Spettatori presenti: quattro
Le comunicazioni del Sindaco hanno riguardato la ricorrenza del 4 novembre e la presentazione di un libro.
I verbali delle sedute precedenti sono stati approvati senza emendamenti.
I verbali delle sedute precedenti sono stati approvati senza emendamenti.
Il secondo punto riguardava l'approvazione del nuovo statuto dell'Unione dei Comuni ridotta a Agugliano, Camerata Picena e Polverigi, in quanto Offagna e Santa Maria Nuova entro il 31 dicembre usciranno da quella attuale per diversi motivi.
La discussione è stata lunga ed incentrata su un unico argomento: la possibilità di effettuare i referendum. Questa richiesta era già stata presentata nella Commissione consiliare dal Gruppo consiliare "A Sinistra per Agugliano" dato che il testo del nuovo statuto non lo prevedeva. La richiesta in Commissione era stata bocciata con la tesi che non i referendum non erano possibili in quanto lesivi dell'autonomia dei singoli Comuni. Allora abbiamo fatto un lavoro di ricerca ed abbiamo appurato che la quasi totalità degli statuti delle Unioni italiane prevede espressamente questo strumento di partecipazione e quindi abbiamo deciso di ripresentare l'emendamento anche in Consiglio comunale.
Inutile dire che è stato nuovamente respinto...
Inutile dire che è stato nuovamente respinto...
Siccome il Sindaco nella sua risposta ha stravolto l'intervento fatto per la presentazione dell'emendamento, riteniamo utile riportarlo integralmente, così ognuno potrà farsi una propria idea. Non appena il verbale sarà disponibile, riporteremo anche i passaggi salienti del Sindaco Lombardi.
Una delle più importanti sfide che deve raccogliere chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica è quella di ricucire lo strappo esistente tra i cittadini ed i loro amministratori, riconquistare la fiducia degli elettori, non attraverso l’inevitabile propaganda all’atto delle elezioni, ma attraverso un rinnovato rapporto basato con continuità sulla trasparenza, la vicinanza alle reali esigenze della città e la condivisione diretta delle scelte.lo strumento più adatto per agevolare la ricostruzione di un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni va ricercato nel coinvolgimento di questi con la costruzione di percorsi partecipativi che accompagnino le scelte di governo. Nella creazione, cioè, di una conoscenza e consapevolezza diffusa attraverso politiche che agevolino e promuovano la partecipazione attorno alle scelte di governo più impattanti sulla vita dei cittadini.Siamo convinti che la partecipazione dei cittadini migliori le politiche pubbliche e ne potenzi positivamente l'impatto con la vita della comunità. Pertanto, riteniamo necessario porre in essere processi partecipativi che coinvolgano i singoli cittadini, le imprese, il terzo settore per ogni decisione di rilievo che li riguardi, con particolare riferimento al campo ambientale, economico, urbanistico, sociale, sanitario, dei servizi pubblici.Il nuovo Statuto dell’Unione che stasera siamo chiamati ad approvare contiene una carenza macroscopica: la mancanza del referendum, quel particolare strumento democratico grazie al quale gli elettori sono invitati a dare il loro parere su determinati temi di rilievo.Nella Commissione consiliare abbiamo proposto un emendamento che sanasse questa carenza: ci è stato risposto che non è possibile perché in questo modo si lederebbe l’autonomia dei singoli Comuni.Questo atteggiamento, secondo noi, è emblematico di come viene vissuta l’Unione, cioè come semplice sommatoria degli interessi dei singoli Comuni che la compongono. A nostro avviso è una visione perdente: in questo modo anche la nuova Unione è già morta in partenza.In ogni caso, abbiamo fatto una ricerca. La quasi totalità degli Statuti delle Unioni prevede espressamente il referendum tra gli istituti di partecipazione; possiamo presentarli anche stasera. Possibile che solo per noi questo sia impossibile?Pertanto, proponiamo nuovamente al Consiglio l’emendamento presentato in Commissione, e precisamente di aggiungere al termine del comma 2 dell’art. 39 il seguente periodo:“nonché referendum per conoscere, tramite l’espressione di un voto, la volontà dei cittadini nei confronti degli indirizzi politico-amministrativi dell’Unione stessa”.
Questo punto ha visto il voto contrario di tutta la minoranza per cui siamo stati accusati di voler boicottare l'Unione.
Facciamo presente che la seconda seduta della Commissione consiliare, cioè quella che doveva licenziare il testo finale è stata fatta dopo che gli altri Comuni avevano già votato un testo nei rispettivi Consigli comunali per cui, in pratica, non era più possibile modificare nulla, neanche gli errori formali e si è si è dovuta adottare la formula: "La Commissione raccomanda al Consiglio dell'Unione... di procedere alla correzione...."
Alla faccia del coinvolgimento delle minoranze!
Il punto tre, L.R. 36/2005 Art. 20 ter Comma 2. Decreto dirigenziale n. 51/EDI del 16/07/2013. Revoca contributo: Riconoscimento di debito fuori bilancio. Rateizzazione. Provvedimenti conseguenti è stato ritirato in quanto necessità di ulteriori approfondimenti.
Il punto quattro, riguardante l'approvazione di alcune modifiche al Regolamento comunale per la realizzazione di interventi edilizi minori è stato ritirato dopo una lunga discussione perchè non si veniva a capo dell'interpretazione riguardante superfici e sporgenze dei gazebo.
Sul punto cinque, Approvazione definitiva della variante puntuale al P.R.G. in località Molino - La Chiusa, ci siamo astenuti perchè ha recepito alcune osservazioni che riguardavano zone diverse dall'oggetto della variante.
Ci siamo astenuti anche sul punto sei, Alienazione frustolo di terreno in Via S. Chiara degli Scifi. Si tratta della vendita di un pezzettino di area a verde (poco più di 300 metri quadrati) già oggetto di un precedente tentativo di vendita andato fallito, per cui il bene è stato svalutato del 20% e si procede ad un nuovo tentativo.
Da segnalare che all'interno della maggioranza non tutti hanno concordato con le possibilità di utilizzo.
Il settimo punto, cioè la decadenza della convenzione urbanistica per l'attuazione delle previsioni dell'ambito di lottizzazione IP 8 (il complesso di case sopra l'accesso al Parco delle Querce da Via Baleani) è stato votato all'unanimità. Il provvedimento si è reso necessario in quanto la ditta lottizzante non ha ottemperato agli obblighi previsti dalla convenzione e non ha terminato le opere di urbanizzazione previste nel piano di lottizzazione per cui dovrà supplire il Comune utilizzando la fidejussione stipulata.
Ci siamo astenuti anche sull'ultimo punto, proroga temporanea fino al 31/12/2013 della sospensione temporanea del recesso dall'Unione dei Comuni deliberato con D.C. n. 12 dell'8/04/2013.
Il tormentone continua...
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