di Paolo Ferrero
Oggi abbiamo presentato il simbolo e dato vita a una lista di sinistra, anticapitalista che unisce quattro forze politiche (Prc, Pdci, Socialismo 2000, Consumatori uniti) in una comune proposta politica per l'Europa. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo anche attraverso il contributo e le candidature di molti esponenti della sinistra, del mondo del lavoro e sindacale, del movimento femminista e ambientalista, del movimento lgbtq e pacifista.
Questa lista, che lavora per un'uscita dalla crisi fondata sulla democrazia economia, sulla giustizia sociale e sulla solidarietà, rappresenterà un importante raggruppamento anticapitalista, comunista, socialista di sinistra, ambientalista in Italia e in Europa, e si ritrova intorno ai valori e ai simboli storici del movimento operaio italiano.
Chi vota la nostra lista saprà da subito dove andranno a sedere i nostri eletti e rappresentanti: nel gruppo del Gue/Ngl e nella Sinistra Europea, e cioè all'opposizione delle politiche liberiste di Maastricht e di Lisbona che hanno prodotto l'attuale devastante crisi economica europea e mondiale, politiche che vengono da molti anni votate e sostenute da tutti gli altri gruppi politici eletti in Europa, dai popolari ai socialisti passando per i liberali.
Una vera "grande coalizione" liberista e antipopolare che vede e vedrà unite tutte quelle forze politiche che oggi fanno finta di contrapporsi in Italia, dalla Pdl di Fini e Berlusconi al Pd di Franceschini, passando per Di Pietro e Casini.
Chi vota la nostra lista invece vuole uscire da sinistra dalla crisi in Italia come in Europa, tenendo assieme diritti sociali e diritti civili, chiedendo il pieno rispetto delle libertà dell'individuo nel campo sessuale come in quello etico insieme a un forte intervento pubblico in economia e alla nazionalizzazione delle banche, lottando per un'Europa libera, giusta e socialmente avanzata, ma anche per un'Europa neutrale e pacifista in politica estera, non asservita alle politiche della Nato, per una politica di pace e di democrazia.
Il nostro dunque non è un cartello elettorale ma una proposta politica precisa: riteniamo che si possa uscire dalla crisi, in Italia e in Europa, promuovendo più libertà e più eguaglianza, contro le politiche di un governo di destra che invece punta al totale e sfrenato liberismo e deregulation in economia ma che promuove politiche anti-liberali e totalitarie nel campo dei diritti civili.
A tal fine le quattro forze politiche che hanno dato vita a questa lista hanno deciso di riunirsi in un coordinamento che proseguirà anche dopo le elezioni.
Oggi abbiamo presentato il simbolo e dato vita a una lista di sinistra, anticapitalista che unisce quattro forze politiche (Prc, Pdci, Socialismo 2000, Consumatori uniti) in una comune proposta politica per l'Europa. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo anche attraverso il contributo e le candidature di molti esponenti della sinistra, del mondo del lavoro e sindacale, del movimento femminista e ambientalista, del movimento lgbtq e pacifista.
Questa lista, che lavora per un'uscita dalla crisi fondata sulla democrazia economia, sulla giustizia sociale e sulla solidarietà, rappresenterà un importante raggruppamento anticapitalista, comunista, socialista di sinistra, ambientalista in Italia e in Europa, e si ritrova intorno ai valori e ai simboli storici del movimento operaio italiano.
Chi vota la nostra lista saprà da subito dove andranno a sedere i nostri eletti e rappresentanti: nel gruppo del Gue/Ngl e nella Sinistra Europea, e cioè all'opposizione delle politiche liberiste di Maastricht e di Lisbona che hanno prodotto l'attuale devastante crisi economica europea e mondiale, politiche che vengono da molti anni votate e sostenute da tutti gli altri gruppi politici eletti in Europa, dai popolari ai socialisti passando per i liberali.
Una vera "grande coalizione" liberista e antipopolare che vede e vedrà unite tutte quelle forze politiche che oggi fanno finta di contrapporsi in Italia, dalla Pdl di Fini e Berlusconi al Pd di Franceschini, passando per Di Pietro e Casini.
Chi vota la nostra lista invece vuole uscire da sinistra dalla crisi in Italia come in Europa, tenendo assieme diritti sociali e diritti civili, chiedendo il pieno rispetto delle libertà dell'individuo nel campo sessuale come in quello etico insieme a un forte intervento pubblico in economia e alla nazionalizzazione delle banche, lottando per un'Europa libera, giusta e socialmente avanzata, ma anche per un'Europa neutrale e pacifista in politica estera, non asservita alle politiche della Nato, per una politica di pace e di democrazia.
Il nostro dunque non è un cartello elettorale ma una proposta politica precisa: riteniamo che si possa uscire dalla crisi, in Italia e in Europa, promuovendo più libertà e più eguaglianza, contro le politiche di un governo di destra che invece punta al totale e sfrenato liberismo e deregulation in economia ma che promuove politiche anti-liberali e totalitarie nel campo dei diritti civili.
A tal fine le quattro forze politiche che hanno dato vita a questa lista hanno deciso di riunirsi in un coordinamento che proseguirà anche dopo le elezioni.
12 commenti:
Paolo Ferrero mi è piaciuto da appena eletto, l'ho accolto io e una sua frase, che non posso riportare perchè violerei la sua privacy, mi ha così colpito che l'ho sempre seguito con attenzione.
Sono d'accordo, logicamente, su quello che dice Ferrero... ma non posso fare a meno di chiedermi cosa penserà l'elettorato astensionista (o che ha votato IdV o, peggio, PD, per "tenuta") del fatto che in SeL ci stanno i socialisti e da noi i Socialisti 2000, da SeL ci stanno i verdi e noi vogliamo fare una politica ambientalista...
Non dico che sia sbagliato aver fatto questa lista, intendiamoci. E non dico nemmeno che avremmo dovuto cercare di rifare un minestrone all'arcobaleno. Ma, sapendo quanto spazio ci dedicheranno i nostri liberi, illuminati, pluralisti e libertari media...
Sperem! :)
l'idea è molto buona però molte parole di questa presentazione le trovo vecchie e poco studiate. non lo so cosa farò alle europee, di certo però questa lista è tra le alternative.
A mio parere, la lista-minestrone dell'arcobaleno era un errore. Meglio correre mostrando un'identità precisa e vada come deve andare. Occorrono idee, non minestroni.
Buon fine settimana. :)
Speriamo bene......
;-) duccio
Mi è sempre piaciuto Paoletto. Fa parte della sinistra che vorrei, magari un po' più larga.
Grazie per i tuoi commenti sempre precisi e puntuali, sintetici ma mai banali.
Grazie per la visita, il commento e quell'apprezzamento ottimista sul Pse.
avevo scritto anche io a riguardo giorni fa
mi auguro che sia un partito che duri anche dopo le europee con idee importanti, e che ritorni ad essere il partito del popolo e dei lavoratori. Mi piace poi la riunione come qualche annetto fa
Ciao Franca
Che te posso dì? Speramo bbene...
Spero che adesso nessuno dica che non c'è la sinistra, oppure una valida alternativa a questo sistema.
Ps elena ma concorderai con me che c'è differenza tra i socialisti di bobo craxi e quello di Salvi...
Un futuro pieno di macerie e disastrato... E non solo metaforicamente parlando.
L'idea è valida, adesso bisogna vedere come la gestiscono e la sviluppano le persone e alcune...
stiamo a vedere!?
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