intanto condivido. Grazie!
Negli ultimi mesi, causa impegni personali e lavorativi, ho tralasciato il mio blog e non seguo il tuo con la stessa assiduità di un tempo. Purtroppo ( e ci ho pensato tanto) la mia indole non mi permette di tacere su uno schifo che si è verificato nel comune in cui abito. Vi invito, se ne hai voglia, di condividere e di "fare rete"su una iniziativa promossa dal circolo IdV di Pioltello e che trovate nel mio blog (http://pinoamoruso.blogspot.com/2011/11/firma-anche-tu.html). Ti ringrazio e ti chiedo scusa se ho occupato un piccolo spazio del tuo blog.
A presto
Pino Amoruso
Da tempo , grazie ad alcune esperienze di vita vera,ho smesso di vedere questa festività come business consumistico ed ho destinato quel che potevo ad opere di bene. Quest'anno più che mai non ho intenzione di venire meno a questa usanza perchè credo ora come mai ce ne sia un disperato bisogno.
Un abbraccio
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