Il lutto non è un attimo. Non è un'ombra che svanisce semplicemente perché il tempo passa.
Resta, si trasforma e diventa un compagno silenzioso per chi ha perso una persona amata.
Il mondo vorrebbe credere che il dolore abbia una data di scadenza, che prima o poi svanirà, ma la verità è che la perdita non si limita a portar via qualcuno - trascina con sé anche frammenti della vita di prima, riscrivendo le fondamenta stesse della nostra esistenza.
Quando qualcuno se ne va, il mondo non si ferma. Il tempo continua a scorrere, la gente va avanti, le stagioni cambiano.
Ma per chi resta, tutto cambia. I luoghi un tempo pieni di risate ora risuonano del peso dell’assenza. I momenti condivisi lasciano un’impronta incompleta. Non si piange solo l’assenza - si piange la perdita di ciò che è stato, la perdita di tutto ciò che avrebbe potuto essere.
Alcuni chiedono: «Stai ancora soffrendo?» come se il tempo potesse alleggerire l’amore che è esistito.
Ma il lutto non è né una corsa né un peso da misurare in giorni o mesi. Si intreccia all’anima, riflesso della profondità di un amore dato e ricevuto.
Eppure, nel cuore stesso del dolore, c’è una resilienza. Una forza silenziosa nel portare con sé i ricordi, nell’imparare a vivere in un mondo che non è più lo stesso.
Il lutto non è una prigione, ma un modo per onorare ciò che è stato perso continuando ad andare avanti.
È la prova che l’amore non si estingue. Si trasforma.
Lasciate, dunque, che il lutto esista. Che sia vissuto senza vergogna. Non è una debolezza, ma l’eco di un amore che si estende oltre la perdita.
Alcuni non capiranno, ma chi sa, riconosce che il lutto non è un rifiuto di andare avanti - è la testimonianza di un amore che non si cancellerà mai.
(Anne Dugar)
105 mesi senza di te...
Nessun commento:
Posta un commento