lunedì 6 maggio 2019

In memoria dei tuoi passi

Ancora una presentazione del tuo libro.
Ieri in un luogo a te tanto caro che descrivevi così: "un luogo in cui è contenuta tutta la poesia delle cose vecchie, ricordi e vite contadine, ruggine, ragnatele e polvere illuminate in riflessi di bottiglia dai malati raggi solari di questo inverno che comincia, timidamente, a farci sperare nella neve… Un vecchio casolare in cui è raccolta la storia della passione di Ettore Guatelli, un maestro elementare figlio di contadini e con la sua è raccolta la storia di migliaia di uomini e dei loro oggetti comuni, dei loro oggetti inventati, dei loro oggetti sofferti, dei loro oggetti rammendati da mani sapienti di miseria. Pretendono attenzione calzolai, contadini, orsanti e le loro calze buche e ricucite migliaia di volte, il finto violino della scimmietta… chiamarlo museo non rende giustizia a quell'idea, a quella poesia, a quell'amore e soprattutto alla vita che si respira in quella non morte di oggetti che nessuno ha più bisogno di utilizzare…”.



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