martedì 26 novembre 2013

Consiglio comunale del 25/11/2013



Presente un solo spettatore.


Non ci sono state comunicazioni del Sindaco

Si è poi passati alla votazione, senza discussione, del nuovo statuto dell'Unione dei Comuni di Agugliano, Camerata Picena e Polverigi. 

Al termine della seduta, dato che non è stato possibile farlo nel punto relativo alle comunicazioni, ho voluto lasciare una testimonianza sulla ricorrenza della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. 
Questo l'intervento.

Nel 1999 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite scelse di dedicare la data del 25 novembre alla Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, invitando governi, organizzazioni internazionali, ONG ed enti a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della violenza di genere, fenomeno endemico e gravissimo.

La baronessa Catherine Ashton, alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea, ha recentemente definito  la violenza sulle donne come “la più diffusa violazione dei diritti umani del nostro tempo”.

ll fenomeno della violenza di genere non colpisce più un determinato target di persone, cioè le donne accomunate da una estrema vulnerabilità sia economica che psicologica, come le immigrate, le rifugiate, le disabili, le prostitute, le vittime della tratta, ecc. ma è un’emergenza che coinvolge tutte: mogli, madri, compagne, amanti e figlie.

In Italia, quasi ogni due giorni, secondo i dati dell’AMI e di Telefono Rosa, una donna viene uccisa, nell’80% dei casi dal convivente, dall’ex partner o da una persona della famiglia.
Anche l’Onu conferma che l’80% dei casi di violenze contro le donne si consuma tra le mura domestiche per mano di ex partner, mariti, compagni, padri, fratelli o persone conosciute.

“Se non sei mia non sarai di nessun altro” è il mantra che sta alla base del concetto di amore = possesso di troppi rapporti sentimentali.
Questo concetto è stato egregiamente espresso Dacia Maraini quando ha scritto che “L’amore-possesso, quando è posto in discussione dal pensiero autonomo dell’amata, mette in crisi l’identità stessa dell’amante che, per paura, si trasforma in mostro. Mi rimane la domanda: perché la coscienza sociale, le nostre coscienze, non sono turbate quanto dovrebbero?

Evidentemente c’è un’insufficienza culturale, etica e morale da colmare. 
Se si considera che oltre il 90% delle violenze non viene denunciato, ci si rende conto di quanto la lotta alla violenza contro le donne sia innanzitutto una sfida culturale, da affrontare fin dall’età della formazione.
Per questo la scuola deve diventare il luogo dove si affrontino temi come l'uguaglianza di genere, per avviare un radicale cambiamento culturale nella nostra società e per estirpare i pregiudizi fondati sulla cosiddetta inferiorità delle donne o sui ruoli stereotipati attribuiti a donne e uomini.

Ben vengano iniziative, manifestazioni, conferenze e dibattiti, ma la vera sfida è questa: costruire oggi gli uomini di domani.