Il Consiglio è iniziato con la presenza di soli sei Consiglieri di maggioranza non sufficienti a garantire il numero legale della seduta. Solo più tardi se ne sono aggiunti altri tre.
Non ci sono state comunicazioni del Sindaco e l'approvazione dei verbali è stata ritirata in quanto i verbali non erano pronti.
Il regolamento per la gestione del centro del riuso è stato approvato all'unanimità in quanto riteniamo che queste strutture devono e possono perseguire diverse finalità: contrastare e superare la
cultura dello spreco delle risorse e dell’ “usa e getta”; promuovere la
diffusione di una cultura del riuso dei beni basata su principi di tutela
ambientale e di solidarietà sociale; promuovere il reimpiego ed il riutilizzo
dei beni usati ancora riutilizzabili, prolungandone il ciclo di vita oltre le
necessità del primo utilizzatore per ridurre la quantità di rifiuti da
avviare a trattamento/smaltimento; realizzare una struttura di supporto a fasce
sensibili di utenti, consentendo una possibilità di acquisizione, a titolo
gratuito, di beni di consumo usati ancora funzionanti ed in condizioni di
essere efficacemente utilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie
dei beni stessi.
L'unanimità è stata espressa anche sulla modifica del regolamento per la ripartizione dei compensi previsti dall'art. 92 del D. Lgs. 163/2006 tra i dipendenti aventi titolo, in quanto le modifiche discendono dal recepimento di norme nazionali.
Ci siamo astenuti sull'approvazione del rendiconto consuntivo della gestione dell'esercizio finanziario 2012 in quanto consideriamo il bilancio un atto di gestione al quale non siamo mai stati chiamati a concorrere.
Ci siamo anche astenuti sull'adozione della variante puntuale al P.R.G. in località Molino La Chiusa.
Abbiamo anche contestato l'esame delle osservazioni pervenute in quanto tre delle quattro osservazioni su cui il Consiglio era chiamato ad
esprimersi non riguardano la variante in discussione.
Alcune di esse avevano anche
l’aggravante di essere state presentate fuori dei termini previsti dalla
normativa.
Per questo motivo abbiamo espresso il
nostro parere solo sull’osservazione pertinente, una diversa distribuzione dei volumi nella zona dell'autocross, e ci siamo astenuti sulle altre.
Abbiamo poi fatto notare che nel caso dell’osservazione
riguardante l’ex scuola elementare di Castel d’Emilio ancora una volta l'Amministrazione ha cambiato idea sulla destinazione dell’edificio, passando da
recupero ad edificio scolastico del 2006, ad alloggi a canone sostenibile e
spazi per attività comuni per i residenti della frazione del 2009 all’attuale
possibilità come struttura ricettiva.
Riteniamo opportuno che
l’Amministrazione, anziché navigare a vista alla ricerca di dubbi
contributi, decidesse una volta per
sempre la destinazione da dare all’edificio e concentrasse gli sforzi per
raggiungere un obiettivo definito e certo.
Ci siamo espressi a favore sul sesto punto all'ordine del giorno che ha riguardato il recesso unilaterale dalla società partecipata SIC1 S.r.l. in quanto non sussiste più l'interesse dell'Ente a farne parte e sembra che la stessa non versi in condizioni ideali.
Abbiamo votato a favore anche all'adozione della variante non essesnziale alla scheda d'ambito IP11 (ex Fornace) consistente nella trasformazione da verde pubblico a verde privato di una striscia di terreno. Infatti, tale area è di difficile accesso ed utilizzo e ricade all'interno di un'area classificata dal P.A.I. come "area di versante a pericolosità elevata". Rimangono comunque inalterate le quantità di standars previste dalla scheda normativa.
Ci siamo espressi a favore anche sull'ultimo punto, cioè l'individuazione di una zona di recupero ai sensi dell'art. 27 della L. n. 457/78 nell'area di proprietà del Sig. Glorio Giuseppe che consente la realizzazione di un nuovo edificio da destinare a residenza previa demolizione dei manufatti esistenti non più utilizzati per l'agricoltura.
Nessun commento:
Posta un commento